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Gianfranco Casati
03-09-08, 14: 05
C'è qualcuno che ha voglia di parlare dell'uso del CUSCUS (o COUS COUS alla Francese).

Per quanto mi riguarda ho fatto 2 piccole prove e ho controllato i risultati di allevamento di un amico della provincia di Piacenza che alleva Gloster.

Tanto per togliere un pò di nebbia, stò parlando di usare il Cous Cous per uso alimentare umano NON quello che viene venduto da alcuni produttori di pastoni.

Perchè questa precisazione, semplice sono diversi, quello ad uso umano ha un'altra granularità e non tende ad impastarsi come invece fà quello dei produttori di pastoni.

Ripeto NON sono la stessa cosa e danno risultati diametralmente opposti, questo vale anche per un prodotto simile che in Inglese è conosciuto come Rusk.

Vediamo il primo e unico problema, quello per uso umano se reperibile nei negozi o supermarket ha un costo troppo alto per un'uso continuato.
Soluzione per chi può e trova l'azienda Molitrice, andarlo direttamente a comperare al Molino in sacchi da 10Kg (più grandi possono essere scomodi da trasportare).

Risultati miei e del mio amico, Io ho mescolato il Cous Cous hai semi di girasole piccolo germinato, la residua umidità dei semi germinati dopo pochissimo tempo a fatto gonfiare e inumidire il Cous Cous, le femmine (e i maschi) imbeccano in modo incredibile, gozzi dei novelli iper grossi, altro vantaggio, i novelli appena allontanati dai genitori finiscono di svezzare meglio e di passare ai soli semi se in questa fase hanno ha disposizione il Cous Cous.

Già nelle prime ore del pomeriggio portapastone erano quasi vuoti o vuoti.

Ovvia contro indicazione, come tutti gli alimenti umidi non si deve fornire con il gran caldo e se il locale di allevamento è molto esposto al sole, diciamo con temperature del locale sopra i 25 gradi.

Per quanto mi riguarda ho visto delle differenze con l'uso di qualsiasi tipo di pastoncino, ora ho almeno 4 o 5 mesi per trovare il molino migliore e più comodo dove andare a rifornirmi.

Qualcuno ha qualche esperienza o nota da aggiungere.

Manuel-05
03-09-08, 15: 27
Premetto che non sono un'esperto e non ho mai utilizzato cous cous.
Ho letto in diverse discussioni, anche su altri forum, che molti eloggiano il cous cous per i suoi valori nutrizionali e i benefici che apporta all'allevamento.
Scusate, ma che io sappia il cous cous è semplicissimo frumento e come valori nutrizionali è paragonabile alla scagliola.
Le fette biscottate integrali hanno lo stesso valore nutrizionale.

Forse l'unico vero vantaggio del cous cous è di essere molto appetibile anche a soggetti che sdegnano i comuni pastoni, e quindi aggiunto ad uovo e quant'altro può essere una buon sostituto del pastone.

Parlo cmq da profano, lascio ai più esperti la parola.

Pamela Muzzi
03-09-08, 15: 38
Ciao Gianfranco e innanzi tutto benvenuto nel forum!
In passato e' gia' stata aperta una discussione sul cous cous, ti riporto il link, nell' attesa che qualcuno intervenga per ulteriori suggerimenti ed esperienze personali!!!
http://www.ornieuropa.com/forum/showthread.php?t=1115
Un saluto
Pam

gianluca cenerelli
03-09-08, 15: 41
Riporto la mia piccolissima esperienza.
Il cous cous è importante per l'allevamento e lo svezzamento dei novelli soprattutto per il fatto che è molto appetibile e stimola l'imbeccata.
Io mi sono trovato bene fornendolo miscelato a del pastoncino secco e della polvere per imbecco a mano in modo da umentarne il contenuto proteico che altrimenti sarebbe molto basso. Inoltre io l'ho somministrato a partire dalla seconda settimana di vita perche nella prima settimana oltre al pastoncino con germinati sono solito fornire un composto da me preparato a base di uovo sodo.
Saluti.

gloster
04-09-08, 09: 21
Ciao Gianfranco, l’ amico di Piacenza e’ l’ amico in commune che abbiamo? ^[[[]]

Io mi trovo benissimo con il cous cous, tranne il fatto che e’ aumentato ed e’ diventato quasi meno conveniente rispetto al pastone, questo perche’ essendo molto appetito se ne consuma molto di piu’.
Lo fornisco nel seguente modo: 3 o 4 parti di cous cous e 3 o 4 parti di acqua dopo che si e’ rappreso ci mischio una parta di pastone secco ed un uovo sodo.. e poi ogni tanto apporto anche delle variazioni, tipo semi ammollati, semi secchi (lattuga, casellina, ecc. ) verdure, oppure sciolgo nell’ acqua vari tipi di integratori, lieviti o vitamine…
Il risultato non cambia, lo mangiano sempre. //[[]]

PS con il pastone si risparmia perche’ mangiandone di meno ne preparo meno… [[//]*

Enzo Patané
04-09-08, 09: 31
Quando allevavo esotici granivori ne usavo moltissimo.
Ho sempre comprato quello per uso umano che vendono nei discount e che costa una cifra accettabile.
Ho usato anche il rusk che, a mio parere non ha eguali.
Purtroppo in Italia lo vendono solo in confezioni da 3 Kg ad un prezzo molto alto. Io lo acquistavo in Belgio a sacchi da 25 Kg per un prezzo molto ragionevole ma, chiaramente, la cosa non era molto comoda.

gloster
04-09-08, 11: 16
Piccola precisazione per rendere piu' chiaro il mio scritto...
Da notare l' importanza della parola quasi!

Il cous lo pago 2 euro mentre il pastone 3 euro al kg (il tipo che uso io, poi che si possa pagare piu' o meno, questo e' il mio parametro).
Con 5/8 kg di pastone faccio tutta la stagione cove, mentre con il cous cous ne uso il doppio semplicemente perche' essendo appetito ne mangiano di piu', ovviamente mangeranno meno semi ecc.

Resta il vantaggio economico del prodotto, ma e' nullo per me rispetto al vantaggio dell' appetibilita' e facilta' d' uso.
Il pastone comunque lo davo con uovo e ammobidito con acqua, quindi i tempi di preparazione sono simili.
ciao


Ciao Gianfranco, l’ amico di Piacenza e’ l’ amico in commune che abbiamo? ^[[[]]

Io mi trovo benissimo con il cous cous, tranne il fatto che e’ aumentato ed e’ diventato quasi meno conveniente rispetto al pastone, questo perche’ essendo molto appetito se ne consuma molto di piu’.
Lo fornisco nel seguente modo: 3 o 4 parti di cous cous e 3 o 4 parti di acqua dopo che si e’ rappreso ci mischio una parta di pastone secco ed un uovo sodo.. e poi ogni tanto apporto anche delle variazioni, tipo semi ammollati, semi secchi (lattuga, casellina, ecc. ) verdure, oppure sciolgo nell’ acqua vari tipi di integratori, lieviti o vitamine…
Il risultato non cambia, lo mangiano sempre. //[[]]

PS con il pastone si risparmia perche’ mangiandone di meno ne preparo meno… [[//]*

giuseppe valendino
04-09-08, 11: 50
Due euro per un chilo di cous cous è troppo. Penso, anzi sono sicuro, dipenda dal fatto che acquisti le confezioni da 500 gr (costano molto di più) e non quelle da un chilo, che io pago 1,20 Euro.

Certo, con l'aumento a livello mondiale del prezzo del grano, è aumentato anche il cous cous. Ma per lo stesso motivo è salito anche il prezzo dei pastoni. Anche se di questo, nessuno dice niente.

Va detto che, soprattutto nei mesi invernali, non tutti i negozi e discount hanno il couscous quindi, quanto lo trovate, fatene buona scorta. Chi ha difficoltà a reperirlo vada nei negozi alimentari gestiti da extracomunitari. Lo troverà di sicuro e a buon prezzo nella confezione da un chilo.

Alessandro Ascheri
04-09-08, 14: 07
Due euro per un chilo di cous cous è troppo. Penso, anzi sono sicuro, dipenda dal fatto che acquisti le confezioni da 500 gr (costano molto di più) e non quelle da un chilo, che io pago 1,20 Euro.

Certo, con l'aumento a livello mondiale del prezzo del grano, è aumentato anche il cous cous. Ma per lo stesso motivo è salito anche il prezzo dei pastoni. Anche se di questo, nessuno dice niente.

Va detto che, soprattutto nei mesi invernali, non tutti i negozi e discount hanno il couscous quindi, quanto lo trovate, fatene buona scorta. Chi ha difficoltà a reperirlo vada nei negozi alimentari gestiti da extracomunitari. Lo troverà di sicuro e a buon prezzo nella confezione da un chilo.
Concordo con quanto scritto da Giuseppe.
Io lo uso ammollato al posto del pastone, è appetitissimo e so cosa c'è dentro (a differenza di quanto avviene con i pastoni commerciali).
Faccio in questo modo:
200g di cous cous
200g di acqua
un uovo
un cucchiaino di spirulina
una pastiglia di multicentrum
un pizzico di sale iodato
mezzo cucchiaino di miele
una carotina

Frullo tutto (tranne il cous cous) e bagno con la soluzione il cous cous fino ad assorbimento. Si può surgelare.
Lo divorano in brevissimo tempo tutti i miei uccelli (d.mandarino e d. codalunga) senza distinzione, cosa che non avviene con i pastoni commerciali. I pulli crescono benissimo. Non noto mai carenze vitaminiche, le mute sono perfette e gli uccelli sono in ottima forma.
Durante lo svezzamento lo fornisco quotidianamente, in riposo 1-2 volte a settimana.
Alla fine non credo di spendere di più rispetto ad un pastone commerciale, anche perché i migliori non costano poco.
Gradirei un vostro giudizio a proposito di questo mio metodo.

giuseppe valendino
04-09-08, 15: 17
E un metodo che condivido. Mettere il miele o nell'acqua calda (lo faccio stemperare per bene) con cui si prepara il cous cous, o come da te indicato (cambia poco) lo rende ancora di più appetibile. Forse perchè lo fa diventare più dolce. Io ne metto 20 gr quando preparo il cous cous per 35 coppie più i novelli già svezzati.

