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marco cotti
28-09-08, 00: 15
L'AOE porta all'attenzione degli utenti del suo Forum, questo articolo premiandolo con il Silver One


I ricordi sono nuvole bianche, grigie e nere che vagano nel cielo della memoria.
Alamanno Capecchi

24 settembre 2008.


Questa mattina durante il consueto riordino dei libri in biblioteca mi è capitato tra le mani: “ Le tre faville” di P. L. Colì e G. Rossi Ed. S.E.I. 1935, la mia prima antologia per le scuole medie inferiori.
Ho cominciato a sfogliarla e ho ritrovato una fotografia di un Babax lanceolatus, scattata in voliera circa vent’anni fa, evidentemente utilizzata al momento come segnalibro e poi dimenticata lì. La fotografia ha innescato una fila di ricordi. Pensiero ed azione. Ho raccolto gli appunti sui Babax e ho buttato giù l’articolo. Anche in questi ricordi, come vedrete, vi sono momenti belli, meno belli e brutti, vi sono appunto nuvole bianche grigie e nere che vagano nel cielo della memoria. Titolo troppo patetico e inadatto per quattro chiacchiere tra amici? Allora mettete pure un titolo di basso profilo, che sa tanto di diciottesimo secolo: “Cicalate e breve avviso.”

Sul genere Babax sono quasi inesistenti i dati riportati dai testi di divulgazione. Lo Grzimek una delle più note opere di zoologia gli dedica poche parole:
“Il Babax lanceolatus è specie montana intermedia tra i generi Turdoides e Garrulax (Garruli).” Notizie dettagliate, e novità anche sulle singole sottospecie, sono reperibili in rete alle quali il “navigatore” interessato può facilmente accedere.
In questa chiacchierata tra amici mi limito a riportare la classificazione e gli areali del genere; alcuni appunti, in stile ragionieristico, sul Babax lanceolatus lanceolatus, ( in tutto quattro soggetti di sesso non identificato) tratti alla lettera da un vecchio taccuino, e due parole per chiudere.
Tutto qui.



Babax David 1875

Babax lanceolatus (Verreaux,J) 1870

B.l. lanceolatus
SW China, NE Burma
B. l. woodi
SE Assam, W Burma
B.l. latouchei
SE China

Babax waddelli Dresser 1905

B. w. waddelli
SE Tibet
B. w. lumsdeni
NE Tibet
B.w. jomo
SE Tibet

Babax koslowi (Bianchi) 1906
N Sikang


babax di Cina




Babax lanceolatus

Questa Specie dal piumaggio bruno abbondantemente striato di beige superiormente, mustacchi neri evidenti, coda lunga, trae il suo nome dalle macchie brune a punta di lancia ben presenti sui fianchi. La corona è di un bruno unito e vivo. La lunghezza si aggira sui 27 cm. È un Uccello di montagna (1.000/2.000 m) dal becco un po’ curvo che si incontra in piccoli branchi nella rada foresta. È timido ed in voliera ha manifestato pochi problemi, peraltro rivelatisi insuperabili in riproduzione. Vediamoli.

Anno 1989
11 marzo - Introdotti in voliera n. 4 esemplari.

15 aprile - Costruito un nido bene in vista in un cespuglio a circa m. 1,45 dal piano terra. Ha la forma di un cestino intessuto all'interno con fibre vegetali molto fini: la classica mezza sfera. Già deposto un uovo.

16 aprile. Le uova sono due

17 aprile – 3 uova. Già da ieri un individuo si trattiene nel nido per diverso tempo.

Dal 17 aprile al 24 aprile (Osservazioni e considerazioni). Le uova sono abbastanza grosse, di forma classica e di colore azzurro lucente, prive di macchie, dimensioni medie 27,2 x 20,4 mm. Particolare degno di annotazione: durante la notte e fino a mezzogiorno è piovuto abbondantemente e in certi momenti anche in modo violento, con forti raffiche di vento. Il nido è collocato in un punto privo di un sia pur rudimentale riparo. La cova è iniziata la sera del 17 ed è continuata fino al 24 malgrado le condizioni metereologiche instabili con pioggia non forte ma insistente.

24 aprile abbandono del nido: all'interno un solo uovo divenuto opaco; i resti dell'altro, non embrionato e maleolente, trovati a terra a diversi metri dal nido.

