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Visualizza la versione completa : Consigli sull'imbecco pullo di calopsite di circa 3 giorni trovato fuori dal nido



Joker_1926_
24-03-17, 23: 43
Stamani ho trovato un pullo di calopsite fuori dal nido con una ferita al gozzo.
Come mai è stato buttato fuori? Secondo voi la ferita può essere causata dai trucioli? C'è del sangue all'interno del nido ma appena apro lo sportellino per controllare i genitori mi beccano, premetto che non conosco con esattezza il numero delle uova e se sono nati altri pulli nati perché c'è sempre un genitore all'interno del nido.

Il pullo è stato disinfettato con acqua ossigenata, non so se ha riportato lesioni interne dovute alla caduta, adesso sta in una "specie" di camera calda, ossia un nido di calopsite con base 20x20 cm ed altezza 25 cm se non erro. Lo sto nutrendo con il Nutribird A21 seguendo le indicazioni della tabella, ossia 1 cucchiaino di cibo e 5 d'acqua.

Quante volte va alimentato durante il giorno?
Dovrò imbeccarlo anche durante la notte?
Come faccio a regolarmi con la temperatura della camera?
La lampadina resterà accesa 24h su 24? Con la luce accesa la temperatura si aggira intorno ai 35 gradi

Chiedo scusa per le mille domande ma è il primo pullo che imbecco

Luca Marani
25-03-17, 08: 27
Ciao Joker,
Talvolta succede che i riproduttori, soprattutto se giovani ed inesperti, possano subire uno spavento e, accecati dal terrore, travolgere i pulli nella voga della fuga, trascinandoli all'esterno della camera di cova, seppellendoli nel substrato o infliggendo loro ferite e lacerazione forse mortali.
In simili situazioni, il miglior piano d'azione consiste nel prelevare il pulli dal nido, disinfettare la ferita e - se necessario - effettuare una sutura applicando delle piccole strip adesive per proteggere il taglio e agevolare la rimarginazione.

In seguito, sarà prundente reinserire il pullo nel nido dei genitori, principalmente per due ragioni: in tenera età, i novelli si dimostrano estremamente fragili e bisognosi di cure mirate che risulterebbero estremamente complesse da riprodurre in modo artificiale e, se non si detiene un buon grado di esperienza nella prassi dell'alimentazione a mano, oltre che le strutture adeguate per alloggiare il giovane calopsite, occorre affidarsi alle cure parentali naturale per possedere la certezza che la ripresa fisica dell'animale sarà perseguita nel migliore dei modi.
Inoltre, generalmente i riproduttori impareranno a gestire l'incubazione di grado in grado, perciò sarà piuttosto improbabile che l'evento si ripeta in modo consecutivo, più volte durante brevi lassi di tempo.
La defenestrazione dei pulli si tratta quindi di un evento fortuito e non voluto e, conseguentemente, potremo ritentare l'affidamento ai genitori.

Joker_1926_
25-03-17, 09: 41
Luca il problema è che i genitori non abbandonano il nido nemmeno per un secondo, c'è sempre qualcuno all'interno che cova.
Posso inserire il pullo nel nido anche se sono presenti i genitori?

Luca Marani
25-03-17, 10: 23
Adagiando delicatamente il pullo a fianco della restante nidiata, i genitori ricominceranno ben presto ad incubare ed alimentare il soggetto.

Per completezza d'informazione è bene precisare che a quest'età il pullo necessita di 7 imbeccate al giorno, indicativamente alle 5:30 - 8:30 - 11:30 - 14:00 - 16:30 - 19:00 - 22:30, o - in linea generale - quando il gozzo si dimostrerà svuotato.
Capirai ben presto quanto può dimostrarsi impegnativa una simile prassi, senza considerare che ad ogni somministrazione alimentare saranno incrementate le possibilità di errore sistematico che, replicate per diversi giorni, potranno arrivare a nuocere alla salute del pullo.

La temperatura della camera calda, inoltre, dovrà dimostrarsi costante durante tutto l'arco del giorno, attestandosi all'incirca intorno ai 32-35 gradi, abbinata ad un tasso di umidità piuttosto elevato.
Le camere calde artigianali, nonostante possano risultare utili per alloggiare pulli di età superiore alle 3 settimane, si dimostrano del tutto inadeguate per fronteggiare l'accrescimento di soggetti neonati.

