Visualizza la versione completa : Consiglio miscela di semi per calopsite
Joker_1926_
12-02-16, 20: 15
Salve, ho bisogno delle informazioni inerenti al tipo di miscela di semi da comprare per le calopsite. Quanti tipi di semi deve contenere la miscela? In che percentuale? Su quale marca orientarmi ecc
Luca Marani
13-02-16, 10: 57
Ciao Joker,
Un particolare difetto delle calopsite, comune a molti altri parrocchetti australiani, è la spiccata tendenza ad ingrassare, soprattutto se alloggiati in voliere di piccole dimensioni.
Una buon misto dovrà quindi configurarsi particolarmente leggero e ipocalorico, discretamente proteico e caratterizzato da un modesto contenuto di grassi (sempre necessari per garantire la salute del piumaggio).
Una miscela adeguata dovrà essere composta da una percentuale di scagliola compresa tra il 30 e 40%.
La scagliola, infatti, viene spesso considerata come il seme ad uso ornitologico più equilibrato in assoluto: molto più proteico di miglio e panico, ma al contempo meno calorico, evita la pinguide dei soggetti e li mantiene in perfetta forma.
Altre granaglie che potranno essere presenti sono: semi farinacei (miglio, panico, avena, grano saraceno,, ecc) e semi oleosi (girasole, canapa, Niger, Lino, ravizzone,...)
Personalmente sono solito sconsigliare l'utilizzo di girasole, se non durante l'inverno, perché oltre a contenere un'abbondante quantità di lipidi, è spesso molto (troppo) gradito dagli esemplari.
Questa mancanza dovrà essere rimpiazzata dalla presenza di altri semi altrettanto ricchi di acidi grassi, come le varietà sopra citate.
Un'ultimo seme spesso raccomandato per tutti i parrocchetti, e pappagalli in generale, è il cardo mariano: caratterizzato da proprietà rinfrescanti, rigeneranti e curatrici del fegato, evita l'affaticamento di tale organo durante il consumo di cibi troppo calorici.
Non è necessario disporre di un'esagerata varietà di semi: una miscela dovrà presentarsi in primo luogo ben equilibrata, contenente all'incirca 8-10 tipologie di granaglie ben proporzionate tra loro.
Di sotto è riportato un misto personalizzato che sono solito utilizzare, acquistando singolarmente le varie sementi:
40% scagliola
15% miglio bianco
10% miglio giapponese
10% avena
8% canapa
5% Niger
5% grano saraceno
5% cardo mariano
2% Lino
Alcune miscele in commercio che presentano questi requisiti sono: ""Parrocchetti senza girasole" di Ornitalia, ""Parrocchetti Special"" di Versele Laga, ""Australiani allevamento"" di Manitoba... Per non citarne tante altre!
Un buon modo per evitare scompensi è di somministrare quotidianamente la porzione corretta di semi: in tal modo, gli uccelli saranno costretti a consumare tutti gli ingredienti del misto, senza assecondare i loro gusti e squilibrare a lungo andare l'alimentazione.
Ogni giorno una calopsite assumerebbe all'circa il 15% del peso corporeo in semi secchi, con piccole variazioni a seconda della temperatura esterna: ad un soggetto di 100g, ad esempio, somministreremo 15 grammi di mangime al giorno, con una coppia raddoppieremo le dosi... e così via.
È importante ricordare che qualsiasi miscela necessità di un'abbondante integrazione di cibo fresco e umido, come semi/legumi/cereali bolliti o germinati, pastoni, frutta, verdura e altri alimenti selvatici.
Joker_1926_
13-02-16, 20: 19
Luca devo informarmi anche sui legumi, i cereali, la frutta e la verdura oppure sono gli stessi che do agli ondulati?
Nel periodo di cova la quantità di cibo va aumentata?
Grazie mille per i consigli sulle dosi, sulle percentuali e sulle marche delle miscele.
Luca Marani
14-02-16, 07: 06
Le stesse nozioni che hai appreso per gli ondulati, restano valide anche con le calopsiti.
Durante il periodo di cova, e in generale anche durante la preparazione, non aumento la quantità di cibo, ma aggiungo alla dieta alimenti altamente proteici, umidi e semi germinati.
