PDA

Visualizza la versione completa : Neophema pulchella maschio focoso



Maleficient
05-08-16, 23: 57
Saluti a tutti, ho un problema con i neophema pulchella, che da qualche tempo mi impedisce di riprodurli con successo.
Vi racconto un po' come stanno le cose: avevo una giovane coppia di parrocchetto turchese, composta da un maschio particolarmente aggressivo che continuava ad inseguire la compagna.
Ipotizzando un'incompatibilità tra i due animali, ho acquistato altri due soggetti e, dividendo i primi, ho formato due nuove coppie ex novo.
Mentre durante l'inverno la situazione è sembrata tranquilla, con sopraggiungere della stagione riproduttiva entrambi i maschi hanno dato segni di aggressività e purtroppo non ho potuto assistere a nessuna schiusa.
Poco tempo fa il primo maschio è deceduto. Ora ho alloggiato le due femmine in una voliera da 2 metri, mentre l'unico maschio in un gabbione in contatto visivo con le parrocchette.
Ma nonostante tutto, quest'ultimo sempre parecchio agitato e ho timore ad unirlo con le due femmine.
La cosa strana è che nella voliera erano a disposizione dei nidi che potessero fungere da riparo (avevo sentito dire che Neophema sono molto sensibili alle nostre condizioni atmosferiche) e così le due femmine - forse eccitate dalla presenza del maschio hanno deposto in due nidi, uno accanto all'altro, e ho pure l'impressione che si scambino sito di cova, mentre diverse volte le ho viste insieme nella stessa cassetta... Anche parecchio tranquille.
Non so veramente come comportarmi... Forse voi avete qualche consiglio?

Luca Marani
06-08-16, 08: 30
Analizziamo un problema alla volta...

L'eccessiva focosità del maschio è presso indotta da una dieta eccessivamente eccittante, iperproteica o ipercalorica.
Se descrivessi il tipo di alimentazione che fornisci ai tuoi soggetti, renderesti già più agevole l'analisi del corretto programma nutrizionale da adoperare.

Il comportamento delle due femmine, al contrario, è totalmente comprensibile; di fatto, alcuni allevatori, sfruttando tale peculiarità, sono soliti avventurarsi nell'allevamento poligamo, al fine di compensare la scarsa disponibilità ad incubare di alcuni individui.

Maleficient
06-08-16, 23: 26
Allora, la coppia è alimentata con misto per parrocchetti da me formulato con scagliola, miglio, avena, canapa, Niger e cardi.
Quando le coppie erano unite fornivo quotidianamente un pastone a grana grossa munito di un tasso proteico intorno all'80%.
Tuttora lo somministro una volta alla settimana, ogni tanto do spighe di panico e erbe prative.

Pantaleo Rodà
07-08-16, 16: 29
80% di proteine???!!!

Luca Marani
08-08-16, 13: 54
Forse intendevi 18%?
Ad ogni modo, credo che l'alimentazione fornita si dimostri in oltremodo eccittante per questo piccolo parrocchetto australiano, adattatosi nel corso nei millenni alla quotidiana consumazione di graminacee immature ed erbe prative.

Personalmente ritengo più opportuna la somministrazione di un misto ipocalorico, ricco di scagliola e tendenzialmente privo di semi oleosi, quali canapa e Niger, - tra l'altro - in grado di surriscaldare in maniera eccessiva i giovani esemplari.
Tali tipologie di granaglie potranno, invece, essere addizionate in modiche porzioni nel corso di periodi particolarmente critici, come l'inverno freddo.
Un prodotto appositamente formulato per pappagallini ondulati si rivela solitamente soddisfacente, possibilmente integrato con una miscela di semi selvatici in ragione del 10% sul totale del composto.

Parallelamente, la fornitura di pastone proteico dovrà limitarsi al solo periodo riproduttivo e antecedente preparazione, mentre una discreta porzione di alimenti preformulati, come estrusi o pellet, si rivelerà decisiva per apportare alla dieta buona parte delle sostanze indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo, soprattutto in termini vitaminici, aminoacidici e minerali.
Mai dimenticare, infine, di variare sensibilmente il programma nutrizionale, fornendo - oltretutto - vari prodotti di origine vegetale, come verdure, erbe, frutti in limitate quantità, legumi-cereali ammollati e bolliti, sementi germinate e via discorrendo.

Al momento, risulta conveniente mutare, come indicato, la dieta dei tuoi soggetti; quando il nuovo piano alimentare risulterà stabilizzato, potrai inserire l'unico maschio in tuo possesso nella voliera tuttora occupata dalle femmina, al fine di permettere la scelta del partner più corrisposto.

SimoneF
10-08-16, 20: 38
Visto che le femmine appaiono in sintonia, sarebbe possibile tentare l'allevamento poligamo, come descritto dal sig. Luca Marani.
Da parte mia non ero al corrente del successo di tali esperimenti, ma devo ammettere che ho la curiosità di tentare!

Marbotti
16-08-16, 12: 18
Ma i pulchella possono allevare bene anche avendo solo maschio x femmina, giusto?
Perché io ho una coppia così formata e spero possa riprodurre.

SimoneF
18-08-16, 09: 04
L'allevamento "convenzionale" è quello in coppie singole.
Alcuni allevatori tentano anche la riproduzione poligama, ma si tratta solamente di un esperimento: in natura non succede, le coppie si isolano nel periodo riproduttivo.

Marbotti
18-08-16, 21: 05
In tal caso non mi resta che sperare in bene per la prossima primavera...