Visualizza la versione completa : verzellino mutato
sergio697
11-12-07, 19: 15
Mi sono chiesto molte volte perche' dato la facilita' di ottenere ibridi fertili da
questo serinus non si e' ancora riuscito a fissare delle mutazioni ,nelle mostre si vedono ciuffolotti ,verdoni ,organetti,lucherini,fringuelli,passeri,ma il verzellino che geneticamente si avvicina di piu' al canarino dal quale si potrebbero trasmettere molte varianti non si vede niente ,se non r1 o r2 direi non eccezzionalmente belli .Come mai?
Gian Giacomo Fanelli
30-12-07, 06: 04
stupendi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IlPariota
29-01-08, 20: 16
Davvero ragazzi... c'è qualcuno che ha mai visto o ha mai tentato di produrre verzellini mutati?
Eppure è un animale simpatico, dal canto brioso...
Quali sono le percentuali di fertilità degli ibridi di verzellino per canarina?
L'ibrido di verzellino x canarina è fertile quasi al 100% nella prole di sesso maschile mentre è fertile solo al 10% nelle femmine, bellissime foto sono tuoi?
purtroppo il verzellino è molto sottovalutato,io li allevo ancestrali ma non ho intenzione di rpovare cn le mutaziioni,cmq ho letto l' articolo di un allevatore che sta tentando di produrre verzellini mutati traslando le mutazioni dal canarino ma ha incontrato difficoltà arrivato agli R2 o R3 per problemi di fertilità
Se hai ancora il link dell'articolo puoi postarlo?
IlPariota
30-01-08, 10: 16
http://www.francomonopoli.altervista.org/verzellino.htm
Io forse quest'anno inizio con VerzellinoXCanarina satinè....
C'è qualche altro pazzo? Magari possiamo pensre di collaborare...
P.S. Un altro verzellino mi farebbe comodo, qualcuno ha un maschio o una coppia da affidarmi?
mi disp non era in un sito ma l'ho letto su una rivista l'anno scorso ma nn ricordo se fosse alcedo o italia ornitologica o altro((/]]]]
Razza_spagnola76
30-01-08, 16: 49
Sto leggendo con entusiasmo ed un po' di rammarico questo post... e vi dico subito, raccontandovi della mia piccola esperienza, il perche'.
Facciamo un salto nell'anno 2002 (staggione riproduttiva).
In quel periodo ero ancora socio "fresco fresco" della foi ed allevavo semplicemente il canarino di colore nelle varieta' giallo (intenso e brinato), giallo mosaico ed avevo qualche coppia ibrida.
Tra le coppie ibride avevo una coppia di verzellino (ancestrale) per canarina pezzata che, nell'anno 2001, avevano procreato e portato a compimento 5 nidiacei di cui 3 maschi e 2 femmine. I maschi li ho ceduti a qualche amico (non allevatore ma appassionato puro e semplice) interessato soltanto al classico "uccelletto da sentire cantare" e le femmine una e' morta durante la muta ed una e' rimasta nel mio allevamento.
Tornando alla staggione cova 2002, in pieno ritmo riproduttivo attorno al mese di aprile un mio amico mi cede un canarino VERDE meraviglioso proveniente da un grande allevatore di cui tutti, o quasi, conosciamo il nome.
Il soggetto era in piena fase amorosa e non avendo femmina da potergli assegnare decisi di metterlo assieme all'ibrida di verzellino ( che mi stava aiutando a svezzare qlc piccolo essendosi rivelata una balia eccellente).
Fin qui nulla di strano...la coppia era in perfetta sintonia e si accingeva a fare il loro primo nido...per farla breve la femmina ibrida di verzellino ha fatto 4 deposizioni tutte da 4 uova (sapevo fosse sterile) ma alla 4 deposizione il 4 uovo risulto' essere fecondo.
Nacque un pullo che la coppia portava avanti in modo incredibilmente assiduo.
