Visualizza la versione completa : Paralisi alla zampa
Franchi80
02-11-16, 18: 17
Non è nemmeno una settimana che ho acquistato una coppia di parrocchetti splendidi e già mi ritrovo a dover fronteggiare i primi problemi: la femmina sembra avere una zampa paralizzata, non muove le dita e fa fatica anche a muovere i tarso.
Ieri la situazione era accettabile, ma proprio oggi non riesce a camminare... azzarola, mi avevate detto che erano delicati, ma non pensavo così tanto: adesso che posso fare?
Mi era successo tempo fa con una cocorita, ma era guarita da sola.
LucaEmilia
10-11-16, 20: 45
Non saprei aiutarti ma anche io ho avuto un problema dopo l'acquisto di nuovi Neophema.
Potresti descrivere meglio le condizioni dove mantieni i tuoi animali, potrebbe essere utile...
Luca Marani
13-11-16, 19: 01
Ciao Franchi,
Le paralisi agli arti inferiori rappresentano un sintomo estremamente generico e risulta pressoché impossibile intuirne la causa di mancanza di alcuna istruzione aggiuntiva.
In linea assoluta, possiamo individuare alcune origini probabili, quali patologie epatiche, fratture nel sacrococcige o traumi di vario genere, infezioni botuliche o diverse enteriti, ritenzione dell'uovo, problemi gastrointestinali, avvelenamento da metalli, carenze di calcio (soprattutto sotto il profilo ematico) e via discorrendo.
Come ben capirai, risulta estremamente arduo individuare la corretta terapia in mancanza di una certa diagnosi; pertanto ti consiglio caldamente di rivolgerti ad un bravo veterinario: saprà certamente aiutarti nella guarigione e riabilitazione dell'animale.
Franchi80
22-11-16, 14: 50
Grazie della spiegazione, oggi ho l'appuntamento col veterinario e vi terrò informati.
Franchi80
06-12-16, 12: 23
Alla fine si trattava di una disfunzione a livello intestinale che ha influito sull'uso degli arti.
Ho somministrati un antibiotico a largo spettro e successivamente probiotici e multivitaminico: ora sembra migliorato, anche se non stringe ancora bene il posatoio.
Luca Marani
08-12-16, 19: 27
Sinceramente mi pare alquanto anomalo che un veterinario, dietro visita specialistica, abbia optato per la somministrazione di un antibiotico a largo spettro, in quanto un farmaco mirato - individuato in seguito ad apposite analisi batteriologiche - avrebbe rivelato maggior efficacia sulla problematica.
In ogni caso, risulta totalmente insensato intraprendere tuttora un secondo ciclo antibiotico e non ci resta altra alternativa se non perseverare con la terapia riabilitativa post-cura.
Tanti auguri per una completa guarigione#°°))
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