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Visualizza la versione completa : Ho voglia di parlare di selezione...



-Vale-
25-08-08, 11: 15
Ciao a tutti!
Mi è venuta questa voglia perchè ho notato, da un pò a questa parte, che la maggior parte delle persone (ovviamente quelle a cui non interessano le mostre) pensano che arrivati alla mutazione desiderata sia già finito tutto...e invece non è così...perchè c'è tanto altro da selezionare...ad esempio la taglia, il disegno, le spalle preferibilmente larghe, il collo bello corto e non a cigno...
Insomma...vorrei che chi partecipa alle mostre (esempio Daniele) parli un pò in questo post di come si fa a selezionare davvero...e quanti accorgimenti (tanti) bisogna prendere per arrivare ad un buon risultato!//[[]]

Ps dico ciò perchè da quando siamo andati in Olanda a prendere quei faccia bianca molti pensano che ora abbiamo già la "pappa pronta" e invece non è così...ok sono puliti da psittacina...ma non è che gli allevatori ti danno il meglio del meglio...su quei soggetti c'è comunque da lavorare...e su alcuni in particolare...ad esempio la Avorio Ino Fb è bella si perchè è bianca...ma di taglia lascia a desiderare...e le spalle...beh...quasi inesistenti...
Per questo voglio che sia ben chiaro cosa vuol dire selezionare...perchè la mutazione non è tutto!
Questa, ad esempio, è una frase che una persona mi ha scritto:
"Così se fate una coppia di puri e vi nascono dei puri, che ve ne fate? La stessa mutazione ce l'avete già!!"
Per farvi capire che purtroppo le persone non si rendono bene conto di ciò che comporta selezionare davvero un animale!((]]]

Marco Vitalbi
25-08-08, 12: 44
ciao

inanzitutto per chi vuole fare selezione è importante avere nel proprio allevamento 2 o 3 coppie di ancestrali puri!!!......purtroppo mi sono reso conto che al giorno d'oggi è veramente una bella gara dura trovare anche solo una coppia pura che non porti nessuna mutazione....perchè al giorno d'oggi molti verdi sono portatori di mutazioni recessive!!!

orazio
25-08-08, 12: 54
Ci sono 2 modi di allevare: fare pappagalli oppure selezionarli per avere il meglio. Partendo dal presupposto che un animale bello mangia come uno brutto io sono orientato nel mio campo (solo fischeri perchè credo che innanzitutto la specializzazione non disperda e ti porta al top) a praticare la selezione al fine di ottenere il meglio e possibilmente non solo su un esemplare ma nella grande maggioranza.
Il colore è la voce più importante (35 punti) e su questo verrà puntato il discorso selettivo ma il colore si esalta al massimo su una bella taglia (15 punti) e su una posizione e portamento perfetto (20 punti). Quindi sì bel colore ma su un esemplare che sul dorso prenti una linea diritta dall'apice della testa alla punta della coda senza "selle" o "gobbe" un petto pieno e rotondo, una posizione (nel caso dei fischeri) a 65° sul posatoio senza "accosciamenti" sullo stesso o steso troppo verso l'alto. Escludere dalla riproduzione (non vuol dire non farli accoppiare ma tenerli distinti dalla linea selettiva) animali con il collo "cicognino" "testa a serpente" etc.. perchè sono difetti gravi e trasmissibili alla prole, il blocco testa collo molto importante per una armonia visiva dell'animale dove la testa è della stessa grandezza di esso, largo e ben proporzionato a formare un tutt'uno senza sgradevolezze tipo testine a palloncino su un collo stretto. Nel mio caso uso molto gli accoppiamenti compensativi dove il "difetto" non grave di un individuo viene compensato dal partner che in questa manchevolezza ha invece il suo punto di forza. Ovviamente spesso interviene il fattore "C" non sempre l'accoppiamento di 2 campioni può dare il risultato sperato, spesso il campione è il "capolinea" di una linea di allevamento, il top raggiunto che magari nella sua prole regredirà, nessuno dei figli di Varenne o di Ribot è stato all'altezza del padre, mentre un esemplare medio (ma esente dai difetti sopracitati) ben accoppiato può dare una prole di molto superiore allo stesso genitore. Questi animali si chiamano "razzatori" animali di per sè non campioni ma in grado di generarli. Ovviamente i razzatori compaiono in un ceppo ben stabile, dove "circola" sangue di campioni, magari sono i fratelli minori di una covata numerosa oppure che hanno questa prerogativa in sè stessi. Cito spesso questo esempio a chi mi chiede di cedergli i campioni o che è disposto a svenarsi per esso: nel 2006 a Forlì nel mio stamm vincente agli Italiani c'era un maschio da 92 punti ed il padre era un animale da 88 punti (un semiscarto se si guarda il punteggio) che aveva delle prerogative al mio occhio che lo faceva valere molto di più, occorreva solo azzeccare l'accoppiamento (farlo crescere di taglia, correggere la posizione) e così è stato. Quindi farsi un programma triennale di lavoro con una serie di riproduttori scelti (alcuni per il colore, altri per la taglia etc...) tenere in ordine il registro d'allevamento (non quello CITES) per sapere di ognuno l'esatta genealogia, cercare di creare un ceppo stabile, essere magari disposti a "tagliare" una coppia se questa non da i risultati sperati. Se il fattore "C" aiuta, se si è lavorato bene la media dell'allevamento crescerà, gli animali belli saranno non più uno ma tanti e quando ognuno di esso sarà in grado di generare campioni i risultati non tarderanno ad arrivare.

