Visualizza la versione completa : Il mondo e' pieno di ladri... Perche' prendersela con le gazze
Antonino Rallo
11-05-09, 22: 57
Il mondo è pieno di ladri… perché prendersela con le gazze?
Gentili amici del forum, sto scrivendo questa lettera con l’intento di sensibilizzare il più possibile tutti voi su uno dei temi più controversi e discussi negli ultimi decenni. Come è noto, la responsabilità sui danni causati dall’attività predatoria sulla riproduzione di uccelli di piccola taglia è strettamente connessa alla presenza, nel nostro territorio nazionale, di un numero cospicuo di corvidi (corvi, cornacchie e gazze). Le riviste di settore mostrano come le 80.000 coppie di gazze, indisturbate, presenti in Abruzzo siano repentinamente lievitate fino a raggiungere numeri spaventosi. Tale aumento ha inciso notevolmente nel nostro microecosistema tant’é che stiamo assistendo ad una vera e propria rarefazione di piccoli volatili come i verzellini, fanelli, verdoni, fringuelli, cardellini etc.
Sulle dinamiche delle popolazioni avicole selvatiche molti esperti, assumendo le vesti di veri e propri avvocati del diavolo, hanno sdrammatizzato, nel tentativo di illustrare l’ingente impatto predatorio dei corvidi, sostenendo che la situazione non è poi così allarmante.
Intanto, mentre le gazze sono dappertutto nessuno sembra preoccuparsi del problema: “Allarme Gazze ladre”. Al contrario, su di loro spuntano paladini da ogni angolo pronti a fare guerra a quanti come me cercano una soluzione pacifica.
Non pretendo di screditare le tesi e i pareri degli esperti del settore o degli illustri ecologisti che sicuramente avranno argomenti fondati a sostegno di questa vera e propria accusa (ovviamente contro le gazze), ma vorrei cercare di condividere con voi (amatori e allevatori) le soluzioni, seppur drastiche, che questo elegantissimo e intelligentissimo esemplare ci costringerà a vagliare.
Non si può assistere tutti i giorni, tutti gli anni, da decenni ad una vera e propria persecuzione sistematica di tutte le piccole creature del territorio. Proprio in questo periodo (marzo-luglio) si apre per le gazze la stagione della caccia, purtroppo senza obbligo per quest’ultime del tesserino venatorio. Assistere ad una carneficina fatta di cadaverini implumi non è un bello spettacolo da regalare a gente come noi che ama allevare, ma soprattutto proteggere gli animali.
Le gazze sono dei veri e propri “sciacalli del cielo”, pattugliano con rotte lineari le zone più appetibili, come giardini e agglomerati di case di campagna, volando all’altezza giusta senza rischiare i letali pallini dei cacciatori. Avvistano, fotografano e registrano movimenti, suoni, rumori, abitudini, per poi agire. Si mobilitano per delle vere e proprie spedizioni punitive ai danni dei nostri piccoli e indifesi pullus. Chi li ha classificati predatori questi sanguinari spazzini?
Sarei un ipocrita se dicessi che non è mia intenzione suscitare le più disparate reazioni sull’argomento in questione; tuttavia, scatenare una persecuzione contro le gazze e le grigie cornacchie (anche se infastidiscono a chiazze il nostro territorio) non è la soluzione prospettabile ad avviso di chi scrive. Di certo bisogna fare qualcosa: quello che vent’anni fa era un problema degli altri, oggi è diventato il problema di tutti ed in particolar modo dei nostri piccoli e vulnerabili volatili.
Credo che nel nostro ecosistema sempre più fragile e malato, hanno qualche diritto di esistere e continuare a vivere anche le piccole e amabili creature che vorremmo continuare ad allevare e proteggere da questi pseudo-predatori senza scrupoli.
Avevo fotografato proprio ieri un nido di verzellini nel giardino di casa e avevo postato le relative foto proprio nel forum dell’Associazione Ornitologica Europea. Oggi mi giunge notizia che la nidiata è stata completamente sterminata. I piccoli erano al decimo giorno d’età e sarebbero volati tra non molto. Inutile nascondere la rabbia che abbiamo provato di fronte allo scempio. Il nido era troppo visibile e già da qualche giorno con mio padre maturavamo l’idea di sorvegliare il più possibile la zona dove quest’ultimo era ubicato. Affidare i piccoli ad una balia di canarina e salvarli o lasciarsi guidare dalle leggi della natura? Avrei infranto la legge se avessi sottratto alla natura quei verzellini rilegandoli in una gabbia. Daltronde in voliera ho una coppia di verzellini che sta allevando discretamente 3 pulli. Non ne vedevo la necessità. Ogni giorno veri e propri commandi guidati da eleganti Generali di un vero e proprio esercito affamato lascia dietro di se una scia di odio e di sangue predando intere nidiate di fringillidi e piccoli mammiferi.
Questi non sono rapaci (cacciatori-predatori) che in quanto tali, meritevoli di ammirazione e di tutela legislativa, ma veri e propri “sciacalli del cielo”: spazzini che si fiondano sulle carcasse di animali morti onde spolparne le viscere, nelle pattumiere, nei pollai, nelle discariche e soprattutto nei nostri giardini aspettando il momento propizio per setacciare e all’occorrenza mettere al segno l’ennesimo colpo.
Spero che gli organi preposti si attivino al più presto e che a breve qualcuno prenda in mano le redini affinché si attui una politica venatoria idonea al ripristino del nostro ecosistema.
Antonino Rallo.
MaurizioDiStefano
11-05-09, 23: 13
io, come molti altri, è da tempo che sollevo il problema.. come dici te, non deve esserci alcuna forma di accanimento, si deve discutere insieme su come risolvere il problema, ma SI DEVE AGIRE ed IN FRETTA. l'idea che le cose torneranno a posto da sole la vanno sbandierando da 10 anni, e questi sono i risultati..!
comunque un post a tal proposito è gia stato aperto ;)
Antonino Rallo
11-05-09, 23: 50
io, come molti altri, è da tempo che sollevo il problema.. come dici te, non deve esserci alcuna forma di accanimento, si deve discutere insieme su come risolvere il problema, ma SI DEVE AGIRE ed IN FRETTA. l'idea che le cose torneranno a posto da sole la vanno sbandierando da 10 anni, e questi sono i risultati..!
comunque un post a tal proposito è gia stato aperto ;)
Maurizio ti ringrazio per aver letto il testo di questo post (articolo) penso di far uscire un'inserzione su Marsala.it a breve. Io cerco di dare solo un contributo attivandomi personalmente nel mio territorio locale attraverso una campagna di sensibilizzazione affinchè questo corvide venga allontanato dal raccolto e dai nostri amabili cardellini.
john fernandez
12-05-09, 09: 15
Ciao, tutto quello che hai scritto e' vero e attuale. Sfortunatamente questo problema si trova in tutta l'Europa. Ci sono altri predatori che fanno strage e tra questi, mi dispiace dirlo, ci sono gli umani. Un giorno mi sono scandalizzato a sapere che c'e' gente che mangia i passeri !!!!!!!!. Materia da farci riflettere.
