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Visualizza la versione completa : Roseicollis limitare le deposizioni



Tony Buglisi
04-06-16, 09: 33
Un saluto a tutti gli amici del forum. Avrei bisogno di un vostro consiglio. La mia coppia ddi roseicollis allevati a mano anche se alimentati solo con misto semi e un po' di estrusi, ha deciso di deporre anche senza che mettessi a disposizione nessun nido. Dato che hanno solo otto mesi e che ora arriverà il caldo non voglio assolutamente che si riproducano prima di settembre. Cosa posso fare per cercare da qui a settembre di farle deporre meno uova possibili? Grazie

Paride
04-06-16, 12: 59
Ciao Tony
anche se pappagalli, devi fare esattamente ciò che consigli sempre a tutti gli amici "canarinari".
Separali e spostali di tanto in tanto; la mancanza di presenza del maschio, stimolerà meno la femmina.

Per ovviare a possibili problemi, cerca di integrarle il calcio magari mettendo a sua disposizione anche i soli gusci di uova bolliti.

Tony Buglisi
04-06-16, 13: 30
Ah capisco, pensavo che con i pappagalli si lasciassero sempre le coppie insieme una volta formate. Sarà un problema sia dividerli che spostarli perché essendo allevati a mano stanno in camera mia liberi gran parte della giornata. Ora vedo al massimo visto che il maschio preferisce la gabbia che stare fuori magari lo porto in allevamento e tengo la femmina a casa così non si sentono ne vedono

Fabio Musumeci
05-06-16, 07: 23
Tony...."un po' di estrusi"....ecco il motivo.
Per scoraggiare l'estro l'alimentazione deve essere impoverita, elimina del tutto gli estrusi, e taglia il misto semi per inseparabili con il 50% di misto per ondulati, arrivando anche a dare nei mesi di luglio e agosto il solo misto ondulati.
I soggetti allevati a mano hanno un ciclo biologico tutto sballato, e ciò è dovuto all' alimentazione molto ricca e proteica che viene fornita tramite l'imbecco.

Tony Buglisi
05-06-16, 09: 03
Ok grazie Fabio, estrusi eliminati, io li davo solo perche frutta e verdura non la toccano proprio, il misto inseparabili lo do tagliato al 30% con scagliola perche ho notato che la gradiscono piu di altri semi. Purtroppo penso che un altra cosa che li abbia stimolati sia la carta da parati sui muri, passano il tempo fuori dalla gabbia a strapparla. Prossimo fine settimana che sono a casa la levo e do il bianco cosi spero di limitare ancora di piu questo comportamento, praticamente escono dalla gabbia, rompono carta e tornano in gabbia.
In genere senza il nido completano la deposzione o come i canarini si limitano a fare un paio di uova soltanto? Grazie

Fabio Musumeci
09-06-16, 17: 02
Ci sono femmine che arrivano a completare l'intera deposizione a terra, ed altre invece che dopo un paio di uova la interrompono, ma tu devi sempre vigilare che non sopraggiunga la ritenzione.

Sabryina
10-06-16, 13: 52
...
Separali e spostali di tanto in tanto; la mancanza di presenza del maschio, stimolerà meno la femmina.
...
Veramente ciò che stimola una femmina alla deposizione è la quantità di ore di luce e l'alimentazione troppo ricca. Bene gli estrusi, meno bene i semi. Sarebbe meglio dare estrusi + frutta e verdura, vedrai che diminuisce sensibilmente l'estro.

Togliere il maschio non solo non serve, ma è anche dannoso.

Fabio Musumeci
10-06-16, 15: 10
Gli inseparabili non sono stimolati dalla luce, al contrario dei fringillidi, e gli estrusi rappresentano una fonte più calorica rispetto ai soli semi, infatti sono formulati per essere un alimento unico che sostituisce semi, frutta e pastoncini vari.
Quindi diminuendo la luce non succede niente, tant'è che io li allevo all'esterno con luce naturale e si riproducono durante l'inverno.