Le sorprese non erano finite pero'...il pullo, che secondo il mio modesto parere doveva essere scuro perche' figlio di due VErDI comunque, si presentava nei primi tre giorni di vita di un colorito roseo quasi trasparente e gli occhi(chiusi) rossi. Ho lasciato passare la cosa non ponendomi altre domande e riproponendomi di aspettare che il pullo crescesse per provare a capire meglio.
Nel vederlo crescere ero sempre piu' confuso perche' a mano a mano che spuntavano le piume erano sempre piu' chiare (questo mi spiazzava e non poco) visto che mi aspettavo un soggetto verde e invece mi ritrovavo con un soggetto giallo senza alcuna macchia.
Per farla breve il pullo fu svezzato e a fine muta si presentava con fenotipo giallo intensissimo con occhi rossi (visibili in contro luce) e taglia identica a quella del verzellino pur essendo il padre un canarino verde di taglia molto interessante... e meraviglia delle meraviglie era una femmina.
L'unica cosa che so dirvi ( e qui ho peccato di inesperienza) l'anno successivo il 2003 ho accoppiato la femmina in questione con un cardellino ( 2 nidiate di 8 uova e 6ibridi schiusi e 2 morti nell'uovo) dei sei ibridi tutti morti durante la prima muta e tutti portavano piumaggio pesantemente pezzato.
La femmina e' morta a fine 2003 in piena fase di muta LASCIANDOMI L'AMAREZZA DI NON AVERLA POTUTA ACCOPPIARE CON UN VERZELLINO.
La madre invece (l'ibrida ancestrale) mi e' stata letteralmente sequestrata da un mio amico che voleva accoppiarla al verzellino ma senza nessun risultato... alla fine morta pure lei.
Bene ..non ho mai capito cosa possa essere successo e cosa era in realta' la R1 che e' nata nel mio allevamento.
Se qualcuno di voi sa dirmi qualcosa in piu' su cosa puo' essere successo ve ne sarei grato.((/]]]]
novello78
30-01-08, 21: 03
non avevo mai visto dei verzellini mutati.... davvero belli!
Davvero belli questi verzellini! Io non ne so molto, ma se posso essere utile vi rimando ad Italia Ornitologica marzo 1998 dove è presente l'articolo IL VERZELLINO MUTATO nel quale viene affrontato appunto il tema della traslazione di mutazioni attraverso gli accoppiamenti con i canarini. Uno dei tanti belli articoli di questa rivista quando andava alla grande....
Rosario Balsamo
31-01-08, 22: 55
c'è qualcuno che sa se il verzellino deve essere provvisto di citess?????
IlPariota
31-01-08, 23: 01
si, come tutti gli indigeni ancestrali....
Renato Bonaldo
31-01-08, 23: 04
Ma che cos'è il CITESS?
Dove si può trovare?
forse nelle Agenzie Viaggi?
[[//]*
Rosario Balsamo
01-02-08, 00: 33
si, come tutti gli indigeni ancestrali....
parli di ancestrali..........vorrei provare a traslare qualche mutazione......
massimo camera
01-02-08, 06: 51
per Rosario e Il Pariota
i verzellini come tutti gli indigeni (e non solo ancestrali ) non sono "provvisti di CITES", non fate confusione.
Per allevare indigeni ancestrali ( ed ora in alcune province) anche i mutati e ibridi, si deve richiedere l'autorizazione alla Provincia di appartenenza, la quale in alcuni casi può stabilire che specie, il numero per ogni specie oppure il numero totale di soggetti che si possono detenere, cè l' obbligo di anellamento dei soggetti.
Il Cites è altra cosa.
ciao
IlPariota
01-02-08, 10: 37
Giusto quello che dice Massimo....
Diciamo così: a Napoli per gli indigeni ancestrali è necessario che i soggetti abbiano anellino inamovibile e certificato di provenienza... Tra noi allevatori più caserecci, questo lo chiamiamo CITES, ma so benissimo che è una cosa diversa il vero CITES...
