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Visualizza la versione completa : diffusore di propoli



Daniele Zoli
14-01-08, 16: 43
C'e' qualchuno che ha installato nel proprio allevamento il diffusore di propoli ambientale?
Che giudizio esprime?
Grazie

fabio v
14-01-08, 18: 06
Ciao daniele,
si, mio fratello l'ha installato nel nuovo allevamento, ma solo da un paio di settimane quindi non ti so dare ancora un giudizio, però ti posso dire che appena entri si sente un gradevole 'profumo'!

Cristiano Ferrari
14-01-08, 19: 09
Scusate l'ignoranza,ma quali benefici dovrebbe apportare?((/]]]]((/]]]]((/]]]]

Sara Mandora
14-01-08, 19: 11
se non ricordo male la propoli dovrebbe essere un antibiotico naturale , rinforza anche le difese immunitarie ...

m.motta
14-01-08, 19: 17
Se vuoi più info prova a leggere questo articolo è veramente interessante, ciao maxx.

http://www.rione.it/canarini/lancashire/propoli_it.htm

Tommaso
14-01-08, 19: 29
io è da una vita che parlo della propoli e Massimiliano lo sa, la uso in soluzione glicolica e la metto nei beverini, altrimimenti nel miele dato tal quale.
Perchè diffonderla nell'ambiente se la si può diffondere nell'organismo?

m.motta
14-01-08, 20: 04
io è da una vita che parlo della propoli e Massimiliano lo sa, la uso in soluzione glicolica e la metto nei beverini, altrimimenti nel miele dato tal quale.
Perchè diffonderla nell'ambiente se la si può diffondere nell'organismo?

Quoto tommaso, è stato il primo che mi ha parlato di propoli, eravamo ancora sul forum della foi.
Penso che sia un'ottima soluzione per aiutare i nostri amici pennuti senza imbottirli di medicinali.

fausto
15-01-08, 05: 54
salve
Se avete qualche amico apicoltore potete acquistarla direttamente da lui,oltre al risparmio la prendete direttamente alla fonte ed è naturale al 100%
Fausto

Daniele Zoli
15-01-08, 08: 29
Girando per internet ho trovato questo interessante documento:

