Visualizza la versione completa : Domande sulla CITES
Pierluigi d'Amore
21-08-09, 01: 48
Ciao a tutti,senza entrare nelle questioni "politiche",volevo solo farvi notare che dopo la richiesta iniziale dell'utente Maggi,non é più intervenuto nella discussione...........
Vi siete chiesti il perché???.........un motivo ci sarà.....o no!!
Saluti,Pierluigi.[=^||||
ciao signori io non ho risposto ancora perche volevo capire bene come stano ralmente le cose, io mi espongo da scudo per tutti i ragazzi che come me hanno la passione esclusiva di allevare e non vendere ma solo scambire i propi pappaglli vi porto delle domande per sogetti inclusi nel C.I.T.E.S appendice II
1) il registro e obbligatorio?
2)l'anellamento e obbligatorio?
3)se per cause lavorative un allevatore non riesce ad anellare che succede?
4)gli scambi si possono effettuare?
5)la morte o lo smarrimrento(cause accidentali es volato via del sogetto va dichiarto?se si come?
sono notizie molto importanti che tutti noi nuovi, dobbiamo sapere perche in Italia la legge non ammette ignoranza ma si deve far capire alla gente come stanno veramrnte le cose.
un altro nodo e come mai molti negozianti anche in fiere pubbliche possono vendere pappagalli inclusi nel cites senza dare all' acquirente nessuna documentazione? chi ha sbagliato in questo caso??come si poterbbero aggiustare le cose?
un ultima cosa ma non per importanza se venisse la guardia forestale quali sono i documenti da esporre?
queste sono notizie importantissime poi l'iscrizione ogniuno fa i propi conti grazie aspetto notizi in merito
::-°°-
Roberto Giani
21-08-09, 13: 07
Tu tocchi un tasto dolente.
Sulla questione CITES io penso che la FOI sia colpevolmente responsabile se noi allevatori di pappagalli ora siamo a districarci tra normative nebulose, contraddittorie e talvolta assurde.
La FOI è sostanzialmente un'associazione di canarinari i quali non sono taccati da CITES (il canaraino ne è escluso) per cui la FOI non ha mai affrontato di petto l'argomento dell'applicazione normativa CITES in Italia perché non è mai stata una sua priorità.
E ora per questo siamo messi così.
Riguardo alle domande che fai, sul Forum se cerchi trovi molte risposte perchè sono stati argomenti molto dibattuti.
marco cotti
21-08-09, 13: 10
Ciao maggi
rieccoti finalmente
questa discussione è stata a mio parere salutare e ci voleva per comprenderci un pò, proseguiremo sicuramente davati a dei buoni caffè discutendo da amici, magari animatamente infervorandoci per difendere le proprie idee, ma nel massimo rispetto.
Veniamo alle tue domande, con la richiesta a Riccardo Russo di correggermi se ometto qualche cosa...
sogetti inclusi nel C.I.T.E.S appendice II
1) il registro e obbligatorio?
Si è obbligatorio, va richiesto agli Uffici della Guardia nForestale della tua zona
2)l'anellamento e obbligatorio?
Si, con la nuova normativa è obbligatorio il marcaggio inamovibile con aneli di qualsiasi Federazione, Associazioni o fatti costruire personalmente ma che riportino dati leggibili anno matricola numero progressivo, in caso non si riesca ad anellare vale il microchip applicato da un veterinario
3)se per cause lavorative un allevatore non riesce ad anellare che succede?
Si applica il Microchip ( abbiamo nel sito AOE la lista dei veterinari aviari che possono applicartelo)
4)gli scambi si possono effettuare?
Una volta fatta la dichiarazione di nascita al corpo Forestale dello Stato con raccomandata con ricevuta di ritorno e ricevendo poi dalla Forestale il numero di protocollo relativo ai tuoi soggetti denunciati, si possono cedere compilando i documenti di cessione e scaricando dal registro CITES di carico e scarico i soggetti
5)la morte o lo smarrimrento(cause accidentali es volato via del sogetto va dichiarto?se si come?
Per i soggetti allegato B non è obbligatorio, per i soggetti in Allegato A si bisogna denunciare morte o fuga del soggetto
spero di esserti stato d'aiuto
se hai altre domandi siamo qui
ciao e buona giornata
grazie veramente di cuore cmq non vorrei insistere ma se non sbaglio il registro non e obbligatorio cmq voi parlate di cifre di iscritti o di allevamenti io sono sicuro che ci siano moltissime persone che allevano ma non si attengono alle normative ecco perche parecchi rivenditori si ritrovano questi sogetti non dichiarati, pero signori miei ma si puo mettere a paragone e applicare la stessa normativa tra un ararauna ed un padda o un iseparabile di fischer? oppure fare multe per un mancato anellamento e far passare autotreni di animali di cattura?e come se arrestiamo uno che ruba un chilo di pane e non chi fa un crac economico. ah dimenticavo che Siamo in ITALIA([[[[
marco cotti
21-08-09, 14: 46
Credo che autotreni carichi di pappagalli di contrabbando in Italia non entrino.