Rosario se tu vuoi traslare le mutazioni, dovrai partire da soggetti ancestrali, giusto? Quindi per questi ti servirà la certificazione... Quelli che farai dopo saranno ibridi ed a quel punto non ti serve assolutamente nulla...
Quanto ai mutati qui a Napoli le cose sono diverse... un mutato non può essere preso dalla natura (almeno è molto raro catturarlo) e quindi basta che abbia solo l'anellino inamovibile già va bene...
Lo stesso dicasi per i cardellini Mayor...
Per questo ho parlato DI INDIGENI ANCESTRALI... nerlla legge regionale infatti si parla di fauna AUTOCTONA...Ovviamente questo è quello che succede a Napoli... Informatevi SEMPRE presso la vostra provincia...
P.S. all'interno del mio club poi c'è una nuova iniziativa in atto: quella di certificare anche i Mayor ed i mutati, questo per due motivi
1) Non avere nessun problema, perchè le leggi possono essere interpretate anche da qualche stupido in maniera diversa (e vi assicuro che in provincia non ci sono tutti principi del foro)
2)Mettere scritto su carta cos'è quella mutazione, di cosa quell'uccello è portatore, etc... in modo che nei secoli dei secoli, se ci fossero problemi, basta vedere cosa c'è scritto sul certificato e non solo ciò che, a chiacchiere, ha detto l'allevatore che ha ceduto... In tal modo ognuno si prende una responsabilità nel momento in cui cede e scrive una cosa non veritiera...
Renato Bonaldo
01-02-08, 12: 01
Giusto quello che dice Massimo....
Diciamo così: a Napoli per gli indigeni ancestrali è necessario che i soggetti abbiano anellino inamovibile e certificato di provenienza... Tra noi allevatori più caserecci, questo lo chiamiamo CITES, ma so benissimo che è una cosa diversa il vero CITES...
Rosario se tu vuoi traslare le mutazioni, dovrai partire da soggetti ancestrali, giusto? Quindi per questi ti servirà la certificazione... Quelli che farai dopo saranno ibridi ed a quel punto non ti serve assolutamente nulla...
Quanto ai mutati qui a Napoli le cose sono diverse... un mutato non può essere preso dalla natura (almeno è molto raro catturarlo) e quindi basta che abbia solo l'anellino inamovibile già va bene...
Lo stesso dicasi per i cardellini Mayor...
Per questo ho parlato DI INDIGENI ANCESTRALI... nerlla legge regionale infatti si parla di fauna AUTOCTONA...Ovviamente questo è quello che succede a Napoli... Informatevi SEMPRE presso la vostra provincia...
P.S. all'interno del mio club poi c'è una nuova iniziativa in atto: quella di certificare anche i Mayor ed i mutati, questo per due motivi
1) Non avere nessun problema, perchè le leggi possono essere interpretate anche da qualche stupido in maniera diversa (e vi assicuro che in provincia non ci sono tutti principi del foro)
2)Mettere scritto su carta cos'è quella mutazione, di cosa quell'uccello è portatore, etc... in modo che nei secoli dei secoli, se ci fossero problemi, basta vedere cosa c'è scritto sul certificato e non solo ciò che, a chiacchiere, ha detto l'allevatore che ha ceduto... In tal modo ognuno si prende una responsabilità nel momento in cui cede e scrive una cosa non veritiera...
EVVIVA LA CHIAREZZA!
^[[[]]
sergio697
01-02-08, 12: 51
ancora un paio di immagini ciao
massimo camera
01-02-08, 13: 13
ciao Sergio697
ma i verzellini nelle foto sono tuoi?
ciao
roberto ghidini
01-02-08, 13: 13
Tra noi allevatori più caserecci, questo lo chiamiamo CITES, ma so benissimo che è una cosa diversa il vero CITES...