Tony Buglisi
11-06-16, 15: 53
Stamattina ho fatto una scoperta agghiacciante, quella che credevo una coppia si sono dimostrate due femmine, ho trovato due uova stamattina. Meno male che del "maschio" ho il certificato firmato dal veterinario del sessaggio endoscopico e invece è una femmina. Ora capisco la difficoltà nel farli andare d'accordo e perche si erano fissati entrambi con un angolo della gabbia

Luca Marani
11-06-16, 17: 20
A quanto pare, esistono differenti opinioni sull'argomento... motivo per cui, tengo a fare un piccolo passo indietro, cercando di chiarire la situazione.

Nè gli estrusi, nè i semi secchi, possiedono un'elevata influenza sull'estro degli animali: come tutti gli Psittaciformi granivori, gli agapornis sono indotti al picco ormonale da un'alimentazione essenzialmente umida e iper-proteica, per ragioni prettamente evolutive (allo stato selvatico, la stagione degli amori coincide con il periodo delle piogge e la rinascita della vegetazione, nonché con il risveglio degli sciami d'insetti e la fruttificazione delle coltivazioni).
Per tale ragione, sarebbe consigliabile evitare la somministrazione di frutta, pastoni, verdure molto acquose e misti composti da legumi e cereali (da impiegare, invece, durante la stagione riproduttiva, al fine di sostituire in buona parte i semi secchi).
Personalmente nel periodo di riposo, antecedentemente alla preparazione alle cove, sono solito utilizzare un programma nutrizionale estremamente povero, costituito da estrusi e semi secchi, ognuno per metà del consumo totale giornaliero, eliminando totalmente frutta e verdura ad esclusione di qualche erba amara.

Gli alimenti preformulati sono certamente meno calorici dei semi secchi, poiché, come già accennato, contengono buone dosi di alimenti decisamente più "leggeri" sotto l'aspetto nutritivo: possiamo affermare che, dal punto di vista organico, estrusi e pellettati contendono una quantità di carboidrati attestata intorno al 50%; tale tasso calorico è ampiamente superato nella maggiorparte delle granaglie, grazie ad una percentuale superiore al 70%.
Tuttavia, considerato il loro contenuto proteico piuttosto esiguo, contribuiscono comunemente ad eludere l'estro.

Una precisazione anche sui granulati: in commercio è possibile reperire varie formulazioni, caratterizzate da tassi proteici sensibilmente differenti; genericamente, i prodotti così definiti "di manentimento" si rivelano ottimi e ipoproteici, ideali per essere affiancati ai semi secchi durante il riposo, al fine di apportare alla dieta le sostanze necessarie per il buon funzionamento dell'organismo (vitamine, oligoelementi, aminoacidi...).

Il fotoperiodo si dimostra meno rilevante rispetto all'alimentazione, almeno sotto il profilo riproduttivo; tuttavia anch'esso può in parte influire sul ritmo ormonale dei soggetti, insieme ad umidità e intensità luminosa.
Analiticamente, una diminuzione delle ore di luce giornaliere può risultare utile per ridurre le probabilità di una successiva ovulazione.

Il consiglio di dividere la coppia (se si fosse rivelata tale) non mi pare così campato per aria; del resto, come ben sappiamo, gli agapornis non rientrano nella lista di pappagalli monogami e, al di fuori del periodo riproduttivo, capita spesso che le coppie vengano disgiunte. Nonostante ciò, credo che sia bene risparmiare i soggetti da pericolose situazioni di solitudine e isolamento, estremamente deleterie per animali caratterizzati da una così complessa psicologia, come lo sono gli Psittacidi.
Perciò, come giustamente affermato da Sabrina, occorre prestare attenzione a non innescare ulteriori complicazioni.

