marco cotti
09-11-07, 19: 21
Gli Uccelli del Genere Liocichla Swinhoe 1877
di Alamanno Capecchi
Appartengono al genere Liocichla tre Specie di Uccelli di taglia medio-piccola con livrea prevalentemente poco appariscente (bruno, grigio-oliva) ravvivata in alcune parti del corpo da piume e penne rosse o gialle.
Di aspetto ricordano i Garruli (Genere Garrulax) ma sono più piccole e di
struttura meno robusta. Vivono nella parte bassa, ricca di macchie e cespugli, delle foreste montane di alcune regioni asiatiche.
Le uova (quattro o cinque), colorate e abbastanza mimetiche, vengono deposte in nidi a forma di tazza, collocati a circa due metri dal suolo, ma anche più in basso. L'incubazione dura dodici - tredici giorni; altrettanti giorni occorrono prima dell'involo.
Classificazione e distribuzione
Lo studio della sistematica, che si avvale attualmente dell'analisi del DNA di
Uccelli ascritti a Famiglie o a Specie diverse, per verificare le supposte differenze o affinità, fa ritenere che in un prossimo futuro vi potranno essere rilevanti cambiamenti nelle classificazioni tradizionali.
Qui di seguito la classificazione tratta dalla seconda edizione, aggiornata,
dell'autorevole: A complete Checklist of the Birds of the World (O. cit.), nella quale tra i numerosi cambiamenti, rispetto le precedenti edizioni, la sottofamiglia Timalinee ha ripreso il ruolo di famiglia: Timalidae.
(I nomi in italiano sono quelli riportati dall'Enciclopedia Illustrata degli Uccelli di
C.R. Perrins.)
Famiglia Timalidae.
Genere Liocichla.
Liocichla phoenicea (Liocichla f a c c i a rossa)
Liocichla omeiensis (Liocicla del monte Omei)
Liocichla steerii (Liocicla di Steere)
Liocichla f a c c i a rossa
È fra le tre Specie quella che raggiunge le maggiori dimensioni (L.T. media 23 cm)
e la più appariscente per il caratteristico colore cremisi, più scuro nel maschio, dei lati della testa e del collo. Occupa un vasto areale e viene divisa in quattro
Sottospecie così distribuite.
L p. phoenicea E. Himalayas.
L. p. bakeri. S Assam, NW Burma.
L. p. ripponi. E & S Burma, NW Thailand.
L p. wellsi. S Yunnan, N Indochina.
Vive tra i 900 e i 2200 metri nelle foreste umide e sempreverdi, frequenta anche i margini dei boschetti lungo i sentieri montani.
Liocicla del monte Omei.
Specie monotipica presente sul monte Omei nella provincia di Szechwan (Cina centromeridionale).
Taglia leggermente minore della precedente (L.T. 20 cm circa).
Liocicla di Steere
M o n o t i p i c a è la più piccola delle tre Specie con una L.T. media di 18 cm. Ha una peculiare macchia gialla a forma di mezzaluna vicino agli occhi. E ’ propria di Taiwan (Formosa), dove vive nella parte meridionale dell'isola, nel sottobosco delle foreste montane tra i 1100 e i 1900 metri. Frequenta anche i frutteti.
V i t a in cattività.
Se i dati che si riferiscono alla biologia in natura di questo Genere di Uccelli sono quanto mai esigui e si riducono a scarne e frammentarie notizie di carattere generale, a pochi disegni, o alla descrizione delle loro principali peculiarità somatiche, quasi inesistenti, per quanto sappia, risultano quelli sulla cattività. Perciò penso abbia qualche interesse la descrizione del comportamento riproduttivo di una coppia di Liocichla phoenicea osservato in voliera dal 1° maggio al 26 agosto del 1991.
Premetto che la coppia, acquistata alla fine di marzo del 1988, a pochi giorni
dall'importazione, non accennò a tentativi di nidificazione nel periodo 1988-1989, eccetto qualche sporadico passaggio della femmina tra i cespugli con un fuscello nel becco, durante la primavera-estate del secondo anno. Le osservazioni sono riportate alla lettera dal blocco appunti, stilate al momento.
Questo modo di scrivere può essere noioso e ripetitivo, ma ha il vantaggio di esporre "dal vivo" i fatti con tutti i particolari.
1° maggio 1991
Le L. hanno fatto il nido, non completamente nascosto, tra i rami di un arbusto a circa un metro e venti centimetri dal piano terra. Ha forma di coppa è piuttosto piccolo se raffrontato alla taglia degli Uccelli. Costruito con fibre vegetali di un materasso in disuso risulta molto accurato, ma privo di
imbottitura interna.