Qualche giorno prima della schiusa delle uova, invece, comincio a lasciare semi, legumi e pastoni a libera disposizione dei riproduttori.
Ricordo che l'indicazione del 15%, rimane valida solo utilizzando semi secchi: gli alimenti umidi devono essere somministrati in percentuali ben maggiori per sostituire completamente il comune misto.
Joker_1926_
14-02-16, 21: 12
Per alimenti altamente proteici e umidi cosa intendi?
Luca Marani
15-02-16, 08: 00
Gli alimenti già citati: misto legumi e cereali bollito, pastone, semi germinati...
I cibi molto proteici e caratterizzati da un moderato contenuto d'acqua hanno lo scopo di simulare la diversa disponibilità alimentare durante la stagione delle piogge, predisponendo gli animali alla riproduzione.
Joker_1926_
13-02-17, 19: 12
Luca ti chiedo scusa se riapro questo topic ma volevo chiederti in un giorno quanti grammi di cibo deve assumere una calopsite?
Ho letto il tuo articolo sull'alimentazione dei pappagalli granivori e sono intenzionato a seguire i tuoi consigli
Nel periodo che precede la deposizione, ogni giorno sono solito fornire i seguenti ingredienti così proporzionati: 20% misto di legumi e cereali bollito, 10% semi germinati, 10% pastone secco o altri alimenti affini, 10% semi secchi, 10% frutta e verdura, 40% estrusi dall'alto tenore proteico
Se un soggetto pesa 100g devo offrirgli 40g di estrui, 20g di misto di legumi, 10g di semi ecc? In totale dovrebbe assumere 100g di cibo?
Luca Marani
14-02-17, 19: 48
Il fabbisogno di cibo giornaliero varia in modo lievemente percettibile in base a diversi fattori: temperatura esterna, attività fisica praticata, età del soggetto, stato ormonale e via discorrendo...
Inoltre occorre considerare che ogni cibo ha una differente componente energetica, motivo per cui un alimento scarsamente calorico o molto acquoso verrà consumato in misura minore.
Per fornire un'indicazione valida a livello pratico, possiamo affermare che un calopsite consuma all'incirca una quantità di miscela secca pari al 15% del suo peso corporeo; tuttavia occorre ricordare che le granaglie mature non vengono assunte per intero, ma rimane lo scarto della buccia, praticamente indigeribile.
Pertanto, prendendo in analisi un prodotto interamente commestibile, come l'estruso o il pastone, realizzeremo ben presto che la porzione quotidiana consumata risulterà inferiore, pari a circa il 10-12% della massa dell'animale. Altri mangimi al contrario, verranno consumati in porzioni minori, poiché risultano ricchi di acqua, fibre o zuccheri semplici: il misto di legumi-cereali bollito ed i semi germinanti tendono, durante il processo di preparazioni, ad assorbire enormi quantità d'acqua, raddoppiando il loro peso grazie all'alta percentuale di liquido assunta. Supponendo che l'animale venga alimentato unicamente con quest'ultime tipologie di cibi, dovremo preoccuparci di fornire ogni giorno una quantità pari al 25% del suo peso.
Discorso differente è per la frutta ed - in generale - i vegetali freschi, i quali risultano consumati dai Calopsite in maniera estremanete ridotta, incidendo in maniera parziale sul fabbisogno energetico dell'animale: in tal senso, un cucchiaio non eccessivamente colmo di macedonia di frutta e ortaggi per coppia può rivelarsi di gran lunga sufficiente.
In conclusione, per riassumere tutte le nozioni sopracitate, occorre ponderare ciascun alimento in base al suo tasso di consumazione; sarebbe preferibile fornire quantità leggermente più abbondanti i primi giorni, per poi determinare in seguito le razioni corrette.
Per semplificare le operazioni di calcolo teorico, rendendo ammissibile quale errore marginale, ho deciso di seguire questa prassi: innanzi tutto mi premuro di lasciare a disposizione una dose abbondante di mangime estruso, sfruttando la loro particolare intaccabilità da batteri e muffe, abbinata alla scarsa appetibilità che ne eviterà un consumo superiore all'effettivo fabbisogno.
Di fatto, i granulati preformulati verrano sempre ingeriti solo dopo aver esaurito le restanti razioni d'alimento, pertanto grazie a tale somministrazione, gli animali riusciranno ad assumere sempre il quantitativo energetico corretto, senza mai sovrabbondare o soffrire la fame.