All'interno degli ambienti di allevamento uno dei fattori più importanti, e spesso trascurato, è l'igiene. Per
igiene di un allevamento si intende quell'insieme di condizioni microclimatiche, di carica batterica
ambientale, di pressione infestante da parte dei parassiti. Le condizioni microclimatiche sono strettamente
correlate alla struttura fisica dell'allevamento e all'ambiente in cui questo è ubicato. La carica batterica
ambientale e la pressione infestante dipendono quasi esclusivamente dalla capacità di gestione e di controllo
che l'allevatore riesce ad esercitare. La pressione infestante da parte dei parassiti si può agevolmente
contrastare con dei programmi preventivi, quali derattizzazioni o trattamenti larvicidi sugli insetti volanti,
applicati in maniera tempestiva e puntuale. Purtroppo la carica batterica ambientale è il parametro più
difficile da controllare.
Per carica batterica ambientale si intende il numero di microorganismi presenti in un dato volume all'interno
degli ambienti di allevamento. Più è elevato questo dato più gli animali allevati in quel dato ambiente sono
sottoposti all'attacco di diverse malattie.
Per tenere questo dato sotto controllo (è infatti impossibile eliminarlo del tutto) si possono utilizzare diverse
metodi e diverse sostanze. Alcuni di questi metodi e di queste sostanze si possono utilizzare alla presenza
degli animali, altri (la maggioranza) devono essere utilizzati quando non ci sono più animali all'interno dei
locali di allevamento, a causa della loro elevata tossicità e aggressività.
Da qualche tempo si stanno affacciando sul mercato dei sanificanti cosiddetti “naturali”, che prevedono
l'utilizzo di sostanze di derivazione naturale, come ad esempio estratti vegetali, che uniscono un ottimo
potere sanificante ad una bassa o nulla tossicità per gli animali.
Tra questi ultimi quello che sembra avere una efficacia maggiore nei confronti dei microorganismi patogeni
associata ad una tolleranza migliore per gli animali, svolgendo addirittura una azione immunostimolante nei
confronti di questi ultimi, è la propoli.
La propoli è un prodotto dell'alveare che le api raccolgono sulle gemme apicali delle piante per poi portarlo
all'interno dell'alveare e, dopo averlo elaborato, utilizzarlo come “antibiotico” naturale con cui rivestono
l'interno della loro colonia. Gli effetti curativi della propoli sono noti dai tempi più antichi, addirittura già
dagli antichi egizi che lo utilizzavano per mummificare il loro morti. I soldati romani lo utilizzavano per
curarsi le ferite riportate in battaglia.
Un grande contributo per lo studio della propoli è venuto negli ultimi anni da diverse università sparse per il
mondo. Si è venuti così a conoscere, almeno in parte la composizione della propoli e le sue attività
terapeutiche.
La propoli è una sostanza composta da almeno 180 principi attivi di cui sono noti 150. Svolge azioni
antibatteriche, antifungine, antivirali, immunostimolanti, antinfiammatorie e radical scavenger.
Azione Antibatterica nei confronti di: Salmonelle, E. Coli, Moraxella, Kleibsiella, Pseudomonas,
Streptococchi, e Staphilococchi.
Azione antimicotica nei confronti: Candida Albicans e Aspergillus spp.
Azione antivirale contro: Herpes virus (es. laringotracheite), orthomixovirus influenzali di tipo A ( a cui si
lega impedendone l'ingresso nelle cellule)
L'azione immunostimolante, antinfiammatoria e radical scavenger sono state dimostrate da numerose prove e
test condotti presso i più importanti centri mondiali. La propoli può essere somministrata agli animali
tramite due vie: quella orale e per via respiratoria. La via orale può presentare alcuni incovenienti di difficile
risoluzione, come ad esempio il fatto che alcuni animali non si nutrono se sentono sapori strani,o in
alternativa il fatto che assunta oralmente la propoli può dare origine ad intolleranze intestinali.
La somministrazione per via aerea presenta invece numerosi vantaggi perchè viene attuata tramite un
diffusore brevettato e consente di sfruttare la frazione volatile della propoli. Così facendo tutti gli animali che
si trovano all'interno dell'allevamento, indistintamente, assumono i principi attivi, non facendo emergere
effetti collaterali ma anzi migliorando la capacità respiratoria degli animali stessi.
Sono state effettuate alcune prove presso un allevamento di Agapornis Roseicollis di elevata genealogia.
Durante queste prove si è utilizzata una macchina per l'aerodiffusione della propoli dotata di ventilatore
interno.
Il diffusore ha funzionato in maniera continuativa per 15 giorni con la presenza di animali all'interno
dell'ambiente di allevamento. Sono stati effettuati dei saggi per controllare la carica batterica totale e quella
fungina ai giorni 0, 1, 2, tramite piastre esposte, e ai giorni 0, 7, 14 tramite tamponi sulle superfici esterne
delle gabbie. I campioni sono stati inviati presso un laboratorio ufficiale per le colture e i conteggi. I risultati
riportati in tabella 1 evidenziano come le cariche batteriche e fungine subiscano una drastica riduzione già
dopo le prime 24 ore per poi continuare la loro riduzione nel corso della prova.
In conclusione i risultati ottenuti tramite queste prove dimostrano l'assoluta efficacia e la totale salubrità
dell'aerodiffusisone della propoli come sanificante ambientale, al fine di mantenere gli animali nelle
condizioni ottimali per l'allevamento e la riproduzione, riducendo le patologie già a livello ambientale prima
che colpiscano gli animali.

Tommaso
15-01-08, 09: 29
sarebbe corretto nel caso di citazioni o stralci di articoli, citare la fonte che in questo caso è il Dr Enrico Carrera e l'articolo è stato pubblicato sul sito dell'amico Lancashire http://www.rione.it/canarini/lancashire/propoli_it.htm

Cristiano Ferrari
15-01-08, 17: 38
Mi riferivo al beneficio del diffusore,la prassi del propoli nel beverino la conoscevo,mi sfuggiva il meccanismo predetto//[[]]

Bernardini Alessandro
15-01-08, 17: 56
Salve a tutti, qualcuno puo' postare una foto del diffusore e delle ricariche, un grazie anticipato ed un abbraccio.//[[]]//[[]]//[[]]

Tommaso
15-01-08, 18: 22
ecco il link: http://www.bimboflap.it/eshop/propoli.html

Linda Crippa
15-01-08, 23: 47
Io lo uso da circa 1 anno. Ho la versione base con diffusore e ionizzatore, fisso in allevamento ed in funzione il più possibile. Io l'ho acquistato qui:
http://www.natsabe.it/ecomm/lista.asp?IDCategoria=48&IDSottoCategoria=550

Linda!
16-01-08, 11: 33
Interessante l'uso della propoli, soprattutto perchè mio padre ha come hobby l'apicoltura e sarebbe quindi facilmente reperibile. Ho letto però che assunta per via orale può causare intolleranze intestinali. Non c'è alcun modo per neutralizzare questo effetto?

luca
16-01-08, 13: 02
mi chiedevo ma quanto dura una capsula di propoli?
l apparecchio deve essere installato ovviamente in un locale chiuso giusto? anche se c è una finestra sempre aperta?

