Visualizza la versione completa : Volatili e legge. La vendita è legale o no...?
Giacomo Marino
27-11-08, 14: 09
Salve,
ragazzi oggi chiacchierando con degli amici mi sono imbattuto ad affrontare un' argomento, forse meglio un problema....
ma la vendita e legale o no.....????
mi spiego....[[//]*
ovviamente essendo un' allevatore, come tutti devo liberarmi dei soggetti novelli e non che non mi servono alla selezione, giusto!
io di solito ....! effettuo la vendita singola o in blocco nelle fiere o mostre scambio....
poniamo il caso che durante la vendita, quindi di fronte all'evidenza, si presenta qualcuno della finanza/ag. entrate o altro...
come va a finire...?????
mi possono multare o altro...????
abbiamo qualche legge o norme dalla nostra parte?????
a voi .....[=^||
massimo camera
27-11-08, 14: 30
Tutti gli allevamenti ORNAMENTALI e AMATORIALI sono per legge SENZA SCOPO DI LUCRO , quindi trai tu le conclusioni.
A te ciao
marcongiu
27-11-08, 14: 34
ti possono multare? si assolutamente, un caso certo a reggio quest'anno nei parcheggi...
legge dalla nostra parte? dipende da cosa intendi. Non esiste una legge che ti consenta di vendere senza licenza. La cessione gratuita non è commercio...
Da quì inizia un ginepraio non indifferente... Sicuramente non mancheranno repliche, quindi qualcuno più informato ci faccia sapere.
Giacomo Marino
27-11-08, 14: 38
Tutti gli allevamenti ORNAMENTALI e AMATORIALI sono per legge SENZA SCOPO DI LUCRO , quindi trai tu le conclusioni.
A te ciao
Grazie sull abase del tuo imput(amatoriali/ornamentali) o cercato su internet qualche riferimento.... sono tutti regionali, ma bastano!
Allego quello della Lombardia.
Giacomo Marino
27-11-08, 14: 40
Ops dimenticavo, ovviamente su AOE!
massimo camera
27-11-08, 15: 05
CAPO V - ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA AUTOCTONA, LIMITATAMENTE ALLE CLASSI MAMMIFERI E UCCELLI, A SCOPO ALIMENTARE, DI RIPOPOLAMENTO, ORNAMENTALE E AMATORIALE
(art. 39, comma 1)
Art. 22
Allevamenti
1. L’allevamento di fauna selvatica autoctona, limitatamente alle classi mammiferi e uccelli, a scopo alimentare, di ripopolamento, ornamentale ed amatoriale avviene nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria di cui al D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320, dalla legge n. 150 del 7 febbraio 1992 in materia di commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione e di detenzione di specie pericolose, nonché dalla legge n. 473 del 22 novembre 1993 in materia di maltrattamento degli animali, ed è soggetto ad autorizzazione della Provincia territorialmente competente.
2. Nella domanda di autorizzazione inoltrata alla Provincia, il richiedente indica le proprie generalità, la sede dell'allevamento e l'elenco delle specie che intende allevare.
3. Per gli allevamenti a scopo amatoriale o ornamentale di uccelli selvatici appartenenti alle famiglie dei Fringillidi nei quali siano presenti fino a trenta capi, ed alle specie tordo bottaccio, tordo sassello, merlo e cesena, non è richiesta l'autorizzazione provinciale di cui al comma 1.
4. La Provincia, per gli allevamenti di tipo amatoriale o ornamentale soggetti ad autorizzazione, può stabilire il numero massimo di capi per ogni specie allevabile.
5. Gli allevamenti per fini commerciali e di ripopolamento sono consentiti solo ai titolari di impresa agricola.
6. L’allevamento del cinghiale è consentito unicamente per fini alimentari.
7. Gli allevamenti si distinguono in allevamenti per fini commerciali ed allevamenti senza fini commerciali secondo le seguenti tipologie:
a) sono allevamenti per fini commerciali di categoria A, gli allevamenti esercitati a mezzo di imprese o aziende agricole tecnicamente attrezzate, in cui l’attività risulti essere la sola, ovvero, la principale, ai fini del reddito d’impresa;
b) sono allevamenti per fini commerciali di categoria B, gli allevamenti realizzati a scopo di integrazione dei redditi;
c) sono allevamenti di categoria C, gli allevamenti amatoriali e ornamentali senza fini commerciali.8. Il titolare di allevamenti di tipo A e B tiene un apposito registro, vidimato dalla Provincia, nel quale sono indicati, ad eccezione del fagiano, della starna, della pernice rossa, della quaglia e dell'anatra germanata, la specie, il sesso se identificabile, l’utilizzazione degli animali e, in caso di cessione, il nominativo del destinatario.
9. Gli animali destinati al ripopolamento sono accompagnati da idonea certificazione sanitaria rilasciata dalla ASL di competenza.
Ciao,
il paragrafo quotato in rosso non ha nulla a che fare con la legalità o meno della vendita di uccelli da parte di amatori.
Siccome non so se è possibile riportare, senza autorizzazione, il link che spiega esaustivamente il problema sollevato da Jacksea, consiglio di cercare sui principali motori web la seguente frase:
FISCO & CANARINI
c'è un chiaro articolo sul sito di un club di specializzazione di canarini FPL.
Saluti
marcongiu
27-11-08, 15: 57
Altro punto di vista, interessante! Porta i riferimenti normativi che supportano la teoria.
Il problema è che si è d'accordo sempre con tutti!
Giacomo Marino
27-11-08, 15: 58
Ciao,
il paragrafo quotato in rosso non ha nulla a che fare con la legalità o meno della vendita di uccelli da parte di amatori.
Siccome non so se è possibile riportare, senza autorizzazione, il link che spiega esaustivamente il problema sollevato da Jacksea, consiglio di cercare sui principali motori web la seguente frase:
FISCO & CANARINI
c'è un chiaro articolo sul sito di un club di specializzazione di canarini FPL.
Saluti
Quindi se il fisco mi becca sul fatto è un'operazione commerciale soggetta a tassazione, per cui possiamo direi che potrebbero multarci! o no?
Ti ha già risposto Marco Congiu; se ti colgono sul fatto, mentre cedi uno o più soggetti in cambio di denaro, teoricamente sei sanzionabile.
Saluti
Giacomo Marino
27-11-08, 16: 03
Escamotage?
Baratto con altri uccelli, oppure regalo!
Ciao
Giacomo Marino
27-11-08, 16: 21
Un'operazione rientra nel campo di applicazione dell'IVA quando sussistono contemporaneamente i seguenti tre requisiti:
1. Oggettivo: devono trattarsi di cessioni di beni o di prestazioni di servizi.
2. Soggettivo: devono essere effettuate da imprese , artisti o professionisti, nell'esercizio dell'attività.[/COLOR]
3. Territoriale: devono essere effettuate nel territorio italiano.
Se manca anche uno solo di questi requisiti, l'operazione è esclusa dall'IVA. Fa eccezione a tale regola l'ipotesi dell'importazione, per la quale non rileva il criterio soggettivo. Essa è tassata, infatti, anche quando è posta in essere da un soggetto privato.