Ovviamente proporzioneremo in base al suddetto scherma tutte le ulteriori razioni, e il giorno seguente sarà sufficiente monitorare il consumo di estrusi per potersi regolare: se esso appare aumentato, incrementeremo proporzionalmente anche le restanti porzioni.
Viceversa, un'evenutale diminuzione ci suggerirà che siamo stati abbondanti nella ponderazione.
Durante l'allevamento dei pulli, quando l'aumento di consumo quotidiano potrà rivelarsi sensibilmente variabile, dovremo prestare maggiore attenzione alla programmazione alimentare.
Joker_1926_
25-02-17, 17: 59
Devo ringraziarti perché grazie al tuo schema sto sprecando pochissimo cibo. Qualche volta sbaglio le dosi del misto di legumi ma per il resto mi trovo benissimo.
Essendo che nella provincia di Napoli la temperatura minima si aggira intorno ai 7/9 gradi mentre la max intorno ai 15/17 gradi sto alimentando la coppia di calopsite seguendo il tuo consiglio per la preparazione alla cova con ottimi risultati. La coppia è molto affiatata e si "divertono" tranquillamente davanti ai miei occhi mentre preparo le dosi di cibo. Mentre la coppia di ondulati ha deposto il secondo uovo
Luca Marani
26-02-17, 20: 46
Uno dei vantaggi della ponderazione delle razioni è proprio la minimalizzazione dello spreco di cibo.
Anche tutte le mie coppie di calopsite si accingono a deporre e auspico di avvistare le prime uova entro le prossime due settimane. []#
Buona stagione cove#°°))
Joker_1926_
05-03-17, 12: 14
La coppia di ondulati ha deposto 5 uova e sono più che contento mentre la coppia di calopsite oggi ha deposto il terzo uovo. Ho qualche dubbio sulla schiusa delle uova di calopsite perché non vengono covate in modo continuo. Mi capita di veder entrambi i genitori fuori dal nido ogni volta che mi accingo a dar loro del cibo. Curiosità quali sono gli estrusi dall'alto tenore proteico? trovo sempre e solo gli estrusi di mantenimento
Le tue coppie hanno iniziato a deporre?
Grazie mille e buona stagione cova anche a te #°°))
Ma allora si comportano proprio così le calopsite...la mia coppia ..la prima che ho covano tutti e due e passano diverso tempo fuori dal nido...molto diversi dagli agapornis personatusche allevo...dove cova solo la femmina e non esce quasi mai
Luca Marani
06-03-17, 20: 29
I calopsite sono pappagalli relativamente tardivi ad intraprendere un'incubazione regolare e, di norma, tendono a sostare fuori dal nido per maggiori lassi di tempo durante la prima settimana di cova. In seguito, la cura degli embrioni dovrebbe proseguire in modo regolare: essa sarà sostenuta dal maschio nelle ore diurne, mentre durante la notte la madre si occuperà di sostituire il partner.
Talvolta può accadere che le giovani coppie non si presentino in grado di portare a termine con successo il loro compito genitoriale, dimostrandosi incostanti nella cova.
Tali anomalie tendono solitamente a risolversi con il progredire dell'età; tuttavia possiamo tentare di agevolare gli animali nell'individuazione della corretta strategia di cova, sostituendo agli embrioni fertili alcune uova finte nel corso della prima settimana dopo la deposizione. Di fatto, dopo tale periodo, le probabilità di danneggiamento delle uova diminuiscono drasticamente e, in parallelo, gli animali dovrebbero incominciare ad incubare con più regolarità: di conseguenza, potremo reinserire nel nido le unità precedentemente asportate.
Una volta che la cova è iniziata in modo contiguo, verrà abbandonata dagli esemplari solo per cause eccezionali, quali la presenza di acari rossi, spaventi notturni, approvvigionamento alimentare irregolare, insicurezza dell'alloggio, infertilità degli embrioni o troppa interferenza umana.
Per ora, ti consiglio di lasciar svolgere ai genitori il proprio compito nella cova, certo che impareranno a gestire al meglio tutti i precessi riproduttivi.