Ribadisco: in Lombardia il cous cous in confezione da 1kg lo pago 1,20 Euro.

giuseppe valendino
04-09-08, 15: 29
Dimenticavo: se metti il miele, perchè mettere anche il sale? Lo trovo un contro senso. Il miele - mai dimenticarlo - altro non è che uno zucchero. Non apporta proteine. Ripeto: va benissimo per prepare il cous cous ma se poi aggiungiamo del sale e come fare una doccia e poi andare a correre nel fango.
Poi, si capisce, ognuno si comporta come meglio crede.

giuseppe valendino
04-09-08, 15: 36
Concordo con quanto scritto da Giuseppe.

Alla fine non credo di spendere di più rispetto ad un pastone commerciale, anche perché i migliori non costano poco.
Gradirei un vostro giudizio a proposito di questo mio metodo.

Certamente si spende molto meno. Un buon pastone costa 3.5 - 4 euro al chilo. Il cous cous 1,20. Il risparmio è evidente, oltretutto la resa del cous cous è ben maggior di quello del pastone. Ma, se queste cose aspettate che ve le dicano negozianti o aziende del settore, è come sperare che il cappone salti nella pentola del pranzo di Natale. Concludo scrivendo che il cous cous per uso ornitologico, in relazione al suo prezzo – proibitivo – non ha un riscontro logico acquistarlo. Per farla breve, il gioco non vale la candela. Ma, anche su questo, non aspettatevi che ve lo dica chi ha interessi nel settore.

giuseppe valendino
04-09-08, 15: 45
Vediamo il primo e unico problema, quello per uso umano se reperibile nei negozi o supermarket ha un costo troppo alto per un'uso continuato.



Ognuno ha le sue opinioni, per carità ma i fatti sono un' altra cosa. Domando: se il pastone secco (che il più delle volte costa il triplo del cous cous) si può usare senza nessun problema facendone «un uso continuativo», perchè con il cous cous non è possibile? Non si capisce.

Rimane poi da capire dove sia la convenienza ad acquistare il cous cous per uso ornitologico che costa con un buon pastone. E non è un caso. E' una mirata scelta commerciale

Alessandro Ascheri
04-09-08, 17: 24
Dimenticavo: se metti il miele, perchè mettere anche il sale? Lo trovo un contro senso. Il miele - mai dimenticarlo - altro non è che uno zucchero. Non apporta proteine. Ripeto: va benissimo per prepare il cous cous ma se poi aggiungiamo del sale e come fare una doccia e poi andare a correre nel fango.
Poi, si capisce, ognuno si comporta come meglio crede.
Hai ragione, ma non lo faccio per una questione di gusto ma per integrare le varie sostanze, in quanto uso sale iodato. E poi magari a loro piace quel contrasto dolce-salato, visto come lo divorano! :D

Enzo Patané
04-09-08, 17: 52
Vorrei spezzare una lancia per i pastoncini del commercio.
Concordo con Giuseppe sul fatto che il cous cous permette un notevole risparmio.
Io stesso quando avevo 400 coppie di esotici lo usavo regolarmente insieme a pan grattato, uova, etc, ma anche dopo con i pappagalli granivori, se pur modificato, lo usavo sempre.
Vorrei che però non ci dimenticassimo degli uccelli frugivori e nettarivori.
Mi rendo perfettamente conto che è una fascia di nicchia di allevatori ma, purtroppo, risulta molto difficile farsi un pastoncino casalingo perchè è difficile rimanere su % di ferro compatibili con il metabolismo di questi uccelli (max 100 ppm, meglio 70 ppm).
Risultato occorre utilizzare pastoncini del commercio oltretutto molto costosi.
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leonardo
04-09-08, 19: 00
Vorrei spezzare una lancia per i pastoncini del commercio.
Concordo con Giuseppe sul fatto che il cous cous permette un notevole risparmio.
Io stesso quando avevo 400 coppie di esotici lo usavo regolarmente insieme a pan grattato, uova, etc, ma anche dopo con i pappagalli granivori, se pur modificato, lo usavo sempre.
Vorrei che però non ci dimenticassimo degli uccelli frugivori e nettarivori.
Mi rendo perfettamente conto che è una fascia di nicchia di allevatori ma, purtroppo, risulta molto difficile farsi un pastoncino casalingo perchè è difficile rimanere su % di ferro compatibili con il metabolismo di questi uccelli (max 100 ppm, meglio 70 ppm).
Risultato occorre utilizzare pastoncini del commercio oltretutto molto costosi.
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SCUSA ENZO VORREI DIRTI COSA PREPARO PER CENA AI MIEI UCCELLI,SI PUO OTTENERE UN BUON PASTONCINO, UN PACCO DI SALATINI DA 7.50GR UN PACCO DI BISCOTTI PRIMI MESI DA 500GR UN UOVO INTERO E VITAMINE IN POLVERE E FRULLO TUTTO.SALATINI+BISCOTTI SONO GIA FRULLATI E CHIUSI IN UN SECCHIO (TIPO QUELLO GIA CONF.)CHE LO PRENDO SOLO QUANDO NEO BISOGNO PER PREPARARE LA CENA. P.S.VORREI SAPERE COSA NE PENSI.

Stefano Pompilio
04-09-08, 22: 35
Non entro nel merito dei prezzi perché sinceramente non mi sono fatto tutti i conti sui prezzi e sui consumi a stagione di pastone o di cous cous (ad occhio e croce un risparmio c'è usando il secondo), e non ho mai provato né cous cous ad uso ornitologico né il rusk.

Da quello cho ho potuto constatare però nel mio piccolo allevamento negli ultimi due/tre anni, non posso che parlare bene e consigliare anche ad altri l'uso del cous cous, almeno nell'ambito dei canarini e dei fringillidi.
Nell'ultima stagione, dove però ho messo in riproduzione poche coppie per motivi di tempo, ho sostituito del tutto l'uso del pastone con quello del cous cous, che ho fornito dopo averlo inumidito con acqua tiepida ed un goccio di miele insieme all'uovo sodo ed ai semi germinati. Fino a due anni fa al posto del cous cous per fare il "pappone",insieme sempre a uovo e germinati, usavo un pastone secco di buona marca, ma era più quello che trovavo sul fondo della gabbia o nelle veschette che quello che realmente mangiavano. Anche animali dai gusti difficili come i cardellini lo divorano.
La crescita dei novelli è stata la stessa, se non addirittura migliore.
Non entro nemmeno nel merito di valori nutritivi, proteine e altro, ma attenendomi a quello che ho visto, gli animali, sia novelli che riproduttori, mutano velocemente con un piumaggio morbido ed attillato.

Ovvio che pensare di sostituire il pastone al cous cous nudo e crudo è impensabile, ma visto che le integrazioni di uovo, germinati e quant'altro le si deve comunque fare (io aggiungo anche sali minerali e lievito di birra liofilizzato, e saltuariamente vitamine in polvere), personalmente preferisco di gran lunga il cous cous per ragioni di appetibilità e salubrità.

Saluti.

Enzo Patané
05-09-08, 09: 20
SCUSA ENZO VORREI DIRTI COSA PREPARO PER CENA AI MIEI UCCELLI,SI PUO OTTENERE UN BUON PASTONCINO, UN PACCO DI SALATINI DA 7.50GR UN PACCO DI BISCOTTI PRIMI MESI DA 500GR UN UOVO INTERO E VITAMINE IN POLVERE E FRULLO TUTTO.SALATINI+BISCOTTI SONO GIA FRULLATI E CHIUSI IN UN SECCHIO (TIPO QUELLO GIA CONF.)CHE LO PRENDO SOLO QUANDO NEO BISOGNO PER PREPARARE LA CENA. P.S.VORREI SAPERE COSA NE PENSI.

Leonardo vorrei ringraziarti pubblicamente perchè mi hai messo una pulce nell'orecchio.
Fino ad oggi mi sono fidato di quello che dicevano i "sacri testi " di ornicultura sull'uso delle uova.
Le uova venivano definite come contenenti ferro.
Mi sono informato. 100 gr di uova contengono 6,2 mg di ferro.
Questo vuole dire che 1 kg di uova contengono 62 ppm di ferro e cioè una quantità ben inferiore alla soglia di tossicità degli uccelli frugivori.
A ben pensarci, per molti anni ho fornito ad un merlo indiano da compagnia,che tenevo con i miei esotici, lo stesso pastoncino senza rilevare problemi.
Tutto questo discorso per dire che, purtroppo, negli anni, mi ero incancrenito in dogmi senza metterli in discussione. Un errore terribile ancora di più perchè ho un'estrazione scientifica.
Ora mi rimetterò al lavoro per formulare un pastoncino per i miei frugivori!!
Grazie ancora Leonardo, e grazie a questo forum che mi ha costretto a pensare.
P.S. I biscotti primi mesi contengono grandi quantità di sali minerlai aggiunti; se lo usi con i granivori sono perfetti, per i frugivori bisognerebbe prima controllare il tenore di ferro.
1--.

giuseppe valendino
05-09-08, 09: 45
Queste finezze, queste alimentazioni, vanno bene per gli amatori, per gli appassionati.
Per noi allevatori il discorso è diverso. Ve lo immaginate un allevatore da 35 coppie mettersi tutti i giorni – o quasi – a preparare un pastoncino siffatto?

Già la gestione di un allevamento richiede molto tempo, anche se c’è ne sempre poco e se poi quel poco lo si passa in cucina, per preparare dei prodotti che si trovano tranquillamente in negozio, non ne usciamo più. Mai dimenticarselo: l’amatore, l’appassionato sono una cosa, l’allevatore un’altra. Per dire: avete idea di quanto costino i biscotti primi mesi per l’infanzia? Una mezza follia, pensando che poi vengono offerti ai canarini.

Visto che siamo in tema consiglio vivamente di utilizzare, per “allungare” il pastone secco del commercio, o per “asciugare” il cous cous il pane grattato. In ogni famiglia se ne avanza sempre. Non buttatelo. Mettetelo in un sacchetto di carta, lasciatelo seccare ben bene, dopodiché lo macinate. Va benissimo e non costa nulla.