Un'allevamento o allevatore tra quali delle categorie al punto due rientra.....????
Io ci voglio veder chiaro
Ciao,
guarda che questi ambiti c'entrano come i cavoli a merenda! L'allevatore come lo intendiamo noi è un "hobbysta", quindi fa tutto per passione o passatempo, tutte cose che comportano esborso di spese e incassi di soddisfazioni personali, non monetarie. Il paragrafo che hai evidenziato in blu riguarda chi esercita il commercio per lavoro, quindi nessun amatore( il nostro nome esatto sarebbe questo, per non generare equivoci) ci rientra.
Saluti
Roberto Giani
27-11-08, 16: 37
A me un commercialista ha detto che io posso trnaquillamente vendere, se questa attività è ininfluente sul mio reddito.
Ad esempio, posso vendere un quadro ereditato da zia che a me non piace, oppure che a me piace però ha molto valore e preferisco realizzare del denaro piuttosto che appenderlo in salotto.
Del resto posso vendere la mia auto usata ad un altro privato o il mio cellulare.
Tutto quello che si vende tramite E-bay, allora?
PierpaoloPalozzo
27-11-08, 16: 39
L'unica soluzione possibile è quella di cedere i soggetti a titolari di P.IVA "per commercio e vendita di animali ornamentali", i quali emettono un'autofattura per giustificare l'ingresso di animali e poterne poi quantificare l'IVA in entrata.
Chi cede però non può superare, se non ricordo male, i 6000€ di fatturato annuo.
Ciao,
se si vende un bene tipo quadro ereditato o articoli vari ed usati, lo si fa "una tantum" e non succede nulla, semprechè il dipinto non sia di Picasso!; per lo Stato la cosa comincia ad interessare se ci vede mascherata una fonte di reddito continuativo. Il modo più corretto di cedere, in cambio di denaro, gli animali, è quello indicato da PierpaoloP., però il cedente cumula reddito. Anche io sapevo di un limite esentasse. Servirebbe il parere specifico di qualche commercialista o fiscalista.
Saluti
Roberto Giani
27-11-08, 17: 07
Ciao,
se si vende un bene tipo quadro ereditato o articoli vari ed usati, lo si fa "una tantum" e non succede nulla, semprechè il dipinto non sia di Picasso!; per lo Stato la cosa comincia ad interessare se ci vede mascherata una fonte di reddito continuativo. Il modo più corretto di cedere, in cambio di denaro, gli animali, è quello indicato da PierpaoloP., però il cedente cumula reddito. Anche io sapevo di un limite esentasse. Servirebbe il parere specifico di qualche commercialista o fiscalista.
Saluti
Infatti, io vendo i miei uccelli "una tantum", non riproduco regolarmente e vendo mensilmente quello che produco. Non è una fonte di reddito continuativo (almeno nel mio caso).
Enzo Patané
27-11-08, 17: 10
Ho fatto un pò di ricerche.
Risultato è che ho in testa più confusione di prima.
provo a condividerli con voi:
Secondo il TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI (TUIR) Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917:
art. 81 comma 1 Sono redditi diversi, .... omissis
punto i) i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente;
art.85 comma 2. I redditi di cui alle lettere h), i) e l) del comma 1 dell'articolo 81 sono costituiti dalla differenza tra l'ammontare percepito nel periodo di imposta e le spese specificamente inerenti alla loro produzione. Le plusvalenze indicate alle lettere h) e h-bis) del predetto articolo 81 sono determinate a norma dell'articolo 54.
L'attività commerciale si configura secondo l'Art. 5 del TUIR per operazioni riconducibili alle attività indicata nell'Art. 2195 del CC.; si ha attività commerciale anche se i ricavi sono ragguagliabili al mero costo (quindi non varrebbe il conteggio spese/ricavi).
L'art. 2195 ce Codice Civile (CC) recita:
Imprenditori soggetti a registrazione
Sono soggetti all' obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese gli
imprenditori che esercitano:
1) un'attività industriale diretta alla produzione di beni o servizi;
2) un'attività intermediaria nella circolazione dei beni;
3) un'attività di trasporto per terra, per acqua o per aria;
4) un'attività bancaria o assicurativa;
5) altre attività ausiliarie delle precedenti.
Le disposizioni della legge che fanno riferimento alle attività e alle imprese
commerciali si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attività
indicate in questo articolo e alle imprese che le esercitano.
Si potrebbe pensare che noi apparteniamo ad un'attività ausiliaria alla produzione di beni ma la definizione di "BENE" in economia è:
"per bene si intende qualsiasi oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile ed utile cioè idoneo a soddisfare un bisogno".
Gli uccelli ornamentali certamente non soddisfano alcun bsogno e quindi non sono un bene.
Mi viene, pertanto da concludere che vendere uccelli pur producendo "redditi diversi" non è possibile definirla "attività commerciale ancorchè saltuaria.e quindi non generano plusvalenze.
Cosa ne pensate?
PierpaoloPalozzo
27-11-08, 17: 20
Gli uccelli ornamentali certamente non soddisfano alcun bsogno e quindi non sono un bene.
Mi viene, pertanto da concludere che vendere uccelli pur producendo "redditi diversi" non è possibile definirla "attività commerciale ancorchè saltuaria.e quindi non generano plusvalenze.
Cosa ne pensate?
Ciao Enzo,
chi produce "beni di lusso" non soddisfa alcun bisogno o meglio "bene primario", ma è certamente soggetto ad iscrizione al registro delle imprese etc..
mi viene da pensare che da un certo più di vista produciamo...ebbene si...un bene di lusso...
Enzo Patané
27-11-08, 17: 23
Ciao Enzo,
chi produce "beni di lusso" non soddisfa alcun bisogno o meglio "bene primario", ma è certamente soggetto ad iscrizione al registro delle imprese etc..
mi viene da pensare che da un certo più di vista produciamo...ebbene si...un bene di lusso...
Ma secondo te, possiamo definirci come "altre attività ausiliarie delle precedenti" visto che non siamo "un'attività industriale diretta alla produzione di beni o servizi";???
cavaliereA64
27-11-08, 17: 47
MOSTRA SCAMBIO- se esaminiamo le parole e' tutto legale,ora vi siego perche'....tutto sarebbe concepito in questo senso... il vecchietto va con uno due soggetti,nella gabietta(quindi li mostra) sperando di venderli si,ma perche'?? per comprarsi un'altra cosa da un'altro vecchietto che a sua volta e' andato li' per vendersi l'uccellino migliore per poi comprarsi una coppia...e cosi' via (qui c'e' una sorta di scambio)perche' il guadagno effettivo di ciascun vecchietto e' praticamente nullo....Arriviamo al dunque....tutto ha una misura....e ne vogliamo parlare di tanti allevatori-rivenditori del nord.Europa che arrivano con i gabbioni pieni di mutati....non ne parliamo
PierpaoloPalozzo
27-11-08, 17: 52
Ma secondo te, possiamo definirci come "altre attività ausiliarie delle precedenti" visto che non siamo "un'attività industriale diretta alla produzione di beni o servizi";???