Saluti
MaurizioDiStefano
12-05-09, 09: 54
come in tutte le cose, non è il fatto in se per se ad essere negativo, è la sua degenerazione.. il problema NON E' "le gazze mangiano i cardellini" (li hanno sempre mangiati, non è un mistero), il probema è "ci sono troppe gazze", ed il fatto che si cibano di nidiacei non è una loro colpa, ma il loro istinto. essendo però esse in sovrannumero rispetto alle altre specie, si è arrivati alla situazione odierna. se avessero sterminato i raccolti le autorità avrebbero agito domani mattina, ma fino a quando si limiteranno a sbranare altri passeri non importerà nulla a nessuno..
ps: quanta gente mangia cosce di pollo? quanti il prosciutto?
mi dici tu quale è la differenza tra un pollo e un passero? A QUALE ANIMALE L'UOMO RISERVAMAGGIORE RISPETTO, AL PASSERO CUI SPARA PREDANDOLO IN NATURA, SEMPLICEMENTE POICHE' E' UN PREDATORE DA MIGLIAIA DI ANNI, OPPURE AL POLLO O AL MAIALE ALLEVATO COME TUTTI SAPPIAMO?
o forse il passero merita piu rispetto del capretto che mangiamo a pasqua?
o degli affettati di uso quotidiano?
oppure la trota pescata nel torrente e mangiata al cartoccio, lei non merita rispetto?
credo che sia ora di riflettere, non amo chi spara agli uccelli, ma amo ancora meno chi spara a zero sempre con gli stessi argomenti, più volte confutati vista la loro sostanziale inefficacia..
sempre nell'amicizia di tutti ;)
Antonino Rallo
12-05-09, 10: 42
Ben detto Maurizio. Se ho perso un'oretta a scrivere il post iniziale non l'ho fatto semplicemente per vanteria o per mostrare agli amici del forum che ho fatto delle ricerche accurate sulla gazza o sui corvidi. Molti amici hanno sollevato il problema dedicando intere pagine di riviste come quelle apparse su Italia Ornitologica (mese di ottobre, anno 2008 - Amerigo Costantini), ma il problema sembra non tocchi nemmeno di striscio, a quanto pare, ai cd. Organi Preposti. Io credo che sia arrivato il momento di finirla con queste assurde difese a sostegno di questo bellissimo esemplare che, come sostiene Maurizio è lievitato abnormemente nel nostro territorio nazionale.
Credo che per la prossima stagione venatoria fra le specie cacciabili, accanto alle tortore, alle allodole, ai colombacci, alla bellissima ed elegante caccia reale etc.. venga introdotta nell'alveo delle specie cacciabili la nostra stupenda gazza.
Non sono un cacciatore, ma dal momento che sotto la vigilanza e il controllo dello Stato viene concesso ogni anno, a milioni di cittadini europei, il porto d'ami, non riesco a risolvere questo dilemma che mi affligge da diversi anni: Se deve "PER FORZA MORIRE la povera tortorella in quanto l'uomo, predatore autorizzato dallo Stato e dalla Comunità Europea, ha il diritto di uccidere la selvaggina... perchè alla stregua di ciò non debba soggiacere alla stessa pena la stupenda gazza? Qui non si tratta di persecutare le gazze, ma di rerstringerne la loro popolazione affinchè possa essere messo in pristino il nostro micro-ecosistema.
Con amicizia Antonino Rallo
Ciao,
non sono esperto, ma credo che Gazze e Cornacchie siano da sempre inserite negli elenchi delle specie cacciabili.
Il problema è, per i cacciatori, che non è facile avvicinarle a tiro di fucile e che la loro carne non è particolarmente gradita dai buongustai!
Qualche anno fa, i guardiacaccia delle riserve private, con la scusa che questi uccelli predavano i pulcini dei fagiani e delle altre specie di maggior interesse venatorio, in questa stagione sparavano ai nidi, contenenti la femmina in cova oppure i nidiacei, contenendo così l'espandersi di questi corvidi.
Saluti
Anche qui da me, in calabria, il problema si sta ingigantendo a vista d'occhio.
Da bambino era un "miracolo" vedere una gazza... ora è un miracolo vedere dei giovani cardellini o verzellini svezzarsi in santa pace.
Chi dovrebbe prendere provvedimenti?
Io vedo sempre più spesso che il comune, in questo periodo, manda degli operai a potare alberi ai margini delle strade... e sono tantissimi i nidi che vanno distrutti!!!
Questa gente è a conoscenza della vita e dei relativi problemi degli uccelli?
A loro importa dei piccioni o degli storni che imbrattano macchine, monumenti, piazze etc etc... e allora li intervengono, perchè sono loro a subire il danno. Ma quando il danno lo subisce la natura restano indifferenti. Qualcuno che "comanda" dovrebbe capire questo e leggiferare...
massimo camera
12-05-09, 11: 51
Antonino
quello che avete detto Tu e Maurizio è vero ma in parte, non avete (forse) considerato alcune sfaccettature molto importanti prima di tutte l'HABITAT NATURALE ormai ristretto a poche oasi distribuite in tutto il territorio Nazionale.
anni fà il problema (gazze e aggiungo cornacchie) era praticamente irrilevante primo perchè avevano i nemici naturali che tenevano sotto controllo il numero secondo perchè tutti gli uccelli selvatici (tortore, passeri, frigillidi vari, fagiani anatre ecc. ecc.) vivevano in aperta campagna su tutto l'areale Italiano, ora con le colture intensive (riso, mais) i disboscamenti selvaggi la distruzione dei dossi sabbiosi ove si creavano naturalmente dei roveti impenetrabili non trovano più l'ambiente adatto per nidificare, siccome la natura è (fortunatamente adattabile) le varie specie (tortore, passeri, fringillidi merli ecc. ecc.) si sono urbanizzate (purtroppo) trovando nei parchi cittadini delle oasi per riprodursi, le specie che sono rimaste in campagna hanno subito un degrado numerico continuo, ricordo anni fà quando mi recavo in aperta campagna a maggio, era quotidiano l'incontro con femmine di fagiano con i piccoli al seguito, vedere nei canali le gallinelle d'acqua e le folaghe con i piccoli, vedere la anatre con i piccoli, a marzo aprile trovare i piccoli di lepre che brucavano al mattino presto, ora tutto questo sono solo dei ricordi.
