Visualizza la versione completa : anellino in prestito
ciao ragazzi sono un amico di nodrama volevo sapere un' informazione inerente gli anellini,mi spiego....io allevo fischer,però non sono ancora iscritto alla foi,da alcuni giorni ho visto accoppiarsi 2 miei soggetti e mi è sorto un dubbio,cioè posso farmi prestare gli anelli da un amico che alleva personata (l'amico in questione è sempre nodrama)nell'eventualità di nascite? ovvero denunciare i pulli con gli anelli di nodrama?
Attilio Casagrande
10-03-09, 19: 34
Gli anelli sono un documento a tutti gli effetti, e sono personali, quindi è una faccenda piuttosto delicata, non saprei dirti se accettano la denuncia specificando tale pratica, bisognerebbe chiedere direttamente, ma sentiamo se ci sono altri che hanno avuto il problema.
Con il nuovo regolamento che richiede la marcatura, oltre all'anello c'è la possibilità del microchip, ma risulta costoso. (20 -25 euro uno )
Alessandro Zago
10-03-09, 22: 01
Ciao, quoto appieno quanto affermato da Attilio! L'anello di marcaggio rilasciato (previa iscrizione) da una qualsivoglia associazione ornitologica legalmente riconosciuta, riporta una sigla alfanumerica che è unica per ogni singolo allevatore, perciò il marcaggio con questo tipo di strumento è strettamente personale! Mediante questo codice si riesce a risalire così all'allevatore del soggetto in questione, esiste così la "tracciabilità" degli animali. Perciò non è assolutamente corretto utilizzare per tale scopo anelli altrui. In questo modo spero che sia finito il "mercato nero" degli anellini, nel senso che, sino in tempi non molto lontani, per comodità o per altri motivi che non sto qui ad elencare, v'era una sola persona fisica che s'iscriveva ad una associazione ornitologica, la quale ordinava una quantità "industriale" d'anelli, i quali a loro volta, venivano distribuiti ad altri amici allevatori.
Riguardo all'utilizzo dei microchip, tale tipo di marcaggio dovrà essere effettuato da un veterinario, inoltre poi, bisognerà dotarsi anche d'un lettore. Quest'ultimo ha un suo costo, il quale è abbastanza sostenuto!
Buona serata!
ho capito quello che dite ma son due discorsi diversi,una cosa è che il codice anello identifica una persona e una cosa è mettere un anello inamovibile unico nel suo codice. State solo interpretando la normativa ma da quanto è scritto posso anche mettere un anello con scritto su AS1986 identificherebbe comunque il soggetto non c'è scritto che il codice debba identificare una persona. Sennò non ci sarebbero siti in cui si posson far fare anelli con il giusto materiale e giusta dimensione facendo scrivere quel che si voglia sopra.
e poi da quando gli anelli son documenti a tutti gli effetti? Non hanno nessun valore di riconoscimento giuridico.Sono un riconoscimento solo per le associazioni non per le forze armate
Alessandro Zago
11-03-09, 07: 10
Salve! Hai dato un'occhiata a quanto scritto sull'incontro avvenuto col responsabile dell'ufficio tecnico del Ministro Zaia, avvenuto il 09/02/09?
Buona giornata!
si ho letto, quindi anche una casalinga che ha una coppia di personata e che ha messo un nido perché vuole che i suoi due soggetti facciano il loro corso naturale deve spendere 30-60 euro l'anno per 3 anellini?
Di certo non la si può definire allevatrice.Quindi come fa se è obbligatorio il marcaggio?Se li fa prestare...?
Linda Crippa
11-03-09, 07: 51
Io credo che, allo stato attuale ed in base a quanto ho ricevuto dall'ufficio Cites di Milano, l'animale vada contrassegnato con un anello inamovibile (non specifica se aob, foi, ecc.) e che ne vada riportato il tipo e numero di marcaggio sulla denuncia di nascita.
Sarebbe meglio evitare di utilizzare anelli di terzi, ma, nel caso dovesse esserci un'urgente necessità è opportuno controfirmare da entrambe le parti una dichiarazione di cessione anelli con specificato i codici degli anelli ceduti e conservarla unitamente alla denuncia di nascita ed alle future cessioni.
Agire in questo modo comunque non è corretto, soprattutto nei confronti di chi cede gli anelli.