Ci sono normative che vengono rispettate e fatte rispettare dal nostro Corpo Forestale dello Stato al quale va il nostro plauso per il lavoro che svolge appunto perchè questi fatti non avvengano.
IL REGISTRO PER CHI ALLEVA PAPPAGALLI E' OBBLIGATORIO
e sino a che non cambierà la normativa ci si deve attenere alle leggi dello Stato.
I rivenditori, non devono accettare soggetti senza dichiarazioni di nascita e protocolli del C.F.S. altrimenti anche loro sono passibili di multe e anche molto salate.
Allevare pappagalli è un grande hobby le soddisfazioni sono tante, la passione è enorme, ma è molto più complesso e difficle che allevare canarini, mi perdonino gli amanti dei becchi dritti.
I giovani e i novizi vanno aiutati con tutte le nostre forze affinche, causa delusioni e problemi non abbandonino il loro allevamento dopo pochi mesi di cimento
salutoni e sempre a tua disposizione
[[9
ok grazie per tutto le risposte che mi avete dato appena scendo giu a lecce provvedero a tutto (iscrizione) e poi richedero l'anelli non volevo screditare le forze armate non mi permetterei mai(si dice non sputare nel piatto che mangi)
Roberto Giani
21-08-09, 15: 55
(...)
2)l'anellamento e obbligatorio?
Si, con la nuova normativa è obbligatorio il marcaggio inamovibile con aneli di qualsiasi Federazione, Associazioni o fatti costruire personalmente ma che riportino dati leggibili anno matricola numero progressivo, in caso non si riesca ad anellare vale il microchip applicato da un veterinario
(...)
Non vorrei passare per essere il solito rompiscatole che fa sempre confusione e disinformazione, ma RIPETO che mettere l'anello non è obbligatorio e non esiste alcuna normativa italiana attualmente vigente che lo imponga.
Questa presunta obbligatorietà deriva solo da una circolare interna del CFS che, in quanto interna, il cittadino non è tenuto a conoscere e rispettare in quanto non ha alcun valore giuridico-legale.
Se poi, per non avere grane, ci si adegua alle richieste illeggittime di vari Uffici CITES, questo è un altro discorso e, personalemente, non condivido tale atteggiamento.
E' come pagare il "pizzo", non è legale ma c'è chi, per non avere grane, sceglie di pagarlo.
Personalmente quest'anno nella denuncia di nascita dei miei pappagalli non ho indicato alcun numero progressivo dell'anello e non ho ricevuto a riguardo alcuna segnalazione dal mio Ufficio CITES territorialmente competente, il quale mi ha fornito comunque regolarmente il numero di protocollo.
La cosa per la verità mi ha un po' spiazzato: ero pronto a contestare l'eventuale non attribuzione del n° di protocollo per questa mia "inadempienza", munito di tutte le leggi a riguardo e chiedendo loro di trovarmi esattamente DOVE fosse indicato l'obbligo di anello, ed invece non ce n'è stato bisogno.
Anche questa è una cosa triste: il diverso comportamento dei vari Uffici CITES nell'applicare una legge nazionale in modo omogeneo su tutto il territorio Italiano.
marco cotti
21-08-09, 17: 11
Ciao Roby
non mi trovo d'accordo con quello che hai scritto, a noi è arrivato questo modello (che sostituiva gli altri) per le Dichiarazioni di nascita dal C.F.S.
accompagnato da una lettera dove era messo in evidenza che in mancanza del numero di anello inamovibile la stessa Dichiarazione di nascita era da considerarsi incompleta.
Come non seguire alla lettera ciò che è scritto nella circolare inviata agli allevatori, io credo che è naturale per seguire le disposizione del C.F.S. adeguarsi alla normativa seppur interna.
ciao a presto
PS. questi ultimi post andati off topic che ne dite se li spostiamo nella sezione CITES??
fate sapere, così permettiamo a chi volesse di continuare la disquisizione puramente politica...
Per Maggi, ma a Lecce non abbiamo nessuna sezione AOE, la sezione AOE è a Capo di Leuca... ciao
Roberto Giani
21-08-09, 18: 59
Ciao Roby
non mi trovo d'accordo con quello che hai scritto, a noi è arrivato questo modello (che sostituiva gli altri) per le Dichiarazioni di nascita dal C.F.S.
accompagnato da una lettera dove era messo in evidenza che in mancanza del numero di anello inamovibile la stessa Dichiarazione di nascita era da considerarsi incompleta.
