Visualizza la versione completa : gheppio europeo - stagione riproduttiva 2014
Dopo un paio di anni ci riprovo, ho costituito una nuova coppia con maschio maturo e femmina giovane. Da questa stagione non mi aspetto sorprese positive ma un pizzico di fiducia non guasta mai! ;-)
Il maschio ha volato le prime due stagioni poi è stato fermato per metterlo in riproduzione, la femmina invece non è mai stata maneggiata ma appare comunque abbastanza tranquilla.
Non sono allevatore e lo faccio principalmente per il piacere di conoscere meglio questo rapace che amo particolarmente e quindi invito chiunque voglia darmi dei consigli a farlo, ne farò comunque tesoro per elaborare le mie idee.
Per chi fosse interessato ad osservare questa coppia, ho la voliera sotto controllo remoto con telecamera quindi vi riporto sinteticamente la procedura e le credenziali di accesso. Premetto da subito che la telecamera ha perso un po' di nitidezza e non sono riuscito a riattivare l'audio per cui la qualità dell'immagine non sarà eccelsa e comunque sarà muta.
Allora se volete sbirciare fate così:
1) digitate http://alspiemme.dyndns.org:8080
2) si aprirà una maschera azzurra con l'immagine di una telecamera, se usate explorer inserite le seguenti credenziali: user (voliera) password (gheppio) e cliccate su login
2a) se usate chrome o mozilla o altro fate subito login sul bottone login più basso, si aprirà una nuova maschera dove vi verrà chiesto user e password che sono gli stessi del punto precedente.
3) a questo punto siete connessi e vi aprirà il video.
ale
Mitico!!! sonco curioso di gustarmi questi rapaci!! complimenti!!
Magari nella sezione FAI-DA-TE potresti spiegarci come hai fatto a fare il collegamento per la web-cam!!
GRAZIE!!!
come si fa a farlo riprodurre?
come si fa a farlo riprodurre?
A saperlo!! :-)
Dai scherzo ;-) il gheppio europeo è ritenuto uno dei rapaci più semplici da riprodurre ma comunque necessita di attenzioni e sempre di un po' di buona sorte. Non avendo esperienza con altri riproduttori, a meno dei ricordi vecchi di decenni quando mio padre con i canarini, ho cercato di seguire alcune indicazioni ricevute da chi riproduce rapaci da anni oltre alla osservazione di come riproducono alcuni allevatori italiani e stranieri.
A mio parere gli elementi importanti sono:
1) voliera
2) soggetti
3) alimentazione
Per quanto riguarda la voliera direi che ci sono alcuni aspetti da considerare: dimensioni, materiali, orientamento; la "mia" è decisamente migliorabile per qualità interna, rivestimento ed esercizio. Facendo riferimento alla mia e a quello che potete vedere dalla telecamera ci sono alcune cose che non vanno bene e che vanno migliorate.
Partiamo dalle cose che ritengo corrette.
Dimensioni: sono 3,50x3,0x2,0 m. sono dimensioni corrette che vanno bene anche per falchi di taglia maggiore.
Sistema costruttivo: l'ho realizzata in legno con montanti di dimensioni 8x8 cm e traversi di sezione 4x8 cm usando un collegamento bullonato mediante squadrette metalliche di normale reperimento nei vari centri di bricolage. A terra ho sfruttato un basamento esistente in cls e porfido sul quale ho tassellato i montanti. Le pareti le ho realizzate in perlinato (ad incastro e tassellato ai traversi) e in rete metallica sfruttando sul lato sud una parete a tutta altezza. Ho lasciato libero buona parte del soffitto (in rete) proteggendo dalla pioggia la zona nido con policarbonato alveolare ad alta resistenza (gatti!).
La voliera è schermata per ridurre/impedire la visione all’esterno. Alcuni allevatori utilizzano voliere completamente chiuse sulle pareti e aperte solo a copertura, io ho preferito utilizzare alcune zone delle pareti in rete e oscurante fissato sulla faccia esterna della voliera a debita distanza dalla parete in rete per evitare il rischio che il falco possa appendersi alla rete e rimanere impigliato.
Occorrono zone di immissione cibo e acqua, zone di controllo visivo del nido e di accesso allo stesso. La porta è singola e non doppia e questo è un errore ovvero devo fare molta attenzione quando entro in voliera per le pulizie stagionali o per esigenze ed emergenze. Cerco di interferire il meno possibile con la voliera e anche per questo ho istallato la telecamera.
Orientamento ed esposizione: è opportuno proteggerla dai venti invernali e soprattutto dal caldo estivo. Generalmente i falchi non soffrono il freddo (se posso muoversi e alimentarsi bene) mentre soffrono il caldo. Io ho scelto una zona dove avevo un rampicante estivo che ombreggia il tetto e d’inverno invece è spoglio. Il nido a cassetta l’ho posto a nord con esposizione a sud, era preferibile aperto per un miglior controllo nelle fasi della cova.