Quoto poi tutto quanto scritto da Alessandro, se questa volta visti i tempi ristretti dovrai trovare soluzioni alternative, per la prossima ti conviene organizzarti per tempo ordinando i tuoi anelli, iscrivendoti, per esempio, all'AOE! ;-))) [^^//
cito un intervento online di una signora che ha avuto info dal servizio cites e la risposta di uno della forestale:
Da Luglio 2008 è diventato obbligatorio, per le specie in allegato B, non solo denunciarne la nascita, ma anche apporre l'anello di identificazione. Quindi nella denuncia di nascita vanno citati gli estremi dell'anello di quel dato soggetto.
E fin qui tutto ok con quello che hai riportato tu .
Non è però obbligatorio iscriversi ad una associazione ornitologica per avere gli anellini.
Ognuno può mettere ai propri soggetti anellini inamovibili, che abbiano una sigla che riconduca all'allevatore, e che non obbligatoriamente sia legata alla FOI o alla AIFAO, per esempio.
Addirittura alcuni allevatori italiani ordinano gli anellini in America, facendoci incidere una sigla propria. Altri li fanno fare da ditte c he fanno timbri e targhe.
Insomma, ognuno può anche farseli da soli, la cosa importante è che gli anellini siano inamovibili e con una siglia propria, che poi venga citata nella denuncia di nascita.
Informazioni avute dal Ministero del Corpo Forestale di Roma.
L'iscrizione alle Associazioni non è al momento contemplata tra le obbligatorietà inerenti le adempienza CITES.
Corpo Forestale
Alessandro Zago
11-03-09, 08: 54
... Allora è del TUTTO INUTILE portare avanti una "battaglia" quando non s'è affatto uniti... E' INUTILE chiedere l'istituzione d'un albo degli allevatori nazionale, aggiornato annualmente, che ogni associazione avrà il dovere di trasmettere all'organo preposto al controllo, in modo il C.F.S. possa crearsi ed avere un database nel quale siano nomenclati tutti gli allevatori col rispettivo R.N.A.! INUTILE allora chiedere d'adeguarsi agli altri paesi membri della Comunità Europea! Continiuamo ad essere il "fanalino di coda"! Tutto tempo SPRECATO...
Roberto Giani
11-03-09, 09: 54
... Allora è del TUTTO INUTILE portare avanti una "battaglia" quando non s'è affatto uniti... E' INUTILE chiedere l'istituzione d'un albo degli allevatori nazionale, aggiornato annualmente, che ogni associazione avrà il dovere di trasmettere all'organo preposto al controllo, in modo il C.F.S. possa crearsi ed avere un database nel quale siano nomenclati tutti gli allevatori col rispettivo R.N.A.! INUTILE allora chiedere d'adeguarsi agli altri paesi membri della Comunità Europea! Continiuamo ad essere il "fanalino di coda"! Tutto tempo SPRECATO...
Alessandro, io non la metteri giù così dura...
Tutta questa confusione nasce da procedure applicative estemporanee, non coordinate e ragionate a priori.
Se fino ad adesso per la gestione del CITES in Italia l'anellino inamovibile FOI, UIO, AOE e chicchessia non valeva un fico secco, non mi sembra che ancora sia cambiato nulla.
Va benissimio spingere con il Ministero competente per far valere le nostre ragioni, ma PRIMA riconoscano il valore dell'anellino, DOPO noi utilizzeremo gli anellini senza cederli a terzi, scriverendo sulle denunce di nascita tutti i numeri e tutte le sigle corrette e personalizzate del caso.
Allo stato attuale quindi, terrei ben distino il ruolo dell'anellino ai fini delle esposizioni, ed il ruolo dell'anellino ai fini CITES, facendo emergere tutte le incongruenze del caso.
Per cui quoto quello che dice nodrama:
ho capito quello che dite ma son due discorsi diversi,una cosa è che il codice anello identifica una persona e una cosa è mettere un anello inamovibile unico nel suo codice. State solo interpretando la normativa ma da quanto è scritto posso anche mettere un anello con scritto su AS1986 identificherebbe comunque il soggetto non c'è scritto che il codice debba identificare una persona. Sennò non ci sarebbero siti in cui si posson far fare anelli con il giusto materiale e giusta dimensione facendo scrivere quel che si voglia sopra.
Infatti non credo che assecondando le richieste del CFS, che da più parti vengono ritenute illeggittime, si vada nella direzione giusta.
Una volta che questi comportamenti, vale a dire adeguarsi a richieste illeggittime, si siano consolidati si determinerà uno "status quo" dal quale sarà ancor più difficile uscire.