Come non seguire alla lettera ciò che è scritto nella circolare inviata agli allevatori, io credo che è naturale per seguire le disposizione del C.F.S. adeguarsi alla normativa seppur interna.
ciao a presto
PS. questi ultimi post andati off topic che ne dite se li spostiamo nella sezione CITES??
fate sapere, così permettiamo a chi volesse di continuare la disquisizione puramente politica...
Per Maggi, ma a Lecce non abbiamo nessuna sezione AOE, la sezione AOE è a Capo di Leuca... ciao
Concordo per l'off topic e sposterei la discussione in CITES, compreso quello che aggiungo di seguito.
Il tuo post non fa altro che confermare quello che dico, ossia esiste una bella confusione a livello nazionale sull'applicazione CITES che, palesemente, dovrebbe essere omogenea.
Mi soffermo solo su due aspetti:
- PUNTO PRIMO, perchè a me non è arrivato lo stesso modulo che è arrivato a te? Anzi, non mi arrivato proprio nulla;
- PUNTO SECONDO, se fosse arrivato a me avrei cortesemento chiesto dove è espressamente scritto nell'art. 8 bis della Legge 150/92 che è obbligatorio anellare gli uccelli in All.B, pena la non regolarizzazione degli animali denunciati.
Articolo che, per chiarezza di informazione, riporto di seguito:
" Articolo 8-bis
1. Tutte le nascite o riproduzioni in cattività degli esemplari appartenenti a specie incluse nell'Allegato A, Appendici I e Il, nonché nell'Allegato C, parte 1 e 2, del regolamento (CEE) n. 3626/82 del Consiglio del 3 dicembre 1982, e modificazioni, devono essere denunciate entro dieci giorni dall'evento al Ministero dell'agricoltura e delle foreste ~ Direzione generale per l'economia montana e foreste - Servizio certificazione CITES, il quale ha facoltà di verificare presso il denunciante l'esistenza dei genitori e si può avvalere di analisi genetiche per stabilire il grado di parentela fra i presunti genitori e la prole. Per tali esemplari, il predetto servizio rilascerà al denunciante un certificato conforme all'art. 22 del regolamento (CEE) n. 3418/83 del Consiglio del 28 novembre 1983."
Direi che più chiaro di così non si può e l'obbligo di anellare e di indicare esattamente nella denuncia gli estremi del marcaggio è richiesta illeggittima.
Prova a sottoporre il tutto al legale di AOE e poi fammi sapere.
marco cotti
21-08-09, 20: 04
Questa è la prima parte del documento CFS che arriva da Torino (ho omesso il numero di protocollo per ovvie ragioni)
sottolienato in giallo il paragrafo che informa del marcaggio (anello inamovibile)
ciao e buona serata
Attilio Casagrande
23-08-09, 13: 46
Confermo quanto detto da Marco, la legge 150 art. 5 punto 5 :
5. E' fatto obbligo di marcare conformemente a standard internazionali, con sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato, sentita la commissione scientifica di cui all'art. 4, comma 2, gli esemplari di cui all' art. 1, comma 1, e quelli cui si applicano le deroghe previste dal citato regolamento (CEE) n. 3626/82, e successive modificazioni.
Questo è sempre passato in secondo piano, ma la legge è sempre esistita, adesso l'hanno solo applicata.
Roberto Giani
24-08-09, 10: 07
Confermo quanto detto da Marco, la legge 150 art. 5 punto 5 :
5. E' fatto obbligo di marcare conformemente a standard internazionali, con sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato, sentita la commissione scientifica di cui all'art. 4, comma 2, gli esemplari di cui all' art. 1, comma 1, e quelli cui si applicano le deroghe previste dal citato regolamento (CEE) n. 3626/82, e successive modificazioni.
Questo è sempre passato in secondo piano, ma la legge è sempre esistita, adesso l'hanno solo applicata.
Ragazzi, non vorrei sembrare tedioso, ma questi argomenti sono stati dibattuti ampiamente un anno fa e sottolineate tutte le inesattezze ed imprecisioni di queste nuove richieste.
Sottoposte agli enti preposti, non si hanno mai ricevute risposte.
Nello specifico, ad esempio, quello evidenziato e sottolineato nel messaggio di Attilio, gli esemplari di cui all'art. 1 comma 1, sono quelli in Allegato A, quindi non si applica per quelli in All. B...
Ribadisco che non c'è nessuna legge che imponga l'anellamento degli uccelli in All. B.