8 maggio
Le L., alternandosi, covano tre uova celesti con piccole macchie e strie nere.
Al momento del controllo (ore 17,30) era presente nel nido la femmina.
Comportamento: calma, tranquilla, si è allontanata, dopo circa un minuto che
l'osservavo stando vicinissimo, e, apparentemente senza manifestare alcun timore, si è posata su un ramo poco distante. Il nido pare in ottime condizioni, nonostante sia abbastanza esposto alla pioggia, che in questi giorni è stata intensa e insistente, con vento e temperature nettamente inferiori alle medie stagionali.
14 maggio
La cova continua in modo regolare ma il comportamento è cambiato. Quando mi avvicino, se costrette a abbandonare il nido, gridano (più intensamente il maschio) come quando vedono un Biacco, (Colubro viridans) mettendo così in allarme tutti gli Uccelli della voliera.
24 maggio
Ho controllato il nido (ore 12,20). Vi è un solo nato, ha l'epidermide scura, le
uova sono scomparse. I genitori si dimostrano attaccatissimi al pullus. Nel
momento che ho avvicinato troppo la mano, la femmina mi ha beccato le dita con veemenza.
25 maggio
(Ore 18,20). Il piccolo, molto vitale, reclama il cibo a becco aperto allungandosi al disopra del nido incostudito appena mi ha sentito. Approfittando dell'assenza dei
genitori alla ricerca affannosa di cibo idoneo, che evidentemente scarseggia, ho tentato di prenderlo (due-tre giorni di età) per esaminarlo, ma la madre mi ha "aggredito".
Sono andato a rifornirmi di larve e pupe di Tenebrior molitor. Ho discostato le
fronde e ho offerto il cibo alla femmina che nel frattempo era tornata nel nido: le ha prese ad una ad una e le ha mangiate, senza paura, accennando anche a imbeccare il piccolo in mia presenza. Ho ripetuto l'operazione alle ore 20: stesso comportamento. Da notare, però, che man mano diminuiva il bisogno di cibo si evidenziava l'atteggiamento aggressivo di difesa, e anziché prendere l'insetto e mangiarlo, lo faceva subito cadere beccandomi le dita.
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continua....
di Alamanno Capecchi
Appartengono al genere Liocichla tre Specie di Uccelli di taglia medio-piccola con livrea prevalentemente poco appariscente (bruno, grigio-oliva) ravvivata in alcune parti del corpo da piume e penne rosse o gialle.
Di aspetto ricordano i Garruli (Genere Garrulax) ma sono più piccole e di
struttura meno robusta. Vivono nella parte bassa, ricca di macchie e cespugli, delle foreste montane di alcune regioni asiatiche.
Le uova (quattro o cinque), colorate e abbastanza mimetiche, vengono deposte in nidi a forma di tazza, collocati a circa due metri dal suolo, ma anche più in basso. L'incubazione dura dodici - tredici giorni; altrettanti giorni occorrono prima dell'involo.
Classificazione e distribuzione
Lo studio della sistematica, che si avvale attualmente dell'analisi del DNA di
Uccelli ascritti a Famiglie o a Specie diverse, per verificare le supposte differenze o affinità, fa ritenere che in un prossimo futuro vi potranno essere rilevanti cambiamenti nelle classificazioni tradizionali.
Qui di seguito la classificazione tratta dalla seconda edizione, aggiornata,
dell'autorevole: A complete Checklist of the Birds of the World (O. cit.), nella quale tra i numerosi cambiamenti, rispetto le precedenti edizioni, la sottofamiglia Timalinee ha ripreso il ruolo di famiglia: Timalidae.
(I nomi in italiano sono quelli riportati dall'Enciclopedia Illustrata degli Uccelli di
C.R. Perrins.)
Famiglia Timalidae.
Genere Liocichla.
Liocichla phoenicea (Liocichla f a c c i a rossa)
Liocichla omeiensis (Liocicla del monte Omei)
Liocichla steerii (Liocicla di Steere)
Liocichla f a c c i a rossa
È fra le tre Specie quella che raggiunge le maggiori dimensioni (L.T. media 23 cm)
e la più appariscente per il caratteristico colore cremisi, più scuro nel maschio, dei lati della testa e del collo. Occupa un vasto areale e viene divisa in quattro
Sottospecie così distribuite.
L p. phoenicea E. Himalayas.