E anche questo è un consiglio che i nostri negozianti – comprensibilmente dal loro punto di vista – non vi daranno mai. Men che meno le aziende del settore

Enzo Patané
05-09-08, 10: 11
Io ho veramente poco tempo ma ho adottato un metodo che uso da anni.
Premetto, attualmente mi sto contenendo proprio per il tempo e ho poco più di 100 coppie.
Io preparo circa ogni 15 giorni sia circa 70 kg di una mix di frutta, verdura, etc che poi congelo in contenitori la cui capacità equivale a circa 3 giorni di utilizzo nell'allevamento.(chiaramente ho acquistato un frigo a pozzo industriale).
Ogni 3 giorni tiro fuori un secchio e lo conservo nel frigorifero durante l'uso.
Quando usavo il pastoncino fatto in casa usavo lo stesso procedimento.
In questo modo non devo prepare nulla tutti i giorni.
P.S. Sul costo dei componenti, Giuseppe, ti confesso che è l'ultima delle mie preoccupazioni.
Io allevo per il gusto di allevare e primo dictat per me è dare ai miei uccelli il meglio che posso fornire (d'altronde non l'hanno mica chiesto loro di stare in gabbia, è il minimo che io possa fare) indipendentemente dal prezzo (certo che a parità di prodotto scelgo quello che costa meno, purtroppo non sono Paperone).
[=^||||

giuseppe valendino
05-09-08, 10: 47
Vedi Patanè che, come si suol dire, casca l’asino? Quanti allevatori possono permettersi un «un frigo a pozzo industriale» in allevamento? Quanti allevatori, allevando 100 coppie, non prendono in considerazione i costi (considerevoli) di tale allevamento?

La maggior parte di noi il pastone lo acquista in negozio, appena gli capita, o ne viene a conoscenza, passa al cous cous, i rimasugli che si avanzano in casa non si buttano anche perché, con i tempi che corrono, un occhio a costi – ricavi lo devi sempre avere. E’ finita l’era che un allevatore con il suo lavoro ingrassava commercianti, negozianti, ditte del settore e mediatori. E lui ci perdeva un sacco di soldi.

La gente è cambiata. Si è resa conto, che una condizione del genere non può proseguire. Nessuno alleva per soldi, ma almeno le spese a fine anno le devi portare a casa. E in questo contesto la correlazione entrate - uscite è importante.

L’immagine bucolica raccontata spesso sulle pagine di I.O. dell’allevatore che alleva per regalare i suoi soggetti a bambini, novizi, anziani e infermi, fa parte del passato. Anche se, comprensibilmente dal loro punto di vista, molte persone sono propense a riproporla sempre e comunque. E le eccezioni confermano la regola. Sto parlando, si capisce, da allevatore. Per gli appassionati, gli amatori le considerazioni sono diverse. Ma mi fermo qui perché mi sto accorgendo di uscire fuori dal seminato.

Enzo Patané
05-09-08, 12: 23
Vedi Patanè che, come si suol dire, casca l’asino? Quanti allevatori possono permettersi un «un frigo a pozzo industriale» in allevamento? Quanti allevatori, allevando 100 coppie, non prendono in considerazione i costi (considerevoli) di tale allevamento?

La maggior parte di noi il pastone lo acquista in negozio, appena gli capita, o ne viene a conoscenza, passa al cous cous, i rimasugli che si avanzano in casa non si buttano anche perché, con i tempi che corrono, un occhio a costi – ricavi lo devi sempre avere. E’ finita l’era che un allevatore con il suo lavoro ingrassava commercianti, negozianti, ditte del settore e mediatori. E lui ci perdeva un sacco di soldi.

La gente è cambiata. Si è resa conto, che una condizione del genere non può proseguire. Nessuno alleva per soldi, ma almeno le spese a fine anno le devi portare a casa. E in questo contesto la correlazione entrate - uscite è importante.

L’immagine bucolica raccontata spesso sulle pagine di I.O. dell’allevatore che alleva per regalare i suoi soggetti a bambini, novizi, anziani e infermi, fa parte del passato. Anche se, comprensibilmente dal loro punto di vista, molte persone sono propense a riproporla sempre e comunque. E le eccezioni confermano la regola. Sto parlando, si capisce, da allevatore. Per gli appassionati, gli amatori le considerazioni sono diverse. Ma mi fermo qui perché mi sto accorgendo di uscire fuori dal seminato.

Vedi Giuseppe, quello che dici è sacrosanto se analizzi l'allevamento da un punto di vista economico.
Io, invece, volutamente, lo svoglio svincolare da queste argomentazioni.
Non è questione di frigo a pozzo(peraltro pagato 200 euro da un discount che cambiava modello) ma di filosofia di allevamento.
A mio parere, un allevatore deve essere un appassionato e un amatore.
Un allevatore, come mi pare lo intenda tu, è una persona che ha fatto del suo hobby un lavoro, un'impresa che deve come minimo andare in pareggio di bilancio.
Se io non potessi tenere i miei uccelli al meglio perchè finanziariamente non ce la facessi, calerei il numero delle coppie o il tipo di uccelli.
Per me, come per tutti noi, l'allevare uccelli è e deve rimanere un hobby, come la fotografia, il modellismo, etc. Per definizione un hobby non porta ricavi, è solo un modo di passare il tempo facendo un'attività che ti piace.
Quando avevo la passione delle foto (ormai qualche decennio fa) scattavo solo quando ragranellavo i soldi per la pellicola e lo sviluppo.
Allevare uccelli non deve, sempre a mio parere, scontrarsi con interessi economici personali, altrimenti diventa un altro lavoro e già io passo 10 ore al giorno al lavoro.
Chiaro che la cessione dei soggetti o il risparmio dei materiali ti può permettere di ammortizzare un pò i costi di gestione dell'allevamento ma, a mio parere, non può essere l'interesse primario e porsi in contrapposizione al benessere degli animali che accudisco.
Poi, come al solito, ognuno è libero di fare quello che vuole in casa sua...grazie al cielo.

giuseppe valendino
05-09-08, 13: 27
La nostra base (gli allevatori intendo) è costituita in gran parte da pensionati, giovani, operai, impiegati a mille (quando va bene) euro al mese. Nelle nostre fila difficilmente troverai il Briatore, l’avvocato, o il Primario della situazione.

Con i tempi che corrono, tutte queste persone, non si possono più permettere, come invece succedeva in passato, di allevare perdendoci un sacco di soldi.Prima lo si capirà (negozianti, ditte del settore e affini) meglio sarà per tutti.

Fino a quando non è entrata in scena l’aviaria, bene o male, ci si arrangiava. Il "blocco" non avevi problemi a cederlo. E, alla Orietta Berti, finchè la barca va la si lasciava andare. Anche se già allora alcune cose non quadravano.

Dopo lo tsunami aviaria è cambiato tutto. In negozio i prezzi dei prodotti sono sempre più alti. Ma quando vai a vendere gli uccelli, i negozianti, sembra quasi ci facciamo un favore a comprarli (il prezzo poi è fermo da 12 anni). E' chiaro che noi allevatori siamo corsi ai ripari. Non possiamo non vederle certe cose.

La generazione è cambiata e non è più come una volta quando,
- interessatamente – si faceva vedere alla gente il sole a mezzanotte, la luna a mezzogiorno. Intendiamoci: sono abilissimi a chiamare le cose con un nome diverso da quello reale per nascondere la realtà. Ma, come si dice a Roma «le chiacchiere stanno a zero.»

Oltretutto non sono assolutamente convinto che chi, per dire, fornisce i biscottini per bambini (così tanto ricchi di ferro) tiene conto del benessere dei suoi uccelli, invece chi fornisce cous cous, magari asciugato con il pane secco raffermo, no.

campiglia
05-09-08, 14: 05
Quest' anno convinto dagli articoli di Giuseppe e dall'esperienza di alcuni amici allevatori, ho allevato col cous cous. Per un buon periodo tutto bene, poi a maggio e' successo un po' di casino: Praticamente a Torino tra maggio e i primi di giugno ha piovuto in continuazione, nel mio allevamento c'era un' umidita' spaventosa, dimenticavo un pezzo di mela sul tavolo e lo trovavo ammuffito! Io vado in allevamento al mattino alle 7 e poi ci torno all' uscita del lavoro intorno alle 18, e cosi il cous cous inevitabilmente umido credo mi sia ammuffito, e mi si e' piantato quasi tutto l' allevamento: ho perso una ventina di novelli gia' in voliera e buona parte delle nidiate in corso. Quando mi sono accorto del problema (abbastanza per tempo) con un cambio di alimentazione, nel giro di un paio di settimane ho rimesso in ordine la situazione, ma la frittata era fatta. Io ho incolpato il cous cous, ma cosa ho sbagliato? Fa un po' ridere dopo 40 anni di allevamento fare ancora simili cappelle, ma... Se non altro l' esperienza mi ha aiutato a limitare i danni.
Ciao
guido

giuseppe valendino
05-09-08, 14: 18
In questo caso, per limitare i danni, dovevi - a mio parere - rendere meno umido il cous cous "asciugandolo" con pastone secco, farina di mais, pane raffermo. Io metto sempre nel cous cous del pastone secco. Anche se faccio in modo di prepararlo sempre con meno acqua possibile, tendo sempre - ripeto - a renderlo meno umido possibile. Ma la stessa cosa, intendiamoci subito, vale per il pastoncino. Il concetto non cambia.

In ogni modo devi concentrarti sulla causa (troppa umidità in allevamento) piuttosto che sugli effetti.

gianluca cenerelli
05-09-08, 15: 41
In ogni modo devi concentrarti sulla causa (troppa umidità in allevamento) piuttosto che sugli effetti.
Se il locale è chiuso perchè non utilizzare un deumidificatore??
Ciao.