Per smentirmi, sottoponete al legale AOE adesso che ne avete uno, tutta la normativa a riguardo (io me la sono letta) e poi sappiatemi dire:
- Reg (CEE) n. 3626/82;
- Reg (CE) n° 2724/2000 che modifica il Reg (CE) n° 338/97;
- Reg (CE) n° 1808/2001 che contempla le modalità di applicazione del Reg (CE) n° 338/97;
- Reg (CE)1332/2005 che modifica il Reg (CE) n° 338/97
- Legge 150/92 modificata con Legge 59/93.
Per buttare altra carne al fuoco, vi sotto pongo alcune incongruenze che DEVONO essere chiarite:
- "E' fatto obbligo di marcare conformemente a standard internazionali, con sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato" : quali sono, nello specifico, questi "sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato" ci forniscono gli anellini loro, gratis?
- la denuncia va fatta entro 10 giorni dalla nascita, ma per tutti gli esemplari che si inanellano oltre i 10 giorni di età, come gli inseparabili, che si fa? mi si chiede di dichiarare il falso indicando i numeri di anello che non sono ancora stati infilati? oppure per poter indicare con esattezza i numeri di anello si fa la denuncia oltre i 10 giorni dalla nascita? ma è reato, passibilie di sanzione.
- se non riesco ad inanellare perchè arrivo tardi, che si fa?
- se devo tagliare l'anello perchè c'è un'infezione?
- se non voglio disturbare i genitori coi pulli per anellarli (poichè esistono specie molto sensibili al disturbo), perchè potrebbero abbandonare la cova o, peggio, uccidere i piccoli, come mi devo comportare?
- negli uccelli tessitori, come faccio ad accedere alla camera di cova senza distruggere il nido senza mettere a repentaglio la sopravvivenza dei pulli?
- se tale presunto obbligo risale alla legge 150/92, perchè si sono accorti solo 17 anni dopo che bisognava anellare obbligatoriamente?
- per ultimo, è possibile che un obbligo di legge non appaia su nessuna Gazzetta Ufficiale, ma si spedisce l'avviso a casa dei singoli allevatori?
Penso che possa bastare.
Attilio Casagrande
24-08-09, 19: 48
Ci mancherebbe Roberto, anzi il bello è discutere ed uscirne, io ho telefonato all'uff. cites di Trieste da cui dipendo, chiedendo spiegazioni in merito ancora quando era appena uscita la normativa, mi è stato risposto che la marcatura è obbligatoria, per tutti i sogg. cites, altrimenti come fai a dimostrare che il sogg. che hai caricato è quello.
Se mi muore uno senza marcatura, basta che lo "sostituisca "con uno identico ed il gioco è fatto !
Troppo comodo non trovi ?
Le mie denunce di nascita che ho presentato, le ho sempre fatte segnando la marcatura dei soggetti anche se non era richiesto, dopo ognuno è libero di pensare come crede.
A me personalmente è successo di veder un soggetto con il mio RNA su una specie che non ho mai riprodotto, probabilmente hanno messo l'anello di un mio sogg. ceduto e dopo morto, io ho la den. di nascita e cessione di quell'anello e se mi viene contestato ho le prove.
buongiorno a tutti una domanda visto che i miei soggetti acquistati hanno tutti il certificato C.I.T.E.S ma non hanno mai riprodotto ora quando mi iscrivero e chedero gli anellini mi chederanno di mostrare il certificato cites dei genitori? un altra domanda non trovo piu il il foglio del cites di una coppia di gropponi sicuramente l ho perduto che devo fare?dovro richiamare all'allevamento che me lo ha ceduto? grazie anticipatamente delle risposte
Roberto Giani
25-08-09, 09: 50
Ci mancherebbe Roberto, anzi il bello è discutere ed uscirne, io ho telefonato all'uff. cites di Trieste da cui dipendo, chiedendo spiegazioni in merito ancora quando era appena uscita la normativa, mi è stato risposto che la marcatura è obbligatoria, per tutti i sogg. cites, altrimenti come fai a dimostrare che il sogg. che hai caricato è quello.
Se mi muore uno senza marcatura, basta che lo "sostituisca "con uno identico ed il gioco è fatto !
Troppo comodo non trovi ?
Questo è disarmante. Cioè NOI singoli cittadini dobbiamo prendere il telefono e chiedere chiarimenti, anzichè associazioni forti che DICANO a questi signori che le cose sono sbagliate.
Nella fattispecie della tua osservazione, l'Art. 8-bis della 150/92 prevede il caso di brogli e spiega chiaramente come fare le verifiche:
" (...) Servizio certificazione CITES, il quale ha facoltà di verificare presso il denunciante l'esistenza dei genitori e si può avvalere di analisi genetiche per stabilire il grado di parentela fra i presunti genitori e la prole. (...)"