conseguenza è stato che i predatori più adattabili (gazze e cornacchie) non trovando più sostentamento in campagna si sono avvicinate sempre più ai centri abitati e quì hanno scoperto un super mercato a cielo aperto, logica che quello che prima era distribuito in areali di km quadrati ora il tutto è concentrato in poche centinaia di metri quadrati e quì il disastro per tutte le specie di uccelli (prede).
tornando al discorso caccia i corvdi (cornacchie e corvi, gazze) fanno già parte delle specie cacciabili, il problema è che è quasi impossibile trovarli in aperta campagna (ormai vivono stabilmente nei centri abitati) e le poche che si trovano sono inavvicinabili (è famosa tra i cacciatori la furbizia dei corvidi).
quì dovrebbero entrare in gioco, come dite voi giustamente, il doveroso intervento degli organi competenti (USL, CORPO FORESTALE e GUARDIE
PROVINCIALE).
la risoluzione del problema secondo me, non è così difficile basterebbe poco veramente.
spiego, come sono stati fatti interventi sulle popolazioni dei colombi per controllarne il numero con la sterilizzazione, lo stesso può essere fatto con gazze e cornacchie giocando sul fatto che sono oltre che predatori, degli spazzini di carogne, basterebbe quindi poco per sterilizzarli e il numero diminuirà in pochi anni a favore delle altre specie animali.
questo è il mio pensiero, so che non tutti saranno d'accordo ma è veramente ora che qualcuno si muova per salvare il salvabile.
john fernandez
12-05-09, 18: 29
Preciso che non e' stata mai la mia intenzione di urtare qualcuno, semplicemente ho espresso un mio pensiero .Se ho fatto questo chiedo scusa, ma ci vuole un po di rispetto!! Cordiali saluti a tutti.
John
lorenzo fornaciari
12-05-09, 19: 09
Ormai il mio pensiero lo conoscete quindi non tornerò a ribadirlo, aggiungo solo che l'uomo in giro per il globo fà ben altro che dare la caccia ai fringillidi ed è in ben maggior sovrannumero come specie rispetto ai corvidi, ma nessuno si sogna minimamente di parlare di "contenimento" come per i suddetti uccelli...................noi ci erigiamo a Dio, facciamo i danni, li vogliamo mettere a posto, ne facciamo dei peggiori perchè sopra di noi non abbiamo nessuno che dica :" usti però, sti umani sono davvero troppi, bisogna catturarne e sterminarne un po' per farne tornare un numero decente"..................con questo penso di aver urtato la sensibilità di qualcuno e glie ne chiedo preventivamente scusa, ma è quello che penso, e visto che tutti qui dicono la propria l'ho fatto anche io......! +++[[[
roberto ghidini
12-05-09, 20: 08
Secondo me il peggior nemico naturale dei corvidi fino agli anni 70 erano i contadini e i cacciatori,con la "scomparsa" di questi sono aumentate come tutti i "nocivi".Mi ricordo bene quando le popolazioni di corvidi erano nel giusto numero,nessun contadino con i pulcini che razzolavano nell aia avrebbe lasciato nidificare un corvide vicino casa, e il cacciatore sapeva che se voleva trovare fagiani in autunno doveva controllare i corvidi,perche non c erano tutte le immissioni di selvaggina che ci sono ora e i cacciatori erano innumerevolmente di più.Neanche il disboscamento selvaggio c entra più di tanto,tant è vero che se volete vedere uccelli non dovete andare in un bosco sperduto,ma in un parco cittadino. ::-°°-
roberto ghidini
12-05-09, 20: 18
Lorenzo il mondo creato da dio non c è più,e ogni giorno che passa ci assomiglia sempre meno.
Antonino Rallo
12-05-09, 21: 09
Sono appena tornato a casa dopo un giorno di lavoro e il mio primo pensiero è rivolto ai miei beniamini e all'ultimo post inserito ieri sera nel forum. Chissà cosa troverò scritto e quante critiche riceverò per aver mosso accuse pesanti nei confronti di un pennuto così bello e intelligente come la gazza. Devo confessare che il dibattito è stato abbastanza moderato e rispettoso nei confronti del pensiero di ognuno di noi. Resta comunque il fatto che le gazze e le cornacchie volteggiano e saccheggiano indisturbate i nidi dei nostri piccoli volatili e gli organi proposti rimangono inerti di fronte allo scempio da tutti enucleato.
Da bambino era raro vedere un corvo, una cornacchia o una gazza. Sembravano solo dei miti, delle vere e proprie leggende che, illustri scrittori di favole, nelle loro storie sono riuscti per secoli ad incantare generazioni di bambini. Oggi l'allarme gazze c'è e non possiamo non affrontarlo tra noi amatori e allevatori di fauna selvatica autoctona.
Un tempo ricordo che i contadini allontanavano i corvi e le gazze con stratagemmi rudimentali come quello della C.d. "Polpetta assassina" oppure come quello del c.d. "Impiccato" o "l'appeso", ma erano efficaci. Erano metodi rozzi che fino a qualche decennio fa venivano praticati nell'entroterra siciliano ed in particolar modo nella parte occidentale della Sicilia. La prima pratica ovvero quella:
- Della Polpetta assassina, consisteva nel preparare una polpetta di carne ripiena di veleno come "Campo Santo" e simili, la gazza si stendeva al suolo immediatamente e moriva non appena ingeriva il buon bocconcino di carne avvelenata;
- L'impiccato, invece, consisteva nell'uccidere una gazza e legarla con i piedi a testa in giù o con il collo come se fosse impiccata, come si faceva con i tiranni e i cattivi statisti.
La gazza appesa pensoloni in mezzo al campo fungeva da deterrente per le altre che alla semplice vista della compagna uccisa si allontanavano progressivamente dal campo del contadino. Questo dimostra come questi esseri abbiano una memoria visiva sviluppata rispetto anche agli altri volatili e come siano dotati di particolare intelligenza.
Fortunatamente queste tristi e rozze pratiche di uccisione e di tortura non vengono più attuate. Tuttavia, non sono stati presi altri provvedimenti da parte delle istituzioni competenti e questo mi rattristisce e mi porta a pensare che come sempre in Italia bisogna farsi giustizia da soli, anche contro la minaccia, di un povero uccello, che per questioni ambientali e per responsabilità legate al cattivo operare dell'uomo nel nostro ecosistema, troverà come acerrimi nemici gli amatori e allevatori di verzellini e di cardellini.
