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Visualizza la versione completa : Primo esemplare di Calopsite: aiuto e consigli



Emilio C.
04-06-16, 15: 53
Ciao a tutti, esattamente due gg fa ho deciso di acquistare in negozio un pappagallo, e la scelta è ricaduta su un calopsite giallo con le guance arancioni. Ho chiesto in uccelleria le varie qualità, e molto gentilmente mi hanno spiegato che sono pappagalli molto socievoli, che posso canticchiare e addirittura ripetere piccole frasi, del tipo "ciao sono Pippo"etc.
Ora però passando all'atto pratico, sorgono i primi problemi e dubbi. Italo (così ho deciso di chiamarlo) sembra spaventato, ha la cresta alzata quasi sempre, non pigola mai e quelle poche volte che lo fa è come se "gridasse", non so se per paura o per disagio. Ha 1 anno, e quindi fin ora è vissuto in negozio con altri pappagalli. Gli parlo costantemente, con tono quieto e mai alzando la voce o spaventandolo, e cerco di farmelo amico. Ho notato che beve pochissimo, se non per nulla, mentre ha iniziato a mangiare oggi in mattinata, e credo sia un buon segno visto che ieri non ha sfiorato cibo. Come nutrimento gli do i semi misti, e qualche pezzetto di frutta fresca. Ora mi chiedo: è normale questo suo comportamento un po' da "tristarello", e quanto dura in media per un pappagallo uscito da negozio? Avete qualche dritta da darmi magari per esperienza vissuta? La gabbia me l'hanno consigliata in negozio, è abbastanza alta e larga, anche se credo sia un po' piccola. Le misure sono: altezza 54 cm, larghezza 29, profondità 49. Oggi la situazione è migliorata, in quanto non si allontana più di tanto quando mi avvicino con la mano, e ho provato a dargli un seme di girasole da fuori la gabbia, con un parziale successo. Credo stia iniziando a "fidarsi" di me, anche se siamo solo al 2° giorno.

Luca Marani
05-06-16, 17: 04
Ciao Emilio,
a mio avviso, esistono numerosi aspetti da chiarire riguardo alle esigenze di questi fantastici Psittacidi.

Primo fra tutti, la dimensione della gabbia: analizzando la conformazione fisica dei calopsitte, possiamo osservare come la loro apertura alare si attesti intorno ai 40 cm; pertanto, al fine di permettere un sufficiente volume di volo, l'alloggio più indicato dovrebbe presentare uno sviluppo in larghezza di almeno 50 cm (29 cm sono decisamente inadeguati).
La profondità, analicamente, sarà regolata di conseguenza: è bene sottolineare che tutti i pappagalli provenienti da areali desertici, indipendentemente dalla taglia degli stessi, necessitano di notevole spazio per allenare la muscolatura. In questo caso, possiamo affermare che almeno 4-5 battiti d'ali da un'estremità all'altra del contenitore, si rivelano indispensabili per un minimo di esercizio fisico: conseguentemente, è doveroso riservare ai soggetti un tragitto di volo non inferiore ai 120 cm, a mio parere anche troppo ridotto.
L'attuale sistemazione è da considerarsi temporanea e provvisoria.

In secondo luogo, tengo a specificare che la stragrande maggioranza degli Psittaciformi si rivela di natura gregaria: il contatto e la comunicazione con individui conspecifici, è pressoché fondamentale per la salute mentale di qualsiasi soggetto (ad esclusione di rari casi concernenti l'allevamento a mano, la cui eticità è tuttora in discussione).
La solitudine rappresenta una condizione assolutamente sconosciuta e innaturale, spesso interpretata dagli animali come sinonimo di sofferenza e pericolo.
Per il tuo esemplare, palesemente selvatico e disadattato alla presenza del uomo, la presenza di un partner adeguato si dimostra un prerogativa inalienabile per il suo benessere fisico e psicologico.

Ultimo appunto sull'alimentazione, la quale dovrebbe rivelarsi decisamente più variegata; tuttavia, prima di introdurre nuovi alimenti, come -ad esempio- diverse tipologie di frutta, verdura e altri prodotti di origine vegetale (erbe prative, cereali bolliti, ecc), sarebbe opportuno attendere che il soggetto si dimostri completamente adattato al nuovo stile di vita.
Tale processo lento e graduale può richiedere anche diverse settimane.
Per quanto riguarda la quantità di liquido ingerita, essa è davvero infinitesima e quasi insignificante (indicativamente 16-18 ml ogni 24 ore): di fatto, il clima desertico australiano ha contribuito a minimizzare la dipendenza dall'acqua nei calopsitte.

In conclusione, sarà sufficiente attenersi a queste banali ma indispensabili indicazioni per mantenere il tuo esemplare in buone condizioni di salute psico-fisica.

B.Gian
06-06-16, 14: 05
Per dovere d'informazione, il soggetto in foto è un Lutino (questo è il nome della mutazione che origina la colorazione gialla con guance rosse), caratterizzato dalla completa mancanza di melanine.
Concordo con Luca su alloggio e compagnia... Non preoccuparti per quanto riguarda la timidezza: si deve ancora ambientare. Certamente delle condizioni più adeguate sarebbero d'aiuto.