Se non credono a quanto hai denunciato, vengono a vedere se veramente hai i genitori e ti fanno fare il test del DNA su genitori e figli.
Le mie denunce di nascita che ho presentato, le ho sempre fatte segnando la marcatura dei soggetti anche se non era richiesto, dopo ognuno è libero di pensare come crede.
(...)
Anche io ho sempre fatto così come hai fatto tu, ma ciò non toglie che questa "legge" dell'inanellamento obbligatorio per gli All. B presenta delle irregolarità, o almeno delle gravi lacune.
Pensa prima di tutto che questo obbligo è rivolto, ovviamente, a tutti.
Per te, per me, per molti altri, anellare dei pulli è facile e banale, ma questa imposizione vale anche per chi ha solo qualche coppietta di inseparabili o roselle, che non è affiliato a nessuna Associazione o Federazioe (e manco sa che esistono) e non ha la minima idea di come si faccia a mettere un anello, che non ha idea di come debbano essere gli anelli, di che dimensioni debbano essere, di dove si reperiscano, di quanto costino.
Ti sembra poco?
Secondo: e tutte quelle osservazioni che ho fatto nel mio precedente post, che ripeto, come mi rispondi?
- "E' fatto obbligo di marcare conformemente a standard internazionali, con sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato" : quali sono, nello specifico, questi "sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato" ci forniscono gli anellini loro, gratis?
- la denuncia va fatta entro 10 giorni dalla nascita, ma per tutti gli esemplari che si inanellano oltre i 10 giorni di età, come gli inseparabili, che si fa? mi si chiede di dichiarare il falso indicando i numeri di anello che non sono ancora stati infilati? oppure per poter indicare con esattezza i numeri di anello si fa la denuncia oltre i 10 giorni dalla nascita? ma è reato, passibilie di sanzione.
- se non riesco ad inanellare perchè arrivo tardi, che si fa?
- se devo tagliare l'anello perchè c'è un'infezione, che si fa?
- se non voglio disturbare i genitori coi pulli per anellarli (poichè esistono specie molto sensibili al disturbo), perchè potrebbero abbandonare la cova o, peggio, uccidere i piccoli, come mi devo comportare?
- negli uccelli tessitori, come faccio ad accedere alla camera di cova senza distruggere il nido senza mettere a repentaglio la sopravvivenza dei pulli?
- se tale presunto obbligo risale alla legge 150/92, perchè si sono accorti solo 17 anni dopo che bisognava anellare obbligatoriamente?
- per ultimo, è possibile che un obbligo di legge non appaia su nessuna Gazzetta Ufficiale, ma si spedisce l'avviso a casa dei singoli allevatori?
La 150/92 a tutti questi quesiti non risponde e loro, Ministero e CFS, dicono che tutto ciò è figlio della 150/92.
Quello che voglio sottolineare e che ci sono dei precisi modi e metodi legislativi per i quali lo Stato chiede ai cittadini di adeguarsi a delle normative, che in questo caso specifico non sono state seguite, a dimostrazione di superficialità e mancato rispetto dei cittadini stessi.
Se lo Stato vuole che anelliamo tutti gli All. B, benissimo, fa una nuova legge dove spiega per filo e per segno come fare e tenendo conto di tutte le possibili eccezioni, ma non può pretendere tutto questo sulla base di una circolare interna agli uffici CFS.
NOI dobbiamo fare le cose per bene altrimenti siamo multati, lo Stato può permettersi tutte le imprecisioni che vuole.
E' questo il senso della mia battaglia e sono molto deluso che nè FOI, nè AOE siano sulla mi linea di pensiero e che, per far valere i diritti degli allevatori, rispondano in punta di fioretto a chi ci combatte usando il bazooka.
Scusate lo sfogo.
marco cotti
25-08-09, 11: 30
ciao Roby non è che ne FOI ne AOE ne UIO siano sulla tua linea di pensiero.
Queste Organizzazioni stanno lavorando a livello governativo da qualche mese, il nostro stesso Presidente Enzo Patanè ha lavorato con una consulenza continua assieme alla SOR e ad altri allevatori.
Siamo in questo momento in attesa, le vie che ci sono consentite al momento sono queste, bisogna lavorare, partecipare ad eventuali riunioni, praticamente scusa il brutto neologismo "farsi un mazzo tanto..." non è tutto immediato.
Rimaniamo ottimisti e in attesa...
finisco con la solita mia "imprecazione" "esortazione"...
in Italia manca una grande ORGANIZZAZIONE di allevatori di Pappagalli che direttamente vada a Roma e faccia capire e si faccia ascoltare...
putroppo contano i NUMERI.... contano le azioni e le Organizzazioni,
nel 2001 quando vi furono le premesse per fondare una federazione di allevatori di pappagalli... si perse l'occasione perchè era difficle per molti (per svariati motivi) metterci la faccia e il c... perdendo del tempo libero a favore della comunità...