L. p. bakeri. S Assam, NW Burma.
L. p. ripponi. E & S Burma, NW Thailand.
L p. wellsi. S Yunnan, N Indochina.
Vive tra i 900 e i 2200 metri nelle foreste umide e sempreverdi, frequenta anche i margini dei boschetti lungo i sentieri montani.
Liocicla del monte Omei.
Specie monotipica presente sul monte Omei nella provincia di Szechwan (Cina centromeridionale).
Taglia leggermente minore della precedente (L.T. 20 cm circa).
Liocicla di Steere
M o n o t i p i c a è la più piccola delle tre Specie con una L.T. media di 18 cm. Ha una peculiare macchia gialla a forma di mezzaluna vicino agli occhi. E ’ propria di Taiwan (Formosa), dove vive nella parte meridionale dell'isola, nel sottobosco delle foreste montane tra i 1100 e i 1900 metri. Frequenta anche i frutteti.
V i t a in cattività.
Se i dati che si riferiscono alla biologia in natura di questo Genere di Uccelli sono quanto mai esigui e si riducono a scarne e frammentarie notizie di carattere generale, a pochi disegni, o alla descrizione delle loro principali peculiarità somatiche, quasi inesistenti, per quanto sappia, risultano quelli sulla cattività. Perciò penso abbia qualche interesse la descrizione del comportamento riproduttivo di una coppia di Liocichla phoenicea osservato in voliera dal 1° maggio al 26 agosto del 1991.
Premetto che la coppia, acquistata alla fine di marzo del 1988, a pochi giorni
dall'importazione, non accennò a tentativi di nidificazione nel periodo 1988-1989, eccetto qualche sporadico passaggio della femmina tra i cespugli con un fuscello nel becco, durante la primavera-estate del secondo anno. Le osservazioni sono riportate alla lettera dal blocco appunti, stilate al momento.
Questo modo di scrivere può essere noioso e ripetitivo, ma ha il vantaggio di esporre "dal vivo" i fatti con tutti i particolari.
1° maggio 1991
Le L. hanno fatto il nido, non completamente nascosto, tra i rami di un arbusto a circa un metro e venti centimetri dal piano terra. Ha forma di coppa è piuttosto piccolo se raffrontato alla taglia degli Uccelli. Costruito con fibre vegetali di un materasso in disuso risulta molto accurato, ma privo di
imbottitura interna.
8 maggio
Le L., alternandosi, covano tre uova celesti con piccole macchie e strie nere.
Al momento del controllo (ore 17,30) era presente nel nido la femmina.
Comportamento: calma, tranquilla, si è allontanata, dopo circa un minuto che
l'osservavo stando vicinissimo, e, apparentemente senza manifestare alcun timore, si è posata su un ramo poco distante. Il nido pare in ottime condizioni, nonostante sia abbastanza esposto alla pioggia, che in questi giorni è stata intensa e insistente, con vento e temperature nettamente inferiori alle medie stagionali.
14 maggio
La cova continua in modo regolare ma il comportamento è cambiato. Quando mi avvicino, se costrette a abbandonare il nido, gridano (più intensamente il maschio) come quando vedono un Biacco, (Colubro viridans) mettendo così in allarme tutti gli Uccelli della voliera.
24 maggio
Ho controllato il nido (ore 12,20). Vi è un solo nato, ha l'epidermide scura, le
uova sono scomparse. I genitori si dimostrano attaccatissimi al pullus. Nel
momento che ho avvicinato troppo la mano, la femmina mi ha beccato le dita con veemenza.
25 maggio
(Ore 18,20). Il piccolo, molto vitale, reclama il cibo a becco aperto allungandosi al disopra del nido incostudito appena mi ha sentito. Approfittando dell'assenza dei
genitori alla ricerca affannosa di cibo idoneo, che evidentemente scarseggia, ho tentato di prenderlo (due-tre giorni di età) per esaminarlo, ma la madre mi ha "aggredito".
Sono andato a rifornirmi di larve e pupe di Tenebrior molitor. Ho discostato le
fronde e ho offerto il cibo alla femmina che nel frattempo era tornata nel nido: le ha prese ad una ad una e le ha mangiate, senza paura, accennando anche a imbeccare il piccolo in mia presenza. Ho ripetuto l'operazione alle ore 20: stesso comportamento. Da notare, però, che man mano diminuiva il bisogno di cibo si evidenziava l'atteggiamento aggressivo di difesa, e anziché prendere l'insetto e mangiarlo, lo faceva subito cadere beccandomi le dita.
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