Attilio Casagrande
08-01-09, 19: 40
Volevo aprire questa discussione per sapere se qualcuno li alleva, io li ho avuti una decina di anni fà, li ho riprodotti con discreta facilità, una covata all'anno in tardo inverno-inizio primavera, il comportamento da tenere per riprodurli è il seguente:
Bisogna avere una grande gabbia di almeno un metro cubo, la si divide a metà, si predispone una porticina apribile tra il separè, si prparano 2 nidi appesi uno per lato, da una parte il maschio, dall'altra la femmina, ho usato quelli per ondulati o inseparabili, spessore 1,5 cm, all'interno ho sistemato alcuni pezzi di legno marcescente che loro hanno ridotto in truciolo, riempendolo per metà circa dell'altezza con provviste di cibo per l'inverno, questo strato serve per il letargo.
Sono stati divisi subito quando li ho portati a casa, era settembre, a dicembre, davano i primi segni di letargo (erano a temperatura esterna) rimanendo nel nido per circa uno o due giorni al massimo, mi accorgevo dal cibo che rimaneva intatto, questo era composto da una miscela per grandi pappagalli, ghiande, castagne, noci e nocciole, frutta fresca di stagione, molto graditi i kaki in autunno, questi li ingrassavano notevolmente, è importantissimo poter fare il letargo, altrimenti possono morire.
A metà gennaio, si nota uno strano comportamento, sia il maschio che la femmina si cercano tra la rete che li separa, in questo periodo emettono un SCIC molto forte simile al richiamo del tordo bottaccio, ma più forte, è il momento di aprire lo sportello, si rincorrono, giocano e la femmina dopo poco si fà coprire, si lasciano assieme solo per una settimana, quando la femmina comincia a dare segni di nervosimo, e fa scappare il maschio dentro il suo nido, si deve chiudere lo sportello, una volta, ho lasciato qualche giorno in più il maschio libero di girare, risultato, coda mozzata, se non lo separo, la femmina lo avrebbe ucciso.
Le femmine si strappano del pelo come fanno i conigli e scavano una buca nel misto di semi e truciolo, lo imbottiscono bene e al'interno partoriscono i piccoli, da tre a cinque, una volta sei, li allattano, in questo periodo ho fornito cibo più nutriente, pellets da coniglie da riproduzione, e qualche tarma della farina, pane e latte strizzato e qualche goccia di vitamine.
Quando escono per le prime volte, sono circa 2 terzi della mamma, sono bellissimi, hanno un pelo lucidissimo e sono molto curiosi, avendo la mamma molto docile, mi prendeva il cibo dalle mani, anche loro diventavano molto docili.
dopo circa due mesi sono completamente indipendenti ed è bene separarli dalla mamma, a questa età si possono addestrare facimente, ma bisogna tenerli dentro casa, questo periodo, dura per tutta l'estate, ma in autunno, è bene metterli in ambiente esterno, sempre a causa del loro metabolismo che richiede un periodo di letargo.
all'epoca, non avevo la digitale, e purtroppo non ho foto da farvi vedere, ma questa tratta dal web, spiega molto bene la simpatia di queti deliziosi animaletti.
Bisogna avere una grande gabbia di almeno un metro cubo, la si divide a metà, si predispone una porticina apribile tra il separè, si prparano 2 nidi appesi uno per lato, da una parte il maschio, dall'altra la femmina, ho usato quelli per ondulati o inseparabili, spessore 1,5 cm, all'interno ho sistemato alcuni pezzi di legno marcescente che loro hanno ridotto in truciolo, riempendolo per metà circa dell'altezza con provviste di cibo per l'inverno, questo strato serve per il letargo.
Sono stati divisi subito quando li ho portati a casa, era settembre, a dicembre, davano i primi segni di letargo (erano a temperatura esterna) rimanendo nel nido per circa uno o due giorni al massimo, mi accorgevo dal cibo che rimaneva intatto, questo era composto da una miscela per grandi pappagalli, ghiande, castagne, noci e nocciole, frutta fresca di stagione, molto graditi i kaki in autunno, questi li ingrassavano notevolmente, è importantissimo poter fare il letargo, altrimenti possono morire.
A metà gennaio, si nota uno strano comportamento, sia il maschio che la femmina si cercano tra la rete che li separa, in questo periodo emettono un SCIC molto forte simile al richiamo del tordo bottaccio, ma più forte, è il momento di aprire lo sportello, si rincorrono, giocano e la femmina dopo poco si fà coprire, si lasciano assieme solo per una settimana, quando la femmina comincia a dare segni di nervosimo, e fa scappare il maschio dentro il suo nido, si deve chiudere lo sportello, una volta, ho lasciato qualche giorno in più il maschio libero di girare, risultato, coda mozzata, se non lo separo, la femmina lo avrebbe ucciso.
Le femmine si strappano del pelo come fanno i conigli e scavano una buca nel misto di semi e truciolo, lo imbottiscono bene e al'interno partoriscono i piccoli, da tre a cinque, una volta sei, li allattano, in questo periodo ho fornito cibo più nutriente, pellets da coniglie da riproduzione, e qualche tarma della farina, pane e latte strizzato e qualche goccia di vitamine.
Quando escono per le prime volte, sono circa 2 terzi della mamma, sono bellissimi, hanno un pelo lucidissimo e sono molto curiosi, avendo la mamma molto docile, mi prendeva il cibo dalle mani, anche loro diventavano molto docili.
dopo circa due mesi sono completamente indipendenti ed è bene separarli dalla mamma, a questa età si possono addestrare facimente, ma bisogna tenerli dentro casa, questo periodo, dura per tutta l'estate, ma in autunno, è bene metterli in ambiente esterno, sempre a causa del loro metabolismo che richiede un periodo di letargo.
all'epoca, non avevo la digitale, e purtroppo non ho foto da farvi vedere, ma questa tratta dal web, spiega molto bene la simpatia di queti deliziosi animaletti.