Soli si muore, come diceva una vecchia canzone... CONFERMO
senza i numeri possiamo solo singolarmente "sperare"....
salutoni Roby
Roberto Giani
25-08-09, 13: 02
Ciao Marco,
lo so che si sta lavorando, ma... in punta di fioretto ("partecipare ad eventuali riunioni", "ottimisti e in attesa" ...).
Che effetto avrà avuto mai, onestamente, il "QUOUSQUE TANDEM ABUTERE, CATILINA…”?
Chi del Ministero o della commissione CITES l'avrà mai letto? E anche se l'avesse letto? Avrebbe passato notti insonni? Non credo. Una goccia nel deserto.
La tua bella lettera del CFS di risposta che hai postato, nella parte evidenziata in giallo contiene delle imprecisioni, ossia è illeggittimo affermare che se non metti gli estremi del marcaggio la tua denuncia non sarà ritenuta completa. Non c'è giurisprudenza che lo confermi. Almeno non lo dice l'Art. 8-bis della L. 150/92 dal quale è fatto discendere il modulo. Ripeto, consultate il vostro legale per sapere se dico baggianate (che potrebbe anche essere...).
Questi poveretti del CFS però non hanno colpe, loro devono eseguire ordini superiori e basta.
Ma, quello che io dico, contemporaneamente al lavoro "politico-diplomatico" dei vari presidenti di Associazioni che hanno portato all'importante (?!?) "QUOUSQUE TANDEM ABUTERE, CATILINA…", si fossero anche contestate puntualmente a ciascun ufficio CITES tali dichiarazioni riportate nelle loro lettere, non una volta, ma 10, 100, 1000 volte, ad ogni riposta di ciascuna denuncia di nascita, si sarebbe agito su più fronti ed anche i vari uffici CITES territoriali avrebbero ad un certo punto segnalato il disagio di ricevere tutte queste contestazioni all'Ufficio CITES centrale di Roma.
Invece su tutti i forum si legge che è meglio adeguarsi, alcuni danno per assodato l'obbligo di anello che è legge ed inserito nelle "news", per adesso andiamo avanti così, si sta lavorando... Intanto ci mettono i piedi in testa.
Io, invece, al posto di FOI, AOE, UIO, Club degli Psittacidi, Club degli Agapornis ecc. ecc., avrei preparato un bel prestampato a disposizione per tutti gli allevatori coinvolti nella faccenda, con tutte le contestazioni e giustificazioni di legge, da inviare a ciascun Ufficio CITES in risposta alla loro errata affermazione, ossia che senza anello la denuncia è ritenuta incompleta e non è possibile regolarizzare i nuovi nati. E avrei insistito perchè gli allevatori lo utilizzassero.
Con riserva di fare ricorsi al TAR per far valere le nostre ragioni.
Adesso non replicherò più all'argomento, oramai il mio pensiero è chiaro e se continuo a discutere ancora su sta cosa mi si alza la pressione.
Ah, un ultima cosa, d'accordo che non c'è una grande organizzazione di allevatori di pappagalli, ma l'All. B non riguarda solo i pappagalli. Il problema è più vasto.
marco cotti
25-08-09, 14: 29
Ok roby io la pressione alta ce l'ho quasi sempre, beato te che ti si alza solo in queste occasioni.
A me francamente interssano, però, solo i pappagalli, egoisticamente...
ciao e buona giornata
Roberto Giani
25-08-09, 15: 30
Anche io ce l'ho alta, devo prendere due pillole al giorno, e se mi inferforo per il CITES non so se saranno più sufficienti due...
Roberto Giani
25-08-09, 15: 37
buongiorno a tutti una domanda visto che i miei soggetti acquistati hanno tutti il certificato C.I.T.E.S ma non hanno mai riprodotto ora quando mi iscrivero e chedero gli anellini mi chederanno di mostrare il certificato cites dei genitori? un altra domanda non trovo piu il il foglio del cites di una coppia di gropponi sicuramente l ho perduto che devo fare?dovro richiamare all'allevamento che me lo ha ceduto? grazie anticipatamente delle risposte
Facciamo chiarezza: se ti iscrivi e chiedi gli anellini, all'Associazione cui ti iscrivi non interessa il certificato CITES, gli anellini te li danno ugualmente.
Quando denuncerai le nascite, di nuovo non interessa al CFS - Ufficio CITES la regolarità dei parentali (genitori).
Il CITES dei genitori o comunque di tutti i pappagalli che hai in allevamento, ti serve perchè lo devi indicare sul registro di carico-scarico, che deve essere in ordine nel caso di una eventuale ispezione.
