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Visualizza la versione completa : tarme della farina



Attilio Casagrande
19-02-09, 21: 38
le tarme della farina (tenebrio molitor) sono lo stato larvale del coleottero adulto, meno conosciuto.
Se volete notizie dettagliate, basta girare in internet per trovare tutto.
Quello che forse molti trascurano è di come vanno usate.
Le tarme prodotte in allevamenti intensivi sono ottenute con la cadaverina di cui linko il sito per capire megliohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cadaverina
Queste sostanze rimangono negli intestini dei coleotteri, se ingerite dagli uccelli, sono una bomba batterica.
Consiglio , acquistarle ancora piccole, metterle in un contenitore liscio di plastica o vetro, aggiungi della crusca, per 100 gr di tarme un paio di chili, poi vanno coperte con dei vecchi maglioni di lana o stracci, tenute ad una temperatura di 18 20 gradi.
Per alimentarle, mettete dei pezzi di pane secco, non ammuffito mi raccomando, le muffe le fanno morire, bucce di mela,resti di pastoncino, fioccato di cereali,radicchio tagliato fine, fettine di patate lesse.
Evitate: crocchette per cani, farine di carne, e cmq tutti alimenti che contengono carne.
Importantissimo, deve esserci una percentuale di umidità, ma non deve mai essere alta, anche gli alimenti, vanno distribuiti e consumati in breve tempo.
Be presto, le vedrete crescere, anche il colore cambia, da giallo carico, passano ad un colore più chiaro, quando cambiano la pelle, sono molto più gradite, la cuticola dura che le riveste infatti, è di difficile digestione.
Raggiunta la dimensione di 2,5 - 3 cm si impupano, possono essere date anche a questo stadio, dopo ne esce l'insetto finito prima di colore bruno, dopo quasi nero prima dello sfarfallamento.
Se avrete l'avvertenza di mettere questi insetti adulti dentro un'altro contenitore pulito, (nella fase di crescita producono molti escrementi) sempre con crusca e un poco di orzo, i pezzi di pane servono per la deposizione delle uova, anche i resti delle bucce vengono usati allo scopo, ne ripeterete il ciclo, avendo sempre a disposizione una ottima fonte di proteine, ma da usare con moderazione.
Avvertenza, coprite il contenitore con una zanzariera, sia per evitare che entrino le mosche, che per non far volare via gli insetti adulti.
La differenza sostanziale tra le tarme da noi prodotte e quelle del commercio, è la loro alimentazione, ottenute con vegetali freschi, hanno una crescita più rallentata, ma non sono pericolose, altrimenti è sufficiente farle spurgare come detto per almeno 3 settimane prima di offrirle.

Roberto Giani
20-02-09, 08: 58
Io non le allevo, le compro nel negozio.
Prima di somministrarle però le faccio "spurgare" un paio di giorni nella crusca.

Luca ZZ.
20-02-09, 09: 09
Grazie Attilio per questo articolo sulle tarme.
Toglimi una curiosità: perchè no dar loro derivati di origine animale?
Credevo che se si voleva aumentare la percentuale di proteine si potesse somministrar loro dei derivati animali così da far aumentare la proteina.

Alessandro Ascheri
20-02-09, 11: 04
Grazie Attilio, in effetti è un'avvertenza che molti evitano di seguire.
Io le compro, le passo al setaccio per eliminare i residui del substrato in cui erano dal negoziante, e le metto in crusca, pane secco e bucce di mela per una settimana prima di darle agli uccelli. Per aumentare la "qualità" alimentare della tarme è meglio fornire vegetali, legumi e resto di pastoncino (non ammuffito). Derivati animali è meglio di no perché si deteriorano facilmente. A meno di fornirne piccole quantità che le larve consumano subito. Cambiate completamente il substrato ogni 2-3 settimane.

