Pamela Muzzi
09-01-09, 13: 31
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(http://www.picoodle.com/view.php?img=/3/1/9/zigolo/f_8m_dbc9893.jpg&srv=img37)
[U]Scoiattolo Rosso
Sciurus vulgaris
Linnaeus, 1758
Sistematica
Ordine: Roditori (Rodentia)
Famiglia: Sciuridi (Sciuridae)
Sottofarniglia: Sciurini (Sciurinae)
Sottospecie italiane:
• Sciurus vulgaris fuscoater Altum, 1876
• Sciurus vulgaris italicus Bonaparte, 1838
• Sciurus vulgaris meridionalis Lucifero, 1907
Sono state descritte una quarantina di sottospecie di dubbia validità.
La specie mostra un'ampia variabilità nel colore dei mantello ed è possibile rinvenire individui di colore rossiccio più o meno intenso, altri marrone sino a forme melaniche.
Geonemia
Lo scoiattolo comune occupa quasi tutte le aree boscate dell'Europa e dell'Asia settentrionale sino a raggiungere la Kamciatka, la Corea e l'isola di Hokkaido (Giappone). In Italia è presente in tutta la penisola, mentre è assente nelle isole.
Origine delle popolazioni italiane
Reperti fossili attribuibili a Sciurus vulgaris in Europa, e quindi molto probabilmente anche in Italia, risalgono al Pleistocene medio-superiore.
Dimensioni e Biologia
Circa 220 mm, coda 180mm. Peso 220-230 g. Solitari per la gran parte dei tempo, con rapporti di dominanza, Area familiare media di circa 7,4 ha. Riproduzione da dicembre-gennaio fino ad agosto-settembre. Due picchi di nascite in primavera ed estate. Densità, molto inferiori a quelle dei grigi, tra 0,5 e 1,5 individui/ha.
Distribuzione ecologica
Lo scoiattolo comune vive soprattutto in boschi di conifere e più di rado in quelli di caducifoglie. Frequenta anche parchi urbani e giardini.
Status e conservazione
Pur non essendo disponibili dati sull' entita' numerica, la specie sembra essere comune nelle Alpi e nell'Appennino, mentre è in regressione o assente in molti settori planiziali.
Le popolazioni di questa specie vanno incontro a drastiche riduzioni (sino all'estinzione) nelle aree in cui è stato introdotto lo Scoiattolo Grigio, a causa di una diretta competizione. La frammentazione delle aree boschive rappresenta un altro fattore di impoverimento numerico ed abbassamento di variabilità per le popolazioni di questa specie.
Tratto da HABITAT n.° 104 luglio 2000 pag.79
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[U]Scoiattolo Rosso
Sciurus vulgaris
Linnaeus, 1758
Sistematica
Ordine: Roditori (Rodentia)
Famiglia: Sciuridi (Sciuridae)
Sottofarniglia: Sciurini (Sciurinae)
Sottospecie italiane:
• Sciurus vulgaris fuscoater Altum, 1876
• Sciurus vulgaris italicus Bonaparte, 1838
• Sciurus vulgaris meridionalis Lucifero, 1907
Sono state descritte una quarantina di sottospecie di dubbia validità.
La specie mostra un'ampia variabilità nel colore dei mantello ed è possibile rinvenire individui di colore rossiccio più o meno intenso, altri marrone sino a forme melaniche.
Geonemia
Lo scoiattolo comune occupa quasi tutte le aree boscate dell'Europa e dell'Asia settentrionale sino a raggiungere la Kamciatka, la Corea e l'isola di Hokkaido (Giappone). In Italia è presente in tutta la penisola, mentre è assente nelle isole.
Origine delle popolazioni italiane
Reperti fossili attribuibili a Sciurus vulgaris in Europa, e quindi molto probabilmente anche in Italia, risalgono al Pleistocene medio-superiore.
Dimensioni e Biologia
Circa 220 mm, coda 180mm. Peso 220-230 g. Solitari per la gran parte dei tempo, con rapporti di dominanza, Area familiare media di circa 7,4 ha. Riproduzione da dicembre-gennaio fino ad agosto-settembre. Due picchi di nascite in primavera ed estate. Densità, molto inferiori a quelle dei grigi, tra 0,5 e 1,5 individui/ha.
Distribuzione ecologica
Lo scoiattolo comune vive soprattutto in boschi di conifere e più di rado in quelli di caducifoglie. Frequenta anche parchi urbani e giardini.
Status e conservazione
Pur non essendo disponibili dati sull' entita' numerica, la specie sembra essere comune nelle Alpi e nell'Appennino, mentre è in regressione o assente in molti settori planiziali.
Le popolazioni di questa specie vanno incontro a drastiche riduzioni (sino all'estinzione) nelle aree in cui è stato introdotto lo Scoiattolo Grigio, a causa di una diretta competizione. La frammentazione delle aree boschive rappresenta un altro fattore di impoverimento numerico ed abbassamento di variabilità per le popolazioni di questa specie.
Tratto da HABITAT n.° 104 luglio 2000 pag.79