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Visualizza la versione completa : Consigli nuova coppia di calopsite



Joker_1926_
04-08-16, 10: 47
Salve a tutti ho una femmina di cannella di circa 1 mese e mezzo, posso affiancarla ad un albino maschio di 2/3 mesi per formare una nuova coppia e per farli affiatare già da piccoli?
P.s la femmina ogni tanto chiede ancora l'imbeccata dai genitori

Luca Marani
04-08-16, 13: 31
Sotto un profilo prettamente etologico e pratico, l'affiancamento di due esemplari in età giovanile rappresenta il metodo più efficace e sicuro per ottenere ottime coppie riproduttive, ben affiatate ed in reciproca sintonia, purché entrambi i soggetti risultino completamente svezzati dai genitori.

Suppongo con certezza che un novello di soli un mese di vita non si presenti ancora pienamente indipendente dalle cure parentali: pertanto, per ovvie ragioni, non è raccomandabile inserire animali spaiati nell'alloggio di una coppia riproduttiva.
È preferibile attendere l'isolamento del novello in questione per procedere all'unione dei futuri partner.

D'altro lato, analizzando le peculiarità selettive dei Calopsite, non ti consiglio di accoppiare un soggetto ino con un cannella: così facendo, infatti, le due mutazioni potrebbero unirsi per mezzo del crossing over, dando origine ad albini "velati" (ovvero con il gene cannella parzialmente espresso nel fenotipo), considerati assolutamente fuori standard.
Questi soggetti, inoltre, non saranno più in grado di originare mutati puri e pertanto dovranno essere scartati dalla selezione.

Joker_1926_
04-08-16, 14: 59
Luca quale mutazione mi consigli di affiancare al cannella?

Joker_1926_
04-08-16, 17: 59
Per i nuovi esemplari va fatto un periodo di quarantena di circa 3 settimane? Durante questo periodo il cannella non sarà autonomo?

Luca Marani
05-08-16, 14: 58
La scelta della mutazione è totalmente condizionata dalla prole che si desidera ottenere, se il tuo obiettivo consiste nel continuare a riprodurre il cannella su base faccia bianca, oppure se desideri tentare nuove combinazioni cromatiche.

Per quanto riguarda le tempistiche di quarantena puoi benissimo regolarti autonomamente in base a quanto ritieni opportuno.
È tuttavia indispensabile, come già esplicato, evitare di inserire nuovi esemplari nell'alloggio di una coppia riproduttiva.

Joker_1926_
05-08-16, 17: 48
Sono intenzionato ad ottenere albini, quindi dovrei prendere una coppia nuova e lasciar perdere il cannella?

Quindi nella voliera di 2 metri non posso inserire altre coppie?

Luca Marani
05-08-16, 18: 42
Sono intenzionato ad ottenere albini, quindi dovrei prendere una coppia nuova e lasciar perdere il cannella?

Esattamente, mi pare la scelta più razionale.


Quindi nella voliera di 2 metri non posso inserire altre coppie?

Una voliera con 2 metri di sviluppo orizzontale si presenta appena soddisfacente per una singola coppia riproduttiva.
Per tentare l'allevamento in colonia dovresti disporre di un alloggio più ampio (almeno un mezzo metro quadro per soggetto); ove inserirvi in contemporanea almeno 3 coppie, al fine di evitare atteggiamenti di dominanza.

Se desideri riprodurre con più professionalità i Calopsite, prova a dare un'occhiata questa discussione, dove un altro amico del forum ha approntato diversi gabbioni distinti da 2 metri di lunghezza, dove alloggiare, con schemi rigidamente selettivi, alcuni esemplari riproduttivi: Allevare e selezionare i calopsitte (http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?39971-Allevare-e-selezionare-i-Calopsitte&highlight=Selezionare+calopsitte)

Joker_1926_
06-08-16, 13: 56
Nella voliera di 2.50 metri per 1.50 x 2h m non posso inserire altre coppie? Mi dissero di poter inserire al max 3 coppie e di farle riprodurre senza problemi...
La discussione è interessante ma per adesso lascio perdere l'albino e la riproduzione in modo professionale


Un faccia bianca pezzato o un perlato va bene?L'importante che non sia portatore di Ino

Luca Marani
07-08-16, 20: 40
Scusami, ma ingenuamente avevo mal interpretato il tuo precedente messaggio: putroppo mi era parso di capire che la dimensione di 2 metri si riferisse allo sviluppo orizzontale di una modesta voliera "standard", con altezza e profondità limitate in proporzione.