"Non impedire un evento, che si ha l'obbligo morale di impedire, equivale a cagionarlo".
massimo camera
13-05-09, 23: 02
Sono appena tornato a casa dopo un giorno di lavoro e il mio primo pensiero è rivolto ai miei beniamini e all'ultimo post inserito ieri sera nel forum. Chissà cosa troverò scritto e quante critiche riceverò per aver mosso accuse pesanti nei confronti di un pennuto così bello e intelligente come la gazza. Devo confessare che il dibattito è stato abbastanza moderato e rispettoso nei confronti del pensiero di ognuno di noi. Resta comunque il fatto che le gazze e le cornacchie volteggiano e saccheggiano indisturbate i nidi dei nostri piccoli volatili e gli organi proposti rimangono inerti di fronte allo scempio da tutti enucleato.
Da bambino era raro vedere un corvo, una cornacchia o una gazza. Sembravano solo dei miti, delle vere e proprie leggende che, illustri scrittori di favole, nelle loro storie sono riuscti per secoli ad incantare generazioni di bambini. Oggi l'allarme gazze c'è e non possiamo non affrontarlo tra noi amatori e allevatori di fauna selvatica autoctona.
Un tempo ricordo che i contadini allontanavano i corvi e le gazze con stratagemmi rudimentali come quello della C.d. "Polpetta assassina" oppure come quello del c.d. "Impiccato" o "l'appeso", ma erano efficaci. Erano metodi rozzi che fino a qualche decennio fa venivano praticati nell'entroterra siciliano ed in particolar modo nella parte occidentale della Sicilia. La prima pratica ovvero quella:
- Della Polpetta assassina, consisteva nel preparare una polpetta di carne ripiena di veleno come "Campo Santo" e simili, la gazza si stendeva al suolo immediatamente e moriva non appena ingeriva il buon bocconcino di carne avvelenata;-
L'impiccato, invece, consisteva nell'uccidere una gazza e legarla con i piedi a testa in giù o con il collo come se fosse impiccata, come si faceva con i tiranni e i cattivi statisti.
La gazza appesa pensoloni in mezzo al campo fungeva da deterrente per le altre che alla semplice vista della compagna uccisa si allontanavano progressivamente dal campo del contadino.
Questo dimostra come questi esseri abbiano una memoria visiva sviluppata rispetto anche agli altri volatili e come siano dotati di particolare intelligenza.
Fortunatamente queste tristi e rozze pratiche di uccisione e di tortura non vengono più attuate. Tuttavia, non sono stati presi altri provvedimenti da parte delle istituzioni competenti e questo mi rattristisce e mi porta a pensare che come sempre in Italia bisogna farsi giustizia da soli, anche contro la minaccia, di un povero uccello, che per questioni ambientali e per responsabilità legate al cattivo operare dell'uomo nel nostro ecosistema, troverà come acerrimi nemici gli amatori e allevatori di verzellini e di cardellini.
"Non impedire un evento, che si ha l'obbligo morale di impedire, equivale a cagionarlo".
Antonino
i due metodi da Te descritti minuziosamente, son a dir poco racapriccianti, anzi da vergognarsi di essere Umani.
se le polpette (a parte la penosa morte a cui erano condannate le gazze e i corvi), non so se hai mai visto un animale morire avvelenato, ti assicuro che non è un bel spettacolo, le avrebbero mangiate qualche altro animale?
il secondo metodo, ancora più vergognoso del primo) ti assicuro che è pura credenza popolare NON FUNZIONA AFFATTO.
io sono figlio di un agricoltore, mio padre non si è mai comportato così, ma ho visto diverse volte nei campi di altri agricoltori lo spettacolo orribile che hai descritto, conclusione gli stessi campi erano pascolo dei corvi e delle gazze le quali ignoravano completamente i loro simili "appesi".
ma quello che più mi lascia perplesso è quello ho evidenziato in blu.
se non sbaglio Tu studi da Avvocato vero?
questa Tua frase mi preoccupa molto:
mi porta a pensare che come sempre in Italia bisogna farsi giustizia da soli,
se dobbiamo comportarci così, diverrà legale la LEGGE DEL TAGLIONE.
Fatemi capire, se ho un topo nel pollaio uso il veleno, se c'è un corvo o una gazza che insidiano il mio pollaio non posso fare altrettanto?
Massimo Riva
14-05-09, 00: 27
Fatemi capire, se ho un topo nel pollaio uso il veleno, se c'è un corvo o una gazza che insidiano il mio pollaio non posso fare altrettanto?
E allora avveleni mezzo mondo?Comunque questo é un forum di ornitologia e non mi sembra né bello né corretto parlare di come eliminare un uccello!!!Se la cosa vi dá tanto fastidio cí sono gli enti che trattano questi argomenti,rivolgetevi a loro.Quí si celebra la nascita dei nostri amici pennuti,non come fare ad eliminarli!!!((((o((((o((((o
MaurizioDiStefano
14-05-09, 10: 52
ragazzi, come al solito si tende verso uno scontro tra buoni e cattivi.
vi prego di mantenere in vita l'argomento senza andare off topic, altrimenti prego i moderatori di chiudere la discussione, perchè inutile.
antonino ha portato a nostra conoscenza delle tecniche, sottolineando che "....Fortunatamente queste tristi e rozze pratiche di uccisione e di tortura non vengono più attuate....", invito massimo camera e tutti gli altri a leggere con piu attenzione quello che scrivono gli utenti. inoltre "....mi porta a pensare...." non vuol dire "domani mi faccio giustizia da solo", né che un avvocato non puo esprimere un suo parere a riguardo, non vedo proprio l'attinenza della tua affermazione caro massimo.
per il resto, vi ricordo che stiamo attuando un confronto civile, uno scambio di sapere ed idee, questo non è (e correggetemi se sbaglio) né il forum della commemorazione del passato, né quello della celebrazione della vita e dei suoi miracoli, né un'arena di scontri ed accuse (e ve lo sto dicendo io, il che è tutto dire...), né il ritrovo delle ss anti-corvidi.
questo è un forum ornitoliogico ed ornitofilo, cerchiamo di mantenerlo tale.
richiamo tutti ad attenersi all'argomento oppure astenersi dal postare!
un saluto a tutti voi, maurizio
massimo camera
14-05-09, 12: 03
Antonino
i due metodi da Te descritti minuziosamente, son a dir poco racapriccianti, anzi da vergognarsi di essere Umani.
se le polpette (a parte la penosa morte a cui erano condannate le gazze e i corvi), non so se hai mai visto un animale morire avvelenato, ti assicuro che non è un bel spettacolo, le avrebbero mangiate qualche altro animale?
il secondo metodo, ancora più vergognoso del primo) ti assicuro che è pura credenza popolare NON FUNZIONA AFFATTO.
