Visualizza la versione completa : Una mostra particolare
john fernandez
03-07-09, 09: 27
L'organizzatore definisce questa mostra come una novita con l'intenzione di portare insieme osservatori di uccelli (bird watchers), alevatori e anche quelli che catturano uccelli, mi scuso perche non mi viene il termine esatto da usare.L'organizatore pensa che ci sono tanti incrociamenti nel senso che lui conosce persone che sono bird watchers un giorno e cacciatori in un altro giorno. Lui aggiunge che mentre questo tipo d'incrociamento sia grande, i gruppi(settori) tendono ad isolarsi l'uno dall'altro. La sua opinione e che nonostante questo ogni settore ha grande interesse e conoscenza che e' di beneficio per la conservazione della campagna.
La mostra si terra a Kent, in Ighilterra, il 12 e 13 di Settembre. La mostra includera trattenimenti con il tema 'Uccelli e Campagna'. Ci sara anche una mostra d'arte concentrandosi sul tema uccelli. Ci saranno pure discussione e dibattiti sul tema uccelli e questioni relatate.
Premetto che ho semplicemente riprodotto liberamente parti dell'articolo.
roberto ghidini
03-07-09, 20: 30
Davvero una mostra particolare,forse assomiglia un po a quella storica di Sacile ::-°°-
http://it.wikipedia.org/wiki/Sagra_dei_Osei_(Sacile)
ecco quello che viene fuori cliccando il link
che cose dunque ??
john fernandez
04-07-09, 08: 04
Si Roberto , hai ragione. Devo dire che l'articolo mi ha impressionato. Roberto tu hai inducato una altra mostra, era simile a quella descritta nell'articolo in questione ?
roberto ghidini
04-07-09, 12: 19
E una delle manifestazioni ornitologiche più antiche,anche questa riunisce varie tipologie di appassionati. ::-°°-
Da Wikipedia
Origini medievali [modifica]
La manifestazione affonda le sue radici nell'antico "Mercato di San Lorenzo"[1] di origine popolare: il 10 agosto gli abitanti delle campagne e dei paesi circostanti si riunivano nello spazio antistante le mura della città, ove prendeva vita un mercato spontaneo incentrato sulla compravendita di uccelli da canto e da richiamo. L’importanza assunta dal commercio di tali esemplari è probabilmente riconducibile al loro utilizzo nell’ambito dell’uccellagione, pratica allora diffusa anche a livello popolare, e che riprendeva in concomitanza con la fine dell’estate e l’avvio dell’autunno.
I primi atti scritti riguardanti l’evento risalgono al 2 agosto 1274: uno scritto nel memoriale dell’allora Patriarca di Aquileia Raimondo della Torre riporta che la comunità di Sacile chiese che le venisse concesso di spostare il mercato entro le mura cittadine. La concessione venne elargita, e a partire dal medesimo anno il fulcro della manifestazione divenne la piazza della città.
Furono probabilmente di carattere principalmente economico le ragioni di questa richiesta, poiché con tale provvedimento le istituzioni sacilesi guadagnarono il diritto di applicare dei dazi sulle merci che venivano vendute. I patriarchi che seguirono dettero più volte conferma ufficiale di tale prerogativa dell’amministrazione cittadina.[2]
Nel corso degli anni la manifestazione si ampliò, assumendo i connotati di una vera e propria fiera della durata di più giorni, in cui non si commerciavano soltanto uccelli da richiamo e canto ma anche animali da cortile (pollame, conigli, suini, ecc.) e merci di vario genere.
Tempi moderni [modifica]
Il particolare tema della sagra le consentì di sopravvivere attraverso i secoli sino all’Ottocento, ritornando in questo periodo a focalizzarsi sul mercato di uccelli da richiamo e strumenti e articoli per l’uccellagione.
Nel 1907 un comitato cittadino, presieduto dall'allora Onorevole Luigi Gasparotto, volle a dare un'organizzazione a quello che era il tradizionale mercato estivo sacilese, con l'intento di pubblicizzare l'evento al di fuori dell'usuale territorio circostante. Nell'agosto di quello stesso anno un articolo apparso sulla La Domenica del Corriere a firma di Arnaldo Fraccaroli diede per la prima volta una risonanza nazionale all'evento (Delirio di mille armonie sovrapposte, diseguali e fantastiche [...]). Alla fiera fu anche dedicata una tavola della Domenica del Corriere nel 1908 realizzata da Achille Beltrame. Nel 1909 il mercato e l’esposizione degli uccelli e delle attrezzature vennero disciplinati da un regolamento specifico, dando il via a quella che è progressivamente diventata la forma definitiva della manifestazione, che si è progressivamente specializzata nel settore ornitologico.
Nel tempo questa fiera ha avuto diverse denominazioni: Fiera-Mercato di san Lorenzo, Mercato uccelli, Esposizione mercato, Fiera degli uccelli, Sagra degli uccelli.
Il titolo di "Sagra dei Osei" appare per la prima volta su "La Patria del Friuli" dell'11 agosto 1926.
Dal 1957 la Sagra dei Osei è iscritta nel Calendario nazionale delle mostre ed esposizioni quale “Esposizione nazionale degli uccelli”.
Dal 2007 è divenuta ‘’Fiera nazionale specializzata’’.
Attualmente l’organizzazione della sagra è competenza della ‘’Pro Sacile’’, la locale Pro loco che opera in collaborazione con l’amministrazione comunale.
john fernandez
04-07-09, 17: 23
Grazie Roberto, ho apprezzato molto la tua risposta. Saluti
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