Alessandro Ascheri
05-09-08, 15: 52
Io ne metto sempre una quantità che viene consumata in poche ore. Quando torno a casa dal lavoro, la sera, trovo sempre le vaschette lucide. In inverno, avendoli tra l'altro sul balcone, il rischio di trovarlo umido c'è, ma difficilmente fa la muffa con temperature basse. Bisogna saper dosare la quantità osservando quanto ne consumano, considerando che ogni esemplare ne mangia dosi diverse da altri. Io, poi, lo preparo sempre in modo che non sia troppo umido, appiccicoso: i granelli di cous cous devono rimanere divisi senza formare una pappa compatta, pur rimanendo morbidi.
Per quanto riguarda costi o gestione dell'allevamento, io la penso come Enzo e guardo il lato "romantico" piuttosto che quello economico-produttivo, ma sono pienamente consapevole che ci possano (o debbano addirittura) essere persone che ne hanno fatto una fonte di reddito o di sostentamento. Tuttavia, in questo caso, io non noto una contrapposizione, perché ritengo che ottimizzando la produzione di pastone al cous cous (come fa Enzo che ne surgela grosse quantità) in una volta e conservandolo si eviti di dover perdere tempo quotidianamente o quasi. I costi sono minori e questo va a vantaggio di chi alleva 2 coppie come di chi ne alleva 200. L'unico elemento su cui, a mio parere, si dovrebbe discutere è se qualitativamente sia migliore o no rispetto ai pastoni commerciali (casi particolari a parte). Le esperienze mie personali e le decine di quelli con cui in questi ultimi anni ho avuto modo di discuterne mi dicono che, se ben preparato, il cous cous dà ottimi risultati e, inoltre, si può adeguare la ricetta ai vari periodi dell'anno e alle varie fasi dell'allevamento.
Come dice giustamente Giuseppe, aggiungere pangrattato a costo praticamente zero non fa altro che renderlo ancora più conveniente e, in fondo, è quello che fanno le industrie facendocelo pagare abbastanza (il famoso ingrediente "prodotti di panificio"). E' chiaro che ci sono casi particolari in cui l'industria alimentare ornitologica produce pastoni per specie difficili che non si riuscirebbe a produrre in casa, ma per il 90% degli allevatori questo è un discorso che non li riguarda.
Concludo riconoscendo che chiunque, chiaramente, prende la strada che vuole, ma con un po' di cultura ornitologica e con il confronto tra le varie posizioni di diversi allevatori si può arrivare alla conclusione che il vantaggio nell'uso del cous cous è una realtà di cui bisogna tener conto e che la "lotta" al caro prezzi si può fare anche con un piccolo impegno da parte nostra, sperando che poi le industrie recepiscano il messaggio...

campiglia
05-09-08, 16: 46
Contro l' umidita' di quel periodo non c'era proprio nulla da fare, io poi le voliere le ho all' aperto...Il cous cous era allungato con pane grattato. Se devo essere sincero nelle mie valutazioni ho pensato che probabilmente sarebbe successo anche col pastone tradizionale che io ammorbidivo con uovo ecc. Forse era una situazione anomala eccezionale contro la quale non c'era nulla da fare, io almeno ho pensato cosi'.
Ciao
Guido

roberto ghidini
05-09-08, 19: 15
Io ho provato varie volte il cous cous inumidito con l aggiunta di miele,integratori,uova ,piselli e germinati,ma non è mai stato apprezzato,mangiavano il resto ma non il cous cous.Da 2 anni lo uso solo per asciugare piselli ,uovo e germinati,mettendone una piccola quantità secco,funziona perfettamente e anche le mangiatoie rimangono pulite e asciutte.Non ho mai usato quello ornitologico,ma è chiaro che avendo sostanze aggiunte costa più che quello tradizionale,ma sarà anche più nutriente.Metto invece sempre a disposizione il pastoncino secco che allungo con pane,biscotti "oro s...", pinoli tritati e un po di integratore vitaminico e minerale. ::-°°-

Cristiano Ferrari
05-09-08, 20: 17
Anche io l'ho provato (piu' che altro per sfizio) e non l'hanno neanche calcolato.
Io modifico un pastone secco del commercio,arrivo a oltre il 20% di proteine e va benissimo,inoltre mi fa risparmiare tempo.
Per stimolare l'imbecco non c'e' niente di meglio di erbe e frutta,il cous cous lo lascio agli extra///;;///;;///;;

Razza_spagnola76
14-09-08, 21: 53
Vediamo il primo e unico problema, quello per uso umano se reperibile nei negozi o supermarket ha un costo troppo alto per un'uso continuato.
Soluzione per chi può e trova l'azienda Molitrice, andarlo direttamente a comperare al Molino in sacchi da 10Kg (più grandi possono essere scomodi da trasportare).


Sara' ... cmq lo uso da 2 anni (il cous cous) miscelato a semi germinati e pastone secco. Devo ammettere, per quanto mi riguarda, che trovo il cous cous in un supermercato sotto casa e lo trovo a 1.20 euro al Kg (a differenza del pastone che ha un costo medio di 3.50euro al Kg). Quindi, per quanto mi riguarda, non ha un costo elevato rispetto al pastone per cui consiglio vivamente il suo utilizzo che fa bene sicuramente agli uccelli e anche al portafoglio.
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giuseppe valendino
15-09-08, 12: 44
Sara' ... cmq lo uso da 2 anni (il cous cous) miscelato a semi germinati e pastone secco. Devo ammettere, per quanto mi riguarda, che trovo il cous cous in un supermercato sotto casa e lo trovo a 1.20 euro al Kg (a differenza del pastone che ha un costo medio di 3.50euro al Kg). Quindi, per quanto mi riguarda, non ha un costo elevato rispetto al pastone per cui consiglio vivamente il suo utilizzo che fa bene sicuramente agli uccelli e anche al portafoglio.
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Caro Marco, se leggi bene avevo già fatto notare questa grossa contraddizione scritta da Gianfranco Casati. Che ad onor del vero non ha mai replicato. Forse, si è reso conto di aver scritto una sciocchezza. Meglio tardi che mai. Si sa: le opinioni sono libere, mai i fatti no. Concordo con quanto hai scritto.

david forti
16-09-08, 02: 27
ma come fate a paragonare il cous del supermercato,con il pastone arricchito di vitamine ecc?improponibile

giuseppe valendino
16-09-08, 08: 21
E chi l'hai mai scritto, chi mai l'ha detto che il cous cous non si può arricchire di vitamine e proteine, come del resto succede con i pastoni?

A me risulta l'esatto contrario. Certo, a parità di costo, e di appetibilità, sarebbe è meglio il pastoncino. Lo capirebbe anche un bambino tonto. Ma, ad oggi, non c’è un pastone che costa 1.20 Euro al chilo e che sia così appetibile come il cous cous.

E quindi, di cosa stiamo parlando?

Stefano Pompilio
16-09-08, 12: 44
ma come fate a paragonare il cous del supermercato,con il pastone arricchito di vitamine ecc?improponibile

David, non si sta parlando di prendere il pastoncino, buttarlo, e fornire al suo posto cous cous bagnato con un pò di acqua tiepida.
Il cous cous rappresenta solo la parte glucidica (i carboidrati per intenderci, quelli che nei pastoni vanno sotto il nome di "farine vegetali") di quello che si andrà a dare, visto che tutti quelli che hanno riferito del suo uso hanno ben specificato che verrà integrato, chi con uovo sodo, chi con germinati, chi con "frittatina".
Non pensiamo che nei pastoni del commercio ci sia chissà cosa di miracoloso, oltre ai vari sfarinati e residui di lavorazione dolciaria per la quota di carboidrati, vengono introdotti scarti di lavorazione casearia per aumentare le quota proteica e vari olii vegetali per i grassi. Badate bene che "scarti" non va inteso solo in negativo, ma come sottoprodotti di altra lavorazione: tutto ciò lo si può leggere da una qualsiasi etichetta.

Ognuno poi fa come meglio crede, io ripeto che lo reputo un ottimo alimento, prezzo a parte, soprattutto per la sua appetibilità e salubrità.

Saluti a tutti.

giuseppe valendino
16-09-08, 13: 28
Stefano, sono perfettamente d'accordo. Hai scritto cose del tutto condivisibili.
Negli ingredienti del pastone, spesso vengono indicati non meglio specificati «prodotti del panificio». Cosa pensate che siano, se non pane secco?

Ma chiamarlo pane secco suona male. Così si sono inventati i «prodotti del panificio». Fa più fine. Che, e non è un dettaglio, mischiati ad altri scarti dolciari vendono a 3 -4 euro al chilo. Ma vi siete mai chiesti perchè un pastoncino, per dire, a Gennaio è prodotto in un certo modo, dopo qualche mese cambia la composizione? Perchè viene fatto con quello che trovano.

Ci sarà un perchè, per i produttori di pastone, il cous cous è come l'aglio per i vampiri. Cercano in tutti i modi di delegittimarlo, ma la generazione degli allevatori è cambiata.
Il modus operandi che usavano solo fino a 20 anni fa adesso fa ridere.

Poi, ci sono anche (pochi) produttori di pastoni che non producono con gli scarti alimentari. E queste ditte andrebbero premiate maggiormente da noi allevatori. Almeno fino a quando, la differenza di costo fra un pastone fatto senza scarti e uno prodotto con gli scarti alimentari, non sia così evidente. Adesso non è più di 50 - 60 centesimi ogni 5 kg di pastone. Irrisoria.E, soprattutto, ingiustificata. Intendiamoci: niente da dire sui pastoni fatti con gli scarti. Ma perchè devono costare come i pastoncini fabbricati con materie prime?