Infine, se hai perso i documenti della coppia di gropponi e puoi risalire a chi te li ha ceduti, ti fai dare una copia del suo modulo di cessione in suo possesso.
Attilio Casagrande
25-08-09, 16: 22
x Roberto, rispondere ai tuoi quesiti è semplice, devi mettere il microchip, ho chiesto a dei vet. aviari, mi è stato confermato la possibilità di metterlo anche ad un soggetto di piccole dimensioni (quindi anche ad un tessitore) senza problemi, ma il costo ovviamente (25 euro circa) è superiore al valore dell'animale stesso, quindi com sai conviene anellare.
Per la verifica del DNA dei genitori, potrei anche non avere più la coppia riproduttrice, come faccio allora a dimostrare l'origine dei soggetti ?
Con questo sistema non si obbliga nessuno ad iscriversi ad un'ass. per avere gli anelli, ma è come lo fosse.
Roberto Giani
25-08-09, 16: 48
x Roberto, rispondere ai tuoi quesiti è semplice, devi mettere il microchip, ho chiesto a dei vet. aviari, mi è stato confermato la possibilità di metterlo anche ad un soggetto di piccole dimensioni (quindi anche ad un tessitore) senza problemi, ma il costo ovviamente (25 euro circa) è superiore al valore dell'animale stesso, quindi com sai conviene anellare.
Per la verifica del DNA dei genitori, potrei anche non avere più la coppia riproduttrice, come faccio allora a dimostrare l'origine dei soggetti ?
Con questo sistema non si obbliga nessuno ad iscriversi ad un'ass. per avere gli anelli, ma è come lo fosse.
Lo sapevo anche io del microchip, conoscevo questa possibilità ma perchè, come te, mi sono informato.
Una legge però non dovrebbe avere queste lacune e lasciare che i problemi se li risolva il singolo cittadino. O sbaglio?
Ad ogni modo sulla 150/92 non si parla di microchip nel caso non si possa/voglia mettere l'anello, quindi non può essere considerata un'alternativa. Hai letto da qualche parte del microchip sulla 150/92? Io non vi ho trovato nulla del genere, a parte i famosi e misteriosi "sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato".
A proposito, però non mi hai risposto a questi due quesiti -.-.-.-. soprattutto il n° 2:
1) - "E' fatto obbligo di marcare conformemente a standard internazionali, con sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato" : quali sono, nello specifico, questi "sistemi resi operativi dal Servizio certificazione CITES del Corpo Forestale dello Stato"? Ci forniscono gli anellini loro, gratis?
A rigor di logica dovrebbe essere così: è stato introdotto per legge l'obbligo del registro? Ed infatti ce lo forniscono gratis.
Mi obblighi ad anellare? Allora mi fornisci gli anellini gratis.
2) - la denuncia va fatta entro 10 giorni dalla nascita, ma per tutti gli esemplari che si inanellano oltre i 10 giorni di età, come gli inseparabili, che si fa? Mi si chiede di dichiarare il falso indicando i numeri di anello che non sono ancora stati infilati? Oppure per poter indicare con esattezza i numeri di anello si fa la denuncia oltre i 10 giorni dalla nascita? Ma in questo caso incorro in una violazione della legge, passibilie di sanzione. [[==
ciao e buonasera a tutti a quanto vedo sono problemi che coinvolgono un po tutti specialmente gli allevatori di pappagalli anche a me premeva sapere se si anellano delle nascite e poi i genitori vengono a mancare per cause differenti che succede? cmq ho visto che qua ce gente veramente in gamba e preparata e voglio far parte di questo gruppo per dare anch io il mio contributo a tutti gli appassionati del becco curvo[[[
Attilio Casagrande
25-08-09, 22: 53
Buonasera,l'art.36 del reg.1808/01 spiega i sistemi di marcatura.
cliccando su questa dicitura si apre una pag. pdf
Regolamento della Commissione n. 1808/2001 del 30 agosto 2001
Attilio Casagrande
25-08-09, 23: 13
scusa per la risposta del punto 2, mi è stato detto, se nel caso per qualsiasi motivo non puoi anellare, la denuncia di nascita (sempre entro 10gg) si presenta con il n. di microchip previsto che sarà applicato appena l'età lo consenta.
I vet. aviari che applicano il chip, sono in grado di fornirtelo prima della sua applicazione, sarà cura dell'allevatore provvedere a farlo inserire, anche l'anello che si intende mettere dopo il decimo giorno, si devono trascriverne i dati sulla den. di nascita, ovviamente si deve fare attenzione a non perderlo, e applicarlo sulla specie prevista, io ad esempio: metto i 5 anelli previsti per i 5 pulli da denunciare direttamente sul nido tramite un gancio e legando i 5 anelli con del filo di ferro, questo perchè magari sia le roselle comuni che i molinae portano il 5 mm. metto così gli anelli dal 1 al 5 nel nido delle roselle ed il 6 al 10 nel nido dei molinae.