dont1970
26-08-08, 00: 22
L'argomento selezione e' molto importante per un allevatore che voglia partecipare alle mostre,e magari provare a vincerle!!
Sicuramente non e' facile riuscire a trovare la strada giusta,in quanto per iniziare a fare selezione bisogna partire col comprare soggetti che ti permettano di iniziare la costruzione di un proprio ceppo per poi migliorarlo sempre di piu strada facendo,quindi il discorso citato prima della PAPPA PRONTA ritengo sia una critica ingiusta. Fare dei nuovi innesti per migliorare la qualita' dei soggetti presenti nel proprio allevamento,penso sia abbastanza normale e che facciano tutti gli allevatori dai principianti ai migliori!!! Quindi VALE non fare caso a tutti quelli che dicono che si fanno tutto da se',sono solo dei racconta balle,e ce ne sono purtroppo.....1--.

Matteoc85
26-08-08, 10: 25
Bell'argomento su cui discutere vale..ma nello stesso tempo troppo vasto...
In linea genrale in 3 interventi secondo mei pricipi della selezione sn già stati spiegati..per entrare nello specifico bisognerebbe poi scegiere una specie o una mutazione e parlare di quello...

A quello già detto aggiungo una cosa, un mio pensiero che alcuni con cui parlo spesso conoscono bene...il discorso selettivo io lo concepisco a modo mio...o meglio selezionare si ma un qualcosa che deve piacere a me, se poi paice anche a chi li giudica tanto meglio altrimenti se col tempo mi accorger che nn è così semplicemente eviterò di esporre i miei animali...se devi "lavorare" con un qualcosa che nn ti soddisfa fino in fondo prima o poi secondo me ti stufi....

-Vale-
26-08-08, 11: 17
Grazie mille a tutti!
Ottime risposte!^[[[]]
Però, come dice Matteo, sarebbe bello parlarne un pò più approfonditamente...

marcongiu
26-08-08, 11: 30
Credo che un buon allevatore debba fare esperienza per definirsi tale!

Avere esemplari molto belli in allevamento e poi non riuscire a selezionare, migliorare, non serve a molto.
Chi come Vale, ha preso degli esemplari da allevamenti esteri, che a suo dire non sono eccezionali, vuol dire che sa già dove "mettere mano".

