marco cotti
17-10-07, 07: 57
Quarta Mostra Ornitologica Valle Stura all'Expo
16/10/2007
www.liguriasport.com
La Società Ornitologica Genovese (S.O.G.), Associazione senza fine di lucro coordinata dal Sig. Giovanni Nistico’, presenta la “4a Mostra Ornitologica – Valle Stura” che si svolgerà Sabato 27 e Domenica 28 Ottobre 07 presso l’Area Espositiva Ferriera di Rossiglione (Ge), con apertura al pubblico dalle ore 09.00 alle ore 18.00. Biglietto di ingresso 03.00 Euro. Ingresso gratuito per le scolaresche il Sabato mattino.
Agli scolari sara’ anche donato un diploma di partecipazione. Agli scolari e’ riservato anche un Concorso ).
“Siamo particolarmente fieri – sottolinea il Presidente di Expo’ Valle Stura Domenico Guida (foto) – di ospitare una Manifestazione di tale prestigio che , ne sono certo, sbalordira’ per bellezza i visitatori e questo lo si deve anche alla grande professionalita’ della Societa’ Ornitologica Genovese”.
La Mostra prevede il Concorso riservato agli Allevatori delle varie razze di uccelli in esposizione che verranno giudicati da personalità di spicco nell’ambito dell’ornitologia nazionale.
“Alla stessa stregua dell’attività concorsistica- sottolinea Giovanni Nistico’ - la SOG vuole sottolineare anche l’importanza di questa Mostra nei confronti del pubblico, al quale verrà consentito l’accesso all’esposizione dei meravigliosi volatili che - con tanta passione e cura - vengono allevati dagli ornicoltori iataliani. Lo scopo della manifestazione è anche quello di trasmettere al pubblico questa passione e di far comprendere come l’allevamento degli uccellini possa dare le stesse emozioni che riceviamo da altri animali domestici. “
“In una società come quella di oggi – prosegue Nistico’ - da un lato più attenta ai problemi dell’ambiente, ma dall’altro capace di abbandonare sulle strade centinaia di cani ogni estate, assuefatta dal rumore incessante del traffico ma pronta a scendere in piazza per far tacere una campana, dove i bambini forse sanno distinguere un tirannosauro da un brontosauro ma non sanno prendersi cura neppure di un pesciolino rosso è difficile far comprendere quanto possano trasmetterci animali così piccoli come i canarini. Su tanti balconi della vecchia Genova, quando i tempi della vita erano più lenti, più a misura d’uomo, quando il silenzio era rotto solo dal rintocco delle campane e dal cinguettio dei tanti uccellini che volteggiavano sui cieli della città ora quasi scomparsi, accanto all’immancabile vasetto con la pianta di basilico stava una piccola gabbia di legno con un canarino giallo. La famiglia si alternava nella cura del piccolo amico pennuto. Ora il papà puliva la gabbia, riempiva d’acqua un bicchierino di vetro, ora la mamma avvicinava alle sbarrette una piccola fetta di mela o una foglia di insalata. E l’ospite ricambiava riempiendo la casa di un canto aperto, vitale, che era sorpresa e felicità. Oggi siamo impegnati, impegnatissimi. La nostra giornata è un interminabile passaggio a fare sempre qualcos’altro. Già i bambini piccoli, oltre agli impegni scolastici, passano le giornate tra corsi d’inglese, di danza, di pianoforte, di computer, e quant’altro. La buona fede dei genitori che intendono tutte queste attività come formative per i loro figli non è messa in discussione. Tuttavia dovrebbe essere distinta la formazione professionale, l’apprendimento di capacità tecnologiche dalla formazione della sensibilità personale, del carattere . Nessuno può dire il perché ma convivere con un piccolo animale come il canarino fa crescere dentro, ci dà un qualcosa che è molto di più della gratificazione di sentirlo cantare, di vederlo accudire i suoi piccoli nel nido, è una gioia intima grande che solo chi ha vissuto può comprendere.
