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Visualizza la versione completa : Calopsite con fuoriuscita di sangue dalle narici



Joker_1926_
21-06-16, 09: 43
Buongiorno a tutti.
Stamattina mentre davo da mangiare alle coppie di ondulati ho notato che nella voliera, dove ho una coppia di calopsite in riproduzione, la femmina di calopsite aveva la narice sinistra ricoperta di sangue. È la seconda volta che mi capita nel giro di qualche giorno, max una settimana. Come mai? In più fa feci abbondanti e liquide di colore bianco e nero
Posso portarla dal veterinario anche se sta covando il primo pullo nato oggi?

Joker_1926_
21-06-16, 13: 39
M'hanno consigliato un ciclo di 6 giorni a base si augmentin. Secondo voi va bene?
P.s ho notato che dalla nascita del primo pullo il maschio è molto aggressivo, sta sempre nel nido e quando apro un po' lo sportello per controllare inizia a beccare

Mark.Bassi
21-06-16, 15: 13
Sarebbe bene evitare di somministrare farmaci a casaccio.
Chi ti ha consigliato questa terapia?
La corretta tipologia di antibiotico, la durata della cura, e le indonee dosi, vanno stabilite solo dopo aver effettuato un antibiogramma, per capire la resistenza del batterio (sempre che si tratti di un infezione batterica, perché potrebbe rivelarsi una patologia virale, o più semplicemente di uno squilibrio fisiologico dovuto allo stress della cova appena conclusa).

Nel frattempo potresti prelevare le feci del soggetto e provvedere a farle analizzare da un laboratorio competente: nel caso in cui si tratti di un batterio, ciò sarà sufficiente per individuare la giusta terapia.
Prelevare la femmina dall'alloggio non mi pare ragionevole, in quanto potresti compromettere facilmente la buona riuscita della covata.

Mark.Bassi
21-06-16, 15: 17
È normale che il maschio che il maschio sia diventato più protettivo: logicamente cerca di tutelare l'incolumità dei pulli da intrusi ed eventuali predatori.
Non disturbarlo eccessivamente e evita di controllare la nidiata in sua presenza, se non per stretta necessità.

Joker_1926_
21-06-16, 21: 31
È normale che il maschio che il maschio sia diventato più protettivo: logicamente cerca di tutelare l'incolumità dei pulli da intrusi ed eventuali predatori.
Non disturbarlo eccessivamente e evita di controllare la nidiata in sua presenza, se non per stretta necessità.

Nella voliera entro solo per cambiare l'acqua, il cibo e per pulire. Il nido l'ho controllato una volta per la separatura e stamattina ma sono riuscito ad aprire il lato solo di qualche centimetro notando che le uova e il pullo poggiano sul legno nonostante misi più di 4 cm di trucioli. Aspetto la nascita di tutti i pulli o aggiungo altri trucioli?

Joker_1926_
21-06-16, 21: 46
Sarebbe bene evitare di somministrare farmaci a casaccio.
Chi ti ha consigliato questa terapia?
La corretta tipologia di antibiotico, la durata della cura, e le indonee dosi, vanno stabilite solo dopo aver effettuato un antibiogramma, per capire la resistenza del batterio (sempre che si tratti di un infezione batterica, perché potrebbe rivelarsi una patologia virale, o più semplicemente di uno squilibrio fisiologico dovuto allo stress della cova appena conclusa).

Nel frattempo potresti prelevare le feci del soggetto e provvedere a farle analizzare da un laboratorio competente: nel caso in cui si tratti di un batterio, ciò sarà sufficiente per individuare la giusta terapia.
Prelevare la femmina dall'alloggio non mi pare ragionevole, in quanto potresti compromettere facilmente la buona riuscita della covata.

Circa 3 mesi fa la portai dal veterinario per colpa delle feci abbondanti e battito accelerato. Dopo la visita fece l'esame delle feci e disse che stava benissimo, era in ottima forma. Il battito divenne regolare ma le feci no, sempre voluminose e liquide.
In questa settimana va spesso a diarrea, le feci sono "nere e bianche" e pensavo fosse colpa della cova.
La cura mi è stata consigliata dal negoziante dove compro la miscela e i primi pappagalli
Come faccio a prelevare le feci se queste cadono sul cemento,dovrei inserire un giornale per terra? Non vengono contaminate da fattori esterni?
Se inizio una cura i pulli non rischiano nulla ?