Tragopan
20-02-09, 16: 21
A mio personale avviso, un aspetto da considerare è quello di quante tarme servono nell’allevamento di uccelli e per quali uccelli sono destinate. Se il fabbisogno di tarme è alto, e gli uccelli sono di taglia medio/grande, l’alimento idoneo con cui allevarle, in relazione al suo basso costo, è la crusca, come dice Attilio. L’alimentazione con crusca e scarti(pastoncino, pane, bucce) è un classico dei vecchi allevatori. Se invece non serve una grande quantità di tarme, ma servono esemplari di piccolissima taglia e molto nutrienti, (da somministrare a piccoli esotici/indigeni in riproduzione), il loro allevamento va diversamente impostato. Io allevo tarme da anni, con un substrato alimentare che preparo acquistando gli ingredienti al supermercato! Non fornisco pane e crusca, ma una miscela composta da 50% farina bianca (doppio zero, zero, grano tenero; non importa, prendo solo quella che costa meno!) e 50% composto da farina per Polenta Taragna (Mais + Grano Saraceno), farina di Riso, farina di Ceci, farina di Castagne. Volendo è possibile integrare con Spirulina… Non somministro farina di Mais per polenta istantanea perché non passa attraverso i fori del colino con cui prendo le tarme di pochi mm. Per integrare la quota di acqua (le tarme bevono!) fornisco dell’insalata (lattuga, radicchio, ecc) grossolanamente triturata, in quantità tale che in un giorno venga consumata. Va bene anche la mela a fette, ma avanzandola può ammuffire. Se le tarme, specialmente nei periodi di caldo, rimangono a corto di liquidi, c’è il rischio che si mangino tra di loro (grandi verso piccole) o che divorino le uova. Non utilizzo stracci o cartone, le larve si muovono nel substrato, gli adulti sulla superficie. Spostando in altri contenitori gli adulti, dopo pochi giorni dalla metamorfosi, si creano continuamente nuovi ceppi e si ha una produzione scaglionata, con soggetti da pochi mm a due/tre cm.
Saluti

Luca ZZ.
20-02-09, 16: 29
Chiedo una cosa: come le date le tarme?
Intere?
Truturate nel pastoncino?

Io parlo di Pappagallini quali inseparabili, calopsiti, Pyrrhura, cocorite, barrati, kakariki!!
per queste specie c'è la necessità di somministrare le tarme o è un alimento che si può anche non dare?

Alessandro Ascheri
20-02-09, 19: 03
Grazie Tragopan.
Ma le varie farine non tendono a formare grumi? Ogni quanto cambi il substrato? Io fornisco le zucchine tagliate a rondelle e vedo che le mangiano molto velocemente, quindi non fanno in tempo ad ammuffire.
Luca, io le uso per i Codalunga e i Diamantini (solo se allevano pulli e raramente), sono utili chiaramente per gli insettivori e per molti esotici granivori durante l'allevamento dei pulli. Non so se i pappagalli ne consumano.

Attilio Casagrande
20-02-09, 19: 20
Si in effetti la mia è una ricetta vecchio stampo, metto anch'io farine varie e bagno gli stracci quando fà molto caldo, poi queste cose si imparano con le esperienze sul campo, è interessante sentire tutte le opinioni e sistemi di allevamento, in modo da provarle e trovare quella che meglio ci soddisfa.
x Luca, puoi darle benissimo intere se sono "sane" e pulite, alcuni preferiscono sbollentarle, ma sinceramente non ho mai provato.
Consiglio di tenerle almeno 2-3 settimane prima di dare quelle acquistate, e tenere pulita la tarmiera, sotto si forma una specie di terriccio che altro non è che gli escrementi che producono, tenere diversi contenitori se si vuole riprodurle e metterle possibilmente dello stesso stadio di crescita .
Nei primi giorni si possono usare anche crocchette per cani, si favorisce lo sviluppo iniziale una volta nate, ma dopo è bene alimentarle solo con vegetali.