Nonostante sia oggi impegnativo assolvere a tutti gli impegni della vita quotidiana, difficile trovare gli spazi dove sistemare anche una o due gabbie, a Genova sono circa un centinaio le persone che, nel tempo libero, si dedicano ad allevare canarini, e tanti altri tipi di uccellini. La Società Ornitologica Genovese (Sog) è formata da pensionati come da professionisti, giovani e anziani accomunati dall’amore per i piccoli volatili. L’obiezione che non è giusto tenere in gabbia canarini o qualsiasi altro uccellino è tanto scontata quanto inesatta. A parte il fatto che il canarino è un animale da gabbia, incapace come purtroppo sempre più specie alate di sopravvivere nell’ambiente attuale così ostile, allevare significa prendersi cura e dunque conoscere, apprezzare, sensibilizzarsi in prima persona e attivamente come di più non è possibile alla conoscenza del mondo animale. Allevare è l’esatto contrario di maltrattare. Gli allevatori sacrificano molto e con gioia per i loro amici pennuti. Sono molti i casi in cui alcune specie esistono ancora solo perché protette e riprodotte dagli allevatori. Molti degli habitat di questi animali sono stati distrutti dall’uomo con conseguenze drammatiche sulla sopravvivenza di moltissime specie, tra le quali molti pappagalli e altri esotici come il Cardinalino del Venezuela. A parole, tutti sono in grado di prendere posizione contro il maltrattamento degli animali, ma poi, in concreto, molti di meno sarebbero disposti a prendersi cura anche di un solo esemplare di una specie in via di estinzione. “
“ Quanti di voi hanno mai visto da vicino un verdone? – conclude il Sig. Nistico’ - Chi tra voi sa distinguere un cardellino da un verzellino? Chi di voi sa che il canarino non è solo giallo ma si esprime con qualcosa come 270 colori diversi? Pochi, pochissimi, senza dubbio. L’occasione per vedere una quantità di uccelli che non vediamo più da tanti anni o che non abbiamo mai visto viene offerta dalla S.O.G. che organizza per Sabato 27e Domenica 28 Ottobre presso l’Area Espositiva Ferriera di Rossiglione la IV^ Mostra Ornitologica della Valle Stura. Centinaia di splendidi e rari soggetti desteranno lo stupore di tutti e forse il desiderio in alcuni di saperne di più di conoscere, e magari di iniziare ad allevare. Il più comune e amato tra i piccoli uccelli da gabbia è il canarino che si presenta in una gamma di colore che negli anni aumenta sempre di più grazie alla comparsa di nuove mutazioni. Ecco dunque che oltre al colore classico giallo e ad altri colori comprensibili come il bianco e il rosso e il bruno, esistono colori che dal nome non riusciamo a connotare ma che sono veramente affascinanti, come l’agata, l’isabella, l’opale, il rubino, il satinè, l’onice e così via. Per coloro che visiteranno la mostra sarà un’esperienza entusiasmante e l’occasione per comprendere quali frutti positivi possa portare l’allevamento serio ma affettuoso di questi nostri piccoli amici “.
16/10/2007
www.liguriasport.com
La Società Ornitologica Genovese (S.O.G.), Associazione senza fine di lucro coordinata dal Sig. Giovanni Nistico’, presenta la “4a Mostra Ornitologica – Valle Stura” che si svolgerà Sabato 27 e Domenica 28 Ottobre 07 presso l’Area Espositiva Ferriera di Rossiglione (Ge), con apertura al pubblico dalle ore 09.00 alle ore 18.00. Biglietto di ingresso 03.00 Euro. Ingresso gratuito per le scolaresche il Sabato mattino.
Agli scolari sara’ anche donato un diploma di partecipazione. Agli scolari e’ riservato anche un Concorso ).
“Siamo particolarmente fieri – sottolinea il Presidente di Expo’ Valle Stura Domenico Guida (foto) – di ospitare una Manifestazione di tale prestigio che , ne sono certo, sbalordira’ per bellezza i visitatori e questo lo si deve anche alla grande professionalita’ della Societa’ Ornitologica Genovese”.
La Mostra prevede il Concorso riservato agli Allevatori delle varie razze di uccelli in esposizione che verranno giudicati da personalità di spicco nell’ambito dell’ornitologia nazionale.