Non lo spiega mai nessuno, perchè mai nessuno gliene ha mai fatto presente. Di queste cose, su tutte le riviste del settore - nessuna esclusa - non se ne parla per non scontentare gli inserzionisti.

david forti
16-09-08, 20: 13
quanto mi riguarda, che trovo il cous cous in un supermercato sotto casa e lo trovo a 1.20 euro al Kg (a differenza del pastone che ha un costo medio di 3.50euro al Kg). Quindi, per quanto mi riguarda, non ha un costo elevato rispetto al pastone per cui consiglio vivamente il suo utilizzo che fa bene sicuramente agli uccelli e anche al portafoglio.
COSì leggo e questo capisco,se volete arricchire il cous con gli integratori,vi costerà almeno il triplo di 3 euro e 50,diversamente se comprate quello ornitologico,oltre tutto in pochi hanno dimestichezza con le alchemie,ho sotto mano un secchio di pastone e non mi dice negli ingredienti scarti di..-ma :
biscottate all'uovo-miele-uovo-zucchero d'uva-carbone vegetale carbonato di calcio-ecc ecc non mi sembrano scarti,anzi tutt'altro

Stefano Pompilio
16-09-08, 21: 14
David, personalmente l'ho già detto che non ho incominciato ad usare il cous cous ed il pan grattato per ragioni di portafoglio: quando avrò di questi problemi, e con i tempi che corrono forse non sono nemmeno lontani, non farò altro che diminuire le coppie. L'ho iniziato ad usare perché mi sembrava un buon alimento, che poi abbia anche un prezzo accettabile ben venga.
Tu dici che il pastone, almeno alcuni, hanno dentro ogni integrazione e ben di dio possibile, può anche essere, ma io non ho mai visto nessuno che con i novelli nel nido fornisse solo il pastone secco o semi-secco e a fine stagione sia stato contento. Tutto ciò per il semplice fatto che, per quanto abituati, durante l'imbecco le nutrice sono molte restie a cibare solo con quello.
Alla luce di questo, visto che l'uovo sodo e i germinati (quando parlo di integrazioni mi riferisco a questo e non chissà a che cosa) si devono comunque dare, io preferisco mischiarli a cous cous e pan grattato.
Vuoi integrarlo con miele e carbonato di calcio? Con pochi euro ce ne "condisci" a vagonate! Senza dover interpellare nemmeno un alchimista....

A scanso di equivoci, io non produco cous cous e non ho un panificio, e nemmeno è mia intenzione fare contro-pubblicità ai pastoni del commercio, sto solo riportando un'evidenza empirica che ho constatato con le mie poche coppie di animali.
Come sempre non dividiamoci tra i pro ed i contro, e non prendiamo come oro colato tutto quello che ci viene detto: da me e Giuseppe Valendino in testa, ma nemmeno dalle allettanti pubblicità che occhieggiano dalle riviste!


Saluti.

david forti
16-09-08, 23: 52
allora Stefano se per integrazioni mi parli solo di uovo sodo e semigerminati,da mettere nel cous,visto che sei un laureando ti consiglio affettuosamente per il tuo allevamento,non so cosa allevi,di documentarti meglio,su l'alimentazione di cui hanno bisogno i nostri uccelli,brancoliamo ancora nel buio su questo parte dell'allevamento,lo si riscontra sullo svezzamento,sulla muta e sulla riproduzione.Cercare di solo di avvicinarsi alimentazione che offre madre natura è molto difficile se non impossibile. ma provarci è d'obbligo.Se a maggior ragione con il pastone già integrato riscontriamo che c e bisogno ancora di qualcosa in più,come si può pensare di allevare soltanto con alimento povero come il cous?

giuseppe valendino
17-09-08, 08: 40
Pretendere che le ditte del settore parlino in modo lusinghiero del cous cous a uso umano e come sperare che il cappone salti nella pentola del pranzo di Natale. E ,dal loro punto di vista, posso capirli. Finora in questa discussione, se non sbaglio, è stato solo Ferrari, quello della spada di Re Gondor, ad affermare che il cous cous, dai suoi uccelli «non è stato neanche calcolato».

Ma non fa testo. Lo scrivo senza nessuna polemica o acrimonia ma trattasi dello stesso Ferrari che, solo pochi mesi fa, chiese al forum come procedere per anellare i novelli. Non né era capace. L’esperienza, per dire, è quella che è: minima.

Magari con il tempo capirà che non sempre, la prima volta che viene offerto, un prodotto è subito gradito. Lo stesso accade, figuriamoci un po’, con l’uovo sodo. Provate ad offrirlo, tale e quale, a canarini a cui non è stato mai dato. Non sempre lo gradiscono la prima volta. La seconda va già meglio, la terza viene letteralmente divorato.

Capisco però molto meno quando certe osservazioni arrivano da David Forti (che conosco personalmente). Lo invito solo a non replicare con delle opinioni a dei fatti. Non va bene. I fatti possono essere smentiti, ma non dalle opinioni.

Ancora una volta mi trovo d’accordo con quanto ha replicato Stefano. Poi, si capisce, ognuno faccia come meglio crede. Se si vuol acquistare il pastone secco a 3,50 – 4 - 5 euro al chilo liberissimo di farlo. Ognuno dei suoi soldi ne dispone a suo piacimento. Oltrettuto non c'è niente di peggio di aiutare persone che non vogliono essere aiutate. Cosa volete che vi dica: che si arrangino, facciamo come meglio credono.

Marco.P
17-09-08, 10: 00
Ciao Giuseppe, non per fare pubblicità ma quali sarebbero questi pastoni che utilizzano effettivamente materie prime di qualità e soprattutto come fai ad esserne sicuro?
Cmq anche io penso che in generale le preparazioni fatte in casa siano le migliori sia per la tasca.. che per salute dei nostri beniamini, in particolare il couscous che si presta ottimimante a svariate integrazioni, ricordo a tutti che io non è che abbia tutta questa espperienza...

Roberto Giani
17-09-08, 10: 28
Non entro nel merito del cous cous perchè non lo utilizzo per i miei uccelli (me lo mangio io...).

Voglio però dire che a livello di prodotti già pronti, qualcuno se ne approfitta: non so se i negozianti o i produttori.
Faccio un semplice esempio. Ho comprato un misto da germinare apposta per pappagalli e l'ho pagato X.
Quando sono tornato a ricomprarlo, il negoziante ne era momentaneamente sprovvisto e allora, ricordandomi approssimativamente da quali semi era composto ed in quali percentuali, me lo sono fatto fare lì per lì (100g di questo, 100g di quello, 200g di quest'altro ecc.).
Risultato: quel misto mi è costato meno della metà (a parità di peso) rispetto a quello confezionato!
Da allora me lo faccio sempre fare comprando i semi sfusi e miscelandoli io. Tra l'altro la germinabilità mi sembra migliore rispetto a quello confezionato...

Questo per dire che i pastoncini ad uso ornitologico costano molto più di prodotti da forno industriali (che alla fine sono analoghi) per uso umano. Secondo me non è giustificabile, c'è qualcuno che ci marcia.

M'è venuto in mente un altro episodio. Un mio amico ha visto che il suo anziano padre dava da mangiare le scatolette simmenthal al gatto. Pensando che fosee rincintrullito, gli ha chiesto il perchè. Gli ha risposto che le ha trovate in offerta e costavano meno delle scatolette per gatti...

giuseppe valendino
17-09-08, 10: 36
... ...
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giuseppe valendino
17-09-08, 10: 37
Ciao Giuseppe, non per fare pubblicità ma quali sarebbero questi pastoni che utilizzano effettivamente materie prime di qualità e soprattutto come fai ad esserne sicuro?
Cmq anche io penso che in generale le preparazioni fatte in casa siano le migliori sia per la tasca.. che per salute dei nostri beniamini, in particolare il couscous che si presta ottimimante a svariate integrazioni, ricordo a tutti che io non è che abbia tutta questa espperienza...


Perchè, una piccola ditta artigianale, che ha sede nella provincia di Bologna (se sfogli qualche numero recente di I.O. capirai a chi mi riferisco) in occasione di una mostra importante mi ha invitato a visitare l’azienda. E ho potuto costatare di persona. Dirò di più: il proprietario è un ex pasticciere. A parte questo è sufficiente visionare la qualità e l’appetibilità del prodotto per capire che si tratta di un prodotto con una marcia in più. Come del resto, qualche anno fa succedeva, con un solo tipo di pastone prodotto da una grossa azienda nel Lecchese. Da quando ha smesso di produrlo in quel modo è diventato un pastone come tanti.

In rapporto al pastone "classico" quello fatto con materie prime costa solo 50 centesimi in più nella confezione da 5kg.

giuseppe valendino
17-09-08, 10: 46
[QUOTE=Roberto Giani;61396]
Questo per dire che i pastoncini ad uso ornitologico costano molto più di prodotti da forno industriali (che alla fine sono analoghi) per uso umano. Secondo me non è giustificabile, c'è qualcuno che ci marcia.
QUOTE]


Assolutamente d’accordo. Al solito mi limito ai fatti. Settimana scorsa ho acquistato 5 kg di pastone secco prodotto dall’azienda artigianale alla quale mi riferivo prima: costo 15 euro. Di fianco, sullo scaffale, c’era uno dei più comuni pastoni secchi prodotto da una azienda leader nel settore. 5 kg costo 14.50 euro. Non sono laureato in logica e quindi mi sfugge perché, se una ditta riesce a produrre del pastone con materie prime e, correttamente ci guadagna vendendolo a meno di quello prodotto con materie di scarto, questo ultimo non dovrebbero costare molto, ma molto meno? Perché non c’è una forbice più ampia fra prodotto fabbricato con materie prime e quello prodotto con scarti dell’industria dolciaria?
Queste ditte, una volta per tutte, devono entrare nell'ordine dei fatti che la generazione degli allevatori è cambiata. Oggi nessuno può farci vedere il sole a mezzanotte, la luna a mezzogiorno. Le chiacchere, come si dice a Roma, stanno a zero. Ma stiamo uscendo dal discorso iniziale.

Stefano Pompilio
17-09-08, 10: 56
Giuseppe, la questione pubblicità ti dice nulla!?!? Oltretutto non so perché ma si è entrati nell'ordine di idee che più un prodotto costa, più è di qualità: può essere vero, ma la cosa non è sempre matematica.

Ma non scandalizziamoci, è così anche per l'alimentazione umana!