Mark.Bassi
23-06-16, 11: 31
Non utilizzare i trucioli come sub-strato nel nido: si consumano in fretta, creano polvere, tendono ad affossare le uova impedendo una corretta incubazione, assorbono l'umidità necessaria per la schiusa, ma al contempo non drenano i liquidi, facendo permanere i pulli nel bagnato.
Personalmente ti consiglio di impiegare materiali più consistenti come cippato o corteccia di faggio, tutolo di mais o pellet per stufe.
Il cippato di faggio, in particolare, presenta delle caratteristiche notevolmente soddisfacenti.
Per ora attendi la completa schiusa delle uova e, successivamente, aggiungi nel nido una manciata abbondante di cippato, senza sostituire completamente il truciolo, ma miscelando i due materiali. Ovviamente l'operazione andrà svolta previa rimozione della prole.

Come ho già detto, bisogna assolutamente evitare di somministrare farmaci senza aver scientificamente individuato la causa dei sintomi descritti.
Riguardo alla raccolta delle feci, ti consiglio di dare un'occhiata a questa discussione: http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?39470-Esami-pre-cova-ondulati-di-colore&highlight=Feci

Durante la cova gli escrementi risultano sempre più voluminosi, a causa della ridotta defecazione nel corso della giornata; tuttavia mantengono una consistenza solida e una colorazione tendente al marron-verdognolo.
Per ora ti propongo di effettuare nuovamente un esame coproparassitologico, in quanto nell'arco di tre mesi un'eventuale infezione batterica potrebbe essersi aggravata, risultando palese durante il test.
In caso di riscontro negativo, potremo possedere l'assoluta conferma che i sintomi rilevati non presentino un'origine biotica.
Nel frattempo, potresti somministrare tramite l'acqua da bere un prodotto acidificante, al fine di ristabilire il corretto funzionamento della flora batterica intestinale; i prodotti più utilizzati per raggiungere tale scopo sono l'aceto di mele e il succo di limone, in ragione di 10 ml per litro d'acqua.
Anche l'inserimento di un buon integratore di probiotici negli alimenti umidi, contribuirà ad attenuare lo scompenso intestinale dell'animale.

Qual'è stata la conclusione del veterinario dopo gli ultimo controllo effettuato? Ti ha prescritto una terapia per eliminare la forma diarroica che hai rilevato? In quale modo hai potuto constatare che il battito cardiaco dell'esemplare (a riposo) si dimostrava accelerato?

Joker_1926_
23-06-16, 18: 26
Sono andato dal veterinario e la calo sta bene, avrà urtato da qualche parte e per questo le uscì il sangue. Mi ha consigliato di aggiungere delle vitamine e il florenteno bird. Cosa ne pensi?
Di norma aggiungo qualche goccia di aceto di mele una volta alla settimana nei beverini, sbaglio?
Le uova sono schiuse ma i genitori sono talmente aggressivi che non mi fanno controllare il nido, so solo che ho problemi con i trucioli perché li spostano nonostante inserii 4 dita di trucioli su una base di 30x30 infatti sto cercando i tutoli di mais.

Il battito accelerato lo notai dalle contrazioni del basso ventre e del petto

Joker_1926_
24-06-16, 13: 41
Mark posso aggiungere un buon multivitaminico+ florenteno bird nello stesso beverino ?

Mark.Bassi
25-06-16, 18: 03
La cura composta da multivitaminico abbinato a un probiotico (indipendente dalla marca) mi sembra ottima per far rimettere il pappagallo in breve tempo.
Evidentemente anche il veterinario ha intuito che si possa trattare di uno scompenso dovuto allo stress.

La somministrazione di integratori è di gran lunga preferibile se conseguita tramite l'alimento umido (pastone, misto bollito, frutta e verdura tagliata a tocchetti), in quanto gli Psittaciformi assumono pochissimi liquidi durante la giornata, oltretutto in maniera irregolare.
Inoltre le vitamine tendono a degradarsi con estrema velocità se esposte alla luce nel beverino e , talvolta, gli animali possono rifiutarsi di bere l'acqua medicata.
Miscelare i prodotti negli alimenti, invece, permette di quantificare la dose assunta.

In ogni caso, multivitaminici e probiotici possono essere forniti contemporaneamente; l'uso di succo di limone o aceto di mele nelle modalità prima descritte, aumenta l'efficacia di questi ultimi.