“Alla stessa stregua dell’attività concorsistica- sottolinea Giovanni Nistico’ - la SOG vuole sottolineare anche l’importanza di questa Mostra nei confronti del pubblico, al quale verrà consentito l’accesso all’esposizione dei meravigliosi volatili che - con tanta passione e cura - vengono allevati dagli ornicoltori iataliani. Lo scopo della manifestazione è anche quello di trasmettere al pubblico questa passione e di far comprendere come l’allevamento degli uccellini possa dare le stesse emozioni che riceviamo da altri animali domestici. “
“In una società come quella di oggi – prosegue Nistico’ - da un lato più attenta ai problemi dell’ambiente, ma dall’altro capace di abbandonare sulle strade centinaia di cani ogni estate, assuefatta dal rumore incessante del traffico ma pronta a scendere in piazza per far tacere una campana, dove i bambini forse sanno distinguere un tirannosauro da un brontosauro ma non sanno prendersi cura neppure di un pesciolino rosso è difficile far comprendere quanto possano trasmetterci animali così piccoli come i canarini. Su tanti balconi della vecchia Genova, quando i tempi della vita erano più lenti, più a misura d’uomo, quando il silenzio era rotto solo dal rintocco delle campane e dal cinguettio dei tanti uccellini che volteggiavano sui cieli della città ora quasi scomparsi, accanto all’immancabile vasetto con la pianta di basilico stava una piccola gabbia di legno con un canarino giallo. La famiglia si alternava nella cura del piccolo amico pennuto. Ora il papà puliva la gabbia, riempiva d’acqua un bicchierino di vetro, ora la mamma avvicinava alle sbarrette una piccola fetta di mela o una foglia di insalata. E l’ospite ricambiava riempiendo la casa di un canto aperto, vitale, che era sorpresa e felicità. Oggi siamo impegnati, impegnatissimi. La nostra giornata è un interminabile passaggio a fare sempre qualcos’altro. Già i bambini piccoli, oltre agli impegni scolastici, passano le giornate tra corsi d’inglese, di danza, di pianoforte, di computer, e quant’altro. La buona fede dei genitori che intendono tutte queste attività come formative per i loro figli non è messa in discussione. Tuttavia dovrebbe essere distinta la formazione professionale, l’apprendimento di capacità tecnologiche dalla formazione della sensibilità personale, del carattere . Nessuno può dire il perché ma convivere con un piccolo animale come il canarino fa crescere dentro, ci dà un qualcosa che è molto di più della gratificazione di sentirlo cantare, di vederlo accudire i suoi piccoli nel nido, è una gioia intima grande che solo chi ha vissuto può comprendere.
Nonostante sia oggi impegnativo assolvere a tutti gli impegni della vita quotidiana, difficile trovare gli spazi dove sistemare anche una o due gabbie, a Genova sono circa un centinaio le persone che, nel tempo libero, si dedicano ad allevare canarini, e tanti altri tipi di uccellini. La Società Ornitologica Genovese (Sog) è formata da pensionati come da professionisti, giovani e anziani accomunati dall’amore per i piccoli volatili. L’obiezione che non è giusto tenere in gabbia canarini o qualsiasi altro uccellino è tanto scontata quanto inesatta. A parte il fatto che il canarino è un animale da gabbia, incapace come purtroppo sempre più specie alate di sopravvivere nell’ambiente attuale così ostile, allevare significa prendersi cura e dunque conoscere, apprezzare, sensibilizzarsi in prima persona e attivamente come di più non è possibile alla conoscenza del mondo animale. Allevare è l’esatto contrario di maltrattare. Gli allevatori sacrificano molto e con gioia per i loro amici pennuti. Sono molti i casi in cui alcune specie esistono ancora solo perché protette e riprodotte dagli allevatori. Molti degli habitat di questi animali sono stati distrutti dall’uomo con conseguenze drammatiche sulla sopravvivenza di moltissime specie, tra le quali molti pappagalli e altri esotici come il Cardinalino del Venezuela. A parole, tutti sono in grado di prendere posizione contro il maltrattamento degli animali, ma poi, in concreto, molti di meno sarebbero disposti a prendersi cura anche di un solo esemplare di una specie in via di estinzione. “
“ Quanti di voi hanno mai visto da vicino un verdone? – conclude il Sig. Nistico’ - Chi tra voi sa distinguere un cardellino da un verzellino? Chi di voi sa che il canarino non è solo giallo ma si esprime con qualcosa come 270 colori diversi? Pochi, pochissimi, senza dubbio. L’occasione per vedere una quantità di uccelli che non vediamo più da tanti anni o che non abbiamo mai visto viene offerta dalla S.O.G. che organizza per Sabato 27e Domenica 28 Ottobre presso l’Area Espositiva Ferriera di Rossiglione la IV^ Mostra Ornitologica della Valle Stura. Centinaia di splendidi e rari soggetti desteranno lo stupore di tutti e forse il desiderio in alcuni di saperne di più di conoscere, e magari di iniziare ad allevare. Il più comune e amato tra i piccoli uccelli da gabbia è il canarino che si presenta in una gamma di colore che negli anni aumenta sempre di più grazie alla comparsa di nuove mutazioni. Ecco dunque che oltre al colore classico giallo e ad altri colori comprensibili come il bianco e il rosso e il bruno, esistono colori che dal nome non riusciamo a connotare ma che sono veramente affascinanti, come l’agata, l’isabella, l’opale, il rubino, il satinè, l’onice e così via. Per coloro che visiteranno la mostra sarà un’esperienza entusiasmante e l’occasione per comprendere quali frutti positivi possa portare l’allevamento serio ma affettuoso di questi nostri piccoli amici “.