Luca Marani
06-03-17, 20: 37
Curiosità quali sono gli estrusi dall'alto tenore proteico? trovo sempre e solo gli estrusi di mantenimento
Le tue coppie hanno iniziato a deporre?
Grazie mille e buona stagione cova anche a te #°°))
In commercio esistono mangimi granulati con un tasso proteico compreso tra il 18 e 21%, i quali si rivelano particolarmente utili per incrementare la quantità di proteine nella dieta durante il corso del periodo riproduttivo.
Purtroppo risultano reperibili in maniera più ristretta, non certo nei comuni pet shop, ma presso commercianti maggiormente specializzati in campo ornitologico od attraverso acquisti on-line.
Per quanto riguarda le mie coppie, ho notato con piacere che si accingono da qualche tempo ad esplorare il nido: spero di poter osservare le prime uova nel giro di qualche settimana.
Grazie Luca...sostituire le uova lo faceva il mio papa' con i canarini...sarebbe buono anche perché poi nascerebbero insieme...per quanto riguarda il mangime mi puoi mandare un mp. sulla marca ..se non vuloi fare pubblicità...grazie ciao
Luca Marani
08-03-17, 11: 14
Solitamente i pappagalli sanno regolarsi autonomamente per sincronizzare le nascita; personalmente consiglio di impiegare le uova finte solo in caso di stretta necessità.
Se vuoi posso consigliarti qualche marca specifica, tuttavia, per assumere qualche informazione più generale, ti consiglio di dare una letta questa dicusssione: http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?39679-Migliore-marca-di-estrusi-per-Psittacidi
Joker_1926_
08-03-17, 23: 13
I calopsite sono pappagalli relativamente tardivi ad intraprendere un'incubazione regolare e, di norma, tendono a sostare fuori dal nido per maggiori lassi di tempo durante la prima settimana di cova. In seguito, la cura degli embrioni dovrebbe proseguire in modo regolare: essa sarà sostenuta dal maschio nelle ore diurne, mentre durante la notte la madre si occuperà di sostituire il partner.
Talvolta può accadere che le giovani coppie non si presentino in grado di portare a termine con successo il loro compito genitoriale, dimostrandosi incostanti nella cova.
Tali anomalie tendono solitamente a risolversi con il progredire dell'età; tuttavia possiamo tentare di agevolare gli animali nell'individuazione della corretta strategia di cova, sostituendo agli embrioni fertili alcune uova finte nel corso della prima settimana dopo la deposizione. Di fatto, dopo tale periodo, le probabilità di danneggiamento delle uova diminuiscono drasticamente e, in parallelo, gli animali dovrebbero incominciare ad incubare con più regolarità: di conseguenza, potremo reinserire nel nido le unità precedentemente asportate.
Una volta che la cova è iniziata in modo contiguo, verrà abbandonata dagli esemplari solo per cause eccezionali, quali la presenza di acari rossi, spaventi notturni, approvvigionamento alimentare irregolare, insicurezza dell'alloggio, infertilità degli embrioni o troppa interferenza umana.
Per ora, ti consiglio di lasciar svolgere ai genitori il proprio compito nella cova, certo che impareranno a gestire al meglio tutti i precessi riproduttivi.
La coppia è formata da un maschio adulto di circa 3 anni mentre la femmina, piccola ha 10 mesi, è alla prima cova. Stanno covando tranquillamente e probabilmente domani verrà deposto il quinto uovo.
Come alimentazione offro misto di legumi tutti i giorni, estrusi( sto utilizzando quelli di mantenimento ma li cambierò il prima possibile), pastone degli insettivori secco fisso più una porzione di pastone per insettivori umido, 2 volte a settimana offro uovo sodo tritato con tutto il guscio più fette biscottati integrali con semi germinati. Nell'acqua aggiungo a giorni alterni aceto di mele e un multivitaminico per la cova.
Nel pastone grattugio un po' di osso di seppia, il blocchetto dei sali minerali e raramente aggiungo una goccia di vitamina D3 (una volta a settimana). Stranamente la mia coppia non gradisce l'osso di seppia, il blocchetto di sali minerali e la pietra di 3 kg di sale dell'himalaya (utilizzo il blocco di sale quello per uso equino).
Hai qualche consiglio da darmi? Sbaglio in qualcosa?
Quando posso iniziare a far la separatura?