Daniele Zoli
16-01-08, 20: 12
non vorrei sbagliarmi ma penso che esistano due tipi di duffusori di propoli; uno per uso umano (quello acquistato da Linda) e un'altro per uso zootecnico (quello del Dr. Carrera).

La struttura del diffusore non dovrebbe cambiare di molto, mentre di molto credo che cambi il costo delle cellette e quindi immagino il contenuto delle stesse.

Infatti i costo delle capsule per i diffusori ad uso umano si aggira attorno ai 3 €. e credo che duri una decina di giorni (uso quotidiano di 8/10 h.), mentre il costo di quelle ad uso zootecnico credo sia di molto superiore (attorno ai 10/12 euro) e dovrebbe durare circa una settimana.

Non conosco le ragioni di una cosi' evidente differenza, ho inviato una mail al Dr. Carrera per chiedere spiegazioni.

x Luca
secondo me con la finistra sempre aperta sanifichi mezza Rimini!

gloster
17-01-08, 12: 28
Presumo che costi di piu' perche' tutto cio' che riguarda gli uccelli costa di piu' perche ne vendono meno! ((/[[=

Linda Crippa
17-01-08, 14: 49
So che esiste (e l'ho anche visto) una versione più professionale per allevamento ma non saprei dove trovarlo.

X DANIELE: ti ho mandato un msg privato.

Razza_spagnola76
18-01-08, 22: 34
Grazie ragazzi... ho trovato questo topic molto interessante e devo dire che mi avete stimolato (e parecchio) a provare ad utilizzare quanto da voi consigliato...

Daniele Zoli
20-01-08, 16: 18
Come detto in altro post, ho proseguito le indagini per capire le ragioni di una cosi' evidente diversita' di prezzo delle capsule.

In pratica, sto cercando di capire quali siano le differenze fra un diffusore ad uso umano da quello ad uso zooetecnico.

Non ho ancora la certezza definitiva (perche' sto ancora aspettando la risposta del Veterinaio al quale ho chiesto spiegazioni) comunque comincio a pensare che non esista nessunissima differenza fra i due modelli.

Per quanto riguarda i diffusori ne esistono di tantissimi modelli (in legno, in plastica, con ventola, con ionizzatore etc) che differiscono fra di loro nel prezzo per ovvie ragioni.

Mentre per quanto riguarda la cellette o capsule, che dir si voglia, dovrebbero contenere tutte lo stesso identico prodotto, quindi la ragione della macroscopica diversita' di prezzo e' esclusivamente di ordine commerciale.......

Bernardini Alessandro
20-01-08, 17: 03
Ragazzi, l'altro ieri sono andato in una parafarmacia, ed ho chiesto del diffusore di propoli, e mi ha detto che ne aveva uno che bisognava metterci dentro le gocce, e costava euro 45,00, che mi dite? un abbraccio.((/]]]]((/]]]]((/]]]]

Tommaso
20-01-08, 18: 01
Ciao Aalessandro,
ti dico che se hai un locale areato non conviene, per ridurre la carica batterica va fatta PULIZIA con i vari prodotti germicidi!!!
A cosa serve il diffusore se abbiamo il locale sempre chiuso, si crea solo un ambiente malsano!!!
Io piuttosto questo diffusore lo vorrei usare per me, altro che uccelli, mi dici dove l'hai trovato?

Per rispondere sulle capsule, inoltre vi posso dire che se comprate la propoli grezza a costo di pochi euro all'etto, potete usare quella perchè è molto più pura e contiene frazioni di flovonoidi che vi sognate con prodotti del commercio sia per uso umano che ornitologico poichè vengono effettuati dei trattamenti che la rendono inerte, per dire anche il solo sfregarla le fa perdere importanti principi attivi, ma questo nessuno lo dice!
Io la prendo pura da una apicoltore e la mastico come fosse gomma da masticare!!!
La cera in essa contenuta la fa diventare gommosa se avvicinata ad una fonte di calore, ma va comunque conservata in frigo.
Inoltre se si dispone della propoli grezza si può anche prepare in casa la tintura madre di propoli, ho alcune ricette e se vi interessa ve le posto o le potete trovare anche in rete.
Saluti.