Dal 28 Aprile al 13 Maggio - Il 28 aprile due es. hanno quasi finito di costruire il nido. Eccetto per la scelta di un diverso cespuglio, niente di nuovo rispetto al precedente. Anche questo è collocato in un punto completamente scoperto. Il 3 maggio deposizione del primo uovo e per 10 giorni la cova prosegue regolarmente (le uova sono due).

14 maggio trovato un uovo, rotto e infecondo, a poca distanza dal nido.

15 maggio il nido viene abbandonato. (Anche il secondo uovo è risultato infecondo).

Dal 21 al 29 Maggio – 21 maggio (ore 9,20) nuovo nido con le stesse caratteristiche del precedente, ma questa volta più riparato perché costruito all'interno di un cespuglio. Presenza di un uovo. Il giorno 22 alle ore 10,45 le uova sono 4 e un Babax sta covando. (E’ evidente che nello stesso nido depongono due femmine). Purtroppo il 29 maggio il nido, insufficientemente ancorato, cede sotto il peso degli adulti: contiene 3 uova scure e fredde, poco distante 2 altre uova forate ed infeconde.

Dal 5 al 20 Giugno - Il giorno 5 giugno terminato un nuovo nido, questa volta ben protetto dalla pioggia. Sembra dunque (ma non sarà così) che le precedenti esperienze siano servite. Procedo ad un controllo quotidiano e noto dal numero delle uova che nello stesso nido continuano a deporre due femmine. Il giorno 9 le uova sono 7, ma il giorno 8 conto soltanto 5 uova. Nei giorni successivi due Babax si danno regolarmente il cambio nella cova che procede fino al giorno 18. La mattina del 19 alle ore 10 rinvengo sul fondo della voliera e lontano dal nido 2 pulli di Babax morti ed a gozzo vuoto: uno, più sviluppato, sembra morto da poco, mentre l’altro presenta un avanzato stato di putrefazione. Il giorno 20 alle ore 15,10 il nido risulta abbandonato: vi sono 2 uova, uno con embrione deceduto verso l'ottavo giorno di vita e uno non embrionato; nessuna traccia del quinto uovo.

Dal 21 Giugno al 13 Luglio - 21 giugno nuova costruzione di un nido con le stesse modalità degli altri e purtroppo ancora una volta esposto alle intemperie. Fino al 24 il nido resta vuoto ma 2 giorni dopo vi sono ben 3 uova ed i Babax iniziano ad occuparlo stabilmente.

2 luglio. Trovato un guscio vuoto in fondo alla voliera, ma la cova prosegue.

3 luglio. Condizioni climatiche cambiate con temporali, vento e sensibile abbassamento della temperatura. Strano il comportamento dei Babax! Forse per evitare che le uova si bagnino e si raffreddino covano contemporaneamente due individui, sebbene il nido sia sufficiente per uno soltanto e ciò li costringe a porsi uno sull'altro, cosicché di quello più in basso si vedono soltanto la testa e la coda. In tale positura, immobili e bagnati proteggono le uova.

6 luglio. E’ tornato il sole, ma la cova continua con 2 individui. Viene dunque da pensare che si tratti di 2 femmine, sospetto suffragato oltre che da quanto è emerso nel corso delle precedenti osservazioni, da ciò che ho osservato il 26 giugno quando le uova sarebbero dovute risultare 2 e non 3.

Per inciso, va detto che i Babax, così tolleranti con tutti gli uccelli presenti in voliera da permettere loro di sostare anche sul bordo del nido, non lo sono altrettanto con me. Il loro comportamento si può così riassumere: l'individuo in cova rimane al suo posto, fissandomi minacciosamente a becco aperto, poi costretto ad abbandonare il nido, vola su un rametto vicino senza mai trascurare di vibrarmi un violento colpo di becco alle mani. Posato a pochi decimetri dal nido, con le piume ritte, inizia ad emettere fischi acuti che fanno accorrere gli altri 3 conspecifici che a loro volta iniziano a martellarmi “ferocemente” le mani. L’attacco termina appena rinuncio al controllo del nido. Tutto torna tranquillo anche se rimango fermo vicinissimo al nido.
10 luglio. Trovate in fondo alla voliera, 2 uova rotte: uno vuoto e l'altro con pullo morto. Il 12 si è scatenato un violentissimo temporale, con vento forte. Dopo il fortunale, un Babax era ancora nel nido. Ho notato a sera un individuo adulto posato sul bordo del nido che guardava nell'interno come se si accingesse ad imbeccare i pulli toccando delicatamente il fondo poi è tornato a covare. La mattina del 13 luglio il nido è abbandonato e vuoto; al solito posto, in fondo alla voliera, ho rinvenuto 3 pulli piccolissimi e morti.