Per quanto riguarda i soggetti è preferibile che il maschio sia maturo mentre la femmina potrebbe essere già pronta per la prima stagione. Solitamente si fa fare territorio al maschio e poi si introduce la femmina, qua le attenzioni cambiano in funzione delle specie che si vogliono riprodurre. Io comunque avevo un maschio adulto in voliera da una stagione e la femmina è giovane del 2013.
Per la riproduzione naturale (no inseminazione) è preferibile che i soggetti non siano imprintati, il maschio ha volato per due stagioni e poi è stato fermato. Caratterialmente è rimasto “selvatico” e questo spero sia un bene per la coppia.
Non so se la coppia si piacerà, solo la prova me lo dirà a prescindere dai risultati ottenuti. Osservando il comportamento in voliera mi sembra che sia un buon comportamento di coppia, si cercano abbastanza e si accettano bene sul cibo.
Alimentazione: può fare la differenza. Ogni specie ha la sua alimentazione ovvero quella più indicata specialmente nei mesi che precedono la riproduzione e nello svezzamento dei pulli. Per i gheppi ad esempio il miglior cibo è il topo.
Per il controllo in remoto, aprirò una discussione nella sezione indicata da Luca ;-)
Roberto Giani
02-04-14, 17: 34
(...)
Alimentazione: può fare la differenza. Ogni specie ha la sua alimentazione ovvero quella più indicata specialmente nei mesi che precedono la riproduzione e nello svezzamento dei pulli. Per i gheppi ad esempio il miglior cibo è il topo.
Mi incuriosisce molto l'allevamento in cattività dei rapaci e soprattutto l'alimentazione.
Come devono essere forniti i topi?
Vivi?
Morti, ma appena uccisi?
Morti, ma è sufficiente scongelarli?
Quanti topi servono a soggetto?
E vanno distribuiti durante la giornata oppure si può fornire il quantitativo quotidiano in un'unica soluzione?
Fanno le borre come i rapaci notturni?
Scusa le tante domande...
ma quale scusa, anzi mi fa piacere :-)
La preda viva è la miglior soluzione per il rapace perché lo mantiene "predatore" e asseconda la sua natura. Ci sono ovviamente alcune controindicazioni tra cui il rischio di trasmettere malattie (diverse e di diversa rilevanza per specie di falchi e natura delle prede) e la facilità di disporre di prede vive.
A seguire c'è la soluzione più diffusa ovvero utilizzare animali congelati che si trovano in commercio, qua di solito il rischio malattie è minore (anche per l'effetto congelamento) e la disponibilità è comoda.
Per ultima (ma io la escluderei proprio) c'è la preda appena uccisa. Non ci sono benefici contro il rischio malattie e si priva il rapace del suo atto predatorio.
Quantità e modalità di somministrazione variano da specie a specie. Un gheppio americano pesa un etto o poco più, un europeo pesa da 1 volta e mezzo a due volte un americano ma la razione non è tanto diversa. Anzi a volte mangia più un americano di un europeo. Ovviamente sto parlando di stesso cibo e quindi stesse caratteristiche a valori calorici e nello stesso periodo dell'anno; la somministrazione del cibo è commisurata alle condizioni meteo e attività fisica del falco ma anche a determinati periodi della sua vita.
Faccio un esempio: in pieno inverno, con temperature rigide e in piena attività fisica il consumo energetico del falco è elevato e quindi occorre somministrare carne di buona qualità e nella giusta quantità. In fase di muta è più importante la qualità della quantità che infatti non deve essere eccessiva soprattutto se il falco fa poco movimento (possono insorgere problemi alle zampe, malattia che talvolta porta alla morte del falco).
Analogamente la somministrazione può variare nel corso dell'anno e in funzione della specie. Le specie di piccole dimensione si alimentano più volte il giorno ma è possibile fornire il cibo in un unica soluzione: quando il falco si sazia può fare dispensa e mettere il residuo di cibo nascosto nella voliera per poi cibarsi nuovamente nel corso della giornata. Questo aspetto può portare a contaminazioni del cibo che favoriscono l'insorgere di malattie. Io di solito alimento i miei gheppi durante la mattina in inverno mentre in estate indifferentemente la mattina o la sera. Non bisogna mai fare mangiare abbondantemente il falco (far gozzo) la sera di inverno perché c'è il rischio concreto di infiammazione del gozzo e le conseguenze possono essere fatali.
Per i miei gheppi la razione giornaliera è di circa 20-25 gr di topo oppure un pulcino (anche questi si trovano congelati) oppure 20 gr di quaglia. Con i gheppi non uso piccione mentre uso colli di pollo per mantenere in ordine il becco anche se a volte occorre intervenire (se vedi la voliera, il maschio ha il becco troppo lungo e quindi dovrò entrare in voliera nei prossimi giorni a rifilarlo.... lo devo fare a breve prima che inizino gli sperati corteggiamenti). Come alimentazione poi integro con cavallette e qualche camola della farina.