Saluti

giuseppe valendino
17-09-08, 11: 13
Non penso che sia così semplice. A mio parere è un problema di “cartello”. Le ditte del settore sono quelle. Cane, non mangia cane. Poi, quando arriva sul palcoscenico un nuovo soggetto, manda a pallino tutti gli equilibri pre esistenti. Inoltre, c’è un altro motivo altrettanto valido. Di queste cose, su tutte le riviste del settore,nessuna esclusa, non se ne parla (le ragioni sono evidenti). Gli allevatori come fanno a conoscerle? Chi gliele dice? Dov’è l’informazione? Lo stesso è accaduto con il cous cous ad uso umano. Finchè non se ne è parlato, in una certa maniera, sulle pagine di I.O. pochi lo conoscevano come alimento utile ai nostri scopi. Dopodichè il successo è stato inarrestabile. Nonostante i tentativi - interessati - di delegittimazione. Del resto del tutto prevedibili.

giuseppe valendino
17-09-08, 11: 29
Del resto l’esempio portato da Giani è folgorante. Un vecchietto si è accorto che la carne in scatola della Simmenthal costa meno che la carne in scatola specifica per gatti. Uno scandalo gigantesco. Provate solo a pensare se dareste mai a vostri figli la carne in scatola per i gatti. La carne Simmenthal invece si, ed a occhi chiusi. E costa anche meno. Ma finchè la notizie rimane relegata nella schiera di conoscenze del nonno, morta lì. Se invece si trovasse il modo di pubblicare la notizia su una rivista del settore tutto cambierebbe. Ma non è facile farsi pubblicare certi pezzi. Gli interessi in gioco sono tanti. Mi fermo qui, avete già capito tutto.

massimo camera
17-09-08, 11: 34
Non penso che sia così semplice. A mio parere è un problema di “cartello”. Le ditte del settore sono quelle. Cane, non mangia cane. Poi, quando arriva sul palcoscenico un nuovo soggetto, manda a pallino tutti gli equilibri pre esistenti. Inoltre, c’è un altro motivo altrettanto valido. Di queste cose, su tutte le riviste del settore,nessuna esclusa, non se ne parla (le ragioni sono evidenti). Gli allevatori come fanno a conoscerle? Chi gliele dice? Dov’è l’informazione? Lo stesso è accaduto con il cous cous ad uso umano. Finchè non se ne è parlato, in una certa maniera, sulle pagine di I.O. pochi lo conoscevano come alimento utile ai nostri scopi. Dopodichè il successo è stato inarrestabile. Nonostante i tentativi - interessati - di delegittimazione. Del resto del tutto prevedibili.

intervengo brevemente in questa discussione, io uso il cus cus integrato al solito pastone che uso al 50%, quindi credo di poter dire che sono la via di mezzo ai 2 metodi.
dico solo che condivido pienamente ciò che dice Giuseppe, il problema è il cartello (credo inteso come etichetta nome produttore), per mia esperienza (non in campo ornitologico) tanti prodotti, non di marchi famosi, sono migliori di altri pubblicizzati ovunque.
faccio un esempio, un notissimo prosciutto cotto (pubblicizzato tempo fà un famoso personaggio dello spettacolo) costa mediamente 30 euro al kg, un prosciutto cotto di uguale qualità (non pubblicizzato) costa 10 euro al kg in meno.
questo per dire che non sempre la qualità viagga a pari passo con il costo, ci sono valide alternative e in questo caso il cus cus è una di quelle, per abbassare il costo di mantenimento dei nostri uccelli senza influenzare le qualità nutrizionali.

giuseppe valendino
17-09-08, 11: 39
il problema è il cartello (credo inteso come etichetta nome produttore)

No Massimo, quando ho usato la parola cartello mi riferivo al monopolio, non all'etichetta in se.

In economia, un cartello è un accordo tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio per porre in esse delle misure che tendono a limitare la concorrenza sul proprio mercato, impegnandosi a fissarne alcuni parametri quali le condizioni di vendita, il livello dei prezzi, l'entità della produzione, le zone di distribuzione, eccetera. Mi riferivo a questo.

Stefano Pompilio
17-09-08, 11: 44
allora Stefano se per integrazioni mi parli solo di uovo sodo e semigerminati,da mettere nel cous,visto che sei un laureando ti consiglio affettuosamente per il tuo allevamento,non so cosa allevi,di documentarti meglio,su l'alimentazione di cui hanno bisogno i nostri uccelli,brancoliamo ancora nel buio su questo parte dell'allevamento,lo si riscontra sullo svezzamento,sulla muta e sulla riproduzione.Cercare di solo di avvicinarsi alimentazione che offre madre natura è molto difficile se non impossibile. ma provarci è d'obbligo.Se a maggior ragione con il pastone già integrato riscontriamo che c e bisogno ancora di qualcosa in più,come si può pensare di allevare soltanto con alimento povero come il cous?

Vebbé David, pensala come vuoi, come ho già detto, non sto postando in questa discussione per far cambiare idea a nessuno.
Permettimi però di dire che sarò daccordo con te su questo discorso quando mi dirai in tutta sincerità: "ho sempre usato il pastone, quest'anno ha usato il cous cous "corretto" ed è stata una tragedia", allora incominciamo a ragionare su esperienze, e non su illazioni su cosa abbiano davvero bisogno i nostri animali.

Sul fatto di documentarmi su tabelle nutrizionali e valori proteici ho smesso di farlo da un pò, a un certo punto mi sembrava di dover tirar su tacchini da ingrasso.
Tu dici che germinati e uovo sodo non bastino insieme a pan grattato o cous cous? Al massimo uso un pò di sali minerali in polvere e lievito di birra, molto raramente vitamine in polvere.
Tu cosa adoperi David? Lamine d'oro e diamanti del sudafrica? O ti affidi solo al pastone "con ogni ben di dio"?

Tu dici anche che bisogna avvicinarsi all'alimentazione naturale e brancolare nel buio il meno possibile? Hai perfettamente ragione, ma preferisco farlo da me con ingredienti naturali, che mischio personalmente, e non prendere per buono quello che mi dice un'etichetta....ma forse sarò fatto male io.
Sempre in tema di prodotti "naturali" e pastoni fatti in casa: hai mai fornito ,David, il pastoncino "Monopoli" (non è il nome di una ditta, ma quello di amico che ha messo sul suo sito la ricetta), prova ad usarlo regolarmente e fammi sapere cosa ne pensi.

A margine di tutto questo, ho purtroppo la sensazione che quando si parla di alimenti fatti in casa o naturali che non siano i soliti pastoni, la cosa venga intesa da molti solo come un'alternativa un pò "new-age" e poco razionale di gestire l'alimentazione rispetto al classico e consolidato pastone industriale: sapete come allevava i novelli di canarini, verdoni, cardellini e, per gli allora delicatissimi, lucherini testa nera mio zio materno 20/25 anni fa? Biscotti imbevuti nel latte e pan grattato mischiato con un pò di uovo sodo, oltre a foglie di verdura; durante l'inverno l'unica integrazione era un pezzetto di pane secco tra le sbarre.
Come vedete né Franco Monopoli, né Giuseppe Valendino, né tantomeno io, ci siamo inventati nulla di nuovo parlando di pan grattato e quant'altro. Solo che oggi si preferisce fare affidamento ad una abbacinante pubblicità e ad una "seria" e razionale etichetta, piuttosto che a dati oggettivi riscontrati con le prove fatte da allevatori che non hanno nulla da guadagnarci nell'andare contro corrente.

Io la mia l'ho detta, diverse volte anche, ora sarebbe il caso che se ne riparli quando molte persone l'avranno usato per diversi anni: sarà così possibile discutere di fatti e non di supposizioni.


Saluti.

massimo camera
17-09-08, 11: 59
No Massimo, quando ho usato la parola cartello mi riferivo al monopolio, non all'etichetta in se.

In economia, un cartello è un accordo tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio per porre in esse delle misure che tendono a limitare la concorrenza sul proprio mercato, impegnandosi a fissarne alcuni parametri quali le condizioni di vendita, il livello dei prezzi, l'entità della produzione, le zone di distribuzione, eccetera. Mi riferivo a questo.

allora è normale che cana non mangi cane.
come accade da noi (cetegoria alimentare vendita al minuto) che tutte le catene di distrubuzione si accordino tra loro per mantenere i prezzi simili o con pochi centesimi di differenza.

Gianfranco Casati
31-10-08, 13: 24
Ciao Claudio,

l'amico comune di Piacenza è il Maresciallo originario di Caserta, e ho detto tutto.

sempre per il Cous-Cous stavo pensando di farmelo procurare in sacchi da 15 o 25 Kg dal mio panettiere tramite il suo molino, vediamo se il prezzo è migliore.

Comunque concordo anche con chi mi ha risposto sul Rusk, è appetibile ma in
Italia costa troppo, vediamo se la prossima volta che vado in Germania o Svizzera Tedesca per lavoro riesco a trovarlo a prezzi migliori.

Ciao

Gianfranco

Sergio Ciriminna
23-12-08, 10: 48
Ho letto con attenzione la discussione ma scusate la franchezza ma non ho ben chiaro le dosi, cosa molto importante.
Potreste cercare di quantificare rapporto cous cous acqua in dosi per avere così la giusta consistenza del prodotto finale?
Il rapporto ad esempio: 100g cous cous 200 ml acqua????
Quanto uovo per un tot di cous cous?
nell'acqua è possbile aggiungere le vitamine e poi mescolare?
Tempi di conservazione?
Dosi da somministrate giornaliere?

Scusate ma è giusto per capire come alimentare correttamente

Skalyo9
23-12-08, 11: 08
Io utilizzo 150 Grammi di Cous Cous e 200 ml d'acqua. Lascio riposare il composto, in mod che il cous cous assorba tutta l'acqua e asciugo con 60/70 grammi titali di sfarinati o complessi vitaminici vari (pastone secco, farina di mais, pan grattato, spirulina, multivitaminici, osso di seppia in polvere, etc etc.)
Ottengo così un composto a se stante che preparo giornalmente e che integro, a giorni alterni, con uovo sodo, semi germinati, semi bolliti, frutta frullata. é duono anche se fornito tal quale, ma ovviamente l'apporto proteico è minore.
Nell'acqua che utilizzi per ammorbidire il cous cous sciogliere, a seconda delle necessità, parecchie cose: Vitamina E, Multivitaminico, antibiotico....

