Visualizza la versione completa : Scusate l'ignoranza
Mi sono sempre chiesto se i pappagalli siano come le galline. Mi spiego meglio: le galline fanno le uova a ripetizione anche se non sono fecondate. I pappagalli funzionano allo stesso modo oppure fanno le uova solo se hanno un rapporto con il partner? Possono fare uova anche se sono sole in gabbia?
Carlo Sallese
15-10-16, 21: 54
Come tutti gli uccelli, anche i pappagalli depongono le uova a prescindere dalla presenza o meno del maschio
Enzo Ferini
19-10-16, 10: 26
Mah, a dir il vero è estremamente difficile veder deporre una femmina sola in voliera, priva di nido, alimentazione eccitante e altri stimoli riproduttivi.
La questione cambia con i soggetti allevati a mano, che considerano il proprietario come proprio partner e che non si presentano in grado di regolare il proprio ciclo ormonale.
Comunque, come in tutti gli animali, la produzione di gameti avviene indipendentemente dal compagno.
Franchi80
20-10-16, 12: 02
Scusate, ma a quale specie ci stiamo riferendo. Perché i miei ondulati depongono anche senza nido, senza partner ed alimentazioni eccitante.
Mentre con altri pappagalli meno prolifici, ho i miei dubbi che la cosa possa accadere così frequentemente, ma in maniera estremamente sporadica.
Enzo Ferini
21-10-16, 19: 08
Scusate, ma a quale specie ci stiamo riferendo. Perché i miei ondulati depongono anche senza nido, senza partner ed alimentazioni eccitante.
Penso che la domanda fosse riferita a pappagalli di media e grossa taglia... poi se pensiamo a cocorite o calospite ti depongono fin nelle mangiatoie, ma con un conuro del sole è certamente più difficile che ciò accada
Anche quest'anno come lo scorso anno la mia conura, non appena si allungano un po' le giornate, depone le sue quattro uova invernali. Già lo scorso anno erano tutte e quattro bianche, e quest'anno quasi sicuramente la pappa sarà la stessa visto che dopo quasi 30 giorni dalla deposizione del primo uovo non si vede l'ombra di un pullo. Come posso evitare questo spreco di energie ? E' possibile che il maschio a differenza della femmina abbia una percezione diversa della luce e quindi vada in calore un po' più in là quando le temperature saranno un po' più miti oppure il maschio in genere è sempre pronto ?
Luca Marani
17-02-17, 19: 26
Non è poi così raro che i conuri del sole intraprendono una cova durante il periodo invernale, anche se - come sicuramente avrai intuito - è più opportuno attendere fino agli inizi di marzo per poter assistere a riproduzioni soddisfacenti.
La migliore arma che possediamo per controllare l'attività ormonale degli animali consiste nell'alimentazione: alimenti proteici, freschi, umidi o germinati sono sicuramnrte stimolanti, poiché suggeriscono agli animali che la stagione delle piogge (ideale per la procreazione) è ormai alle porte.
Al contrario, quantità ridotte di cibo essenzialmente secco, suggeriranno ai riproduttori che risulta sconveniente intraprendere una nuova cova.
Che alimentazione somministri al momento alla tua coppia?
Per quanto riguarda la fecondazione, bisogna ricordare che - come in tutti gli animali - il maschio è sempre il più recettivo e sensibile agli stimoli ambientali che stimolano il picco ormonale e di conseguenza è assai probabile che entri in estro in anticipo rispetto alla femmina: in genere, se i due riproduttori sono esperti ed affiatati, riescono a sincronizzarsi nelle attività proceative.
Diciamo che durante l'anno solare non cambio molto il tipo di alimentazione. Metto a disposizione estrusi, semi vari e legumi bolliti. La femmina lo scorso anno ha fatto la stessa cosa ma con un altro compagno. A gennaio prima covata con quattro uova bianche, a fine marzo seconda covata con nascita di 4 pulli. Poi il maschio mi è scappato via e ora ho un nuovo maschio che in questo periodo in cui la conura è dentro il nido, inbecca la compagna durante la cova rigurgitando il cibo nello stesso modo in cui imbeccano i pulli. Lo so perché li osservo con una telecamera Wi-Fi che ho inserito dentro il nido. Uno spettacolo!!! Quindi direi che la coppia può definirsi affiatata. L'unico dubbio che ho, e che vorrei capire in quanto più che allevatore mi definirei osservatore comportamentale di questi splendidi animali, è questa diversa recezione da parte della femmina e di ambedue i maschi del periodo idoneo a procreare. Lo scorso anno le temperature erano primaverili anche a Gennaio e ho sentito parecchi allevatori che hanno avuto queste covare inaspettate, ma quest'anno nel periodo in cui ha deposto le prime uova qui ha fatto meno sei gradi!!!!! Boh, non capisco...