io sono figlio di un agricoltore, mio padre non si è mai comportato così, ma ho visto diverse volte nei campi di altri agricoltori lo spettacolo orribile che hai descritto, conclusione gli stessi campi erano pascolo dei corvi e delle gazze le quali ignoravano completamente i loro simili "appesi".
ma quello che più mi lascia perplesso è quello ho evidenziato in blu.
se non sbaglio Tu studi da Avvocato vero?
questa Tua frase mi preoccupa molto:
mi porta a pensare che come sempre in Italia bisogna farsi giustizia da soli,
se dobbiamo comportarci così, diverrà legale la LEGGE DEL TAGLIONE.
se ben leggi ho usato verbi al passato, non ho parlato al presente, quindi ho letto benissimo.
per la frase "mi porta a pensare che come sempre in Italia bisogna farsi giustizia da soli" non mi pare di aver detto che Antonino si fa giustizia da se, ho solo ribadito che tale frase detta da un futuro avvocato mi lascia perplesso, posso esprimere pure io le mie idee?
sul fatto di giudicare se la discussione sia da chiudere oppure no, ci sono i bravissimi MODERATORI in grado di giudicare.
il forum AOE è di libero accesso a tutti, tutti sono liberi di postare, nel rispetto della buona educazione.
NESSUNO PUO' RICHAMARE GLI UTENTI INVITANDOLI A NON POSTARE se come detto prima rispettano le regole di buona educazione.
Massimo Riva
14-05-09, 12: 33
se ben leggi ho usato verbi al passato, non ho parlato al presente, quindi ho letto benissimo.
per la frase "mi porta a pensare che come sempre in Italia bisogna farsi giustizia da soli" non mi pare di aver detto che Antonino si fa giustizia da se, ho solo ribadito che tale frase detta da un futuro avvocato mi lascia perplesso, posso esprimere pure io le mie idee?
sul fatto di giudicare se la discussione sia da chiudere oppure no, ci sono i bravissimi MODERATORI in grado di giudicare.
il forum AOE è di libero accesso a tutti, tutti sono liberi di postare, nel rispetto della buona educazione.
NESSUNO PUO' RICHAMARE GLI UTENTI INVITANDOLI A NON POSTARE se come detto prima rispettano le regole di buona educazione.
Quoto in pieno quanto detto dá Massimo+++[[[+++[[[+++[[[
Massimo Riva
14-05-09, 12: 47
ragazzi, come al solito si tende verso uno scontro tra buoni e cattivi.
vi prego di mantenere in vita l'argomento senza andare off topic, altrimenti prego i moderatori di chiudere la discussione, perchè inutile.
antonino ha portato a nostra conoscenza delle tecniche, sottolineando che "....Fortunatamente queste tristi e rozze pratiche di uccisione e di tortura non vengono più attuate....", invito massimo camera e tutti gli altri a leggere con piu attenzione quello che scrivono gli utenti. inoltre "....mi porta a pensare...." non vuol dire "domani mi faccio giustizia da solo", né che un avvocato non puo esprimere un suo parere a riguardo, non vedo proprio l'attinenza della tua affermazione caro massimo.
per il resto, vi ricordo che stiamo attuando un confronto civile, uno scambio di sapere ed idee, questo non è (e correggetemi se sbaglio) né il forum della commemorazione del passato, né quello della celebrazione della vita e dei suoi miracoli, né un'arena di scontri ed accuse (e ve lo sto dicendo io, il che è tutto dire...), né il ritrovo delle ss anti-corvidi.
questo è un forum ornitoliogico ed ornitofilo, cerchiamo di mantenerlo tale.
richiamo tutti ad attenersi all'argomento oppure astenersi dal postare!
un saluto a tutti voi, maurizio
Caro Maurizio,non sapevo che ti avevano fatto moderatore......quello che é andato maggiormente Off topic sei tu,ad Antonino é stato chiesto solamente di "moderare"certe affermazioni,senza bisogni di scontri.Comunque ogniuno ha le sue idee,má poiché chi cí segue "ama"la celebrazione della vita,facciamo volentieri a meno di racconti che niente a che fare hanno con ció.::-°°-
MaurizioDiStefano
14-05-09, 13: 44
mamma mia ragazzi, le vostre risposte si commentano da sole! ed io sarei anche andato off topic! massimo (anzi massimi, visto che siete in due) questa è davvero bella! poi scusa, si deve essere moderatori per richiamare gente che sparla senza senso? comunqe è tutto ok, va bene così, sono certo che il buon senso di chi legge saprà chiarire la (già chiara) situazione piu di mille parole!
sempre cordiali saluti a tutti voi!
Antonino Rallo
14-05-09, 14: 01
Buon giorno a tutti,
innanzitutto, ringrazio tutti gli amici che hanno espresso il loro parere e sapere sulla discussione in commento, nonostante non siano mancate (come previsto) le critiche.
Sembrerà assurdo, ma ieri un altro nido di verzellini (ubicato sempre nel mio giardino) è stato predato, risultato: 6 pulli di verzellino su 6 sono morti, a distanza di 2 giorni, sotto i feroci artigli di questo esercito di picconotari eleganti. Questo è l'ennesimo risultato che va a confluire nel bilancio di questa stagione 2009.
Riguardo le pratiche e la ferocia da me descritta, circa l'eliminazione dei corvidi, non penso di aver fomentato o aizzato qualcuno, affinchè se ne propaghi o se ne diffonda l'utilizzo e l'sercizio di queste, ripeto, " rudimentali pratiche di uccisione di massa" dei corvidi. Ho voluto solamente fare un'esegesi di quello che è stato negli anni il problema "Emergenza gazze" e i connessi problemi legati all'integrazione, nel territorio italiano, di questo bellissimo esemplare.
Se ad esempio il fulcro della discussione avesse avuto ad oggetto un altro esemplare come la Civetta (altro esemplare bellissimo di cui ne sono stato sempre affascinato) avrei fatto la stessa cosa che ho fatto con la gazza. La civetta infatti, per la sua quasi umana espressione veniva considerata nell'antica Grecia quale simbolo vivente della Dea Athena ed in seguito identificata dai romani con Minerva: eppure quest'esemplare, nei secoli, ha subito persecuzioni ingiustificate da parte dei contadini che usavano anche crocifiggerla viva sulle porte delle loro case per allontanare gli spiriti maligni (cfr. Italia Ornitologica, mese ottobre, anno 2008)
Volendo rispondere a Massimo in relazione al fatto che a volte per affrontare i problemi bisogna ricorrere al c.d. "Esercizio arbitrario delle proprio ragioni" non credo che ci sia da scandalizzarsi. Ovviamente la mia voleva solo essere una provocazione nei confronti degli organi preposti e delle istituzioni e non nei confronti degli amici del forum.