(Il fatto che Vale abbia affermato che gli esemplari non sono eccezionali, mi rinfranca molto e lo porterei all'attenzione di tutti gli esterofili, che comprano esemplari in Belgio, Olanda, solo perché si dice che siano belli!)

Prima di prendere esemplari particolari, bisogna avere chiaro l'obiettivo della selezione.
Abbiamo già esperienza di italioti che sono appasionati, non di uccelli ma, di soldi altrui e allevano in quantità e non in qualità.

Peccato che questa discussione non nasca nel sito di specializzazione, perché quella sarebbe la sede giusta.

orazio
26-08-08, 11: 42
Ti sbagli Marco ho aperto lo stesso post nel sito di specializzazione e a presto una sorpresa.

marcongiu
26-08-08, 12: 44
Non vedo l'ora di vedere la sorpresa....

Ho visto che hai aperto una discussione con lo stesso post, hai letto cosa ti hanno risposto? Rifletti sulle risposte.

orazio
26-08-08, 13: 01
Certo che le ho lette e mi sembrano molto interessati e interessanti, non capisco perchè sempre questo spirito polemico eppure avete la mia disponibilità e sapete benissimo che sono nel Consiglio del Club. Queste sono le cose che non fdanno bene e che stanno rovinando il nostro mondo, sempre il desiderio di rivalsa di essere il migliore non credo sia affatto produttivo.

Marco Vitalbi
26-08-08, 14: 20
ciao marcongiu....

perchè non vieni anche tu a continuare la discussione anche sul forum del club....ti saremo grati se verrai a scambiare la tua esperienza con noi....(allevatori e mezzi allevatori come me)

marcongiu
26-08-08, 14: 27
partecipo sempre alle discussioni nel club, ma se non ho niente da scrivere, evito. Tanto c'é sempre qualcuno che scrive.

Spesso preferisco leggere.

Poi, stamane, ho fatto una promessa ad un Amico: non devo più rispondere seguendo l'istinto; seguendo il suo consiglio cercherò di contare fino a dieci e se non basta cercherò di arrivare a venti.

marcongiu
26-08-08, 14: 33
Per Orazio: se fossi veramente io quello che non fa bene al Club, mi metterei da parte subito.

Ma è un discorso trito e ritrito, lasciamo perdere che è meglio!

Proseguiamo l'utile discorso iniziato da Vale.

E' consigliabile partire dal selezionare un buon colore, visti i 35 punti previsti, oppure raggiungere una taglia che esalti un colore non perfetto?
Oppure....
Fermi restando la preparazione e lo studio precedenti ad ogni tipo di selezione,
secondo voi la strada che si dovrebbe percorrere per prima qual'é?

Marco Vitalbi
26-08-08, 14: 36
ciao

il consiglio che ti ha dato il tuo amico lo dovrebbero seguire tutti compreso il sottoscritto.....molti che scrivono sui forum secondo me mentre scrivono credono di essere da soli,siccome sono davanti al pc e non hanno nessuno a fianco o nella stessa stanza,ma quando premi con il tasto "invia messaggio" automaticamente quel messaggio va in "mondo lettura" .......per non dire "mondo visione" ah ah ah ah

comunque chiedo scusa se siamo momentaneamente usciti dall'argomento di questa discussione......

ciao

Matteoc85
26-08-08, 15: 10
Io come selezione posso definirmi alle prime armi...qualche esperimento lo sto facendo..ma in pratica devo aspettare per vedere se sn sulla strada giusta...

Ripondendo a Marco congiu posso portare come esempio una mia cacchierata telefonica cn orazio di qualche tempo fa..parlando di fischer ancestrali mi spiego che è più difficile sistemare la taglia rispetto che dare il colore..orazio correggimi se ho detto una cavolata...

In linea generale però penso e così mi hanno insegnato fin da ragazzino che ci siano da impostare più linee selettive ogniuna con un fine specifico...una taglia una colore e così via..poi dall'unione di esse si vede se si è lavorato bene oppure no...

