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marco cotti
19-06-09, 23: 28
L'ALLEVAMENTO DEGLI ESOTICI


di FRANK WOOLHAM

Sistemazione all'interno dell'abitazione

Le piccole stanze all'interno delle abitazioni difficilmente offrono le condizioni ideali per gli uccelli; garantite le condizioni essenziali, ed in particolare una temperatura costante, se l'amatore ne dispone non c'è ragione per non alloggiarvi i suoi uccelli.
C'è da ricordare che colubri e nettarinie ed altri piccoli insettivori, se non sono in soprannumero non arrecano alcun danno alla vegetazione di una serra che favoriscono, anzi, contribuendo al controllo dei parassiti.
Benché sia assodato e pacifico che nello spazio angusto di una gabbia tradizionale le probabilità di ottenere importanti successi riproduttivi sono esigue, tuttavia l 'ornicoltore deve sempre averne a disposizione qualcuna, di adeguate dimensioni, in cui alloggiare temporaneamente uccelli di nuovo acquisto, scondizionati, che necessitano comunque di quarantena e di controllo. La gabbia a cassetta o di tipo inglese, chiusa da tutti i lati e col solo frontale in filo, è quella che offre maggiori garanzie di protezione e isolamento; sconsigliate, anche per brevi periodi, le gabbie aperte usate per i canarini.

La riproduzione controllata in gabbie idonee

Una gabbia a cassetta di cm. 100x50 alta 40, può ospitare senza problemi un paio di uccelli di piccola o di media taglia in attesa di sistemazione definitiva. Come posatoi vanno ,bene bacchette verdi flessibili. Il fondo a tiretto scorrevole, si copre di sabbia nel caso di granivori e di fogli di vecchi giornali nel caso di insettivori e nettarivori.

Avvertenza importante è di non impiegare i frontali usati in canaricoltura forniti di aperture circolari attraverso i quali l'uccello accede a mangiatoie e beverini posti esternamente alla gabbia; queste gabbie, infatti sono spesso causa di disgrazie per le specie selvatiche o forastiche.

Ogni allevatore dovrebbe inoltre possedere una gabbia infermeria dotata di termostato, reperibile in commercio, in cui ricoverare soggetti colpiti da malanni (choc, freddo, bagnato dalla pioggia, ferito dai compagni) o ammalati: non v'è infatti, terapia migliore del caldo e dell'isolamento.

L'ALIMENTAZIONE

Base dell'alimentazione della maggior parte degli uccelli trattati nel libro «Uccelli Esotici in Colore» della Blandford-Edizioni Zootecniche, è costituita da un miscuglio di semi composti da scagliola, miglio e panico sciolto o in spighe. Dalla tarda primavera fino all'autunno inoltrato, malto opportuna e gradita l'aggiunta di semi prativi in ogni stadio di maturazione.

Alcune specie abbisognano di integrazioni particolari che verranno analizzate nella trattazione delle singole specie. E' necessario qui sottolineare che i semi costituiscono l'alimento base, non il solo alimento. La verdura è essenziale per la maggior parte degli uccelli, mentre un sorprendente numero di specie richiede prede vive, ed altre gradiscono nettare e soluzioni di acqua e miele. I semi germinati, d'altro canto, costituiscono un invalutabi le componente della dieta, in partic lare durante l'allevamento delfa prole, mentre molte specie granivore diventano parzialmente insettivore talvolta fino allo svezzamento dei novelli. Indispensabile per tutti gli uccelli, ad ogni età, grit e osso di seppia.

Molti allevatori fanno inoltre uso di additivi ed integratori vitaminici piuttosto costosi, spesso in modo sconsiderato tenuto anche presente che soggetti, alloggiati in voliere ricche di vegetazione e razionalmente accuditi, non hanno alcun bisogno di additivi. Difatto, una buona conoscenza dei problemi alimentari riduce considerevolmente le spese di un allevamento di granivori rendendole sopportabili e favorisce i successi riproduttivi.