L'alloggio descritto nell'ultimo post si presenta adatto per ospitare una piccola colonia, purché le tre coppie in questione vengano introdotte contemporaneamente, al fine - come accennato in precedenza - di elude eventuali atteggiamenti di dominanza.
Nel tuo caso, l'attuale coppia riproduttrice occupa incondizionatamente il totale volume effettivo del gabbione, pertanto l'introduzione di altri esemplari in momenti sfalsati potrebbe essere percepita come una violazione al sito riproduttiva.

Joker_1926_
07-08-16, 22: 37
Scusami, ma ingenuamente avevo mal interpretato il tuo precedente messaggio: putroppo mi era parso di capire che la dimensione di 2 metri si riferisse allo sviluppo orizzontale di una modesta voliera "standard", con altezza e profondità limitate in proporzione.

L'alloggio descritto nell'ultimo post si presenta adatto per ospitare una piccola colonia, purché le tre coppie in questione vengano introdotte contemporaneamente, al fine - come accennato in precedenza - di elude eventuali atteggiamenti di dominanza.
Nel tuo caso, l'attuale coppia riproduttrice occupa incondizionatamente il totale volume effettivo del gabbione, pertanto l'introduzione di altri esemplari in momenti sfalsati potrebbe essere percepita come una violazione al sito riproduttiva.

Quindi non posso aggiungere nemmeno il partner per il cannella? Dovrei spostare la coppia riproduttiva più la futura coppia in due gabbie da riproduzione per un "tot" giorni e poi inserirli nella voliera?

Luca Marani
08-08-16, 14: 07
Nessuno ti vieta di introdurre altri soggetti in quella voliera: dopotutto i Calopsite rivelano un'indole particolarmente tranquilla e pacata, tuttavia se desideri tentare la riproduzione in colonia, sarebbe preferibile disporre di una voliera vuota.

In alternativa, come da te ipotizzato, sarebbe possibile ritirare l'attuale coppia riproduttrice in un secondo alloggio, ove tracorrerà gran parte del periodo di riposo, procedendo alla creazione di una comunità stabile in previsione della prossima stagione cove.

Joker_1926_
09-08-16, 09: 45
Luca quanto tempo dura il periodo di riposo? Aspetto che cresca il cannella? Quale partner mi consigli di prendere?

P.s esiste una tabella dove vengono consigliati gli accoppiamenti tra le varie mutazioni?

Luca Marani
09-08-16, 14: 43
Nei calospitte, analogamente a quanto accade con buona parte dei parrocchetti australiani, la stagione riproduttiva vede il suo inizio con l'arrivo della primavera e termina, in seguito, con la fine dell'estate.
Nei mesi inclusi tra settembre e febbraio, al contrario, sarà raccomandabile mantenere le coppie riproduttive in fase di riposo, ove gli animali potranno recuperere le forze e reintegrare le sostanze perse durante le cove.


Quale partner mi consigli di prendere?
P.s esiste una tabella dove vengono consigliati gli accoppiamenti tra le varie mutazioni?

Non credo esista una simile tabella, poiché non esistono a priori accoppiamenti corretti o errati: ogni mutazione può, teoricamente, essere sovrapposta ad un'altra colorazione; il tutto è regolato in base alla filosofia selettiva che desideriamo rispettare.

Per completezza d'informazione, ti riporto una serie di partner adeguati che potresti affiancare al tuo cannella: cannella, portatore di cannella, comune non portatore (tutti i seguenti, su base ancestrale, faccia bianca, faccia pastello o faccia crema), anche abbinati a pezzato, fallow o oliva.
Sconsiglio l'accoppiamento con altre mutazioni sessolegate, quali INO, opalino, faccia arancio SL e platino, dal momento che i due rispettivi geni potrebbero unirsi nel medesimo cromosoma, generando un ceppo difficilmente gestibile e, talvolta, caratterizzato da combinazioni non contemplate dallo standard di razza.

Joker_1926_
09-08-16, 17: 26
Quante cove si posso effettuare durante l'anno? Se si riproducono solo dalla primavera alla fine dell'estate ho un massimo di due covate l'anno?


Stavo per cercare un perlato come partner ahahahah... Cercherò un faccia bianco non portatore o al max un pezzato

Luca Marani
10-08-16, 11: 15
I calopsite, se sistemate in ambienti idonei, si rivelano estremamente prolifici: nel corso di un anno solare possono conseguire anche 3-4 cicli riproduttivi completi.
Tuttavia, è vivamente consigliabile non superare le due covate annue, permettendoci un'ottimale preparazione dei riproduttori alla successiva stagione e ottenendo alte rendite qualitative e quantitative a lungo termine.

