marco cotti
30-08-09, 09: 19
L'ACETO
Vi sono diverse sostanze di antico e comune impiego domestico, non care e di facile reperimento, che potrebbero essere utilmente usate in ornicoltura se gli allevatori ne conoscessero meglio le proprietà. Ne esamineremo alcune iniziando da questo fascicolo accennando anche a utilizzazioni non prettamente ornitologiche di modo che il lettore ne apprezzi meglio le proprietà.
L'aceto è principalmente usato in cucina come condimento, componente di salse e droghe, per la conservazione di verdure, la pulizia di contenitori in vetro e stoviglie in rame ed argento.
Anche in farmacia ha diversi impieghi.
In ornicoltura potrebbe avere le seguenti utilizzazioni:
come tonico in caso di infreddature, raffreddori, raucedini avendo lo stesso effetto per un canarino di un cucchiaino nel beverino di vino vecchio o di whisky secco, molto usato dai canaricoltori anglosassoni; per fare rinvenire un uccello colpito da choc o da malore sfregandogli, un batuffolo di cotone imbevuto d'aceto, becco e narici;
per neutralizzare i cattivi odori che si formano nei locali d'allevamento, a causa di un insufficiente ricambio d'aria, in cui si fanno delle nebulizzazioni con aerosol o spruzzatori a mano;
- per rendere più lucido e brillante il piumaggio dei soggetti da esposizione che si spruzzano con aceto e acqua tiepida dopo averli lavati con schampoo e risciacquati: anche becco, unghie e zampe si avvantaggiano con un simile trattamento;
per togliere il deposito calcareo che si forma nei beverini, ricipienti in vetro e in alluminio nei quali si versa dell'aceto riscaldato lasciandolo per qualche ora
e risciacquando poi con acqua fredda.
Con acqua calda, aceto e bicarbonato si lavano e si lucidano gli oggetti d'argento. Con aceto, sale e farina di mais si prepara una pasta che pulisce e lucida a specchio gli oggetti di rame. Entrambi i sistemi sono anche validi per la pulizia e la lucidatura di gabbie cromate e nichelate.
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Vi sono diverse sostanze di antico e comune impiego domestico, non care e di facile reperimento, che potrebbero essere utilmente usate in ornicoltura se gli allevatori ne conoscessero meglio le proprietà. Ne esamineremo alcune iniziando da questo fascicolo accennando anche a utilizzazioni non prettamente ornitologiche di modo che il lettore ne apprezzi meglio le proprietà.
L'aceto è principalmente usato in cucina come condimento, componente di salse e droghe, per la conservazione di verdure, la pulizia di contenitori in vetro e stoviglie in rame ed argento.
Anche in farmacia ha diversi impieghi.
In ornicoltura potrebbe avere le seguenti utilizzazioni:
come tonico in caso di infreddature, raffreddori, raucedini avendo lo stesso effetto per un canarino di un cucchiaino nel beverino di vino vecchio o di whisky secco, molto usato dai canaricoltori anglosassoni; per fare rinvenire un uccello colpito da choc o da malore sfregandogli, un batuffolo di cotone imbevuto d'aceto, becco e narici;
per neutralizzare i cattivi odori che si formano nei locali d'allevamento, a causa di un insufficiente ricambio d'aria, in cui si fanno delle nebulizzazioni con aerosol o spruzzatori a mano;
- per rendere più lucido e brillante il piumaggio dei soggetti da esposizione che si spruzzano con aceto e acqua tiepida dopo averli lavati con schampoo e risciacquati: anche becco, unghie e zampe si avvantaggiano con un simile trattamento;
per togliere il deposito calcareo che si forma nei beverini, ricipienti in vetro e in alluminio nei quali si versa dell'aceto riscaldato lasciandolo per qualche ora
e risciacquando poi con acqua fredda.
Con acqua calda, aceto e bicarbonato si lavano e si lucidano gli oggetti d'argento. Con aceto, sale e farina di mais si prepara una pasta che pulisce e lucida a specchio gli oggetti di rame. Entrambi i sistemi sono anche validi per la pulizia e la lucidatura di gabbie cromate e nichelate.
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