Purtroppo temo proprio di sì,
tra l'altro "vendere" animali ornamentali, sebbene allevati a titolo amatoriale ed al solo fine di recuperare le spese, si inquadra secondo me in un'attività ausiliara magari ad esempio a chi ne fà sfoggio (tipo parchi tematici, zoo etc..)
Enzo Patané
27-11-08, 17: 55
Purtroppo temo proprio di sì,
tra l'altro "vendere" animali ornamentali, sebbene allevati a titolo amatoriale ed al solo fine di recuperare le spese, si inquadra secondo me in un'attività ausiliara magari ad esempio a chi ne fà sfoggio (tipo parchi tematici, zoo etc..)
Azzarola, non se ne cava i piedi....[]=]]
massimo camera
27-11-08, 18: 07
cè una persona che al 99,99% potrà illuminarci ARTICIOCCA MAX, appena torna.
provo a contattarlo.
PierpaoloPalozzo
27-11-08, 18: 10
Azzarola, non se ne cava i piedi....[]=]]
A chi lo dici...
Io mi sto scervellando per trovare il modo di essere in regola per quelle poche cessioni che sono costretto a fare per rientrare un pò con le spese, mettici pure che sono contrario a cedere soggetti ai negozianti...
Speriamo sempre nel buon senso di chi deve vigilare...
Credo che lo Stato per il momento non si intromette solo per questo;
Speriamo sempre nel buon senso di chi deve vigilare...
La Mostra -Scambio spiega tutto il concetto dell'allevamento amatoriale nel nome:
L'amatore espone(mostra) suoi soggetti ad altri amatori per scambiarli con i soggetti di questi ultimi, e il cerchio si chiude li.
E' cedendoli in cambio di denaro, anche ad altro amatore o semplice visitatore della mostra, che scatena il dilemma; commercio o no?
Guardate cosa recita la Legge della Reg. Puglia sull'allevamento di specie indigene (la trovate in questo sito):
) Gli allevamenti e/o la detenzione di fauna delle specie selvatiche ed
esotiche a scopo amatoriale ed ornamentale;
5) Tutti gli allevamenti sono soggetti al rispetto delle norme sanitarie
vigenti, nonché al regolamento di polizia veterinaria e all'obbligo di adottare
misure per garantire il benessere degli animali giusto quanto previsto dalla
relativa legislazione, fermo restante gli adempimenti fiscali ove si ravvisi
finalità di lucro.
Se qualche burocrate statale ci mettesse naso........
Saluti
fabrizio moretti
27-11-08, 19: 22
Alex Docet.....Cmq le finalità di lucro si possono trovare se si è zelanti anche con una sola coppia di canarini, forse la flagranza di denaro puo far trascendere la cosa e far si che la vendita diventi attività...Bho! Piu si fà per stare in regola e piu ci si accorge che è impossibile.Vi siete mai posti il problema dei cadaveri dei nostri beneamati,anche se è un diamantino quando muore diventa rifiuto speciale e dovrebbe essere smaltito a norma di legge, vedi procedura del cane o del gatto presso un ambulatorio veterinario,pratica-società autorizzata smaltimento-inceneritore...
Alessandro Ascheri
27-11-08, 19: 49
Però, scusate, se, in teoria, dovessi denunciare i ricavi della vendita estemporanea di uccelli allora si dovrebbe poter portare in detrazione le spese per il mangime e il mantenimento, no?
marcongiu
27-11-08, 19: 50
ginepraio.... come al solito.
Credo che il baratto e lo scambio siano considerate attività commerciale.
Infatti questi rendono necessario il Registro CITES, per i pappagalli.
Unica modalità che effettivamente non crea reddito è la cessione gratuita.
Però è difficile sostenere di aver ceduto gratuitamente ad un commerciante.
Sinceramente sperare nel buon senso del controllore perché la Legge è vaga non è molto giusto.
Ritengo che una Legge chiara provochi meno trasgressori, cosa ne dite?
Meno male che nessuno a tirato fuori la solita solfa degli allevamenti perennemente in deficit per mangime e attrezzature...
Mi congratulo con noi che abbiamo scritto cose giuste.
marcongiu
27-11-08, 19: 51
Però, scusate, se, in teoria, dovessi denunciare i ricavi della vendita estemporanea di uccelli allora si dovrebbe poter portare in detrazione le spese per il mangime e il mantenimento, no?
Se non sbaglio le spese veterinarie già si può!
maurizio44
27-11-08, 19: 55
Scambiare un animale con del denaro non è considerata cessione, ma vendita. La cessione è quella fatta senza scopo di lucro come da premesse, al di la di tutto comunque le entrate sono sempre soggette al pagamento di imposte. Capisco che le stesse parole possono essere adottate anche nel caso di vendita, ma ci debbono essere i presupposti per poterlo fare. Nella legge, visto che si tratta di attività senza scopo di lucro, si dice cessione proprio per non indurre in equivoco con la vendita dei protoddi di chi lo fa invece per lucro
Giacomo Marino
27-11-08, 21: 48
Beeee... io ho approfodito la materia con un amico finanziere...
Per quanto riguarda la vendita.... il fatto che facciamo parte di associazioni ONLUS non significa niente perchè non è l'associazione diretta ad effettuare la trattativa quindi chiudiamo l'argomento LUCRO; mentre per quanto riguarda l'IVA noi non rientriamo tra i soggetti di cui al punto "2" che ho menzionato in precedenza, per cui decade l'obbligo; resta il fattore reddito...ovvero redditi diversi... per la quale mi ha detto fara sapere appena si sarà sincera della sua linea di pensiero...
la mia personale conclusione invece è, che, essendo quasi impossibile per noi amatori realizzare un'utile dalle vendite degli scarti di selezione, ma appena un recupero delle spese non siamo passibile neppure per quest'ultima!
Cmq vi farò sapere....
Giacomo Marino
27-11-08, 22: 57
Ho appena finito di effettuare una ricerca sul sito dell'ag. entrate... non vi è nulla che richiami il nostro caso...
Giacomo Marino
28-11-08, 11: 45
Allora, chiarito il tutto!
Per quanto riguarda l'IVA come dicevo prima non siamo soggetti poiché manca il requisito 2; per il fattore REDITTI DIVERSI idem, non siamo soggetti all'obbligo in dichiarazione (poiché tra le tante definizioni trovate la più vicina sarebbe "lavoro occasionale" , il nostro è un hobby e non un lavoro) e comunque nel limite annuo di 5.000 euro di utile.
Spero di aver tolto qualche dubbio....
Roberto Giani
28-11-08, 11: 56
Allora, chiarito il tutto!
Per quanto riguarda l'IVA come dicevo prima non siamo soggetti poiché manca il requisito 2; per il fattore REDITTI DIVERSI idem, non siamo soggetti all'obbligo in dichiarazione (poiché tra le tante definizioni trovate la più vicina sarebbe "lavoro occasionale" , il nostro è un hobby e non un lavoro) e comunque nel limite annuo di 5.000 euro di utile.
Spero di aver tolto qualche dubbio....
UTILE o INCASSO?
Perchè c'è una bella differenza.