Volendo esporre un esempio pratico, un conoscente a cui cedetti alcuni soggetti riuscì a detenere il record di 33 novelli riprodotti, in un anno dalla medesima coppia.
Una tale forzatura incosciente comportò, durante la stagione seguente, la realizzazione di un'unica (scarsa) covata, nonché il decesso della femmina qualche tempo più tardi.
Oltretutto, i novelli ottenuti dimostravano una taglia ridotta e uno sviluppo fisico insoddisfacente.

In conclusione, resta conveniente rispettare le caratteristiche fisiologiche dei nostri animali, evitando di lasciarsi distrarre da istintive smanie di iper-produzione.
Ricordiamo che una coppia razionalmente mantenuta può riprodurre senza alcun problema fino all'età di 15 anni.

SimoneF
10-08-16, 20: 45
In natura le calopsitte effettuano al massimo 2 cove l'anno, talvolta anche meno.
Mi pare una forzatura tentare una terza riproduzione annua, soprattutto se si intende riprodurre gli animali per diversi anni.

Joker_1926_
11-08-16, 14: 54
Con me si sono riprodotti una sola volta e per quest'anno basta e avanza. Adesso li alimento con 45gr di semi ed il resto verdura, frutta, miscela per colombi e pastone ma in quantità ponderate. Nonostante la scarsa quantità di cibo i genitori li beccai a " spassarsela" ahahah.

Non conviene farli riprodurre in autunno e primavera? C'è più tempo a disposizione per la coppia peri rimettersi in forza tra una covata e l'altra e le temperature sono più basse

Joker_1926_
11-08-16, 15: 43
Trovare un fb che non sia portatore di ino e perlato è un impresa ardua :(

SimoneF
12-08-16, 21: 03
Riproduzione in autunno? Nooo, le calopsitte sono pappagalli australiani e, come tutti loro, allevano malamente la prole nei mesi antecedenti all'inverno.
In primo luogo perché sono condizionati dal fotoperiodo per imbeccare la prole e quando le ore di luce sono in diminuzione alimentano scarsamente i novelli che rimarranno rachitici. Poi considera che non sono in grado di regolare le soste nel nido in base alla temperatura, cosicché i pulli si raffredderanno e cresceranno deboli.

Inoltre come gli altri Psittacidi dell'emisfero australe, la Calopsite si riproduce da ottobre a marzo (da marzo ad agosto alle nostre latidutini, visto che nell'emisfero boreale le stagioni sono invertite).
Spezzare la stagione riproduttiva significherebbe "sballare" il loro ciclo ormonale: interromperesti l'estro e, in un secondo tempo, farebbero fatica a ripartire.

Luca Marani
14-08-16, 10: 48
Quoto Simone.

Risulta pressoché impossibile reperire un soggetto che non presenti una qualsiasi mutazione in eterozigosi: il patrimonio genetico dei calospite si rivela definitivamente contaminato dalle innumerevoli colorazioni selezionate in cattività e al momento reperire un soggetto "puro" è una mera utopia.

Anche possedendo una propria linea di sangue, non risulta possibile discernere gli esemplari portatori dai soggetti ancestrali.
Nel mio caso, ad esempio, possiedo un piccolo ceppo di ancestrali selezionato in purezza da ormai 10 anni, con le dovute reintroduzioni di sangue; eppure, nonostante ad ogni generazione possa tentare di escludere mutati e palesi portatori, annualmente assisto ancora alla nascita di lutini, perlati e -talvolta- faccia bianca.

Tutto questo a dimostrare che non risulta possibile possedere l'assoluta certezza riguardo all'effettiva purezza degli esemplari: il nostro compito consiste nell'evitare consapevolmente gli accoppiamenti inopportuni; se, in seguito, assisteremo alla comparsa di combinazioni indesiderate, dovremo occuparci di scartare tali soggetti dalla nostra linea di sangue.

Volendo iniziare a selezionare seriamente una mutazione sessolegata, risulta conveniente predisporre i riproduttori capostipiti in funzione del criterio maschio mutato x femmina comune. Nel corso della fase selettiva, potremo «rinsanguare» il ceppo introducendo solamente soggetti di sesso femminile, mantenendo rigorosamente i maschi portatori o mutati generati nel nostro allevamento.
In tal modo, essendo le femmine impossibilitate a presentare mutazioni sessolegate in eterozigosi, scongiureremo in buona parte qualsiasi introduzione di combinazioni sgradite.
Tuttavia, risulterà sempre possibile reperire maschi mutati caratterizzati dalla presenza di un'altra colorazione in un unico cromosoma e, anche in quest'ultimo caso, si dimostrerà necessaria la cessione degli esemplari fuori standard.