P.s ho acquistato i semi di semi di cardo mariano ma non li mangiano, come mai?
Luca Marani
09-03-17, 13: 00
Direi che l'intero programma nutrizionale può definirsi più che soddisfacente: decisamente equilibrato e variegato.
Ora che la coppia ha quasi concluso la deposizione, ti consiglio di moderare la fornitura di proteine animali, riducendo le porzioni di pâtés agli insetti e uovo sodo.
Tutti gli uccelli presentano una particolare tendenza ad assumere sali e oligoementi, definibile come una mera «sete di minerali»: la scarsa consumazione di supporti minerali non deve perciò destare troppa preoccupazione, poiché - ammesso che gli animali ne abbiano a disposizione - potremo contare -in tal senso- su un'innata capacità di autoregolazione.
La speratura potrà essere effettuata tra l'8º e il 12º giorno di cova, tuttavia è sempre bene rammentare che tale pratica non indispensabile per giungere alla schiusa e, pertanto, nel caso in cui non si abbia raggiunto un buon grado di esperienza e discreta efficacia nel realizzare le ispezioni, consiglio di non intervenire in modo radicale sulle uova.
Infine, il cardo mariano, nonostante possa risultare largamente gradito da pappagalli di taglia superiore, presenta una cosistenza piuttosto resistente e coriacea, rischiando di essere disdegnato da animali che, come i calopsite, prediligono i semi teneri. È perciò difficile che venga consumato in abbondanti quantità, in particolar modo se vi è molto altro cibo a disposizione.
Questa tendenza al rifiuto degli alimenti «duri», è spesso indipendente dal livello di appetibilità delle granaglie stesse: per fornire un modello piuttosto diffuso, ho talvolta avuto a che fare con diversi esemplari che si astenevano perfino dal consumare il girasole
Joker_1926_
09-03-17, 13: 59
10 minuti fa ho effettuato la separatura delle uova di ondulati e per mia fortuna sono feconde tutte e 5, salvo complicazioni il primo pullo nascerà lunedì 13 mentre l'ultimo dovrebbe nascere giovedì 23 marzo. Dalla separatura non so riconoscere casi di morte embrionale, spero di non aver bisogno.
Stamattina la coppia di calo ha deposto il quinto uovo ma ancora non effettuo la separatura, stanno covando da 5/6 giorni.
Se non diminuisco la razione di proteine rischio che la coppia di calo continui a deporre?
Posso fornire il cardo mariano cotto insieme al misto di legumi? Altrimenti stavo pensando di farlo germogliare per renderlo più appetibile. Cosa ne pensi?
Joker_1926_
09-03-17, 14: 02
Ma allora si comportano proprio così le calopsite...la mia coppia ..la prima che ho covano tutti e due e passano diverso tempo fuori dal nido...molto diversi dagli agapornis personatusche allevo...dove cova solo la femmina e non esce quasi mai
Silvano ti consiglio di aggiungere un altro po' di segatura perché le uova poggiano direttamente sul legno del nido rischiando di rompersi. Puoi aver problemi anche con i pulli
Luca Marani
09-03-17, 14: 48
Se non diminuisco la razione di proteine rischio che la coppia di calo continui a deporre?
Posso fornire il cardo mariano cotto insieme al misto di legumi? Altrimenti stavo pensando di farlo germogliare per renderlo più appetibile. Cosa ne pensi?
Entrambi i metodi sono validi, in alternativa puoi reperire in commercio alcuni estratti di cardo mariano da mescolare ad alimenti umidi o pastone.
Un'eccessiva dose di proteine animali, somministrata per lunghi periodi, rischia di provocare disturbi epatici, squilibri ormonali e talvolta disturbi comportamentali.
La fornitura di insetti può rappresentare una leva strategica per spingere in estro gli animali e aiutare la crescita dei pulli, tuttavia è sempre meglio non abbondare, in particolar modo durante la cova quando non v'è bisogno di particolari fonti proteiche.
Joker_1926_
09-03-17, 18: 58
In passato provai a fornir loro una piccola dose di bighettini vivi ma con scarso risultato, mentre mangiano i gamberetti essiccati per tartarughe.
Le proteine animali le fornisco solo nel periodo che va dalla preparazione della cova fino allo svezzamento dei pulli, va bene?
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it