Esempio: compro una coppia di Cacatua di Leadbeater e la pago 7.000 euro.
Mi fa due piccoli, li vendo a 3.000 euro l'uno= 6.000 euro.
Ho "incassato" più di 5.000 euro, però sono in perdita di 1.000 euro dato che i genitori li ho pagati 7.000 euro e quindi non ho "utile".
In questo caso che si fa?
Giacomo Marino
28-11-08, 12: 30
Mi spiego...
Premessa
non essendo classificabile come attività commerciale non si tiene conto del periodo 1 gennaio 31 dicembre quindi della tenuta complessiva spese/entrate.
Quando si parla di utile si intende il guadagno della cessione, in questo caso tu hai cmq fatto fronte anche a delle spese che non sono solo quelle d'acquisto della coppia ma anche tutto ciò che ne concerne il loro mantenimento, che poi dovrai dividere per ogni singolo soggetto, allora otterai le spese attribuite per ogni singolo soggetto, quindi dalla vendita dovrai detrarre solo queste.
Esempio:
Utile (inteso come guadagno dalla vendita del singolo) - Spese (inteso come i costi per il mantenimentoe la realizzaione del singolo singolo)
fabrizio moretti
28-11-08, 15: 45
Possibile che in tutto il forum o associazione non ci sia un commercialista??????
maurizio44
28-11-08, 15: 51
Forse non avete capito che per commercio in luogo pubblico ci vuole una licenza di esercizio, se non erro si è partiti dalla mostra di RE dove c'è la "mostra scambio". Certo che se vengono a casa e vendete gli animali, non entrando nei famosi 5.000 euro di utili, nessuno può dire nulla e salvo una denuncia nessuno lo saprà, ma in mostra scambio se vi prende un finanziere con i soldi in mano non ci sono attenuenti è commercio non autorizzato.
Giacomo Marino
28-11-08, 19: 18
Forse non avete capito che per commercio in luogo pubblico ci vuole una licenza di esercizio, se non erro si è partiti dalla mostra di RE dove c'è la "mostra scambio". Certo che se vengono a casa e vendete gli animali, non entrando nei famosi 5.000 euro di utili, nessuno può dire nulla e salvo una denuncia nessuno lo saprà, ma in mostra scambio se vi prende un finanziere con i soldi in mano non ci sono attenuenti è commercio non autorizzato.
Ti sbagli!
Cerco la definizione di attività commerciale e poi vedrai...
Ti dico di più nel nostro caso l'unica che si avvicina è l'azienda agricola, che si alleva ma animali per macellazione o sottoprodotti...
Ed in casa tua tanto per essere più precisi un'azienda agricola non puoi aprirla, guarda quali sono i requisiti...
Questo è solo hobby!
Non capisco tutti sti problemi, qualcuno (giustamente) aveva consigliato di andare a leggere "fisco e canarini" che è utile articoletto scritto da un commercialista che spiega bene cosa fare per essere in regola.
marcongiu
29-11-08, 17: 08
appunto, sarebbe stato molto semplice.
comunque è difficile affermare che l'allevamento non è attività commerciale, ci sono allevatori che riescono a tirar su un bel po' in più rispetto alle spese.
Vorrei vedere se, in caso di controllo, possono giustificare migliaia di euro come attività amatoriale, non nascondiamoci dietro un dito.
Comunque come scritto da jalapeno, l'ideale è mettersi a posto con tutte le normative appplicabili e sperare che non ne venga fuori un'altra all'improvviso!
Enzo Patané
29-11-08, 17: 23
Jalapeno a me pare che la discussione sia utilissima e, permettimi, leggendo bene si nota come il parere del commercialista non sia assolutamente corretto.
Mi permetto di suggerire a chiunque abbia idee in proposito di sottoporle in questa discussione perchè sicuramente tante teste sono meglio di una sola.
[=^||||
Giacomo Marino
30-11-08, 11: 19
appunto, sarebbe stato molto semplice.
comunque è difficile affermare che l'allevamento non è attività commerciale, ci sono allevatori che riescono a tirar su un bel po' in più rispetto alle spese.
Vorrei vedere se, in caso di controllo, possono giustificare migliaia di euro come attività amatoriale, non nascondiamoci dietro un dito.
Comunque come scritto da jalapeno, l'ideale è mettersi a posto con tutte le normative appplicabili e sperare che non ne venga fuori un'altra all'improvviso!
Per chi fosse convinto che un allevamento amatoriale sia un'attività comm. vada a guardarsi sul TUIR e/o altro, cercando le varie definizioni ...
cosi vi farete convinti che la norma non definisce il nostro caso...
massimo abbruzzese (articiocca)
30-11-08, 12: 36
Leggo ancora oggi la discussione e se permettete vorrei dire la mia. Dal 1996 sono Ragioniere commercialista e dal 1° gennaio 2008 sono Commercialista (sez. a). Mentre dal 1994 lavoro per la concorrenza, cioè sono in Guardia di Finanza.
Il discorso è semplicissimo. La cessione di un soggetto in cambio di denaro viene sanzionata in quanto la legge (dello Stato) prevede che tale operazione sia soggetta a imposte dirette e indirette. Cioè IVA e Imposte sui Redditi.
Questo perchè ognuno di noi potrebbe dire che alleva senza scopo di lucro (e noi lo facciamo), ma ci ritroveremmo migliaia di persone che sotto questa parola (allevatore) si nasconderebbero per effettuare una vera e propria attività commerciale. I soggetti in vendita per esempio a Reggio Emilia qualcuno si sente di garantire che siano allevati da chi li stava commercializzando. Potrei facilmente acquistarli da terzi e rivenderli effettuando una vera e propria operazione lucrativa senza poter essere smentito.
Infatti si chiama mostra scambio forse perchè gli stessi organizzatori sanno che non può essere effettuata un'attività commerciale senza le dovute autorizzazioni. Cosa diversa è per gli operatori commerciali (gli allevamenti) che regolarmente vendono a norma di legge.
ESCAMOTAGE? Bisogna capire la motivazione che ci spinge ad allevare. Se poi si vuole creare un'attività commerciale legata alla nostra passione ci sono forme agevolative per attività con volumi d'affari non eccessivi e per tipologie di costituzione delle attività (logicamente una ditta individuale presenta meno obblighi e adempimenti fiscali di una società di persone o capitali).
Spero di aver dato un piccolo aiuto a chi legge.
Attilio Casagrande
30-11-08, 13: 19
Grazie Massimo della precisazione, ma allora i nostri soggetti amatoriali, non si possono vendere assolutamente , vanno solo ceduti,regalati.
Io ho sentito dire di un tetto massimo di valore che dovrebbe essere d 2500 euro annui, sotto questa cifra si possono vendere come vendere i prodotti in eccesso d casa tipo frutta e verdure, ma sono tutti con obbligo di autofattura ?
Se potresti in caso dirci di cosa abbiamo bisogno per poter vendere in sicurezza i nostri animali, senza aprire una partita iva.
Giacomo Marino
30-11-08, 14: 47
Leggo ancora oggi la discussione e se permettete vorrei dire la mia. Dal 1996 sono Ragioniere commercialista e dal 1° gennaio 2008 sono Commercialista (sez. a). Mentre dal 1994 lavoro per la concorrenza, cioè sono in Guardia di Finanza.