Per le borre la risposta è sì, fanno le borre come i notturni e di solito sono meno puzzolenti :-)
ciao
ale
Ho osservato la coppia in questa settimana e direi che c'è un buon comportamento di coppia.... che poi riproducano è un altro discorso ;-)
Ho guardato il comportamento durante il cibo, ho visto il maschio portare un topolino vicino al nido dove stava la femmina..... direi ottimo segno.
Durante il giorno c'è un buon fermento, la coppia e vivace e si cerca spesso.
Questa sera poi li vedo dormire vicini sullo stesso posatoio.... beh direi che i segnali sono positivi per ora.
Vediamo quello che succede, senza illusione ma con un briciolo di fiducia che non fa mai male :-)
aspettiamo anche qualche foto... comunque volevo complimentarti e augurarti buona fortuna.
Grande Ale!! COmplimenti per l'inizio!!!
Tienici aggiornati!
Per l'alimentazione vorrei dire la mia se posso!! In merito al pasto vivo nel caso dei rapaci mi chiedo perchè non venga ugualmente dato. So che si parla di eventuali infezioni o contaminazioni ecc... però io mi approccio sempre alla vita selvatica degli animali. Ad esempio, si cerca di dare agli esotici le tarme della farina che vengano sbollentate, o lasciate spurgare per un certo periodo per togliere le cariche batteriche note appena vengono comprate. A me piace sempre vedere quelle foto dei diamanti del gould che si abbeverano nelle pozze di acqua stagnanti in natura... proprio come i nostri beverini direi!!!
Ciò che vorrei dire è quello di mantenere quanto più possibile la rusticità di tutti gli animali che abbiamo. Con ciò non vuol dire che dobbiamo cambiare l'acqua solo quando puzza o è marcescente, ma se anche viene cambiata una volta ogni 2-3 giorni non muore nessuno... idem con le tarme, io per praticità non riesco a spurgarle e le do così come sono vive appena comprate... Idem per i fondi delle gabbie non riesco a pulirli spesso, con questo non vuol dire che sono sporchi, anzi a volte svuoto le mangiatoie ormai quasi finite nel fondo delle gabbie e loro si divertono a cercare i semini all'interno delle bucce nel fondo della gabbia... Ciò che voglio dire è mantenere la rusticità aiutandoli, dove possibile, a mantenerla!!!
La mia non vuol essere una critica, anzi, son di spirito costruttivo e cerco di spiegare la mia opinione con semplicità, anche se a volte mi risulta difficile!!!! :-)
Concordo in toto con quanto detto da Lucazz, sia per qunto riguarda l' alimentazione che per quanto riguarda al pulizia.
Un pò di anticorpi dovranno pur farseli, no?
Per le prede vive, è brutto da dirsi, lo so, ma la natura è la natura ........
Se si è fatta la scelta di allevare rapaci, si sa di cosa e come si nutrono .......
Complimenti e auguri per la riproduzione!!!
Facci vedere qualche foto!!!
//))#
Per il vivo concordo, il miglior cibo è il vivo.
Nel caso dei gheppi avere topi vivi sarebbe ottimo allevare topi per pochi soggetti sarebbe un eccesso oltre che un problema. Ritengo che si debba sempre tenere conto della relazione che c'è in natura tra preda e predatore ovvero un pellegrino che in natura caccia i piccioni sarà meno predisposto alle malattie trasmesse dai piccioni rispetto ad un gheppio.
Sull'attenzione all'igiene concordo sul fatto che non ci si debba fare troppe menate tenendo però a memoria un aspetto importante. In natura possono scegliere dove posarsi, in voliera molto meno. Eliminare i residui di cibo è utile anche per tenere sotto controllo il quantitativo di cibo mangiato e il peso del falco.... ma qua rischio di entrare nel'ambito dell'addestramento.
In natura la maggior parte dei rapaci muore nel primo anno di vita, sopravvivono solo i più forti. In allevamento riescono a crescere animali che in natura soccomberebbero ben presto questo vuol dire che possiamo avere animali "deboli".
Due anni fa ad esempio mi è morta una femmina di gheppio per un problema genetico ai reni (feci fare l'esame istologico per capire se il problema poteva essere contagioso per gli altri gheppi); quella femmina aveva volato, cacciato e *******to nel suo ultimo volo pochi giorni prima che morisse per cui non mi aveva dato la sensazione che fosse prossima ad una crisi fatale. Nella stagione precedente alla sua morte aveva avuto alcuni giorni di apatia e poi si era ripresa..... in natura non sarebbe sopravvissuta alla sua prima crisi.
