PDA

Visualizza la versione completa : Detenzione indigeni Regione Puglia - Provincia Lecce



AlePappa80
07-07-14, 19: 02
Salve a tutti,
non avendo trovato nessun topic sul forum, ho pensato di aprire una nuova discussione sull'argomento.
Da piccolo ho sempre allevato canarini e altri indigeni (canarini, verdoni, fanelli, ecc.); condividevo questa passione con altri amici. Poi con il tempo ho dirottato il mio interesse sui pappagalli, che allevo tutt'ora, ma adesso vorrei ricominciare ad allevare gli autoctoni.
Ora però, rispetto a prima, è necessario che le bestiole siano provenienti da fonte lecita e che non siano frutto di attività di bracconaggio.
Ho fatto visita a qualche negozio per acquistare delle coppie in regola (cardellini, verdoni) dal punto di vista dei documenti ma ho potuto constatare che a volte i negozianti non sono molto informati oppure cercano di propinarti per buono quello che al momento hanno, per cui mi hanno detto che è necessario il cites per quelli 'importati' mentre una semplice cessione per quelli provenienti da allevamenti di zona. Ho capito che si trattava di una pezza a colori per rifilarmi la vendita ed ho preferito documentarmi.
Ho letto le varie discussioni presenti sul forum in materia e mi sono fatto un'idea di massima, correggetemi se sbaglio:
- salvo che sia consentita nella singola regione di riferimento, la detenzione di esemplari di avifauna autoctona è consentita se gli esemplari hanno provenienza lecita.
- Per quanto riguarda la Regione Puglia, leggo sul Reg. Reg. 25/09/2003 n. 11, art. 7 "Allevamento e/o detenzione di fauna selvatica ed esotica a scopo amatoriale ed ornamentale", che in Puglia la detenzione degli autoctoni è consentita purché gli esemplari siano di lecita provenineza, ove per lecita provenineza si intende: animali animali con fattura di acquisto o dichiarazione scritta di assunzione di responsabilità del cedente, oppure denuncia di possesso (fatta entro 60 gg. dall'entrata in vigore della L.R. n. 27/98).
Fatta questa premessa e tralasciando al momento le ulteriori formalità prescritte per ciò che riguarda inanellamento e formalità burocratiche, la domanda che vorrei rivolgere è questa:
La dichiarazione di cessione con assunzione di responsabilità (che dichiara di possedere tali esemplari nati in cattività) resa da un soggetto (un mio amico che nel frattempo ha continuato a riprodurli) che ha da sempre allevato autoctoni in cattività, ancor prima della entrata della L.R. citata, senza però ottemperare ad alcuna formalità può essere ritenuta utile ai fini della dimostrazione della lecita provenienza?
Grazie in anticipo a quanti mi saranno d'aiuto.

ElTacco
27-11-14, 19: 41
Nella Regione Marche funziona così. Se vuoi allevare indigeni non appartenenti alle specie cacciabili, devi fare richiesta alla Provincia al servizio Ambiente, Agricoltura e Tutela Della Fauna che ti rilascerà una autorizzazione ed un registro di allevamento. Gli uccellini alla età di 5 o 6 giorni vanno inanellati con un anello che deve risultare inamovibile e la nascita trascritta sul registro, a fine anno il registro fa fatto vidimare. Per la cessione va compilato un documento con su scritto il numero d'anello, la provenienza, le generalità del cedente.

Giulio G.
27-11-14, 20: 37
In tutte le regioni che permettono la detenzione della fauna autoctona, si deve fare riferimento all'uff.Ambiente, Agricoltura, Tutela della Fauna o Caccia & Pesca, secondo la denominazione, della provincia in cui risiedi.
Devi essere iscritto ad una delle 4/5 federazioni italiane per avere gli anelli inamovibili. Sul registro dovrai scrivere tutto quello che avviene alla coppia, compresi gli eventuali decessi, oltre a quello che ha scritto EITacco.
Le regole variano a seconda della regione, nel Lazio, fino a qualche mese fà, non era permessa alcuna detenzione, perchè NON avevano applicato la legge nazionale !!
P.S. il CITES non c'entra niente, è una convenzione internazionale per proteggere le specie a rischio d'estinzione.