Visualizza la versione completa : accoppiamento mancato kakariki
eccomi qua di nuovo con altre domande
la coppia di kakariki che ho non ne vuol sapere di metter su famiglia
circa un mese fa il maschio era entrato in calore ma poi più niente, ne da parte sua ne da parte della femmina.
come alimentazione oltre al misto semi per parrocchetti fornisco tre volte a settimana (non tutti assieme )pastone morbido, legumi e riso bollito, uovo sodo, tarassaco e mela.
c'è qualcosa di sbagliato nell'alimentazione?
qualcuno può darmi dei consigli?
grazie
P.S. il nido lo usano solo per dormire
Luca Marani
09-05-16, 12: 46
Ciao Luca,
Come ho più volte accennato, qualsiasi pappagallo, per quanto prolifico si possa dimostrare, necessita di tempo e pazienza per avviare un nuovo ciclo riproduttivo.
Non possiamo aspettarci che una coppia, soprattutto se molto giovane e inesperta, incominci immediatamente a deporre alla sola vista di un sito ove nidificare.
Partendo dal presupposto che gli Psittacidi intraprendono un ciclo di cova solamente in condizioni idonee all'allevamento della prole, occorre analizzare innumerevoli variabili implicate nel successo riproduttivo; tra le quali appare l'ambito alimentare, fondamentale ma non esclusivo.
Nonostante l'argomento potrebbe richiedere innumerevoli pagine di riflessioni, proverò ad illustrare le principali necessità dei riproduttori.
In primo piano troviamo l'affiatamento con un partner adeguato: la semplice unione di due soggetti di sesso opposto, non ci fornirà la sicura garanzia di aver creato una coppia. Ogni esemplare, infatti, presenta delle preferenze spiccatamente individuali (ricordiamo sempre la sviluppata complessità psicologica di questi animali); ciò potrebbe facilmente comportare l'incopatibilità tra due soggetti affiancati secondo criteri «umani».
In caso di una coppia non affiatata, pertanto, non avremo alcuna possibilità di sperare in risultati riproduttivi.
La sintonia tra i riproduttori può essere verificata tramite il loro comportamento: operazioni di preening, scambi vicendevoli di cibo, accoppiamenti pre-riproduttivi, ecc... sono da interpretare in tal senso come indizi auspicabili.
In secondo luogo occorre predisporre di un ambiente rassicurante, protettivo e particolarmente affine al naturale: ottimo è utilizzare una voliera di dimensioni sufficienti, affiancata da vegetazione o riparata con verde artificiale.
Essa dovrebbe offrire agli animali la possibilità di esporsi ai tanto apprezzati "bagni" di sole e pioggia; inoltre potrà presentarsi arricchita con rami e frasche da scortecciare od altri passatempi tipicamente giovanti alla salute psico-fisica dei soggetti.
Il nido sarà collocato nella parte alta della voliera, riparato da disturbi esterni e da eventuali attacchi di predatori (gatti, ratti, uccelli indigeni).
Ovviamente dovrà presentare dimensione e foggia idonea per la specie considerata ed adattarsi alle esigenze soggettive della coppia: molti Psittacidi tra cui i kakariki, ad esempio, apprezzano gli alloggi a doppia camera e/o muniti di tunnel d'ingresso.
Per i pappagalli dall'indole gregaria, infine, il contatto visivo-uditivo con altri conspecifici stimolerà la riproduzione prima di quanto possa avvenire in voliere isolate.
Siamo ora giunti ad esaminare l'alimentazione: in natura l'arrivo della stagione riproduttiva è preannunciato da stimoli molto forti per gli animali, che vengono predisposti in un atteggiamento riproduttivo e adeguatamnete preparati all'arrivo delle cove.
I cibi altamente proteici, umidi e germinati, simuleranno l'arrivo della primavera e l'aumentare della disponibilità di cibo, favorendo il picco ormonale dei riproduttori e garantendo migliori risultati durante l'allevamento.
Circa un mese prima della deposizione, quindi, sarebbe opportuno incrementare la fornitura di misto bollito, semi germogliati, frutta, altri vegetali... e quanto altro corrisponde alla descrizione sopra riportata.
Tali somministrazioni possono dimostrarsi quasi giornaliere, sempre ricordando che la varietà è un requisito indispensabile per qualsiasi programma nutrizionale.