In genere faccio pulizia e igienizzandone delle voliere ogni 15 giorni per i falchi in volo, due volte l'anno per i falchi in voliera da riproduzione.
Per le foto ne ho scattata una giusto ora e ve la allego: il maschio è quello di sx.
alcune foto:
aisha la prima femmina, ottimo soggetto con il quale ho fatto didattica nelle scuole
artas il maschio che ora è in riproduzione e che ho volato per due stagioni
peleo il primo maschio, grandissimo soggetto che alcuni anni fa decise di seguire l'istinto e di non rientrare ai miei richiami
ale
Roberto Giani
07-04-14, 16: 03
Quando dici che li fai volare e cacciare, cosa cacciano? Sempre piccoli roditori come in natura?
Sì, prevalentemente le loro prede naturali sono quelle: piccoli roditori, lucertole cavallette, coleotteri, ecc. per cui tendono a quelle prede se lasciati fuori controllo. Da ora in poi i selvatici iniziano a cacciare anche i primi involi dei giovani nati ma solitamente cacciano a terra per cui rifiutano volentieri gli uccelli per prede più facili.
Nei miei voli cerco di addestrarli per raggiungere la forma corretta di caccia (posizione, quota, durata dell'attesa, ecc.) pur sapendo che i gheppi ben difficilmente potranno insidiare un selvatico pennuto; personalmente non ho mai visto un mio gheppio predare un pennuto selvatico mentre vanno senza troppa difficoltà sulle quaglie di rilascio nei "quagliodromi". Se li lascio più liberi e anarchici li ho visti *******re topi, rane, cavallette.
questa è una ******* su topo :-)
Ho fatto alcune migliorie alla visione in remoto, adesso la qualità video è migliorata ed ho risolto il problema all'audio con il nuovo firmware.... fatemi sapere se avete problemi di visione.
Il maschio ha perso un po' di intraprendenza, sembra in una fase di stanca.... la femmina è molto giovane e probabilmente non ancora pronta per questa stagione, male che vada ci riproverò il prossimo anno. I gheppi comunque sono tardivi a riprodursi e quindi non ho ancora perso le speranze ;-)
Fabio Musumeci
15-05-14, 20: 19
Questo topic andrebbe "incorniciato"!!!
Sono questo tipo di entusiasmo, di passione e di impegno che fanno bene al mondo ornitologico, e a questo forum.
Complimenti.
Pantaleo Rodà
15-05-14, 21: 53
Concordo con Fabio, è bello vedere qualcuno che alleva rapaci con queste premesse, spero tanto che il tuo esempio venga preso da molti e se ne vedano più spesso in giro (di allevamento intendo, con i gheppi spesso è troppo facile "rifornirsi" da madre natura...). In bocca al lupo!
grazie "ragazzi" ... troppo generosi ;-)
La passione e la voglia di imparare non mancano e ho aperto questa discussione proprio per condividere esperienze e per ricevere consigli e pensieri anche da chi non riproduce falchi. L'uso della telecamera in voliera per me è importante perché mi consente di osservare i comportamenti e le reazioni nelle varie fasi della giornata; cerco di capire il linguaggio del corpo, il significato dei vocalizzi e le reazioni ad uno stimolo .... senza un controllo in remoto non potrei farlo.
Non ho esperienza nel campo della riproduzione, nell'addestramento al volo dei gheppi ho osservato che ogni soggetto ha delle caratteristiche più marcate di altre e ognuno vola e si rapporta a me in modo diverso..... non macro differenze ma indubbiamente sono diversi.
Mi domando se anche nella riproduzione ci siano queste differenze.....
ale
quindi non li hai mai riprodotti?
no, prima stagione labi.
Ho iniziato ad occuparmi di gheppi una decina di anni fa ma solo come addestramento al volo ed ho volato 3 maschi e una femmina.
Due anni fa feci la prima coppia con lo stesso maschio e una femmina apparentemente molto calma ma che era troppo aggressiva con il maschio. La femmina era imbarazzante da quanto fosse socievole con gli uomini e l'avevo più volte utilizzata in alcune lezione che avevo fato nelle scuole elementari ma con il maschio non andava proprio d'accordo. Purtroppo poi quella femmina l'ho persa per una malattia genetica al fegato, l'esame istologico poi mi rassicurò: non c'era speranza, era condannata... non avevo commessi errori.
L'anno scorso sono stato fermo, avevo cercato una femmina da mettere in riproduzione ma non ne ho trovate mentre ne ho trovata una giovane a fine 2013 con la quale ho formato la attuale coppia.
Pertanto sono assolutamente novizio nel campo della riproduzione ;-)
crepi il lupo ;-)
se poi hai qualche suggerimento da darmi, puoi darmelo... non essere così ermetico! :-)
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it