Attilio Casagrande
11-03-09, 20: 26
... Allora è del TUTTO INUTILE portare avanti una "battaglia" quando non s'è affatto uniti... E' INUTILE chiedere l'istituzione d'un albo degli allevatori nazionale, aggiornato annualmente, che ogni associazione avrà il dovere di trasmettere all'organo preposto al controllo, in modo il C.F.S. possa crearsi ed avere un database nel quale siano nomenclati tutti gli allevatori col rispettivo R.N.A.! INUTILE allora chiedere d'adeguarsi agli altri paesi membri della Comunità Europea! Continiuamo ad essere il "fanalino di coda"! Tutto tempo SPRECATO...
io sono d'accordo con Alessandro, se possiamo portare avanti un discorso che renda semplice e corretto e senza scappatoie per i furbetti di turno, avremmo sia la possibilità di sapere di chi è che la certezza della legale applicazione dell'anello, (vedi la stampigliatura del tipo di anello per la specie )
A sentire il parere di molti da quando hanno applicato l'obbligo di anellamento, sembra un dramma, ma almeno adesso anche le denunce di nascita sono più semplici, noi in Friuli ci obbligavano a trascrivere su ogni denuncia gli estremi dei genitori, adesso no.
Io ho sempre trascritto il numero di anello dei soggetti denunciati.
Altro punto dolente è l'obbligo ad iscriversi ad una ass per avere gli anelli, ma con questo si ha anche la possibilità di essere informati sulle normative e leggi vigenti, non ditemi che sono i 20 o 50 euro a pesare se veramente lo facciamo per hobbi.
Cmq un mio amico ha chiesto alla forestale se ha importanza la sigla o essere iscritti ad una ass. loro hanno risposto che si possono mettere che anelli si vuole, solo deve risultare inamovibile ed avere delle sigle trascritte sulla denuncia di nascita che si presenta.
Rimango sempre dell'idea che se ci fosse un sistema chiaro, legale e uguale per tutti sarebbe anche più comodo.
Se poi uno proprio non vuole, si assume oneri e difficoltà, vedi ad esempio il kakariki, se anellato correttamente , non serve niente oltre all'anelllo, altrimenti diventa un all A con tutta la burocrazia che lo segue, non conviene anellare allora ?
Roberto Giani
12-03-09, 09: 17
Gli anelli sono un documento a tutti gli effetti, e sono personali, quindi è una faccenda piuttosto delicata,
(...)
Attilio, in questo caso non sono d'accordo con te.
L'anello NON è un documento manco per niente, altrimenti l'avrebbero già riconosciuto.
E' importante solo per noi allevatori che facciamo le mostre.
Per il CFS-CITES fino ad ora pareva non esistesse, poi il 1° agosto 2008 si sono svegliati dal letargo e l'anno scoperto e, quel che è più grottesco, IMPOSTO!
Ai fini legislativi, quindi, nella denuncia di nascita uno può indicare qualunque sigla, che gli anelli siano FOI, UIO, AOE o pincopallino, indipendentemente che all'interno delle varie federazioni le sigle riconducano anche ad una anagrafica dell'allevatore.
Non possiamo dire, non c'è problema, tanto io anellavo sia prima che adesso. Per noi è facile.
Ma dobbiamo metterci in testa che le leggi (quelle che si trovano sulla Gazzetta Ufficiale, piccola nota polemica) devono poter essere applicate anche da tutti quelli che hanno e riproducono uccelli in All. B ma non ne sanno nulla di FOI, di RNA e di compagnia bella.
Per farti un esempio: l'altro giorno ho fatto una passeggiata nel mio quartiere ed era tutto un trillare di cinguettii di agapornis, provenire dalle gabbiette sui balconi delle case. Che io sappia, oltre me in quella zona non abita nessun altro iscritto alla mia Associazione e tutti questi amatori, se gli chiedi cos'è la FOI o l'RNA, cascano dalle nuvole.
Ti rendi conto quanto diventa complesso per queste persone mettersi in regola? Quanto diventa complicato per loro reperire degli anellini ad hoc? Cose che per noi sono invece banali.
Riflettete.
Attilio Casagrande
12-03-09, 17: 57
Si Roberto, posso accettare il tuo discorso, ma allora perchè se un kakariki o un cardinalino se sono annellati sono anche riconosciuti, (non è un documento forse ?)ci sono due pesi e due misure.
la cosa più giusta sarebbe che ci fossero anelli rilasciati dalla forestale stessa, anche se a pagamento, così almeno se uno vuole può fare a meno di iscriversi alle associazioni.
e sarebbe anche stato giusto che quando ci sono state le prime denunce di possesso, fossero stati tutti annellati con anelli della forestale (quelli senza)
solo così si sarebbero messe apposto le cose.