Razza_spagnola76
20-01-08, 18: 30
Scusate la domanda...ma quanto puo' costare uno ionizzatore di propoli?

gianluca cenerelli
27-08-08, 10: 56
aggiornamenti sui benefici del diffusore di propoli?
Ovviamente per chi alleva all'esterno è inutile? Avete suggerimenti in proposito?

Pamela Muzzi
27-08-08, 11: 11
CHE COS'E' LA FRAZIONE VOLATILE DELLA PROPOLI?

Innanzi tutto va detto qualcosa a proposito della propoli; è credenza comune che essa sia un prodotto delle api. In realtà non è così. Molti ignorano che la propoli sia un prodotto vegetale, esiste in natura ed è una sostanza protettiva che si trova sulla corteccia delle piante, avvolge le gemme, si deposita nella parte sottostante i petali dei fiori.
Chi non ha mai provato a toccare una gemma? La parte appiccicosa depositata su di essa è la propoli. Le api la raccolgono (aggiungendo acidi enzimatici della propria saliva) e la utilizzano per proteggersi dagli agenti patogeni o dagli insetti che s'infiltrano negli alveari.
La frazione volatile della propoli si sprigiona in natura,[/URL] nei boschi e in particolari condizioni, quando cioè la vegetazione è inondata dai raggi solari. In determinate occasioni è possibile avvertire nell'aria – e molti hanno potuto fare questa esperienza - il profumo particolare del sottobosco. Soprattutto dopo un temporale estivo è tipico percepire il classico aroma delle resine umide esposte ai raggi caldi del sole: quella è la frazione volatile della propoli, soprannominata "aria fina".
D'altra parte i sanatori di una volta erano collocati in ambienti boschivi perché potevano sfruttare proprio le capacità della vegetazione di rilasciare la frazione volatile della propoli nelle condizioni particolari di cui prima accennavamo. Occorrevano da uno a cinque anni per osservare miglioramenti clinici in quanto le condizioni terapeutiche per lo sprigionamento dell'aria fina non avvenivano in continuazione.
Oggi, invece, è possibile, grazie all'esclusivo Diffusore di propoli xxx, riprodurre tali condizioni quando e dove noi lo desideriamo, per la protezione della salute dei nostri cari, con la sensazione di dormire nel mezzo di una pineta.
I diffusori di propoli xxx permettono una (http://www.supersalute.com/integratori-vitaminici-argomenti/02-diffusore-di-propoli-a.php#top) vaporizzazione completa e selettiva, a temperatura programmata, della propoli. Completa perché sono estratti i principi attivi delle sostanze pure, grezze e non d'estratti o soluzioni varie che limitano drasticamente i componenti attivi della propoli.
La frazione volatile contiene composti aromatici, oli essenziali e terpeni che studi scientifici hanno dimostrato fondamentali al fine di esercitare un'azione protettiva di difesa, soprattutto, e non solo, nelle affezioni delle vie respiratorie, esplicando la sua azione anche nei centri cerebrali, attraverso i nervi olfattori.

Grafici sull'efficacia del diffusore di propoli


Due grafici significativi

Negli articoli di approfondimento trovi due grafici che spiegano, più di ogni descrizione, la reale efficacia dei diffusori di propoli Propolair della xxx.
Il primo grafico riproduce l'effetto del diffusore in relazione all'abbattimento del benzene negli ambienti in cui sia stato acceso per 5 giorni.

(http://www.supersalute.com/integratori-vitaminici-argomenti/02-diffusore-di-propoli-a.php#top)
Il secondo grafico riproduce l'effetto del diffusore di propoli in relazione all'abbattimento degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) dopo un solo giorno di attività.

[URL="http://www.supersalute.com/integratori-documenti/propolair-02-analisi-diffusore-propoli-grafici.pdf"]
In entrambi i casi il grafico presenta in colore scuro la quantità di componenti inquinanti presenti nell'ambiente senza diffusore di propoli e in colore chiaro la quantità diminuita di componenti inquinanti presente nell'ambiente in cui xxx è stato acceso.