In conclusione, sarei più propenso a credere che la coppia di Tony (a questo punto composta da due femmine) sia stata spinta in picco ormonale dalla presenza di stimoli riproduttivi (nido o materiale per il suo allestimento) e da un'alimentazione troppo ricca dal punto di vista quantitativo.
Come accennato in precedenza, infatti, una consistente porzione di cibo a disposizione simula una situazione di abbondanza alimentare, garantendo le risorse sufficienti per l'allevamento della prole.
Il mio consiglio (oltre a rimuovere la carta da parati) consiste nel fornire quotidianamente la sola quantità di cibo che ogni soggetto è in grado di consumare, corrispondente solitamente al 15% del peso corporeo.
Tale modalità ti consentirà, inoltre, di bilanciare la dieta in modo ottimale, ponderando le diverse tipologie d'alimento secondo le proprie esigenze.

Il sessaggio endoscopico, infine, non può essere considerato "una scienza esatta", in quanto - se praticato su animali troppi giovani - la differenza tra i due apparati riproduttivi si dimostra alquanto irrilevante.
In assenza di stimoli riproduttivi, la convivenza tra esemplari dello stesso sesso non si dovrebbe rivelare problematica; in alternativa, potrai procedere alla divisione dei soggetti, pur mantenendo il contatto visivo.

Tony Buglisi
11-06-16, 18: 16
Ecco allora cosa ho sbagliato, ho sempre dato mangiatoie piene di semi, le soffio ogni sera e rabbocco. La coppia omosessuale ora va d'amore e d'accordo al punto che si accoppiano sempre, stanno appicciacati tutto il giorno, si imbeccano e grattano a vicenda, persino le uova erano deposte una vicino all'altra.
Una domanda stupida, dato che per ragioni di spazio non posso acquistare due compagni per queste femmine e dato che non intendo cederne nessuna delle due perche ormai dopo 7 mesi mi ci sono affezionato tantissimo, esiste che so un farmaco per evitare che vadano in ovulazione e depongano uova? Mi pare di ricordare che esistono delle iniezioni a questo scopo

Fabio Musumeci
12-06-16, 16: 15
A quanto pare, esistono differenti opinioni sull'argomento... motivo per cui, tengo a fare un piccolo passo indietro, cercando di chiarire la situazione.

Nè gli estrusi, nè i semi secchi, possiedono un'elevata influenza sull'estro degli animali: come tutti gli Psittaciformi granivori, gli agapornis sono indotti al picco ormonale da un'alimentazione essenzialmente umida e iper-proteica, per ragioni prettamente evolutive (allo stato selvatico, la stagione degli amori coincide con il periodo delle piogge e la rinascita della vegetazione, nonché con il risveglio degli sciami d'insetti e la fruttificazione delle coltivazioni).
Per tale ragione, sarebbe consigliabile evitare la somministrazione di frutta, pastoni, verdure molto acquose e misti composti da legumi e cereali (da impiegare, invece, durante la stagione riproduttiva, al fine di sostituire in buona parte i semi secchi).
Personalmente nel periodo di riposo, antecedentemente alla preparazione alle cove, sono solito utilizzare un programma nutrizionale estremamente povero, costituito da estrusi e semi secchi, ognuno per metà del consumo totale giornaliero, eliminando totalmente frutta e verdura ad esclusione di qualche erba amara.

Gli alimenti preformulati sono certamente meno calorici dei semi secchi, poiché, come già accennato, contengono buone dosi di alimenti decisamente più "leggeri" sotto l'aspetto nutritivo: possiamo affermare che, dal punto di vista organico, estrusi e pellettati contendono una quantità di carboidrati attestata intorno al 50%; tale tasso calorico è ampiamente superato nella maggiorparte delle granaglie, grazie ad una percentuale superiore al 70%.
Tuttavia, considerato il loro contenuto proteico piuttosto esiguo, contribuiscono comunemente ad eludere l'estro.

Una precisazione anche sui granulati: in commercio è possibile reperire varie formulazioni, caratterizzate da tassi proteici sensibilmente differenti; genericamente, i prodotti così definiti "di manentimento" si rivelano ottimi e ipoproteici, ideali per essere affiancati ai semi secchi durante il riposo, al fine di apportare alla dieta le sostanze necessarie per il buon funzionamento dell'organismo (vitamine, oligoelementi, aminoacidi...).