Resta il fatto che mentre noi stiamo animatamente dialogando, anche se attraverso il Web, sull'argomento in itinere, nell'armadio della nostra GAZZA LADRA ai numerosi scheletrini, costituiti di cadaverini implumi di cardellini e verzellini, si aggiungono intere nidiate di pulcini, ochette di pochi giorni, coniglietti e gattini.
Volendo, in ultimo, ringraziare anche Maurizio - per il suo contributo apportato al discusso tema - colgo l'occasione per ricordare ancora una volta a tutti che sono un amante della natura a 360 gradi e per mia indole difensore, special modo, dei soggetti più deboli (siano essi uomini che animali).
Con vera amcizia Antonino Rallo
E allora avveleni mezzo mondo?Comunque questo é un forum di ornitologia e non mi sembra né bello né corretto parlare di come eliminare un uccello!!!Se la cosa vi dá tanto fastidio cí sono gli enti che trattano questi argomenti,rivolgetevi a loro.Quí si celebra la nascita dei nostri amici pennuti,non come fare ad eliminarli!!!((((o((((o((((o
Guarda anche a me piace molto celebrare la nascita dei miei amici pennuti, mi piace molto meno celebrarne la tumolazione!
Dato per scontato che non ho scritto ne invitato nessuno ad avvelenare mezzo mondo e che è sempre meglio usare metodi preventivi e non lesivi per proteggere al meglio i nostri allevamenti, ribadisco il concetto che se è lecito avvelenare (quindi difendersi) un topo perchè entra in casa o perchè si ciba della uova delle mie galline o delle uova dei miei canarini allora la stessa cosa dovrebbe (o deve?) valere per una cornacchia o per una gazza!
Proprio per il fatto che questo è un forum di ornitologia che sto parlando con altre persone di come proteggere i miei uccelli, quindi se c'è qualcuno (con nozione di causa) che sappia spiegarmi perchè non è lecito avvelenare un animale molesto come una cornacchia o gazza mentre è avvelenare un animale nocivo come un ratto, è invitato a spiegarmelo, altri tipi di interventi è meglio evitarli...
Antonino Rallo
14-05-09, 14: 38
Caro Maurizio,non sapevo che ti avevano fatto moderatore......quello che é andato maggiormente Off topic sei tu,ad Antonino é stato chiesto solamente di "moderare"certe affermazioni,senza bisogni di scontri.Comunque ogniuno ha le sue idee,má poiché chi cí segue "ama"la celebrazione della vita,facciamo volentieri a meno di racconti che niente a che fare hanno con ció.::-°°-
Caro Massimo non credevo di essere andato oltre. Le mie accuse nei confronti delle gazze saranno state pesanti e dure, ma non credo di aver detto nulla di nuovo o di sconvolgente. Nessuno mi ha chiesto espressamente di "moderare" le mie affermazioni, peraltro vere e trattate su riviste di settore come quella di I.O. Inoltre la manifestazione del pensiero è un diritto Costituzionale sancito all'art. 21 che così recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazione o censure...." Voglio ricordare che il forum è una piattaforma pubblica il cui libero accesso consente a chiunque di espremire il proprio pensiero. L'unico limite che non può essere oltrepassato riguarda solamente il buon costume e l'ordine pubblico. Inoltre se la stampa autorizza la pubblicazione di articoli come quelli di cui sopra non vedo la necessità di interagire da parte dei moderatori su argoemnti che da sempre si trovano al centro di accese dispute e dibattiti.
Un saluto a tutti.
massimo camera
14-05-09, 15: 21
guarda che nessuno vuole censurare quello che tu hai descritto, ne tanto meno proibire di esprimere le proprie idee ma la cosa deve essere reciproca.
ho solo precisato il pericolo che le famose polpette potessero essere mangiate da altri animali e comunque come detto disapprovo questi metodi, con questo non dico che tu o qualcun altro li stia usando.
per quello che riguarda gli "appesi" è una pratica inutile in quanto inefficace.
poi se volete approfittare, per antipatie personali, di attaccare chi vi risponde, bhe fate pure ma ciò non toglie che si possa esprimere le idee anche se contrarie alle vostre.
franco.forte
14-05-09, 17: 56
ciao do il mio contributo ,ieri un mio amico ,un più scemo dell'altro anno ,mi ha detto che una gazza gli ha mangiato 4 piccoli appena messi in gabbione ,gli la mangiati tutti a brandelli ,l'anno scorso tre volte glila aveva mangiati ,aveva messo una rete x le olive davanti ,la burbizia che hanno è indiscrivibile ,ha rotto la rete ed ha lavorato ,alla fine si è trovato la strage ,io qund lavoravo in un campo addestramento cani ,avevo il permesso di catturare i corvi ,in modo che li portavano la forestale in un luogo ,lontano ,mi facevano fuor starne ,quaglie ed fagiani che facevano nidiate ,giorno dopo giorno sparivano venivano mangiate da corvi ,poiane ,volpi,ed resto .ma la concausa maggiore erano i corvi ,era una lotta tra me e loro ,,( vincevano loro ) erano piu furbi di me ,entravano di tutto nelle gabbie di cattura forntemi ,dal corpo forestale ,tutti i girni liberavo animali diversi.mi accodo con l'amico di stefano ,bisogna fare qualcosa in modo da salvaguardare almeno le specie che nidificano in città ,ciao a tutti .
Antonino Rallo
14-05-09, 20: 25
Bisogna, bisogna, bisogna, fare qualcosa.
Massimo Riva
14-05-09, 21: 17
Bisogna, bisogna, bisogna, fare qualcosa.
Ciao Antonino,certo che bisogna fare qualcosa,tu essendo uomo di legge,prova a trovare qualche soluzione senza dover far pagare un errore umamo a quelle bestie che agiscono usando il loro istinto!!!Pensate che sui monti alle spalle della mia cittá,alcuni anni fá,hanno liberato delle vipere....io metterei in gabbia quelle persone che hanno queste "splendide" idee e pensare che per il loro lavoro vengono pagati con denaro pubblico.....a ci fosse ancora Pertini(cancellate pure sé non sí puó má mi é venuta spontanea)[=^||||
davide sacchetti
14-05-09, 21: 38
la legge 157/92 conbsidera la fauna selvatica come patromonio indisponibile dello Stato che, in quanto tale, può essrere "fruito" venatoriamente solo nel rispetto delle regole della legge stessa. la Sucaita legge esckude espressamente ratti, topi, arvicole, talpe. Il che significa che chiunque possa abbattere questi ultimi animali in qualunque periodo dell'anno con i mezzi che meglio crede. Ovviamente nel rispetto di tuitte le alytre leggi dello Stato. Il che a sua volta signbifica che non si devono mettere in pericolo è persone ed altri animali con l'uso sconsiderato di veleni o trappole, che non si possa sparare sulla pubblica via ad un ratto uscito dalla fognature, ecc. Insomma puro buon senso.