Roberto Giani
23-12-08, 11: 12
Ho letto con attenzione la discussione ma scusate la franchezza ma non ho ben chiaro le dosi, cosa molto importante.
Potreste cercare di quantificare rapporto cous cous acqua in dosi per avere così la giusta consistenza del prodotto finale?
Il rapporto ad esempio: 100g cous cous 200 ml acqua????
Quanto uovo per un tot di cous cous?
nell'acqua è possbile aggiungere le vitamine e poi mescolare?
Tempi di conservazione?
Dosi da somministrate giornaliere?

Scusate ma è giusto per capire come alimentare correttamente

Sergio, leggo che sei di Palermo (quindi relativamente vicino a San Vito Lo Capo, la capitale del cous cous) e non lo sai preparare?

Skalyo9
23-12-08, 11: 12
La preparazione deve essere giornaliera e la quantità fornita deve essere tale da essere consumata entro 3/4 ore nei mesi invernali/primaverili.... meno di 3 ore nei mesi più caldi.
Se alla prima fornitura (io ti consiglio al mattino presto) te ne avanza un pò lo puoi conservare in frigo e fornirlo nel primo pomeriggio. Avendo l'accortezza di pulire ben bene i contenitori usati in precedenza (l'ideale sarebbe averne degli altri), e alla sera, prima dello spegnimento delle luci, o prima che faccia buio elimina tutti gli avanzi e leva i contenitori...

Sergio Ciriminna
23-12-08, 12: 15
prima della somministrazione quanto lo fai stare ad asciugare.
Grazie.

Mi spiace ma mai fatto cous cous nella mia vita

Skalyo9
23-12-08, 14: 57
Non deve asciugarsi. Deve solo assorbire l'acqua necessaria. Ci mette 6/7 minuti. Dopo lo misceli con il pastone o quello che vuoi (Cmq roba secca) e sgrani a mano gli eventuali grumetti che si formeranno...

Andrea64
23-12-08, 18: 50
C'è qualcuno che ha voglia di parlare dell'uso del CUSCUS (o COUS COUS alla Francese).

Per quanto mi riguarda ho fatto 2 piccole prove e ho controllato i risultati di allevamento di un amico della provincia di Piacenza che alleva Gloster.

Tanto per togliere un pò di nebbia, stò parlando di usare il Cous Cous per uso alimentare umano NON quello che viene venduto da alcuni produttori di pastoni.

Perchè questa precisazione, semplice sono diversi, quello ad uso umano ha un'altra granularità e non tende ad impastarsi come invece fà quello dei produttori di pastoni.

Ripeto NON sono la stessa cosa e danno risultati diametralmente opposti, questo vale anche per un prodotto simile che in Inglese è conosciuto come Rusk.

Vediamo il primo e unico problema, quello per uso umano se reperibile nei negozi o supermarket ha un costo troppo alto per un'uso continuato.
Soluzione per chi può e trova l'azienda Molitrice, andarlo direttamente a comperare al Molino in sacchi da 10Kg (più grandi possono essere scomodi da trasportare).

Risultati miei e del mio amico, Io ho mescolato il Cous Cous hai semi di girasole piccolo germinato, la residua umidità dei semi germinati dopo pochissimo tempo a fatto gonfiare e inumidire il Cous Cous, le femmine (e i maschi) imbeccano in modo incredibile, gozzi dei novelli iper grossi, altro vantaggio, i novelli appena allontanati dai genitori finiscono di svezzare meglio e di passare ai soli semi se in questa fase hanno ha disposizione il Cous Cous.

Già nelle prime ore del pomeriggio portapastone erano quasi vuoti o vuoti.

Ovvia contro indicazione, come tutti gli alimenti umidi non si deve fornire con il gran caldo e se il locale di allevamento è molto esposto al sole, diciamo con temperature del locale sopra i 25 gradi.

Per quanto mi riguarda ho visto delle differenze con l'uso di qualsiasi tipo di pastoncino, ora ho almeno 4 o 5 mesi per trovare il molino migliore e più comodo dove andare a rifornirmi.

Qualcuno ha qualche esperienza o nota da aggiungere.












ciao gianfranco, io non uso il cous cous, ma direttamente il grano germinato!!!
comunque se vuoi trovare il cous ad un prezzo ragionevole puoi andare nei eurospin, 1kg 0.99, credo che sia un buon prezzo!!!!
ciao andrea64

john fernandez
15-04-09, 17: 02
Io lo uso da anni, Ho trovato del cous cous molto fine prodotto da una nota ditta Italiana. Non so se sia permesso dire il nome della ditta. Lo metto in un contenitore e verso dell'acqua bollente. Dopo cinque minuti e pronto. Aggiungo quello un pastoncino secco, un uovo sodo e delle vitamine e oro digest. Io non lascio il pastoncino cosi fatto per molte ore nelle gabbie perche a Malta il clima e caldo, rassomiglia molto quello della Sicilia.

Tanti saluti,

John

-CaRiOcA-
15-04-09, 21: 49
Mi inserisco anche io nella discussione, e saluto tutti compreso Giuseppe i cui articoli su IO penso che siano i più interessanti in campo alimentaristico...
ho sempre usato il pastone secco, ma vi posso assicurare che nessun pastone secco, formulato con scarti o meno, è miracoloso.
Alla fine, quoto tutto quello che dice Giuseppe, ovvero che alla fine è bene che rientrino le spese di gestione e se rientra qualcosa in più per acquistare un soggetto con qualità che mancano, o soltanto per lo sfizio di acquistarlo (alla fine la passione è bella anche per questo, provare l'emozione di portare a casa un soggetto nuovo) non fa di certo male.
Questo dicevo, è l'ultimo anno che utilizzerò il pastone secco...dal prossimo anno cercherò di mobilitarmi per usare il cous cous ed asciugarlo con pane grattato...anche perchè il numero di coppie è alto adesso quasi 50 e il prossimo anno se dovesse andare come penso aumenterà ancora...
oltre ad una questione di prezzo, il che è importante non dimentichiamolo, è anche una questione di salubrità.
Trovo, che alle volte far le cose da se non fa male, ne va della salute dei nostri soggetti...come ho potuto constatare quest'anno..
poi avendo la possibilità di poter effettuare delle analisi agli stessi pastoni...vi posso assicurare che scarti o non scarti di mulino etc etc...le cose che ci sn dentro non fanno bene ai nostri uccelli.

Lancashire
16-04-09, 00: 09
A semplice titolo informativo.
In data 05/04/2009 iniziato test pastoncino morbido al cous cous a
lunghissima conservazione.
AREA TEST PRODOTTI PER ALLEVAMENTO CANARINI DEL C.I.C.L.

elio aquino
29-04-09, 11: 02
io cuscus lo uso da oltre 6 anni e mi sono sempre trovato bene lo preparo con uovo sodo e pastone

roberto ghidini
29-04-09, 20: 56
http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?t=625&highlight=cous

robren66
24-11-09, 20: 11
anche io ho cominciato a usarlo: 100gr di cous cous secco lo faccio rinvenire aggiungo uovo sodo e vitamine il tutto amalgamato con una forchetta ,poi alla fini per renderlo meno umido aggiungo 70/80gr di pane secco grattato(quello dei supermercati) con una forchetta cerco di ottenere una cosa simile al pastone mormido...

ecco una foto :

red20
14-12-09, 00: 14
ragazzi ma il cous cous una volta preparato con l aggiunta di uovo sodo per quanti giorni può essere tenuto in frigo?

john fernandez
14-12-09, 12: 42
Io metto il cous cous in un recipiente con dell'acqua bollente e dopo pochissimi minuti e pronto. Il cous cous lo mescolo con il pastoncino e l'uovo sodo e lo do ai miei canarini immedatamente. Siccome tutto e' pronto in pochissimi minuti non vedo perche' si debba preparare piu' del bisogno immediato e lasciarlo in frigo !!. Quando la temperatura commincia a salire smetto di includere l'uovo sodo per precauzione.

red20
14-12-09, 17: 42
il latte apposto dell acqua va bene lo stesso?

john fernandez
14-12-09, 18: 06
Io non ho mai fatto uso del latte nel preparare il pastoncino o nel preparare il cous cous. Perche' dovrei farlo ?. Uso solo acqua. Non so se il sequente argomento regge, bolliamo la pasta nel'acqua o no !!!!. Nel sub-forum ' Alimentazione' ci deve essere una discussione sul uso del latte, lo riscontrata qualche mese fa.

red20
14-12-09, 20: 25
io non me ne intendo quindi l amia era solo una domanda. Perchè ho notato in molte discussioni che c è chi usa il latte ad alta digeribilità e chi usa semplicemente l acqua, quindi volevo sapere quale era più indicato

john fernandez
15-12-09, 09: 13
Hai fatto bene , impariamo tutti da esperienze di altri. Hai trovato la discussione sull'uso del latte ?

orazio
15-12-09, 17: 54
Io da quest'anno uso la seguente formula:
Composizione, dosaggio,
pane integrale secco gr. 200 costo €. 0,32
biscotti savoiardi 200 gr. €. 0,48
cous cous gr. 200 0,40
farina di mais 100 gr. €. 0,06
farina di ceci gr. 150 €. 0,40
muesli alla frutta gr. 350 €. 1,30
Costo al KG. €. 2,46
E' un pastone secco che è stato molto appetito dai miei agapornis avendo inoltre la facoltà di farlo molto granuloso e non fine come loro gradiscono. Le quantità sono state fornite da amici studiosi ed esperti in ornitologia. Come vediamo il costo è di poco superiore alla metà del pastoncino che usavo abitualmente

red20
15-12-09, 18: 23
si avevo trovato dicussioni sull uso del latte però c è chi usa anche l acqua.Cmq sono andato oggi al supermercato ma del cous cous neanche l ombra.Dove si puo trovare?

john fernandez
15-12-09, 18: 42
Ciao Red, io penso che si dovrebbe trovare in supermercati. Il cous cous che uso io e' prodotta da una nota ditta Italiana. Ti mando un mp.

cirmes
15-12-09, 20: 16
Questa la mia esperienza:
Io il cous-cous lo adopero già da tre anni e mi trovo benissimo.
Uso mischiarlo con altri ingredienti e precisamente faccio così: La mattina metto a mollo in acqua i semi da germinare con l'aggiunta di qualche goccia di steramina G.
La stessa sera li metto in un passino e li sciaquo per bene, dopodichè li rimetto a mollo per tutta la nottata. La mattina successiva li scolo di nuovo in un passino, sciacquo per bene, faccio andar via l'acqua e poi li travaso in una capiente ciotola. Spargo sopra del cous-cous e un pò di riso soffiato. Mischio tutto e lascio riposare per una ventina di minuti.
Quando sul fondo ciotola non scorgo più l'umidità dell'acqua aggiungo un pò di pastone secco, l'uovo sodo precedentemente schiacciato con un forchetta, spirulina e sali minerali. Mischio il tutto e lo fornisco ai canarini. Al primo pomeriggio lavo il portauovo nel quale non vi è più traccia di pastone e lo riempio di nuovo.
In questo periodo lo fornisco due volte a settimana. Durante le cove tutti i giorni.
I miei canarini stanno tutti in ottima salute, i pulli crescono a vista d'occhio, non si ammalano ed avrò un due per cento circa di mortalità.
Saluti, Cirmes
PS - dalle mie parti il cous-cous costa € 1,55 il chilogrammo.