Mauri
26-08-08, 18: 47
Gran bella discussione....come dice Matteo anche secondo me la cosa migliore da fare (io sono ancora di più ma molto di + alle prime armi) sarebbe crearsi diverse linee selettive....una per la taglia, una per il colore e ne aggiungereste qualcun'altra??
Tipo nei soggetti che abbiamo preso in olanda ce ne sono un 7/8 che hanno una taglia enorme per essere dei faccia bianca senza tracce di psitaccina.... invece la cremina totalmente bianca è abbastanza piccolina e sottile....
Purtroppo per tutto il resto sono ancora in pre-muta ed è ancora presto per poterli giudicare bene....

Mauri
26-08-08, 18: 53
Qualcuno mi puo postare una foto dell'esatta struttura e portamento di un roseicollis sullo stecco???

marcongiu
27-08-08, 10: 56
Sul fatto che alcune strade siano più difficili di altre non vi è dubbio, però non saprei se paga più l'occhio: un pappagallo più piccolo ma meglio colorato o in pappagallo grande con un colore approssimativo?
Naturalmente ci sono anche altre caratteristiche che influenzano il giudizio finale.

Le linee differenti per stabilizzare i caratteri ritengo sia un "giusto allevare"; però non tutti si possono permettere 20/25 coppie per affrontare una selezione per linee, sia per lo spazio, ma anche per i costi che crescono.

Se riuscissimo a dare una priorità ai giovani che si avvicinano a queto hobby, sarebbe meglio.

Marco Vitalbi
27-08-08, 11: 58
ciao
secondo me bisognerebbe concentrarsi molto sul colore dei propri animali,cercando di selezioneare i soggetti con le migliore caratteristiche del colore del piumaggio,a mio parere se si perde il "colore" è più difficile recuperarlo,invece se si perde un pò la taglia con i giusti accoppiamenti la si dovrebbe recuperare in fretta....
ovviamente non tutti si possono permettere tante coppie..però a uno che seleziona ancestrali direi che se ha 2 coppie per il colore 2 coppie per la taglia e 2 coppie per il portamento direi che per alcuni anni ne ha del lavoro da fare.....


ciao

-Vale-
27-08-08, 12: 00
Concordo pienamente con Marco...anche io sono di questa idea...//[[]]

marcongiu
27-08-08, 12: 30
Bastano due coppie? con quattro esemplari per carattere riesci a selezionare il giusto tipo?

Credo che bisognerebbe "farsi le ossa" sugli ancestrali puri, perché quelli sono i pappagalli giusti, quelli che sono stati selezionati nei millenni. Quindi quelli che hanno il corredo genetico della specie.

Se un allevatore impara a conoscere bene il tipo ancestrale, dimensioni, colore, portamento, il passaggio alle mutazioni è più semplice.
Il portamento e le dimensioni sono sempre le stesse, cambierebbe "solo" il colore.

Marco Vitalbi
27-08-08, 13: 05
bè in tutto le coppie sarebbero 6,(intendevo 6 coppie di ancestrali)e per uno che ha uno spazio limitato direi che è un buo numero per partire.....se tutto va bene da sei coppie "potrebbero" nascere una quarantina di novelli e direi che con 40 novelli c'è già tanto da lavorare....poi non appena si ottengono dei risultanti "stabili" cioè non 5 soggetti super e 30 soggetti mediocri ma magari una buon numero se non l'80% di soggetti ad alto livello,allora si che si può iniziare a inserire alcune mutazioni.....
però tra dire e il fare c'è una bella differenza, ammetto che è più facile stare qui a parlare di teoria che stare a "lavorare" e renderla pratica nel proprio allevamento....

personalmente io non sono partito subito con ancestrali,ma sono partito con diverse mutazioni,però credo che questo sia un percorso comune per tutti,prima si vuole allevare tutte le mutazioni e tutte le razze perdendo di vista l'importanza di avere ancestrali puri,ma poi "rinvieni" e capisci....(diciamo che io sono rinvenuto///;; e sto cercando di recuperare agli errori causati dall'inesperienza)
ciao