Ma le nutrie, dannose per le culture e dannossissime per gli argini (ci sono già dei morti causati indirettamente dalle loro tane), non certo per la leptospirosi, i piccioni, i corvidi...rientrano nella tutela prevista dalla legge 157/92. Ora sono previsti, in alcune provincie italiane, dei piani di contenimento mediante trappolaggio e contenimento, ma sono insufficienti per tre motivi:
1) disinteresse delle competenti polizie locali provinciali (ora assorbite dalle nuove competenze sulla...circolazione stradale - come se i cittadini sentissero il bisogno di essere controllati come guidatori oltre che dalla Polizia Stradale, dai Carabinieri, dai Vigili Urbani, anche da quest'ultimi)
2) scarsità dei volontari disposti/abilitati al trappolaggio
3) ancor maggiore scarsità dei volotari abilitati all'abbattimento
Cosa possiamo fare in modo lecito? L'illecito, in quanto Guardia Ecologica, Ittica e Venatoria Volontaria non ve lo posso comprensibilmente insegnare.
In primo luogo divenire volontari abilitati ed in secondo luogo scrivendo e riscrivento lettere, petizioni ed esposti sui giornali ed alle autorità competenti. Alla lunga qualcosa si ottiene, ve lo assicuro. Ma insistete ed insistete.::-°°-
Cordialità
MaurizioDiStefano
14-05-09, 21: 55
Caro Massimo non credevo di essere andato oltre. Le mie accuse nei confronti delle gazze saranno state pesanti e dure, ma non credo di aver detto nulla di nuovo o di sconvolgente. Nessuno mi ha chiesto espressamente di "moderare" le mie affermazioni, peraltro vere e trattate su riviste di settore come quella di I.O. Inoltre la manifestazione del pensiero è un diritto Costituzionale sancito all'art. 21 che così recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazione o censure...." Voglio ricordare che il forum è una piattaforma pubblica il cui libero accesso consente a chiunque di espremire il proprio pensiero. L'unico limite che non può essere oltrepassato riguarda solamente il buon costume e l'ordine pubblico. Inoltre se la stampa autorizza la pubblicazione di articoli come quelli di cui sopra non vedo la necessità di interagire da parte dei moderatori su argoemnti che da sempre si trovano al centro di accese dispute e dibattiti.
Un saluto a tutti.
+++[[[+++[[[+++[[[+++[[[::-°°-::-°°-
Antonino Rallo
15-05-09, 14: 23
Buon giorno a tutti. Innanzitutto, voglio ringraziare Sacchetti per essersi inserito in una discussione che sembrava ormai essersi esaurita tra paladini pro gazze e pseudo-persecutori delle stesse. Doveroso sembra inoltre, da parte mia, ringraziare Massimo Riva per avermi eretto a "uomo di legge".. ahahaaha. Forse un pò troppo buono. Ovviamente, sto scherzando caro Massimo. Rileggendo tutta la discussione che ha coinvolto parecchi amici del forum AOE ho notato una certa discrazia sull'argomento "gazze" tant'è che mi sono dovuto ri-documentare sull'argomento in questione, onde fornire a tutti, risposte ulteriori e convincenti. Forse sembrerà strano, ma "sull'emergenza gazze" si sono recentemente occupate le Istituzioni Europee. A tal proposito vi invio, in ORIGINALE, la traduzione italiana su un ricorso presentato, alla Comunita Europea, da parte di un cittadino tedesco il quale lamentava la violazione delle dipsosizioni di legge nazionali ed europee circa la breve durata della stagione della caccia ai corvi, cornacchie e GAZZE.
Traduzione esterna
CM\550423IT.doc PE 350.270
IT IT
PARLAMENTO EUROPEO
2004 2009
Commissione per le petizioni
15 dicembre 2004
COMUNICAZIONE AI MEMBRI
Petizione 0233/2004 presentata da Wesley Henn (presumibilmente cittadino tedesco) sulla
stagione della caccia alle cornacchie, ai corvi e alle gazze.
1. Sintesi della petizione
L'autore della petizione protesta contro la modifica da parte delle autorità tedesche della stagione di caccia per le cornacchie, i corvi e le gazze, che attualmente è molto più corta rispetto ai periodi di caccia consentiti nei paesi limitrofi, e chiede una reintroduzione delle disposizioni fin qui vigenti. L'autore della petizione fa presente che queste specie di uccelli sono praticamente onnivore e provocano pertanto danno in generale alle colture dei campi e al resto della fauna tra cui in particolare le popolazioni di uccelli canori. L'autore della petizione chiede che si prendano le misure necessarie per porre in vigore le disposizioni di deroga previste nella vigente legislazione UE.
2. Ricevibilità
Dichiarata ricevibile il 10 agosto 2004. Informazioni richieste alla Commissione ai sensi
dell’articolo 192, paragrafo 4 del regolamento.
3. Risposta della Commissione, ricevuta il 6 dicembre 2004.
«L'autore della petizione protesta contro la modifica da parte delle autorità tedesche della
stagione di caccia per le cornacchie, i corvi e le gazze, che attualmente è più corta rispetto ai periodi di caccia consentiti nei paesi limitrofi. Stando all’autore, la modifica è stata introdotta in seguito ad un’iniziativa partita da Bruxelles. Egli richiede la reintroduzione dei vecchi periodi di caccia, o perlomeno la vasta applicazione di disposizioni di deroga. Afferma inoltre che tali specie di uccelli sono molto numerose e causano pertanto danni significativi all’agricoltura e ai piccoli animali.
La Commissione ha affrontato nell’ambito della procedura d’infrazione orizzontale 1999/4095 la questione delle stagioni di caccia per diverse specie di uccelli stabilite da varie leggi tedesche e da normative dei Länder volte alla conservazione della natura e non conformi alle disposizioni della Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici1.
L’articolo7, paragrafo 4 della direttiva stabilisce tra l’altro che gli Stati membri devono garantire che le specie soggette alla legislazione della caccia non siano cacciate durante il periodo della nidificazione né durante le varie fasi della riproduzione.