«Softbill» (uccello a «becco fine» in italiano) è termine ornitologico che in inglese indica tutti gli uccelli che si nutrono di insetti, frutta e nettari. Alcune specie interamente insettivore necessitano di cure molto particolari per cui dovrebbero essere allevate soltanto da ornícoltori ricchi di esperienza. Vi fanno eccezione alcuni Bulbul, Usignoli del Giappone e qualche altro che possono essere tenuti anche da amatori di scarsa esperienza.

I novizi, prima di cimentarsi nell'allevamento di specie insettivore, dovrebbero farsi le ossa con le specie granivore in genere più rustiche.

I cibi degli insettivori

La maggior parte degli insettivori si nutrono anche di pastoni reperibili in commercio in due tipi: a grana fine per le specie piccole e delicate, e a grana più grossa per le specie di taglia maggiore. Questo tipo di alimento è opportuno sia integrato, il più spesso possibile, da cibo vivo (insetti e larve) di cui attenua o corregge gli effetti riscaldanti. Le tarme della farina e 1e larve di mosca sono le più impiegate, specialmente durante il periodo invernale in cui è difficile reperire in natura altro cibo vivo.

Altri tipi di alimento naturale sono le drosofile,facilmente ottenibili dalla frutta in decomposizione (ottime per colibrì, nettarinie, ixulus, etc.), le locuste allo stato di insetto (cibo ideale per storni, tordi, ghiandaie ed alcuni dei più grossi insettivori), le larve delle locuste per le specie piccole, mosche e mosconi insetti che si ottengono lasciando completare alle larve il loro ciclo vitale, tignole, farfalle e coleotteri vari. Allevatori di particolare esperienza e con collezioni importanti di uccelli preparano con profitto in casa il pastone per insettivori, mentre non è economico che lo faccia l'amatore con pochi uccelli che può usare quelli del commercio.

Le idee e i modi di preparare il,a pastone sono molti.

Gli ingredienti normalmente suggeriti vanno dalla carne cruda al formaggio e alle verdure finemente tritate.
E' comunque consigliabile variare il più possibile la dieta e di non eccedere nella somministrazione di prodotti ricchi di additivi o di concentrati presi dalla dispensa o dal frigorifero.

Più facile l'alimentazione delle specie che si nutrono di frutta

Alimentare insettivori e nettarivori è problema complesso dal momento che non esistono studi e regole fisse per le diete di ciascuna specie. Il novizio nell' affrontare il problema deve agire con molta prudenza: innanzitutto deve fare una precisa valutazione della specie cercando di conoscere le sue esigenze, diciamo teoriche, poi deve fare un più approfondito studio del soggetto e del suo personale comportamento, quindi - se possibile - dovrebbe prendere in esame i risultati ottenuti da altri allevatori con la stessa specie o specie similari.

Le specie che si nutrono principalmente di frutta, danno minori preoccupazioni, dal punto di vista alimentare, delle insettivore. La maggior parte accetta di buon grado il pastone per insettivori e frutti assortiti quali mele, pere, uva, arance e banane per citare le più frequentemente offerte.
Va bene anche la frutta ammaccata purché non troppo matura.

Le arance invece, devono essere decisamente dolci; in mancanza, un buon sostituto sono i pomodori.
L'uva passa e sultanina, tenute a bagno in acqua per una notte, sono cibo gradito a molti uccelli, ma a causa del loro elevato contenuto in carboidrati devono essere usate con parsimonia. Insettivori e nettarivori sono anche ghiotti di bacche, more e uve (sambuco, rovo, lamponi, ribes, etc.) che 1' amatore può raccogliere dall'estate all'autunno in orti, giardini e in piena campagna man mano che maturano.

(continua)

andiok
04-07-09, 13: 36
come sempre articoli bellissimi !!
complimenti ancora marco

mimmo
22-10-09, 10: 59
bellissimo articolo

Francesca Perosino
22-10-09, 12: 30
Grazie per il bellissimo articolo,Marco!

Riccardo Roccaforte
22-10-09, 14: 54
bellissimo articolo ma bellissimi i tucani sono una meraviglia

Ele 82
24-10-09, 17: 00
Colori fantastici...