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Visualizza la versione completa : Pastone per parrocchetti: morbido o secco?



paoloBa
18-05-16, 19: 21
Salve, una domandina di carattere generale sull'allevamento dei parrocchetti australiani di piccola e media taglia: durante l'allevamento dei novelli è meglio utilizzare il pastone morbido o il pastone secco?
Voi mi direte: "pastone secco, perché più proteico", però ho notato che fornendo entrambi i pastoni mangiano solo quello morbido e, da quanto ne so, l'appetibilità degli alimenti, insieme alla varietà, è fondamentale per indurre le coppie ad imbeccare i piccoli, facendoli crescere sani e forti.
Che ne pensate?

Luca Marani
20-05-16, 18: 53
Ciao Paolo,
L'utilizzo del pastone assume un ruolo marginale nell'allevamento degli Psittacidi, in quanto può venire ampiamente sostituito da altri prodotti più idonei per conseguire il medesimo scopo, quali legumi-cereali bolliti ed estrusi dall'alto tenore proteico.
Personalmente sono solito fornirlo in basse percentuali durante la preparazione alle cove e l'allevamento dei nidiacei, con lo scopo di aumentare la varietà dell'alimentazione e velocizzare il passaggio di cibo tra genitori e pulli.

Analizzando l'aspetto prettamente organico, appare ovvio come la giusta percentuale di proteine si riveli indispensabile per garantire una crescita veloce e costante nei giovani novelli; tuttavia, alla luce di quanto esposto in precedenta, questa prima qualità risulta superflua ed ininfluente se il composto non risulta gradito: l'apporto nutrizionale quantitativo (garantito dalla fornitura di cibi appetiti), si associa di pari passo con l'aspetto qualitativo.
Inoltre, le esigenze organiche potranno venire soddisfatte tramite l'impiego dei sopracitati alimenti.

La soluzione al problema si rivela strettamente soggettiva, in quanto ogni soggetto presenta gusti individuali: la stragrande maggioranza degli ornicoltori ha concluso impiegando il giusto compromesso tra pastone secco e pastone morbido, miscelando insieme i due prodotti; in alternativa, è possibile integrare gli sfarinati secchi con una piccola porzione d'olio d'oliva o pastoncino per frugivori-insettivori, con lo scopo di incrementare la percentuale lipidica e accentuare la presenza di proteine nobili, estremamente gradite agli uccelli per ragioni evolutive.
Altro vantaggio del pastone secco si evidenzia nella capacità di «asciugare» gli alimenti troppo umidi (poco graditi ai pappagalli australiani, animali provenienti da areali discretamente aridi).

Infine, come sempre, occorre ricordare lo scarso interesse da parte dei parrocchetti del continente australe per gli sfarinati dalla scarsa granulomentria, peculiarità che non condividono con la totalità degli Psittacidi.
Per ovviare al problema, è possibile inumidire l'alimento al fine di «agglomerare» la polvere presente nel composto.

paoloBa
20-05-16, 21: 16
Ho capito, quindi tu mi consigli di mescolare tra loro morbido e secco... In che proporzione: 50 e 50?

Luca Marani
22-05-16, 19: 28
Non esiste una ricetta, ma ogni ornicoltori potrà avvalersi di differenti combinazioni per ottenere un prodotto appetito, senza incrementare eccessivamente il tenore lipidico.
La soluzione più diffusa è rappresentata da due parti di pastone secco, miscelate con una parte di morbido.

paoloBa
25-05-16, 14: 48
Capito!
Per pastone per frugivori, cosa potrei dare?

Luca Marani
27-05-16, 22: 36
In commercio è possibile reperire un'ampia gamma di pastoni formulati con particolari ingredienti quali: frutta essiccata, sfarinati selezionati (solitamente rappresentati dalla farina di cocco), invertebrati triturati e altri prodotti di origine animale; i cosìdetti "pastoni per insettivori e frugivori".
Tali tipologie di mangimi presentano un tasso proteico accertato intorno al 15-16%, mentre il tenore lipidico si rivela piuttosto consistente.

La loro somministrazione dovrà dimostrarsi particolarmente ponderata: se mescolati al classico pastone secco, sarebbe consigliabile non oltrepassare il 30% circa rispetto alla totalità del composto.

paoloBa
29-05-16, 19: 00
Grazie mille.
Questi pastoni possono sostituirsi alle tarme bolliti?

Luca Marani
30-05-16, 15: 02
Dal punto di vista nutrizionale, considerata l'elevata presenta di proteine animali, i due alimenti si rivelano equivalente; discorso differente per quanto riguarda il valore psicologico, poiché il cibo vivo possiede la spiccata capacità di spronare all'estro gli animali.
La somministrazione di tarme della farina, tuttavia, dovrà essere limitata al solo periodo di preparazione alle cove e riservata alle coppie più difficili.

paoloBa
31-05-16, 14: 40
Capito, grazie 1000!!!