Il discorso è semplicissimo. La cessione di un soggetto in cambio di denaro viene sanzionata in quanto la legge (dello Stato) prevede che tale operazione sia soggetta a imposte dirette e indirette. Cioè IVA e Imposte sui Redditi.
Questo perchè ognuno di noi potrebbe dire che alleva senza scopo di lucro (e noi lo facciamo), ma ci ritroveremmo migliaia di persone che sotto questa parola (allevatore) si nasconderebbero per effettuare una vera e propria attività commerciale. I soggetti in vendita per esempio a Reggio Emilia qualcuno si sente di garantire che siano allevati da chi li stava commercializzando. Potrei facilmente acquistarli da terzi e rivenderli effettuando una vera e propria operazione lucrativa senza poter essere smentito.
Infatti si chiama mostra scambio forse perchè gli stessi organizzatori sanno che non può essere effettuata un'attività commerciale senza le dovute autorizzazioni. Cosa diversa è per gli operatori commerciali (gli allevamenti) che regolarmente vendono a norma di legge.
ESCAMOTAGE? Bisogna capire la motivazione che ci spinge ad allevare. Se poi si vuole creare un'attività commerciale legata alla nostra passione ci sono forme agevolative per attività con volumi d'affari non eccessivi e per tipologie di costituzione delle attività (logicamente una ditta individuale presenta meno obblighi e adempimenti fiscali di una società di persone o capitali).
Spero di aver dato un piccolo aiuto a chi legge.
Io non ne sono convinto!
per l'iva ci vogliono tre requisiti: oggettivo(ok); soggettivo( noi cosa saremmo???? perchè? dove scritto?); territoriaità(ok).
Per quanto riguarda i redditi invece sarebbero, a mio dire redditi diversi? giusto? mi diresti tutti i casi dei redditi diversi?
Scusa per tutte queste domande, ma ne voglio anch'io venire a capo!!!
Roberto Giani
30-11-08, 16: 27
(...)
Il discorso è semplicissimo. La cessione di un soggetto in cambio di denaro viene sanzionata in quanto la legge (dello Stato) prevede che tale operazione sia soggetta a imposte dirette e indirette. Cioè IVA e Imposte sui Redditi.
(...)
Scusa, ma in questo caso, eBay come si inserisce?
Mi sembra si vendano liberamente moto, cellulari ed articoli vari di elettronica, libri, quadri, abbigliamento , CD...
Mi sbaglio?
Grazie mille per una tua risposta chiarificatrice.
marcongiu
30-11-08, 17: 50
D'accordissimo con massimo abbruzzese, specialmente nel passaggio che si riferisce alla mostra scambio di Reggio, ma non solo di reggio, ma in tutte le mostre nel territorio nazionale.
Purtroppo è tollerato ma non è giusto che lo sia.
Mi riferisco principalmente ai commercianti di professione che pagano tasse, hanno spese con tutte le cose conesse al commercio, che hanno la concorrenza anche dagli "amatori" o "appassionati" (dei soldi altrui!), che comunque riescono a incassare migliaia di euro esentasse.
Ci sono gli "allevatori" rinomati che riescono a vendere i propri soggetti a diverse centinaia di euro, siano essi pappagalli, cardellini, canarini. Tutto in nero logicamente!
Mi piacerebbe che gli allevatori che compiono questa attività per passione, prendessero le distanze da questo tipo di commerciante disonesto, mascherato da allevatore.
Ma che soprattutto la si smettesse di cercare sempre il colpevole negli altri, sapendo bene di essere tutti colpevoli perché se questi soggetti esistono e prosperano è anche colpa nostra.
Bisogna avere il coraggio di isolarli.
Io ho sentito dire di un tetto massimo di valore che dovrebbe essere d 2500 euro annui, sotto questa cifra si possono vendere come vendere i prodotti in eccesso d casa tipo frutta e verdure, ma sono tutti con obbligo di autofattura ?
i redditi ricavati da vendite casuali inferiori a 2.500 € annui non hanno bisogno di dichiarazione.....
il problema sussiste per la fauna autoctona: dove se si tratta di allevatore amatoriale deve cedere i soggetti senza ricavato.... mentre se è un commerciante deve emettere fattura con gli indicativi riguardante i soggetti.....
maurizio44
30-11-08, 21: 48
Sono contento che un rappresentante della Guardia di Finanza abbia fatto sentire un autorevole pensiero. Tra l'altro, al di la dell'aspetto fiscale, c'è anche un aspetto amministrativo che riguarda licenza, iscrizione camera commercio, regolamenti comunali e sciocchezze del genere. Se i "vu cumprà" non sono in regola come possono esserlo allevatori che hanno un giro d'affari ben oltre i 5.000 euro? E badate che il principio è lo stesso,in Italia per esercitare una qualsiasi attività imprenditoriale bisogna essere autorizzati al di la del volume d'affari.
Giacomo Marino
30-11-08, 21: 56
Io ci rinuncio!
Giacomo Marino
30-11-08, 22: 04
Scusatemi in merito all'iva ho fatto diverse ricerche questa è una, tanto per farla sintetica:
Presupposto dell'imposta [modifica]
Esistono tre condizioni che devono essere rispettate perché un'operazione sia assoggettata ad IVA:
1. presupposto oggettivo: deve trattarsi di una cessione di beni o di una prestazione di servizi rientranti tra quelle previste dalla normativa;
2. presupposto soggettivo: le operazioni di cui al punto precedente devono essere effettuate nell'esercizio di imprese, arti e professioni. La conseguenza di tale norma è, ad esempio, la non assoggettabilità ad IVA delle vendite effettuate da privati;
3. presupposto territoriale: le operazioni devono essere effettuate all'interno dello stato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_valore_aggiunto
Giacomo Marino
30-11-08, 22: 10
Aggiungo, che se cosi non fosse... ogni cosa che un privato cede ad un'altro privato sarebbe soggetta ad IVA, a me nnon risulta sia cosi!
Esempio: acquisto/vendo la mia macchina usata, acquisto/vendo una cosa di casa, ect ect ect
maurizio44
30-11-08, 22: 22
Ma io non faccio specifico riferimento all'IVA che va versata se si supera un certo volume d'affari, ma comunque alla mancanza di una ricevuta fiscale per emettere la quale bisogna essere iscritti alla Camera di Commercio. E' inutile che si parla di hobby di spese e di entrate a pareggio e la non prevista regolamentazione del settore ecc. Tutto ciò che è commercio anche piccolo andrebbe inquadrato in una qualche maniera in attività economica se ci sono delle entrate se si hanno dei dubbi si chieda alla Guardia di Finanza. Sarà la Guardi di Finanza a stabilire come si deve fare e se si può fare......
maurizio44
30-11-08, 22: 33
Per questo motivo si è usato l'escamotage di definirla mostra scambio, perchè in realtà non dovrebbero comparire i soldi, ma si dovrebbero scambiare i soggetti tra allevatori. Chiudono tutti un occhio visto che le mostre sono una volta l'anno, e gli addetti al commercio di tale settore fanno buon viso a cattivo gioco perchè altrimenti non avrebbero vita facile neanche loro. Sappiamo tutti che la vendita dei soggetti serve a rientrare delle spese, ma non ci possiamo appigliare a nessuna scusa, chi alleva non ha una licenza un autorizzazione ad allevare, spesso neanche la ASL è al corrente delle nostre attività.....E' tutto un vivi e lascia vivere. Quello che consiglio è di stare attenti a quando si fa riferimento a denaro perchè prima o poi sono convinto che qualche cosa di traverso ci va.....