Vero che il CITES è un altra cosa,ma tutti in gergo lo chiamano così, sarebbe un po lungo chiamarlo: Registro di Allevamento di Fauna Selvatica a scopo Amatoriale \ Ornamentale, a R.E. si chiama così. ::-°°-
Ciao Razza Spagnola 76, per rispondere alla tua domanda, essendo l'R1 femmina, e ti è uscita accoppiando un maschio verde con femmine ibrida verde comunque, non ti è venuto in mente che il maschio possa essere portatore di satinè o lutino?? il fatto che avesse l'occhio rosso e il colore chiaro doveva farti riflettere.
Comunque io ho riprodotto degli ibridi di verzellinoXcanarina, tutti colore verde, e secondo me se si utilizzano le canarine spagnole come compagne dei verzellini e si traslano poi delle mutazioni utilizzando dei canarini di taglia piccola, si possono traslare le mutazioni sul verzellino, senza intaccare la taglia.
Un saluto a Tutti
Boh a me la spiegazione del cites/permesso provinciale mi ha confuso ancora di più le poche idee avevo...
Rosario Balsamo
01-02-08, 13: 33
grazie ragazzi....siete stati chiarissimi come sempre!!!!!!!!!!!!!!!
massimo camera
01-02-08, 13: 47
Boh a me la spiegazione del cites/permesso provinciale mi ha confuso ancora di più le poche idee avevo...
facile
allora per detenere uccelli appartenenti alla fauna selvatica (logicamente anellati e con documento di provenienza) devi prima andare all'Ufficio Caccia e Pesca della tua Provincia
e fare la richiesta del PERMESSO DI DETENZIONE A SCOPO AMATORIALE E ORNAMENTALE .
ti riporto l'articolo della legge della regione Lombardia
REGOLAMENTO REGIONALE N. 16 DEL 4 AGOSTO 2003
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEGLI ARTT. 21 COMMA 9, 26 COMMA 3, 27 COMMA 4, 39 COMMA 1 E 43 COMMA 2 DELLA L.R. 16 AGOSTO 1993, N. 26 “NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER LA TUTELA DELL'EQUILIBRIO AMBIENTALE E DISCIPLINA DELL'ATTIVITA' VENATORIA”
Approvato con d.g.r. n. VII/13853 del 29.7.2003
CAPO V - ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA AUTOCTONA, LIMITATAMENTE ALLE CLASSI MAMMIFERI E UCCELLI, A SCOPO ALIMENTARE, DI RIPOPOLAMENTO, ORNAMENTALE E AMATORIALE
(art. 39, comma 1)
Art. 22
Allevamenti
1. L’allevamento di fauna selvatica autoctona, limitatamente alle classi mammiferi e uccelli, a scopo alimentare, di ripopolamento, ornamentale ed amatoriale avviene nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria di cui al D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320, dalla legge n. 150 del 7 febbraio 1992 in materia di commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione e di detenzione di specie pericolose, nonché dalla legge n. 473 del 22 novembre 1993 in materia di maltrattamento degli animali, ed è soggetto ad autorizzazione della Provincia territorialmente competente.
2. Nella domanda di autorizzazione inoltrata alla Provincia, il richiedente indica le proprie generalità, la sede dell'allevamento e l'elenco delle specie che intende allevare.
3. Per gli allevamenti a scopo amatoriale o ornamentale di uccelli selvatici appartenenti alle famiglie dei Fringillidi nei quali siano presenti fino a trenta capi, ed alle specie tordo bottaccio, tordo sassello, merlo e cesena, non è richiesta l'autorizzazione provinciale di cui al comma 1.
4. La Provincia, per gli allevamenti di tipo amatoriale o ornamentale soggetti ad autorizzazione, può stabilire il numero massimo di capi per ogni specie allevabile.