Note aggiuntive in calce al taccuino.

Il decesso dei pulli, ritrovati in data 19 e 20 giugno, può essere stato causato da carenza di alimentazione viva: quello del 12 luglio con ogni probabilità ha avuto come causa il temporale. In alcuni casi è evidente anche una scelta non idonea del sito nidicolo. In effetti, erano numerosi i cespugli apparentemente adatti ad accogliere il nido e ben protetti.
I Babax lanceolatus sono onnivori nel senso più letterale e completo della parola: mangiano pastone per insettivori di tutti i tipi, pastoncino all'uovo, scagliola (molto appetita), panico, miglio, semi di girasole, granturco …Interessante è il modo come aprono i semi di girasole: li trasportano su di una pietra oppure su terreno molto duro e li martellano ripetutamente con forza e grande precisione a becco chiuso fino alla rottura.
Appetiti gli insetti, in particolare le formiche adulte, (utilizzate anche, per passarle, tenendole strette nel becco, sul margine delle remiganti e delle timoniere)
e le larve della farina.

Sebbene in presenza di forme di convivenza molto eterogenee con Specie di taglia disuguale, l'accordo è sempre stato perfetto, anche durante le cove e l'allevamento. Affiatamento ottimale tra Garrulax, Babax e Mesia con becchettamento delle piume reciproco, anche a catena. I più scrupolosi e solerti si sono sempre dimostrati i Babax che all'invito delle Mesia, dei Garrulax e dei conspecifici non si limitano a becchettare le zone irragiungibili dagli interessati: testa, gola, collo, etc., ma provvedono ad ispezionare tutto il corpo, dalla testa alla coda, costringendo gli accuditi a distendersi sui rami nelle posizioni più strane con atteggiamenti che richiamano subito alla mente il comportamento delle scimmie.




garrulax erytrocephala



Mesia



Due parole per chiudere.

Sulle possibilità riproduttive dei Babax ho riportato dal taccuino degli appunti “difficoltà insormontabili” ma avrei dovuto aggiungere: in quel contesto…, ma qui si ritorna ai rimpianti e alle occasioni perdute di Tra sogno e realtà.


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Dott.Alamanno Capecchi

Rosario Balsamo
28-09-08, 00: 28
Quando leggo gli articoli del Dott. Capecchi mi viene voglia di stamparli e catalogarli per poterli leggere e rileggere!!!!!!!!!!!
Ancora una volta i miei complimenti!!!!!!!!!!!!!!

massimo camera
28-09-08, 00: 37
gli articoli del Dott. Capecchi sono fantastici.

Paride
28-09-08, 08: 02
Penso che chiunque ami il mondo dei volatili e legga gli articoli del professore
non può fare altro che sognare ad occhi aperti.
Impossibile non immedesimarsi.....
Sempre interessanti e sobri. Grazie professore. //[[]]
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Alamanno Capecchi
28-09-08, 12: 47
Per favore, Amici, togliete dott. e prof. (Quando ero molto giovane insegnai per alcuni anni scienze ahahahahah) e chiamatemi Alamanno.

Cristiano Ferrari
28-09-08, 13: 11
Alamanno,ancora complimenti,i tuoi articoli mi affascinano come sempre!!!!
Bisognerebbe davvero farne un libro illustrato!!! [[//]*[[//]*[[//]*[[//]*[[//]*[[//]*

Attilio Casagrande
28-09-08, 13: 13
Altro splendido articolo sig. Alemanno, per fortuna che lei è riuscito ad allevare e scrivere su questi animali, rimangono veramente notizie importanti che sarebbe molto difficile trovare oggi che le importazioni sono bloccate e sarebbe difficile solo vederli, complimenti.

Paride
28-09-08, 13: 19
Non si deve giudicare il merito di un uomo dalle sue grandi qualità ma dall'uso che sa farne
(François de la Rochefoucauld)