Roberto Giani
01-12-08, 10: 04
Scusa, ma in questo caso, eBay come si inserisce?
Mi sembra si vendano liberamente moto, cellulari ed articoli vari di elettronica, libri, quadri, abbigliamento , CD...
Mi sbaglio?
Grazie mille per una tua risposta chiarificatrice.
Mi sembra che ancora nessuno si esprima per chiarirmi il fenomeno di eBay...
Credo sia impossibile che uno strumento così grande, così diffuso e così noto possa esistere essendo illegale.
PierpaoloPalozzo
01-12-08, 11: 54
Mi sembra che ancora nessuno si esprima per chiarirmi il fenomeno di eBay...
Credo sia impossibile che uno strumento così grande, così diffuso e così noto possa esistere essendo illegale.
Ciao Roberto,
spulciando qua e la i vari forum, ho trovato questa risposta al tuo quesito...credo sia abbastanza attendibile!?
"La vendita occasionale tra privati di beni usati è legale e non comporta nessun obbligo di imposte dirette e indirette.
Tale vendita potrebbe rappresentare una sorta di lavoro autonomo occasionale non soggetto a partita Iva (ma comunque tassabile in dichiarazione come reddito diverso) nel caso di vendita di prodotti fatti artigianalmete o vendita reiterata (se si configura come autonoma e organizzata scatta l'obbligo della p.iva) di articoli nuovi. A meno che poi tu non sia un rivenditore di beni usati (non credo); in tal caso la vendita di tali beni è tassabile e soggetta al regime ordinario o forfettario per ciò che riguarda l'Iva."
maurizio44
01-12-08, 15: 00
Penso che vendere saltuariamente tra privati anche su internet non possa essere paragonato alla vendita in pubblico fatta a RE. Se così non fosse si potrebbe sempre accosionalmente mettere un banchetto per strada e vendere i canarini, magari in occasione della fiera del paese, che c'è una volta l'anno. Infatti RE c'è una volta l'anno e nei padiglioni dell'ente fiere.
Roberto Giani
01-12-08, 16: 09
Si sta parlando di due cose diverse, secondo me.
Un conto è Reggio Emilia (che comunque, essendo una volta l'anno, mi pare occasionale e non continuativa) un conto è se, in generale, noi allevatori hobbistici possiamo o no cedere il nostro surplus per denaro.
Dalle risposte avute, sinceramente ancora non ho chiarezza nella mia mente.
Esiste poi un'altro aspetto legislativo che non mi va giù.
Se prendo dei soldi come "reddito diverso", sono tassato, però le spese che ho per ottenere questo reddito diverso non le posso detrarre perchè non ho partita iva (essendo allevamento amatoriale).
Non mi sembra giusto.
Ana-Maria
01-12-08, 18: 10
Se permettete vorrei dire 2-3 cose. Prima di tutto le imposte si applicano al reddito lordo(al lordo delle imposte), cioè la differenza tra ricavi totali e costi totali.L'utile invece è la differenza tra il reddito lordo e le imposte(detto anche reddito netto).Quindi quello che ha detto Jacksea sui 5000 euro di utili è un dato errato prima per il motivo che le imposte si applicano al reddito lordo e poi perchè non credo che la somma sia così alta, dico questo perchè io sono per il momento a carico di mia madre perchè sono ancora studentessa, però se dovessi lavorare per non essere considerata indipendente dovrei avere un reddito lordo annuo non superiore a 2280 euro.
Per quanto riguarda il lavoro occasionale non ha niente a che fare con l'allevare , prima perchè l'allevare non è un lavoro e poi la cosa che ci interessa a noi è il fatto che quando si parla di lavoro occasionale si parla di prestazione d'opera e per questa prestazione si riceve un compenso che è soggetto a ritenuta fiscale, quindi le tasse si pagano lo stesso anche se in maniera diversa;cosa che non succede quando un allevatore vende i suoi soggetti.
Per la partita IVA non saprei cosa dire, però comunque se vogliamo parlare di allevatori veramente amatoriali non credo possano essere soggetti all'obbligo di avere la P.iva perchè non eseguono ne attività professionale, ne commerciale..Invece per quelli che vendono un numero elevato di soggetti all'anno mi sembra giusto che siano soggetti all'obbligo di pagare le tasse, mi basta pensare a chi alleva ara o specie simili che costano un bel pò di soldi oppure anche a quelli che allevano specie comuni però che per dati motivi hanno soggetti che valgono molto e gli cedono ottenendo un ricavato sicuramente più alto rispetto ai costi sostenuti.
Probabilmente quello che ho detto non è molto utile, però proverò a chiedere al mio prof di diritto commerciale cosa ne pensa e se magari ci sono leggi che chiariscano un pò questo dubbio.
fabrizio moretti
01-12-08, 19: 57
Per quanto riguarda Reggio e le altre mostra/scambio, avete notato che solo i tavoli sono degli allevatori mentre gli stand o aree sono dati in affitto a chi ha negozi o importatori, tutti con P.I. e infatti insieme alle certificazioni rilasciano ricevuta fiscale con importo e n° anello....
Attilio Casagrande
01-12-08, 21: 13
Penso che vendere saltuariamente tra privati anche su internet non possa essere paragonato alla vendita in pubblico fatta a RE. Se così non fosse si potrebbe sempre accosionalmente mettere un banchetto per strada e vendere i canarini, magari in occasione della fiera del paese, che c'è una volta l'anno. Infatti RE c'è una volta l'anno e nei padiglioni dell'ente fiere.
Se permetti Maurizio, per vendita occasionale, si intende in occasione di fiera degli uccelli o mostra uccelli, non si può fare vendita occasionale al mercato settimanale, per cui penso che RE sia pur sempre vendita occasionale n quanto si tratta di uccelli, se poi fosse illegale perchè l'ente fiera permette ai privati di vendere, dovrebbe chiedere una documentazione a tal proposito.
Giacomo Marino
01-12-08, 21: 24
Se permettete vorrei dire 2-3 cose. Prima di tutto le imposte si applicano al reddito lordo(al lordo delle imposte), cioè la differenza tra ricavi totali e costi totali.L'utile invece è la differenza tra il reddito lordo e le imposte(detto anche reddito netto).Quindi quello che ha detto Jacksea sui 5000 euro di utili è un dato errato prima per il motivo che le imposte si applicano al reddito lordo e poi perchè non credo che la somma sia così alta, dico questo perchè io sono per il momento a carico di mia madre perchè sono ancora studentessa, però se dovessi lavorare per non essere considerata indipendente dovrei avere un reddito lordo annuo non superiore a 2280 euro.