( con il numero limite di 30 capi si intende uccelli ANCESTRALI, i mutati sono CONSIDERATI UCCELLI DOMESTICI)
Art. 23
Allevamenti di uccelli a scopo ornamentale e amatoriale
1. Per l'allevamento a scopo ornamentale e amatoriale di uccelli appartenenti a specie selvatiche autoctone è necessaria l'iscrizione alla FOI (Federazione Ornicoltori Italiani) o ad altra associazione di ornicoltori riconosciuta a livello nazionale o internazionale.2. La domanda di autorizzazione inoltrata alla Provincia indica il numero complessivo dei riproduttori e la loro provenienza.
3. Tutti gli uccelli allevati, ad eccezione delle specie fagiano, starna, pernice rossa, quaglia e anatra germanata, portano alla zampa un anello inamovibile.
4. L’anello ha il diametro indicato, per ogni specie, dalla Commissione Tecnica Nazionale della FOI o da altra associazione ornitologica nazionale o internazionale riconosciuta e deve riportare il numero di matricola dell’allevatore, nonché l’anno di nascita ed il numero di individuazione dell'animale.
5. In caso di cessione degli uccelli allevati, al destinatario è rilasciata una ricevuta di provenienza, su carta semplice, riportante il nome della specie, il numero dell’anello, le generalità dell'allevatore e, se prevista, gli estremi dell’autorizzazione dell’allevamento.
6. Alle manifestazioni ornitologiche che si svolgono in Lombardia, possono partecipare anche espositori di altre regioni purché in possesso dell'autorizzazione rilasciata dall’autorità competente del luogo di provenienza.
spero di aver chiarito i tuoi dubbi
ciao
Grazie Massimo molto gentile, più o meno la sapevo cosi ignoravo alcuni dettagli come ad esempio se detengo meno di 30 soggetti o un merlo non devo avere l'autorizzazione provinciale, ho capito male?
Renato Bonaldo
01-02-08, 15: 12
Ma che c'è di meglio di un bel VERZELLINO o ORGANETTO come DIO li ha fatti?
[[//]*
Luca Anniballi
01-02-08, 15: 23
UN BEL CARDILLO!!!!!!!!!!!!!!!!
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massimo camera
01-02-08, 21: 40
ciao Jalapeno
si hai capito benissimo in lombardia se detieni meno di 30 soggetti ancestrali non devi richiedere l'autorizzazzione alla provincia (chiaramente tutti rigorosamente anellati).
ciao
Roberto Fumagalli
03-02-08, 08: 38
Ciao a tutti, ho seguito con interesse questa discussione perchè anch'io sono sempre stato affascinato da questo piccolo serinus e due anni fa ho provato anch'io a fare degli ibridi.... gli unici della mia vita!!!!!!!!
Ho accoppiato una canarina bruna con un verzellino con l'intento poi andato in fumo di cercare di traslare la mutazione!
Ho ottenuto diversi ibridi e dato che lo spazio a disposizione era davvero poco il secondo anno ho tenuto solo un maschio f1 accoppiandolo con una verzellina!
Niente di fatto e la cosa è stata poi accantonata,
L'anno dopo mediante il grande Renatone Gala vengo a sapere che un suo amico aveva dei verzellini bruni diciamo "naturali" nel senso che erano stati selezionati da un verzellino port. di bruno.
Non so come sia poi andata a finire questa avventura ma sarebbe bello saperlo da Renato...!!!!
Circa due anni fa un noto rivenditore aveva da cedere dei verzellini agata, bellissimi ma il prezzo era da capogiro!!!!!!
Spero solo che queste vaghe informazioni possano far sperare di vedere al piu' presto dei ceppi ben selezionati di verzellini mutati!
Dopotutto è anche un uccello molto delicato di non facile allevamento!
Ciao a tutti,
roby
Ma si possono fare dei verzellini lipocromici? in teoria è una mutazione come un altra potrebbe essere o no? grazie Massimo //[[]]
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it