RANGHIO90
15-12-09, 23: 52
Io da quest'anno uso la seguente formula:
Composizione, dosaggio,
pane integrale secco gr. 200 costo €. 0,32
biscotti savoiardi 200 gr. €. 0,48
cous cous gr. 200 0,40
farina di mais 100 gr. €. 0,06
farina di ceci gr. 150 €. 0,40
muesli alla frutta gr. 350 €. 1,30
Costo al KG. €. 2,46
E' un pastone secco che è stato molto appetito dai miei agapornis avendo inoltre la facoltà di farlo molto granuloso e non fine come loro gradiscono. Le quantità sono state fornite da amici studiosi ed esperti in ornitologia. Come vediamo il costo è di poco superiore alla metà del pastoncino che usavo abitualmente

Voglio farti i miei piu sinceri complimenti, nn tutti sono cosi appassionati da dare consigli come te Orazio, e come molti altri allevatori dell forum! GRAZIE!!!

red20
16-12-09, 17: 48
grazie a tutti per i consigli

fabiolone
18-12-09, 10: 32
scusate ma usarlo crudo cosa comporta? i miei gloster ne vanno matti e lo mangiano molto volentieri.darlo crudo mica e nocivo? grazie saluti fabio

orazio
18-12-09, 10: 36
Io lo fornisco sempre crudo ai miei agapornis e senza aggiunta di acqua in quanto essi amano i cibi secchi

red20
18-12-09, 23: 34
io provo a darlo con acqua e uovo agli inseparabili , se vedo che non lo gradiscono lo do crudo allora

red20
23-12-09, 00: 43
ho provato a preparare i lcous cous solo che è venuto molo impastato, cioè a pezzetti grandi. io ho messo un bicchiere di acqua e un bicchiere di cous cous. Dovevo mettere più acqua?

john fernandez
23-12-09, 10: 19
Ma quando lo mescoli con il pastoncino come viene ?.

red20
24-12-09, 14: 14
non ho mai provato con il pastoncino. M ail fatto ch emescolato solo con acqua e un uovo sodo è venuto un pò troppo solido tipo massa da cosa dipende?

john fernandez
24-12-09, 16: 59
Il cous cous non va usato come hai fatto tu. Devi mescolarlo con un pastoncino secco o qualcosa di simile. Come l' hai fatto tu probabilmente non lo hanno mangiato.

red20
24-12-09, 19: 18
no infatti. però avevo letto che c era chi lo faceva cosi. Invece se lo do senza mescolarlo a niente lo mangiano lo stesso?

john fernandez
25-12-09, 10: 44
Io direi di si. Io non lo faccio, ti consiglio di non esagerare nel darlo in questo periodo pre-cove , stai attento a non ingrassare i tuoi uccelli.

pasx
26-12-09, 00: 14
io prima lo davo solo mescolato con latte o acqua e uovo sodo. l'ultima volta ho fatto couscous, acqua uovo, bucce d'uovo sodo tritate e pastoncino secco ma nonè piaciuto ai canarini. cosa può averli disgustati?

john fernandez
26-12-09, 08: 25
Forse non e' stato preparato bene . Il psdtoncino non deve essere bagnato , si deve trovare il giusto dosaggio e questo facilmente si acquista dopo aver provato per alcune volte.

loris
21-01-10, 12: 51
ma per fare il pastone al cous cous bisogna usare uova di supermercato?si possono usare anche quelle rurali?

pasx
21-01-10, 15: 02
è preferibile usare quelle di supermercato er una serie di motivi... uno molto importante è quello che le uova rurali possono portare malattie ai nostri uccelli.

loris
21-01-10, 20: 09
ma allora anche l'uovo sodo che si da ai canarini è meglio quello del supermercato......giusto?

Pantaleo Rodà
21-01-10, 21: 26
Sì...anche se quello, essendo bollito, è sterilizzato dal calore...

pasx
21-01-10, 21: 27
quoto :) .

loris
21-01-10, 22: 34
ma sul cous cous non va bollito??

ps: questa ricetta del cous cous come vi sembra?
http://www.rione.it/canarini/lancashire/couscous_it.htm

opiniao
23-01-10, 21: 00
Quando allevavo esotici granivori ne usavo moltissimo.
Ho sempre comprato quello per uso umano che vendono nei discount e che costa una cifra accettabile.
Ho usato anche il rusk che, a mio parere non ha eguali.
Purtroppo in Italia lo vendono solo in confezioni da 3 Kg ad un prezzo molto alto. Io lo acquistavo in Belgio a sacchi da 25 Kg per un prezzo molto ragionevole ma, chiaramente, la cosa non era molto comoda.

io lo compro nei supermercati mussulmani, a Milano ce ne sono diversi, è di 2 qualità, fine e medio, io uso il medio lo cucino per la famiglia , per l'allevamento lo fornisco secco in inverno ed ammollato con semi germinati in periodo cove, serve anche per asciugare l'umido dei semi ammollati o germinati.
lo pago 6.50 il sacchetto da 5 kg ( quindi 1.30 al kg) oppure il sacco da 10kg 12€ (1.20€ al kg) so che ci sono anche sacchi da 25kg per i ristoranti ma per me sarebe troppo.
saluti

loris
25-01-10, 10: 00
ma sul cous cous non va bollito??

ps: questa ricetta del cous cous come vi sembra?
http://www.rione.it/canarini/lancashire/couscous_it.htm

nessuno mi sa rispondere??

orazio
25-01-10, 12: 28
io lo utilizzo come si trova nel pacchetto

maurizio44
25-01-10, 14: 13
Ci sono due tipi di cous cosu quello da cuocere e quello precotto. Per l'allevamento serve il precotto che va bagnato con acqua tiepida.

Marco.P
25-01-10, 17: 00
In questo periodo, dato che ancora non siamo alle cove, con cosa si potrebbe dare il couscous senza somministrare uova e latte?
Che ricetta potrebbe essere utile come mantenimento e non allevamento?

ilyna
11-02-10, 20: 42
la ricetta scritta da loris l'avevo fatta una volta ai miei pdc....

Sergio Ciriminna
10-04-12, 12: 12
io personalmente lo ammollo con acqua e una spolverata di vitamine in polvere e zucchero a velo una volta assorbita l'acqua lo miscelo con un preparato di albume e mollica, risultato che già nel pomeriggio non c'è + nulla.
Premetto che fornisco anche un cucchiaino di misto per cardinalini.
Allevo canarini

Marcolino
17-04-12, 16: 46
grazie a tutti per la discussione e i consigli .... proverò ad inserire nella "dieta" dei miei pappa anche il cous cous. Probabilmente comincerò provando la ricetta di Orazio ... Vi farò sapere come va ... buona giornata :)

fabio mansella
16-11-12, 00: 52
io purtroppo pastoni che costano meno di 5€ al kg non ne trovo,a questo punto andro' al discount a comparare cuscus, è possibile tenerlo in in frigo qualche giorno ??

Lancashire
16-11-12, 10: 37
...a questo punto andro' al discount a comparare cuscus, è possibile tenerlo in in frigo qualche giorno ??

Il "pastoncino al cous cous" può essere mantenuto in frigo, ma attenzione, la deperibilità è legata agli elementi aggiunti ad esempio deperibilità dell'eventuale uovo aggiunto. Può comodamente essere conservato nel freezer ed utilizzato quando serve; unica condizione mantenere il rapporto 2 a 1 (max 1,5) tra cous cous e liquidi. Vedi al link di cui appresso.

... questa ricetta del cous cous come vi sembra?
http://www.rione.it/canarini/lancashire/couscous_it.htm

Lorenzo89
16-11-12, 13: 11
io purtroppo pastoni che costano meno di 5€ al kg non ne trovo,a questo punto andro' al discount a comparare cuscus, è possibile tenerlo in in frigo qualche giorno ??

Secondo me non è la stessa cosa passare al cous cous ed abbandonare il pastone se ti prendi un sacco grande il risparmio c'è e non hai il fastidio di preparare il cous cous oppure lasciarlo in frigo e non sapere in che condizioni lo darai a mangiare

Daniel
11-12-12, 23: 00
Quello francese che io ho preso alla COOP a IMOLA, l'ho pagato €1, 80 scatola da 1 kg.

fabio mansella
21-01-13, 23: 49
non l ho comprato credo sia una altra perdita di tempo,già faccio germinare i semi se mi perdo col cuscus addiooo,ho trovato secchielli da 5kg che costano decentemente cosi come i sacchi da 5 kg per vari soggetti 6,00€ al sacco

Francesco C.
21-05-13, 15: 54
buongiorno, una domanda:

questo tipo di pastoncino al cuscus, va bene anche per gli agapornis (fischer e personata)? non ne avevo mai sentito parlare?

e per gli aga. taranta? magari integrato con del lievito di birra?

grazie

Luca17
22-08-13, 21: 59
Un saluto a tutti, anch'io sarei interessato sapere se qualc'uno lo usa x i papi, grazie