Per quanto riguarda il lavoro occasionale non ha niente a che fare con l'allevare , prima perchè l'allevare non è un lavoro e poi la cosa che ci interessa a noi è il fatto che quando si parla di lavoro occasionale si parla di prestazione d'opera e per questa prestazione si riceve un compenso che è soggetto a ritenuta fiscale, quindi le tasse si pagano lo stesso anche se in maniera diversa;cosa che non succede quando un allevatore vende i suoi soggetti.
Per la partita IVA non saprei cosa dire, però comunque se vogliamo parlare di allevatori veramente amatoriali non credo possano essere soggetti all'obbligo di avere la P.iva perchè non eseguono ne attività professionale, ne commerciale..Invece per quelli che vendono un numero elevato di soggetti all'anno mi sembra giusto che siano soggetti all'obbligo di pagare le tasse, mi basta pensare a chi alleva ara o specie simili che costano un bel pò di soldi oppure anche a quelli che allevano specie comuni però che per dati motivi hanno soggetti che valgono molto e gli cedono ottenendo un ricavato sicuramente più alto rispetto ai costi sostenuti.
Probabilmente quello che ho detto non è molto utile, però proverò a chiedere al mio prof di diritto commerciale cosa ne pensa e se magari ci sono leggi che chiariscano un pò questo dubbio.
Finalmente qualcuno che la pensa come me...
1--.
maurizio44
02-12-08, 10: 41
E chi ti dice che sei autorizzato a vendere? Quella si chiama "mostra scambio".
Gli unici che sono autorizzati a vendere sono i commercianti e le ditte che pagano ben altre cifre per poterlo fare in fiera. Comunque se vuoi seguitare a pensarla così non ci sono problemi per me la discussione non ha più senso con questi presupposti. Ti auguro solo di non inbatterti in qualche pignolo che ti possa far ricredere di prepotenza.
maurizio44
02-12-08, 10: 43
P.S. Parlavo di fiera che si fa nei paesi solo una volta l'anno , no del mercato settimanale.
Giacomo Marino
02-12-08, 11: 17
Beee... sarà anche come dici tu... non voglio insistere...
però io ne sono convinto, perchè ho chiesto a persone esterne del mestiere... e visto che non mi bastava gli ho anche chiesto di mostrarmi tutte le varie definizioni incontrare durante la discussione ed il risultato è... che la nostra situazione non e inquadrabile dalla norma...!
Se tu hai qualcosa di documentabile, mostracelo... non potra fare altro che ricredermi ed accettare un giusto parere..!
marcongiu
02-12-08, 11: 31
Credo che bisogna fare una distinzione tra appassionato e allevatore.
Per me un appassionato non potrà mai guadagnare dal suo hobby.
Mentre un allevatore è quello che produce centinaia di esemplari (canarini, indigeni, pappagalli etc), vendendo i propri esemplari a chiunque.
Secondo me i secondi sono dei commercianti che si nascondono dietro il loro hobby, svolgendo una attività commerciale in nero.
Quanti allevatori di canarini producono centinaia di esemplari vendendoli a caro prezzo in tutta europa? sfruttando il nome che si sono fatti negli anni (magari unmondiale vinto negli anni settanta...)
Quanti allevatori cedono i loro anelli a terzi? quanti inanellano all'estero?
Questi, che molti conoscono, sono quelli da fermare e possibilmente denunciare, perché per colpa di questi pochi veniamo additati tutti quanti.
maurizio44
02-12-08, 15: 33
Alla fine ci sei arrivato. Non è regolamentato dalla norma. Quindi non lo puoi fare. Ecco tutti i rigiri di parole per non parlare di vendita o di mercato per far si che una tantum chiudano un occhio.
massimo abbruzzese (articiocca)
03-12-08, 00: 50
Signori mi sono permesso di informarmi anche presso l'Agenzia delle Entrate con un quesito visto che la nostra attività non viene esplicitamente regolamentata (ciò non significa che possiamo fare quello che vogliamo o che ci conviene). Comunque la vendita di beni usati (ebay) non è assimilabile alla vendita di animali vivi soggetti tra l'altro a tante altre normative in materia sanitaria etc.
Quindi una volta ricevuta risposta dall'agenzia delle entrate, quella risposta ha validità a tutti gli effetti.
E comunque in via preliminare e molto ufficiosa mi è stato detto che non è possibile vendere anche perchè il fatto di non essere soggetto commerciale (o artigianale) non significa che si possa vendere senza essere assoggettati a tassazione.
Anche perchè chi è delegato ai controlli non potendo attenersi a nessuna documentazione fiscale non potrebbe mai sapere se il tetto di 2500/5000 o altro qualsiasi tetto monetario è stato superato o se nel corso di un anno sono stati venduti soggetti in una solo fiera o anche in altri 50 mercati rionali (quindi diventando un'attività commerciale vera e propria e non occosionale). Quindi molti venderebbero senza più aprire partita IVA o attività commerciali.
Cristiano Ferrari
03-12-08, 07: 24
Ottimo come sempre Max!//[[]]
Enzo Patané
03-12-08, 08: 08
Grazie Max, adesso abbiamo lel idee più chiare.
[[//]*[[//]*[[//]*
Giacomo Marino
03-12-08, 10: 08
Grazie max, aspettiamo l'esito per trarne le conclusioni!
maurizio44
03-12-08, 17: 10
Scusa Massimo il quesito lo hai posto per la vendita occasionale tra privati o per la vendita in luogo pubblico in occasione di una mostra o fiera od altro avvenimento in luogo aperto al pubblico?
Giacomo Marino
03-12-08, 17: 33
Scusa Massimo il quesito lo hai posto per la vendita occasionale tra privati o per la vendita in luogo pubblico in occasione di una mostra o fiera od altro avvenimento in luogo aperto al pubblico?
Scusate, ma perchè non si potrebbe definire anche occassionale la mostra o la fiera...!?
Fin dei conti quante volte l'anno sono!
Non credo che ci siano allevatori che riescano a farne poi cosi tante, poichè, costa presenziare a queste occassioni.
maurizio44
03-12-08, 22: 37
Occasionale tra privati in luogo privatoè un conto, in una fiera devi prenotare ed impegnare un posto in un luogo frequentato da persone che vanno per comprare. Ribadisco anche il concetto che non è la sola parte fiscale che si debba guardare, ma anche quella dei regolamenti locali, che riguardano i comuni che rilasciano licenze e permessi. Ritorno a fare il discorso del vu cumpra, anche lui si potrebbe appellare alla vendita casuale. Un giorno vende una cosa un giorno un'altra......
Cari amici, un saluto a tutti voi dichiarandovi il mio personale apprezzamento per la "qualità" degli argomenti trattati nell'interesse di un comune "hobby". I confronti sono sempre un momento di crescita sociale importantissimo, nell'ottica di acquisire nuove conoscenze o anche semplici attimi di riflessione per correggere comportamenti fin qui ritenuti legittimi.