Luca Marani
20-02-17, 19: 52
La temperatura ha leggerissima influenza sull'estro degli animali, pertanto, piuttosto che al clima, tenderei ad imputare l'origine del picco ormonale all'aumento del fotoperiodo che, dall'inizio di gennaio, ricomincia l'impercettibile incremento che predispone gli animali in un atteggiamento riproduttivo.
Gli Psittaciformi si dimostrano meno sensibili rispetto ad altri uccelli ai diversi parametri ambientali (umidità, fotoperiodo, temperatura). Le variazioni alimentari stagionali, perciò, svolgono un ruolo indispensabile per scandire il susseguirsi delle stagioni: per fare un esempio, la fornitura di cibi umidi e germinati simula l'arrivo della stagione delle piogge, spronando gli animali all'estro, mentre una semplice riduzione della quantità di cibo disponibile potrebbe innescare fenomeni di falsa muta.
Senza alcun dubbio, cambiare l'alimentazione dei pappagalli a seconda del periodo è importanza nell'allevamento dei pappagalli, principalmente per due motivi: per soddisfare le diverse esigenze nutrizionali, che - ricordiamo sempre - variano in continuazione, e per simulare la naturale alternanza delle stagioni, regolando i cicli fisiologici e riproduttivi.
Soprattutto in questo periodo, il corretto sistema nutrizionale ci permetterà di posticipare o anticipare le cove: per evitare l'estro, è indispensabile eliminare la fornitura di cibi umidi, proteici e germinati, che ricordano agli animali l'arrivo della stagione delle piogge, ove le condizioni ambientali e la disponibilità alimentare risultano idonee per riprodurre.
Dei mesi di dicembre e gennaio, occorre applicare un giro di vite all'alimentazione: eliminiamo frutta, verdura e qualsiasi tipo di misto di semi bollito o germinato (nel tuo caso legumi e cereali), ma somministriamo ai nostri animali solamente la classica miscela di semi secchi ed estrusi del basso tenore proteico (inferiore al 15-14%).
Probabilmente si rivelerà necessario moderare le dosi di alimento, fornendo solamente la quantità che la coppia è in grado di consumare: la ragione è sempre evolutiva, poiché l'abbondanza di cibo succerisce agli animali che il periodo in corso è idoneo per la riproduzione.
Successivamente, dall'inizio di febbraio, inizieremo a fornire un'alimentazione ricca, completa e variegata, tramite l'aggiunta di misto di legumi-cereali bolliti, semi germinati, macedonia di frutta, vegetali freschi, pastoni e estrusi proteici, rimuovendo i semi secchi dalla dieta: nel giro di 30-40 giorni la coppia inizierà a deporre, massimizzando la resa procreativa.
Stavo pensando di aiutarli ad entrare in estro somministrando la vitamine E mischiata al pastoncino da imbecco avanzatomi dall'ultima covata. Cosa ne pensate ? Ho provato a darglielo da una siringa in mezzo alle sbarre e ne vanno matti, ma non so quanto sia pericoloso lasciarlo in un apposita mangiatoia, anche perché penso che il composto inumidito si secca molto velocemente e le sostanze nutrizionali presenti in esso si perdono dopo poche ore.
Luca Marani
09-03-17, 19: 52
Stavo pensando di aiutarli ad entrare in estro somministrando la vitamine E mischiata al pastoncino da imbecco avanzatomi dall'ultima covata. Cosa ne pensate ? Ho provato a darglielo da una siringa in mezzo alle sbarre e ne vanno matti, ma non so quanto sia pericoloso lasciarlo in un apposita mangiatoia, anche perché penso che il composto inumidito si secca molto velocemente e le sostanze nutrizionali presenti in esso si perdono dopo poche ore.
Non mi pare che la coppia necessiti di un ulteriore stimolo all'estro, poiché -come ha già dimostrato- tende ad entrare in picco ormonale anche troppo prematuramente, comportando conseguenze fatali per l'esito della covata.
Ad ogni modo, non è raccomandabile utilizzare integratori vitaminici artificiali per «pilotare» lo stato ormonale di un riproduttore: una simile prassi ci esporrebbe ad alti rischi di ipervitaminosi, influendo sull'equilibrio alimentare e giungendo a danneggiare in modo irreversibile l'organismo del soggetto.
Come già esposto più volte, la scansione stagionale va perseguita tramite le modifiche alimentari, incrementando o riducendo la porzione di cibi umidi, proteici e germinati: restiamo sempre attinenti alla abitudini ancestrali delle specie, evitando di introdurre forzature artificiose per massimizzare i risultati riproduttivi.
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