Joker_1926_
25-03-17, 10: 30
Adagiando delicatamente il pullo a fianco della restante nidiata, i genitori ricominceranno ben presto ad incubare ed alimentare il soggetto.

Il problema è questo, i genitori non escono dal nido c'è sempre uno fisso all'interno che cova le uova, come faccio?

Luca Marani
25-03-17, 10: 49
Con l'introduzione della tua mano nel nido, il soggetto in cova dovrebbe fuoriuscire dal nido o quantomeno allontanarsi dalle uova.
Naturalmente dovrai procurarti le dovute protezioni per non subire un attacco dall'animale ed evitare che quest'ultimo si possa fiondare verso lo sportello d'ispezione per tentare la fuga.

Joker_1926_
25-03-17, 11: 07
Il nido è presente all'interno della voliera con apertura laterale ed il foro d'entrata è nei pressi dello sportello :(. Appena apro o inserisco le mani nel nido i genitori provano a beccarmi

Non rischio che i genitori abbandonino la nidiata?

Cercherò di inserire il pullo nel nido almeno vicino ai genitori

Joker_1926_
25-03-17, 18: 02
Luca alla fine sono riuscito ad inserirlo nel nido #°°))

Joker_1926_
27-03-17, 11: 01
Il piccolo non è stato accettato, stamattina l'ho trovato sepolto sotto la segatura :(

Come mai?

Joker_1926_
28-03-17, 17: 06
Luca ho trovato un altro pullo morto con il gozzo completamente vuoto, era il più piccolo quindi l'ultimo nato. Adesso ho tre pulli di calopsite e due uova feconde da schiudere. Ho deciso di alimentare i due pulli più grandi allo stecco, ho lasciato nel nido un pullo e le due uova. Una volta schiuse le uova ho intenzione di imbeccare anche il terzo pullo facilitando il lavoro della giovane coppia. Cosa ne pensi?

Pier Attilio
31-03-17, 22: 08
Non si capisce niente....................

Joker_1926_
01-04-17, 17: 19
La coppia alimentava soltanto i pulli più grandi lasciando morire i pulli appena nati. Come mai?
La nidiata era composta da 7 uova, il primo deposto il 1 marzo l'ultimo il 13 marzo
Per evitare altre perdite decisi di prelevare i pulli dal nido e di alimentarli allo stecco, lasciando alla giovane coppia le ultime due uova da covare.
Secondo voi ho sbagliato?

P.s è la prima covata per questa coppia

Joker_1926_
04-04-17, 13: 17
Sono morti gli ultimi due pulli che rimasi nel nido. Ho tolto il nido dalla voliera per evitare di stressar ulteriormente la giovane coppia.

Comunque sono riuscito a salvare dalla nidiata solo 3 pulli che sto allevando a mano. So che devo alimentare i pulli 6 volte al giorno ed offrir loro solo il 10% di cibo in base al peso, ma chiedono il doppio del cibo, se non il triplo della dose consigliata. Secondo voi è normale?

Il primo pullo ha 14 giorni, stamattina alle ore 6 pesava 54 g a gozzo vuoto, va bene o è mal nutrito? Ha mangiato 15 g di pappa e ne voleva ancora, è normale?

Luca Marani
08-04-17, 09: 41
Il 10% del peso corporeo è un'indicazione "approssimativa", ma la quantità di alimento e il numero di imbeccate possono cambiare a seconda del pullo. Alcuni soggetti richiedono più cibo, e altri meno. Esiste un'indicazione generele? Putroppo no, occorre solo prestare attenzione a non sovraccaricare il soggetto, fornendo nuovo cibo solamente quando il gozzo sarà in procinto di svuotarsi dall'imbeccata precendente.
Pertanto, mi capita di trovare soggetti più affamati (normalmente sono sempre gli ultimi nati) preferisco aumentare il numero delle imbeccate, piuttosto che aumentare le razioni, che anch'esse risultano mediamente regolabili a seconda della necessità.
Occorre infine considerare che durante i primi giorni di vita, il preparato aliemntare risulta maggiormente diluito e, di conseguenza, meno nutriente.

Il pullo di 14 giorni risulta in linea con la curva di crescità della specie, perciò non mi resta che augurarti vivamente buona fortuna!

