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Visualizza la versione completa : kakariki: integrazione alimentare pre stagionale



bambam
31-01-16, 12: 02
ciao a tutti, pensavo che con la prima quindicina di febbraio sarebbe buona cosa cominciare a preparare qualcosa di più proteico ai miei kaki, contando che a marzo dovrebbero partire con le deposizioni.

infatti sto preparando dei germogliati da dare 1v a settimana, se integro anche coi bolliti secondo voi è troppo? rischio di fare doppioni?

durante l'anno e ora sto fornendo misto parrocchetti, pane secco o a volte inumidito, pastoncino secco, frutta e verdura tutti i giorni.
secondo me sono già trattati da pashà e l'unica spintarella che mi viene in mente sono i semi germinati..
sono curioso di sapere come fate voi

Roberto Giani
31-01-16, 13: 31
D'inverno fornisco ai miei Australiani un'alimentazione abbastanza povera come calorie ma sempre presente frutta e verdura. No pastoncini, no pane secco ecc. insomma modero i carboidrati.

Per spingerli per la primavera, anche io comincio con germinati, bolliti e pastoncino.

So che Arrigo, grande allevatore e amatore dei Kakariki, fornisce loro anche colli di pollo bolliti...

Luca Marani
01-02-16, 19: 08
Ciao Bambam,
I kakariki necessitano di un'alimentazione particolarmente ricca di proteine animali, oltre ad una buona quantità di cibo fresco di origine vegetale.
Germinati e bolliti sono due alimenti dalle proprietà organolettiche differenti e pertanto potranno essere forniti contemporaneamente, anche più di frequente che una volta a settimana.

Le proteine animali, le cosiddette proteine nobili, possono essere reperite nell'uovo sodo, in insetti e larve come le tarme della farina, oppure ancora nelle carni magre e nel pesce.
Alcuni allevatori sono soliti somministrare crocchette per gatti e felini, in modo da aumentare il tenore proteico senza incrementare la percentuale di lipidi.
Al giorno d'oggi, le aziende mangimistiche riescono ad offrirci valide alternative, come pastoncini morbidi per frugivori-insettivori, ricchi di insetti e sottoprodotti di origine animale.
Con tutti i parrocchetti australiani inoltre, sono solito allungare la miscela secca con una manciata di gamberetti gammarus, in ragione di una manciata per chilo di misto.
L'uovo sodo sarà mescolato al pastoncino secco, mentre le tarme possono somministrate solo se provengono dal nostro allevamento, previa rimozione del carapace chitinoso.
In alternativa possiamo utilizzare carne bollita oppure tonno al naturale (anche se non risulta così gradito come la carne).

bambam
06-02-16, 15: 46
grazie Luca, molto esauriente. quindi se compro quei sacchetti di legumi misti e li bullismo vanno bene? non rischio di ammazzarsi con qualche legume strano intendo.. inoltre tu usi carne bollita? quale è come potrei fornirne loro?

pgiovanni
06-02-16, 20: 32
Ma la rimozione del carapace dalle larve è indispensabile? Io solitamente le fornisco vive e belle arzille, e loro le gradiscono

Luca Marani
07-02-16, 11: 12
L'esoscheletro è costituito da cheratina, una proteina filamentosa difficilmente digeribile.
L'ottimale sarebbe fornire tarme giovani che abbiano appena concluso la muta. In caso contrario sarà necessario rimuovere la cuticola esterna, ma comunque occorrerà evitare di utilizzare soggetti adulti.
Alcune specie di pappagalli sono in grado di rompere la camola e succhiare il contenuto, tralasciando l'esoscheletro: non saprei dire se questo sia il caso dei Kakariki, perché preferisco somministrare solo soggetti teneri e morbidi, i quali risultano sicuramente i più appetiti.

Non esistono legumi velenosi per i pappagalli.
In commercio sono reperibili miscele di legumi e cereali appositamente formulate per gli Psittacidi, in alternativa è possibile acquistare misti dedicati ai colombi viaggiatori.
Il tempo consigliato per la bollitura varia dai 50 min ad 1 ora e mezza, a seconda dell'uso che dovremo farne.
È considerata una buona abitudine lasciare in ammollo il composto per almeno 12 ore prima di procedere con la cottura.

La carne può rappresentare una buona integrazione, spesso dal difficile utilizzo a causa della presenza di grassi saturi.
È raccomandabile utilizzare carne magra come pollo o tacchino, sbollentata e lasciata asciugare prima della fornitura.
Questo procedimento serve ad imitare la polpa essiccata delle carcasse di cui si cibano in natura, tant'è vero che la carne intrisa l'acqua difficilmente verrà consumata.
Una somministrazione settimanale fino alla comparsa del primo uovo è sufficiente per apportare una discreta quantità di proteine animali; successivamente potrà essere sostituita con altri alimenti sopra descritti (uova, insetti, pastoni...).