Il fotoperiodo si dimostra meno rilevante rispetto all'alimentazione, almeno sotto il profilo riproduttivo; tuttavia anch'esso può in parte influire sul ritmo ormonale dei soggetti, insieme ad umidità e intensità luminosa.
Analiticamente, una diminuzione delle ore di luce giornaliere può risultare utile per ridurre le probabilità di una successiva ovulazione.

Il consiglio di dividere la coppia (se si fosse rivelata tale) non mi pare così campato per aria; del resto, come ben sappiamo, gli agapornis non rientrano nella lista di pappagalli monogami e, al di fuori del periodo riproduttivo, capita spesso che le coppie vengano disgiunte. Nonostante ciò, credo che sia bene risparmiare i soggetti da pericolose situazioni di solitudine e isolamento, estremamente deleterie per animali caratterizzati da una così complessa psicologia, come lo sono gli Psittacidi.
Perciò, come giustamente affermato da Sabrina, occorre prestare attenzione a non innescare ulteriori complicazioni.

In conclusione, sarei più propenso a credere che la coppia di Tony (a questo punto composta da due femmine) sia stata spinta in picco ormonale dalla presenza di stimoli riproduttivi (nido o materiale per il suo allestimento) e da un'alimentazione troppo ricca dal punto di vista quantitativo.
Come accennato in precedenza, infatti, una consistente porzione di cibo a disposizione simula una situazione di abbondanza alimentare, garantendo le risorse sufficienti per l'allevamento della prole.
Il mio consiglio (oltre a rimuovere la carta da parati) consiste nel fornire quotidianamente la sola quantità di cibo che ogni soggetto è in grado di consumare, corrispondente solitamente al 15% del peso corporeo.
Tale modalità ti consentirà, inoltre, di bilanciare la dieta in modo ottimale, ponderando le diverse tipologie d'alimento secondo le proprie esigenze.

Il sessaggio endoscopico, infine, non può essere considerato "una scienza esatta", in quanto - se praticato su animali troppi giovani - la differenza tra i due apparati riproduttivi si dimostra alquanto irrilevante.
In assenza di stimoli riproduttivi, la convivenza tra esemplari dello stesso sesso non si dovrebbe rivelare problematica; in alternativa, potrai procedere alla divisione dei soggetti, pur mantenendo il contatto visivo.

Ribadisco il mio concetto.....le ore di luce non hanno nessun tipo di influenza sull' estro di questa specie, dato che provengono da latitudini in cui il fotoperiodo è praticamente costante tutto l'anno, e Il loro estro è legato alla disponibilità di cibo.... più proteine e più abbondanza = estro, meno proteine e disponibilità di cibo = muta e riposo.
I miei soggetti sono tenuti all'aperto tutto l'anno, e si riproducono da ottobre a maggio in condizioni di luce e temperatura assolutamente naturali, durante la primavera inoltrata e l'estate invece vanno in muta e si riposano, quindi a differenza di altre specie (come ad esempio i fringillidi) e al pari di altre (gli estrildidi) un fotoperiodo che supera le 13 ore induce e favorisce la muta.

Fabio Musumeci
12-06-16, 16: 18
Ecco allora cosa ho sbagliato, ho sempre dato mangiatoie piene di semi, le soffio ogni sera e rabbocco. La coppia omosessuale ora va d'amore e d'accordo al punto che si accoppiano sempre, stanno appicciacati tutto il giorno, si imbeccano e grattano a vicenda, persino le uova erano deposte una vicino all'altra.
Una domanda stupida, dato che per ragioni di spazio non posso acquistare due compagni per queste femmine e dato che non intendo cederne nessuna delle due perche ormai dopo 7 mesi mi ci sono affezionato tantissimo, esiste che so un farmaco per evitare che vadano in ovulazione e depongano uova? Mi pare di ricordare che esistono delle iniezioni a questo scopo

Sei sicuro che entrambi i soggetti abbiano deposto?
Hai controllato il loro addome?
Sinceramente ricorrere a dei farmaci per bloccarne l'ovulazione mi sembrerebbe un tantino esagerato.