La precedente legislazione in vigore in Vestfalia Reno-settentrionale fissava al 31 marzo il
termine della stagione di caccia per cornacchie nere e gazze. Tale periodo rientrava in parte nella fase riproduttiva delle specie di uccelli summenzionate. In Germania il periodo fissato per le gazze si estendeva dalla prima decade di marzo alla terza decade di luglio, mentre quello per le cornacchie iniziava la terza decade di febbraio per terminare la terza decade di luglio. Pertanto l’inizio della stagione di caccia precedente il mese di aprile rappresentava una violazione della Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
In seguito all’adeguamento della legislazione della Vestfalia Reno-settentrionale, nonché di tutti gli altri Länder e della Repubblica federale, alla Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici, la procedura d’infrazione 1999/4095 è stata archiviata.
Un’estensione della stagione di caccia per la cornacchia nera e la gazza nella Vestfalia Renosettentrionale, come richiesto dalla presente petizione, violerebbe nuovamente la Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
Ove non esistano altre soluzioni soddisfacenti è sempre possibile ricorrere a disposizioni di deroga relative alla direttiva interessata, per le ragioni e alle condizioni espresse nell’articolo 9, paragrafo 1 e 2 della direttiva (ad esempio per la prevenzione di gravi danni a colture, bestiame, boschi, pesca ed acque oppure per la protezione della flora e della fauna). La concessione di tali deroghe spetta agli Stati membri». (questo è passaggio più significativo che permette a noi di derogare alla direttiva)
Direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, GU L 103, 25.4.1979, pag. 1, come modificata.
Come avete potuto notare non ho voluto mostrarvi un documento che fosse di parte, ma un ricorso che è passato al vaglio della Commissione Europea, organo competente circa la ricevibilità dei ricorsi dei singoli cittadini europei e degli Stati Membri, e che è stato esaminato dal Parlamento Europeo. Il Sig. Wesley Henn, prima di rivolgersi agli organi della Comunità Europea ha dovuto esperire tutti i mezzi di ricorso previsti e consentiti dall'ordinamento statale interno (cioè tutti i mezzi a disposizione dal 1° al 3° grado previsti da ogni Stato Membro della CE) per poi rivolgersi all'Europa. Ovviamente la piattaforma di AOE è il luogo meno adatto per fare Giurisprudenza, ma ciò non toglie che tutti possano essere messi nelle condizioni di conoscere quali sono i problemi legati alle norme vigenti che disciplinano ambiti e settori come il nostro. Come ho spesso ribadito nelle discussioni precedenti: Sono un amatore della natura e non voglio trovare spazi in Forum specializzati come il nostro per esercitare, tra l'altro gratuitamente, la professione
d'avvocato, ma se si presentano problemi legati alla disciplina delle norme e alla giusta applicazione delle stesse, perchè non dare un contributo alla nostra associazione. Grazie ai consigli di moltissimi amici del forum AOE sono riuscito a salvare molti dei miei pennuti. Questo sta a significare come sia importante e primario, il raggiungimento dello "scopo comune" della nostra associazione e cioè: Allevare e proteggere i nostri beniamini anche a costo di fare una bella petizione agli organi preposti.
Ragazzi sono contento che persone come Riva, Sacchetti, Camera, Di stefano e tutti quelli che per ragioni di spazio nel post non ho nominato, abbiano contribuito ad accrescere il bagaglio culturale di ognuno di noi, sul grave problema.
Il nostro slogan di AOE è: Allevare e Proteggere.
IO CI SONO E TU?
Silvio Feduzi
16-05-09, 15: 49
A proposito di gazze, dopo il perfetto post di Antonino Rallo , posso solo aggiungere un fatto che mi è capitato 3 giorni fa.
Di ritorno dal mitico allevamento di Novelli Marco , passo dal zio di mia moglie e noto in una piccola voliera,accanto alle tortore 2 gazze.
Gli chiedo se la provincia fosse a conoscenza, e lui tranquillamente mi risponde che gliel'avevano portate loro !!!!!
Meglio così. Ogni tanto qualche animale si salva.
Buona giornata
Non vorrei essere ripetitivo, e nemmeno accusare nessuno, ma la Natura è questa, e l'unico colpevole è l'uomo!!! Con la sua espansione ha occupato zone che normalmente i fringillidi utilizzavano per la riproduzione, e adesso hanno dovuto traslocare altrove, mentre come ben saputo i corvidi e le gazze, nidificano dapertutto, accanto alla linea ferroviaria, accanto le autostrade, anche nelle discariche a cielo aperto. Purtroppo l'evoluzione genetica ha fatto si che le gazze diventassero più robuste, così come i corvidi, mentre i poveri fringillidi più sensibili ai cambiamenti, non hanno avuto altro scelta che scappare via!!! Per cui se in alcune zone i fringillidi sono spariti, non è per colpa delle gazze, che come già detto sono sempre esistite e si sono sempre cibate di piccoli uccelletti da nido nel periodo della riproduzione, ma per colpa dell'uomo che ha eliminato l'habitat naturale di tale specie.
Io posso solo apportare la mia esperienza, e a dire il vero, non vedo questo gran sterminio. Eppure le gazze, i gufi, le civette, i barbagianni, per non parlare di gheppi e poiane, ce ne sono parecchie qui, e spesso li vedo con qualche piccolo uccelletto tra gli artigli, ma sono più le volte che vedo e sento i giovani pullus chiamare i genitori per le imbeccate e seguirli fra gli alberi, che le volte che li vedo morti. Siamo a Maggio è in giro ci sono parecchie coppie in riproduzione, e parecchi piccoli già involati, sia di cardellini che verzellini, sia verdoni che fringuelli!!!
Per cui non diamo colpe a chi non ne ha!!! Questa è la natura, loro uccidono per sopravvivere, per mangiare e sfamarsi. Non dimentichiamo che pratica il bracconaggio per motivi economici, oppure quei ladri che attualmente stanno saccheggiando parecchi allevamenti.
Stiamo parlando di natura, ed è sempre stato così!!! il più grande mangia il più piccolo.
Per quanto riguarda il maggior numero di Gazze e corvidi, che è dovuto alla robustezza della specie, sicuramente il cibo lo trovano percui vuol dire che ce n'è di cibo, però sono daccordo che un controllo demografico si debba fare, come è stato fatto per altre specie che, ma non diamo la colpa a loro per cose di cui non ne hanno colpa!!!
Questo è il mio pensiero. Un saluto a tutti.
Antonino Rallo
17-05-09, 19: 43
A proposito di gazze, dopo il perfetto post di Antonino Rallo , posso solo aggiungere un fatto che mi è capitato 3 giorni fa.
Di ritorno dal mitico allevamento di Novelli Marco , passo dal zio di mia moglie e noto in una piccola voliera,accanto alle tortore 2 gazze.
Gli chiedo se la provincia fosse a conoscenza, e lui tranquillamente mi risponde che gliel'avevano portate loro !!!!!
Meglio così. Ogni tanto qualche animale si salva.
Buona giornata
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Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it