Premesso questo, per meglio inquadrare il problema “vendite o non vendite”, bisogna un porre un attimo di attenzione sulla qualifica di “allevatore sportivo o amatoriale” è qui scopriamo che questa figura è differente da un “allevatore commerciale”. L’allevatore amatoriale è un soggetto che alleva senza fine di lucro e qui si chiude il cerchio: questi è un “amatore” che sa a priori di rimettere anche qualche “soldino”, pur di deliziarsi nel suo hobby.
Gli spazi alle mostre ornitologiche riservate agli allevatori, sono differenti dagli stand commerciali, infatti si parla di tavoli “mostra scambio”, a differenza degli stand riservati ai commercianti in regola con licenze e fisco.
Ma, se mi è permesso evidenziare, tutto è chiarissimo nell’articolo “Fisco e Canarini” segnalato dal collega “Tragopan”: : Dura lex, sed lex.
massimo abbruzzese (articiocca)
14-12-08, 20: 02
Ho fatto una chiacchierato anche con un paio di funzionari dell'Agenzia delle Entrate. Uno dei due il mio fratellone. Mi è stato detto che primo non possiamo appellarci ad analogie autonomamente (chi paragonava la vendita dei soggetti allevati all'agricoltore che vendeva i prodotti del proprio campo - preciso che in quel caso è prevista la vendita nelle "immediate vicinanze" - a Reggio ho trovato un commerciante di Genova con il banchetto nel settore di mostra scambio) e secondo che bisogna porre il quesito all'Agenzia delle Entrate del luogo di residenza del richiedente/allevatore. Qualora l'Agenzia rispondesse (ha precisato che al 90 % non risponderà essendoci una vacatio legis) quella risposta ha si valore ma solo nella regione dove l'Agenzia si trova. Pertanto se da Milano andiamo a fare una MOSTRA - SCAMBIO a Piacenza quella risposta dell'Agenzia dell?Entrate della Lombardia potrebbe non avere più effetto.
Va inoltre precisato (per esperienza personale e lavorativa) che le leggi vanno solitamente strette a chi è in regola per colpa dei furbi e di chi le ignora (cioè chi vorrà vendere qualche soggetto per recuperare le spese per il suo allevamento all'unica mostra che partecipa si vedrà applicate le stesse sanzioni di chi vende soggetti a centinaia a diverse mostre in tutta Italia).
Rassegnamoci. Qualkuno chiedeva l'escamotage. Cercherò di trovarlo e proporlo al più presto. GRAZIE
Roberto Giani
15-12-08, 16: 15
(...)
Rassegnamoci. Qualkuno chiedeva l'escamotage. Cercherò di trovarlo e proporlo al più presto. GRAZIE[/COLOR][/COLOR]
Continuo ad essere confuso.
In qualunque altro hobby c'è sto problema o solo nel nostro?
Cerco di spiegarmi meglio.
Amatori di moto vecchie: si scambiano pezzi, accessori ecc. e girano tranquillamente i soldi nelle mostre scambio: anche loro sono nell'illegalità?
Collezionisti di francobolli e di monete: si scambiano i pezzi a suon di denaro: anche questo è illegale?
Insomma, lo scambio di piccoli volumi di merci tra privati, non può essere regolato con pagamento in denaro? Bisogna per forza avere una partita iva per lo scambio merce-denaro? Nel qual caso bisogna limitarsi al baratto?
Giacomo Marino
15-12-08, 16: 38
Qui ognuno continua a dir la sua...
mi sembra di capire che la verità è una sola non vi sono norme ad hoc per hobby, collezionismo o altro....
quindi ognuno fa come meglio crede...!
Si potrebbero fare 1/100/1000 esempi di trattative tra privati non regolamentate dalle norme... eppure il fisco è consapevole ed a conoscenza di questa realtà , non vi sarebbe consenso da parte di allevatori, amatori , collezionisti, o altro nel essere regolamentati da norme che sanciscono costi elevati per un semplice hobby.... immaginate se dovessimo tenere la p.i. o altro come tutti quanti farebbero lievitare i prezzi.... nessuno avrebbe + un hobby a quei costi e molti meno acquisterebbero....
Matteo Milani
10-03-12, 20: 58
Salve, sono nouvo del forum, se ho capito bene dalla legge ripotata,un allevamento a fine ornamentale con non più di 30 uccelli(fringillidi,turdidi), non è necessaria una autorizzazione da parte della provincia di appartenenza e non si devono tenere registri di alcun tipo?
Matteo
Alberto Nebbia Colomba
12-03-12, 13: 39
La normativa varia da regione a regione.
In Emilia-Romagna si deve fare riferimento alla L.R. n. 8/1994.
Salve,
ragazzi oggi chiacchierando con degli amici mi sono imbattuto ad affrontare un' argomento, forse meglio un problema....
ma la vendita e legale o no.....????
mi spiego....[[//]*
ovviamente essendo un' allevatore, come tutti devo liberarmi dei soggetti novelli e non che non mi servono alla selezione, giusto!
io di solito ....! effettuo la vendita singola o in blocco nelle fiere o mostre scambio....
poniamo il caso che durante la vendita, quindi di fronte all'evidenza, si presenta qualcuno della finanza/ag. entrate o altro...
come va a finire...?????
mi possono multare o altro...????
abbiamo qualche legge o norme dalla nostra parte?????
a voi .....[=^||
Ciao.......esistono i certificati di cessione per uccelli vivi.....vanno compilati in ogni sua voce, e sul certificato è precisato...il numero allevatore, l'anno dei novelli o uccelli, iscrizone, e dati dell'acquirente.
Se sei regolarmente iscritto...non dovrebbero dire nulla...amenochè tu non faccia il furbo........e....naturalmente non a fini lucrosi.
Daniele
Ma quindi non possiamo vendere i novelli in esubero a un commerciante o un privato? Aiuto più leggo più non capisco
Lancashire
15-06-12, 15: 18
Per chi faceva riferimento ad Ebay
http://www.pc-facile.com/news/guardia_finanza_indaga_evasori_ebay/61706.htm
L'indagine è per "scoprire i venditori abituali"
Per cui fanno riferimento a chi ha pagato diritti (percentuali sulla vendita) ad Ebay per vendite maggiori di un certo importo (si mira ad eventuali evasori per importi rilevanti.)
Su Ebay si vendono normalmente "cose usate proprie" e l'eventuale cessione anche se di un quadro di propria proprietà di Picasso da 5 milioni di euro è fuori da ogni imposizione fiscale. ... (anche se potrebbe essere soggetto ad accertamenti di verifica ... )
> ad esempio uno svuota la propria soffitta vendendo su Ebay le cose vecchie ritrovate e la completa cessione ha termine diciamo in un mesetto è fuori da ogni indagine o imposizione fiscale.
> ad esempio un'altro svuota la propria biblioteca da 10.000 volumi e ci mette 3 anni l'operazione potrebbe dare adito ad indagine da parte degli enti preposti ma anche in questo caso si è fuori da ogni imposizione fiscale.
> ma diversi acquistano e rivendono su Ebay anche cose usate, questa tipologia di attività può essere "occasionale" e soggetto a sole imposte o "continuativa" soggette ad IVA , Imposte Camera Commercio ed ammenicoli vari.
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it