Tony Buglisi
12-06-16, 16: 44
Si purtroppo dopo la deposizione da parte di quello che credevo fosse maschio si riesce a vedere perfettamente lo stesso rigonfiamento che presenta la femmina prima di deporre.
Io anche vorrei evitare farmaci ma non voglio rischiare che muoiano a forza di fare uova. Adesso li sto alimentando solo con misto semi allungato con scagliola nell'attesa di acquistare il misto per ondulati e il prossimo week end leverò la carta da parati

Sabryina
14-06-16, 15: 14
Non sono rilevanti i fattori alimentazione e fotoperiodo? Bene...

Il parere della dott.sa Avanzi
http://www.avanzimorivet.it/index.php/home/uccelli/ovodeposizione-cronica/

Luca Marani
14-06-16, 16: 10
A mio avviso stiamo decisamente degenerando, causa fraintendimenti e imprecisioni.

Chi ha mai scritto che l'alimentazione non è rilevante?
L'alimentazione è invece fondamentale per scandire il ritmo ormonale degli animali, poiché - così come accade in natura - le variazioni alla disponibilità alimentare coincidono direttamente con i cambi stagionali.
Ribadisco, inoltre, come una dieta egualmente composta da semi e granulati si possa rivelare ottima per eludere l'estro e, al contempo, soddisfacente sia dal punto di vista organico, che da quello (indispensabile!) psicologico. Altro aspetto imprescindibile, è rappresentato dalla limitazione quantitativa: solo con tale premessa, sarà possibile aumentale la varietà dell'alimentazione aggiungendo le granaglie secche, le quali non si rivelano particolarmente stimolanti a confronto di altre tipologie di cibo.
La somministrazione di alimenti umidi e proteici è assolutamente da sospendere; perciò, al contrario di quanto hai riportato, evitiamo di fornire frutta.

Il fotoperiodo, come ho chiaramente affermato, è di gran lunga meno rilevante rispetto alla dieta, ma anch'esso può influire sull'estro, non in termini di ore di luce quotidiane, ma i termini di quantità giornaliera di radiazioni UV assunte: in ogni caso, tale paramentro non si rivela in grado di agire indipendentemente, ma risulta collegato ad altri fattori.
Sotto quest'ottica, è possibile affermare che un locale artificialmente illuminato (con classiche lampadine), necessiti di differenti considerazioni rispetto ad un ambiente esterno esposto ai raggi solari... E via dicendo.

Resta evidente, tuttavia, come le misure indicate non possano essere applicate per considerevoli lassi di tempo, pena gravi danni alla salute psico-fisica degli animali.

Per concludere, tengo a precisare che le mie modalità di discussione si basano essenzialmente sullo scambio e divulgazione delle personali esperienze, sempre nel reciproco rispetto; quanto però si incomincia a utilizzare toni sarcastici, tentando di sostenere le proprie tesi tramite le affermazioni apodittiche "dell'espertone di turno"... A tal punto credo che sia opportuno sospendere il dibattito ormai diventato infruttuoso.
Alla prossima

Tony Buglisi
29-06-16, 09: 52
Alla fine ho optato per cercare due compagni perche non posso proprio vedere gli animali insoddisfatti della loro vita. Dato che non cercherò di selezionarli secondo standard in quanto l'unico scopo per cui li prenderò è rendere piu felici le mie due femmine, non ho badato alla mutazione. Domani dovrei andare a vederli, mi è stato detto che sono PASTELLO. In rete ho cercato ma non trovo nulla con la denominazione pastello. Secondo voi che mutazione saranno realmente? Appena li prendo posto le foto. Grazie