Joker_1926_
16-04-17, 19: 35
Luca i pulli hanno 26 e 24 giorni di vita e pesano entrambi intorno ai 90/95 grammi, stanno crescendo abbastanza bene grazie.

I genitori sono M faccia bianca per F cannella, i piccoli sono un cannella portatore di pezzato e un faccia bianca, è possibile conoscere il sesso?

I piccoli sono completamente impiumati ed iniziano a muovere le ali come se volessero volare. Per quanto tempo i pulli devono restare nella camera calda?


Buona Pasqua a tutti

Luca Marani
19-04-17, 11: 34
Purtroppo non ci troviamo d'innanzi ad una coppia cosidetta "sessolegata", poichè entrambi i genitori dimostrano di possedere il gene cannella, vanificando qualsiasi tentativo di sessaggio su base ereditaria.
In ogni caso, puoi comunque azzardare una previsione approssimativa osservando il disegno formato dalle barrature del sottoala: più ridotte e distanziate nel maschio, maggiormente delineate e sequenziali nella femmina.

La camera calda necessita di essere adoperata fin quando i giovani pulli non dimostreranno di aver sviluppato una copertura cutanea sufficientemente termoisolante, caratteristica che risulta presente anche quando il rivestimento di piume non ha ancora raggiunto il totale completamento: solitamente i genitori naturali tendono a trascorrere la notte fuori dal nido già dai 18-20 giorni, con i dovuti adattamenti rispetto alla temperatura esterna.
In conclusione, oltre le 2-3 settimane di vita potrai gradualmente abbandonare l'impiego di una struttura riscaldante, diminuendo progressivamente la temperatura fino a raggiungere il range termico ambientale.

Joker_1926_
19-04-17, 19: 43
Purtroppo non ci troviamo d'innanzi ad una coppia cosidetta "sessolegata", poichè entrambi i genitori dimostrano di possedere il gene cannella, vanificando qualsiasi tentativo di sessaggio su base ereditaria.
In ogni caso, puoi comunque azzardare una previsione approssimativa osservando il disegno formato dalle barrature del sottoala: più ridotte e distanziate nel maschio, maggiormente delineate e sequenziali nella femmina.

La camera calda necessita di essere adoperata fin quando i giovani pulli non dimostreranno di aver sviluppato una copertura cutanea sufficientemente termoisolante, caratteristica che risulta presente anche quando il rivestimento di piume non ha ancora raggiunto il totale completamento: solitamente i genitori naturali tendono a trascorrere la notte fuori dal nido già dai 18-20 giorni, con i dovuti adattamenti rispetto alla temperatura esterna.
In conclusione, oltre le 2-3 settimane di vita potrai gradualmente abbandonare l'impiego di una struttura riscaldante, diminuendo progressivamente la temperatura fino a raggiungere il range termico ambientale.


Luca i soggetti sono completamente impiumati e da ieri ho spento definitivamente la luce che utilizzo come fonte di calore. Il soggetto cannella ogni tanto cerca di volar via durante le imbeccate mentre il faccia bianca agita solo le ali ma ancora non vola.

[/url]

[url=https://postimg.org/image/b9iik7u53/] (https://postimg.org/image/io7uclg0n/)

Cosa ne pensi dei soggetti? Hanno ancora bisogno della " della camera calda"?

Ho controllato le barrature del sottoala ed entrambi i soggetti e ne sono sprovvisti. Credo siano due maschi ma stasera o domani pubblicherò delle foto del sottoala per aver una tua opinione.

Vi ringrazio per l'aiuto e per i consigli che mi date

Joker_1926_
20-04-17, 14: 05
Solo il pullo faccia bianca presenta delle piccole barrature. Secondo voi è maschio?


[/url][url=https://postimage.io/index.php?lang=italian]upload immagini (https://postimg.org/image/qjzl4e417/)certificity.com (https://certificity.com)

Luca Marani
24-04-17, 12: 31
Pare di si: con buona probabilità ci troviamo in presenza di un maschio faccia bianca.
Ricordo però che la livrea può presentare variazioni strettamente individuali: il sessaggio tramite l'analisi del sottoala è pertanto empirico e approssimativo, allo scopo di possedere una previsione probabilistica sull'età con qualche mese di anticipo.