Prestando attenzione a non esagerare, inoltre, potremo ricorrere all'utilizzo di proteine animali, le cosiddette proteine nobili (contenuti nelle uova, nella carne, nel pesce e negli insetti), ed eventuali integratori artificiali, come i concentrati di vitamina E.
In ultimo, ma non come ultimo, analizziamo il benessere (sia fisico che psicologico) dei soggetti, la loro età e l'esperienza in campo riproduttivo.
Conclusa «infarinatura» teorica, ti consiglierei di constare l'affiatamento dei riproduttori ed accrescere la fornitura di alimenti utili all'entrata in estro.
Se le condizioni in cui viene mantenuta la tua coppia corrispondo in gran parte ai suddetti requisiti, non resta null'altro se non pazientare e perseverare nell'allevamento: i nostri animali non sono certo «macchine riproduttive»
A presto e buona fortuna.
Abbi pazienza: i miei animali hanno cominciato a riprodursi a partire dai 2 anni di età.
si si ragazzi lo so ci vuole molta pazienza...
io avevo paura di sbagliare il tipo di alimentazione
beh allora staremo a vedere
grazie mille per la risposta Luca
Luca Marani
09-05-16, 15: 59
Bene!
Tienici informati riguardo ad eventuali sviluppi...
mi rifaccio vivo
per dirvi che qualcosa si muove, la femmina è spesso dentro il nido
speriamo...
oggi ho visto 2 uova nel nido!!!!
speriamo bene
Luca Marani
21-05-16, 20: 20
Bene! []#
Evidentemente era solo questione di tempo
siccome sono alle prime esperienze con loro è normale che durante il periodo di cova i kakariki siano particolarmente agitati quando ci si avvicina alla gabbia?
Luca Marani
22-05-16, 19: 52
È pressoché normale che durante il periodo riproduttivo gli animali mutino il loro comportamento, dimostrandosi più protettivi, al fine di intimorire eventuali intrusi e predatori.
Riduci al minimo i disturbi esterni e attendi l'evolversi della situazione.
Buona fortuna.
siccome oggi ho visto il terzo uovo, e secondo i calcoli se le uova sono feconde il primo pulletto dovrebbe nascere o l'11 o il 12 giugno
e non vorrei prendermi in dietro, gli anelli posso mettergli anche quelli che vendono nei negozi per animali?
Vincenzo Peschechera
25-05-16, 08: 27
Ciao ....
gli anelli per legge devono essere inamovibili ........
solitamente gli anelli che vendono i negozi non lo sono e si usano solo per distinguere i propri soggetti ( maschi o femmine ) dove non c'è dimorfismo sessuale evidente .......
inoltre solitamente sono in plastica e per i pappagalli non sono consigliati in quanto li rompono molto facilmente con il loro forte becco ...........
a presto.
Enzo.
sul discorso degli anelli conoscete qualche sito dove poterli acquistare?
Vincenzo Peschechera
31-05-16, 16: 11
Per quel che ne so io per avere gli anelli regolamentari ti devi per forza iscrivere ad una associazione di una qualsiasi Federazione Italiana o straniera .......
ad esempio anche la stessa AOE padrone di questo Forum fornisce i propri anelli ai propri iscritti ........ come puoi leggere in testata di ogni pagina del forum.
a presto.
Enzo.
Mauro Mariotti
19-04-17, 19: 59
Il mio maschio di kakariki , seppur molto bello e di un giallo intenso e completo , risulta spesso molto aggressivo verso la femmina , soprattutto quando pongo il cibo nella voliera ,al punto che ormai la femmina si sempre guardinga , ad ogni movimento del maschio .
Lui è del 2015 e lei del 2016 !
Pensate che col tempo si possa mai costruire un estro amoroso tra i due , visto il carattere molto dominante del maschio e ,ora , spaventato della femmina ?
GRAZIE
Luca Marani
24-04-17, 12: 13
I due esemplari risultano evidentemente entrambi maturi, intenti a regolarsi nei primi rapporti amorosi.
L'affiatamento della coppia si comincia a constatare dopo il 1°-2º mese dopo l'unione nel medesimo alloggio: forse i due soggetti non si rivelano corrisposti e sarebbe preferibile tentare nuove combinazioni di accoppiamenti. Da quanto tempo gli esemplari convivono?
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