Purtroppo quando è stata fatta la legge, si è tenuto presente più dei mammiferi che degli uccelli, un circo ad esempio che riproduceva leoni poteva sia riconoscerne il sesso (ecco il perchè della dicitura sesso )che effettuare la marcatura, almeno così mi è stato detto.
Roberto Giani
26-08-09, 09: 19
Buonasera,l'art.36 del reg.1808/01 spiega i sistemi di marcatura.
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Regolamento della Commissione n. 1808/2001 del 30 agosto 2001
Vedi Attilio, lo so anche io che esistono altre norme (CE) ove è spiegato per filo e per segno come anellare, come e quando mettere i microchip eccetera, ma il mio è un puntiglio sulla "forma" e non sulla sostanza.
Nella risposta del Ministero ai quesiti posti dal Club Italiano Allevatori Agapornis a riguardo, è stato detto che l'anellamento obbligatorio anche degli All. B è una conseguenza della Legge 150/92.
Quindi, ad ogni contestazione che muovo, pretendo che le risposte si trovino nella 150/92.
Voglio che sia messa in evidenza e additata la totale incompetenza di chi fa le leggi sull'applicazione della CITES.
Nelle tue risposte alle mie contestazione c'è sempre tanto buonsenso e soprattutto ricorre spesso: " a me hanno detto quando ho telefonato... ".
Il rispetto di una legge non si può basare su chiarimenti che derivano tra dialoghi avvenuti tra il privato cittadino e gli enti controllo, le cui possibili soluzioni hanno un valore limitato al singolo contatto e non, ovviamente, un valenza generale nazionale.
A te il tuo Ufficio CITES può dire una cosa, a me il mio Ufficio CITES un'altra, ad un altro un'altra ancora e via dicendo. Ti sembra una cosa accettabile?
A meno di non rassegnarsi di far parte di una Repubblica delle banane.
Attilio Casagrande
26-08-09, 12: 06
Su questo non c'è dubbio, e quello che stiamo cercando di fare, è di avere delle leggi chiare e semlici, come è stato applicato che gli all. VIII , è previsto solo l'anello, e trattandosi che dentro ci sono i cardinalini, è chiaro che è stato fatto qualcosa, per i pappagalli, siamo ancora in pochi, lo sforzo di Cotti ad esempio di formare un gruppo che ci rappresenti, vedi anche gli incontri di Zago ecc eccc.
Tutte queste attività vanno sostenute e far sentire la nostra voce è importante per avere qualcosa di concreto in futuro.
Hai perfettamente ragione anche sul fatto di non dover telefonare per sapere, e poi uno risponde in un modo ed uno in un'altro, forse qualcuno non sa nemmeno dare una risposta, cmq ci vorrebbe qualcosa di chiaro e sempice, e sopratutto di uguale per tutta Italia e tutta EU.
Denuncia di nascita
anello o marcatura
cessione con prot.
A tale riguardo il doc. di cessione, dovrebbe sempre seguire l'animale, e non ogni volta uno fatto dal cedente, solo così si eviterebbero truffe e scambi di protocollo, ho visto anelli foi, con cessione la cui provv. era Olanda, posso immaginare come ci si sente quando devi caricare un soggetto sul reg.
Altro tasto dolente, è ad esempio quando si doveva presentare lo status del proprio allevamento, in cui si doveva mettere quanti sogg. si allevano ecc ecc, quanti lo hanno presentato ? tutti con la paura di dover dichiarare quanto guadagnano e chissà cosa altro.
Era un modo anche per dimostrare, dati alla mano, che siamo tanti allevatori in Italia, che si fà girare l'economia, che si possono anche salvaguardare certe specie, tutte cose positive, invece di aiutarci, ci hanno caricato di burocrazia, con il risultato che molti hanno chiuso l'allevamento, poi si fanno entrare senza problemi anmali da Olanda, Belgio e stati dell'est con tutte le conseguenze immaginabili, e loro, Olanda belgio ecc, l'economia, in parte, la fanno girare anche con l'ornitologia.
Nord salentino
06-12-09, 23: 46
Salve,qualcuno potrebbe gentilmente scrivermi per quali specie di agapornis è previsto il cites?
((/--°°°
Gianlukino93
07-12-09, 00: 14
Salve,qualcuno potrebbe gentilmente scrivermi per quali specie di agapornis è previsto il cites?
((/--°°°
per ora sono tutti in cites, tranne i roseicollis
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