Roberto Giani
12-03-09, 18: 55
Si Roberto, posso accettare il tuo discorso, ma allora perchè se un kakariki o un cardinalino se sono annellati sono anche riconosciuti, (non è un documento forse ?)ci sono due pesi e due misure.
(...)
Hai ragione, ma per quelli dell'All. VIII si parla semplicemente di anello inamovibile, ed ancora non si fa riferimento al fatto che le varie Federazioni posseggono anche dei registri con le anagrafiche degli allevatori e quindi non importa che RNA ci sia impresso sopra, basta che sia anello inamovibile.
Inoltre NON ti obbligano ad anellare, ma ti danno delle facilitazioni se anelli, ossia tali soggetti inanellati sono liberi da certa burocrazia.
Ed è questa la chiave del discorso!
NON si dovrebbe obbligare nessuno ad anellare, ma chi anella ed è iscritto a delle federazioni COM abbia delle facilitazioni e degli sgravi burocratici.
Questo è come la penso io.
Attilio Casagrande
12-03-09, 19: 29
ciao, si in effetti la penso esattamente uguale, forse non ci eravamo capiti.
Sul discorso dell'anello - documento, concordo che magari non avrà valore legale, ma sempre meglio di niente, se infatti un anello iscritto ad un registro, con codice rna che ne prova la proprietà, e anche il fatto di risalirne, se è dimostrato davanti ad un giudice, non sarei proprio sicuro che non ha nessun valore, ma si dovrebbe provare a farlo, meglio di no !
Alessandro Zago
12-03-09, 21: 27
Hai ragione, ma per quelli dell'All. VIII si parla semplicemente di anello inamovibile, ed ancora non si fa riferimento al fatto che le varie Federazioni posseggono anche dei registri con le anagrafiche degli allevatori e quindi non importa che RNA ci sia impresso sopra, basta che sia anello inamovibile.
Inoltre NON ti obbligano ad anellare, ma ti danno delle facilitazioni se anelli, ossia tali soggetti inanellati sono liberi da certa burocrazia.
Ed è questa la chiave del discorso!
NON si dovrebbe obbligare nessuno ad anellare, ma chi anella ed è iscritto a delle federazioni COM abbia delle facilitazioni e degli sgravi burocratici.
Questo è come la penso io.
Ciao! Questo è e sarà l'obbiettivo che dovremmo riuscire a raggiungere anche nella nostra Italia, patria della burocrazia assillante...
Non tiratemi dietro imprecazioni... ma visto che sono sprovvisto di anelli (ho scoperto da una settimana circa l'obbligatorietà) e visto che se dovessi iscrivermi adesso all'AOE mi arriverebbero gli anelli ad ottobre, dove posso trovare degli anelli in tempi brevi con sigla personalizzata per quest anno?
Grazie
Michele
io sono d'accordo con Alessandro, se possiamo portare avanti un discorso che renda semplice e corretto e senza scappatoie per i furbetti di turno, avremmo sia la possibilità di sapere di chi è che la certezza della legale applicazione dell'anello, (vedi la stampigliatura del tipo di anello per la specie )
A sentire il parere di molti da quando hanno applicato l'obbligo di anellamento, sembra un dramma, ma almeno adesso anche le denunce di nascita sono più semplici, noi in Friuli ci obbligavano a trascrivere su ogni denuncia gli estremi dei genitori, adesso no.
Io ho sempre trascritto il numero di anello dei soggetti denunciati.
Altro punto dolente è l'obbligo ad iscriversi ad una ass per avere gli anelli, ma con questo si ha anche la possibilità di essere informati sulle normative e leggi vigenti, non ditemi che sono i 20 o 50 euro a pesare se veramente lo facciamo per hobbi.
Cmq un mio amico ha chiesto alla forestale se ha importanza la sigla o essere iscritti ad una ass. loro hanno risposto che si possono mettere che anelli si vuole, solo deve risultare inamovibile ed avere delle sigle trascritte sulla denuncia di nascita che si presenta.
Rimango sempre dell'idea che se ci fosse un sistema chiaro, legale e uguale per tutti sarebbe anche più comodo.
Se poi uno proprio non vuole, si assume oneri e difficoltà, vedi ad esempio il kakariki, se anellato correttamente , non serve niente oltre all'anelllo, altrimenti diventa un all A con tutta la burocrazia che lo segue, non conviene anellare allora ?
Posso solo quotaree in toto avendo avuto gli stessi problemi con una coppia di kaka... Anellati? SI.. Sono come le cocorite! Anellati? NO.. Sono ara giacinto!!!
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it