Curarsi con la propoli

- Prof. Dott. Luciano Pecchiai* -

Tra i prodotti naturali, noti in farmacognosia, cioè prodotti d'origine vegetale ed animale, dotati di proprietà curative, occupa un posto di rilievo la propoli, che le api raccolgono dalle gemme delle piante.
Si tratta di una sostanza coroide-balsamico–resinosa, costituita essenzialmente da flavonoidi, idrossiacidi, aldeidi, ed alcool aromatici ed inoltre terpeni ed olii essenziali.
La prima azione farmacologica dimostrata per i flavonoidi fu quella di protezione della permeabilità dei capillari ematici e linfatici, da cui derivò la denominazione di vitamina P (fattore della permeabilità).
Successivamente, oltre all'azione capillaro-protettiva, vennero dimostrate per i flavonoidi numerose altre azioni che possono essere così sintetizzate:

Migliorante la secrezione dei succhi gastrici e la peristalsi intestinale;
Antidepressiva per un'azione similcaffeinica;
Antisenile per l'azione antiossidante e per l'attivazione del complesso, detto P-450;
Antifatica per inibizione dell'effetto tossico dell'acido lattico, a livello muscolare;
Diuretica per inibizione della fosfatasi renale;
Favorente l'assunzione della vitamina C (acido ascorbico), così da essere anche vitamina C2;
Favorente l'assunzione e la captazione del calcio da parte delle cellule;
Antinfiammatoria nei processi che colpiscono le mucose, la pelle e le articolazioni;
Batteriostatica e antibiotica nei confronti di numerosi microrganismi;
Antielmintica;
Antitossica contro alcuni farmaci; Secondo i dati della letteratura, la propoli impiegata in campo biologico e in patologia umana ha dimostrato un'azione complessa sia come antibiotico naturale contro molti germi patogeni, sia come fattore probiotico, modulatore e attivatore dei processi di difesa dell'organismo, così da essere usata nell'ambito di una medicina naturale anche semplicemente come integratore alimentare, per la salvaguardia della salute.
Sinteticamente la propoli ha dimostrato un'azione:

protettiva;
antiossidante e antiirrancidente con particolare impiego nella conservazione degli alimenti;
batteriostatica, antibiotica, antimicotica e antivirale;
cicatrizzante e stimolante la riparazione dei tessuti, particolarmente quello epiteliale ed osseo;
immunostimolante;
anestetizzante. Da un punto di vista pratico si sono ottenuti risultati positivi, impiegando l’estratto alcolico, o acquoso, in casi di:

Dismicrobismointestinale e infezioni delle vie urinarie da coli e proetus;
Faringite da streptococco coagulasi positivo, con normalizzazione del titolo antistreptolisinicoe antistafilolisinico, e da Candida Albicans.
Forme influenzali e catarrali delle vie respiratorie (impiegando oltre che gli estratti per via orale, anche una pomata al propoli per via endonasale).
Patologie cutanee come arrossamenti della cute e intertrigo dei lattanti, crosta lattea, ragadi del seno, acne, eczema, ustioni, piaghe da decubito, ferite traumatiche e operatorie, con particolare riguardo all'episiotomia. Per Queste patologie il trattamento è ovviamente locale, con pomate al propoli, pur essendo utile l’assunzione di estratti di propoli per via orale.
La frazione volatile della propoli.
Tutti i ricercatori che hanno utilizzato la propoli in campo medico hanno, di fatto, ricondotto l'azione curativa degli estratti alcolico, o glicolico, o acquoso della propoli, ai componenti della propoli allo stato grezzo.
Non è stato quindi studiato e dimostrato quanto dei componenti della propoli grezza sono presenti negli estratti.
Sono stati ricercati e dosati soltanto alcuni flavonoidi, come la galangina, dotata di particolare azione anibiotica.
Si è così trascurato il fatto che probabilmente negli estratti manca una gran parte della frazione volatile cioè i composti aromatici e olii essenziali e i terpeni.
Va riconosciuto a Luigi Fabretto il merito di avere colmato questa lacuna, realizzando un apparecchio elettrico computerizzato, che vaporizza la frazione volatile della propoli: il "Diffusore xxx".
In questo diffusore è presente un fornetto con diffusore a griglia, nel quale si colloca una capsula metallica cilindrica, contenente la propoli.
Al momento dell'accensione del diffusore si verifica un rapido riscaldamento della propoli, per circa un minuto, fino alla temperatura di 62°C (punto di fusione della frazione cerosa).
Successivamente la temperatura raggiunge 85°C (temperatura per la fusione della frazione resinosa).
A questo punto si spegne la sorgente di calore, per tutto il tempo necessario alla propoli per raffreddarsi nuovamente alla temperatura di 62°C.
Raggiunta questa temperatura lo "stand by" si disattiva per 20-25 secondi, per riportare la massa a 85°C.
Con il riscaldamento il volume della propoli aumenta nel contenitore cilindrico e risulta quasi raddoppiato quando viene raggiunta la temperatura di 85°C.
Questa espansione con carattere di turbolenza facilita l'emissione delle sostanze volatili, poiché favorisce i movimenti di convenzione e il ricambio della massa in superficie.

L'azione curativa della frazione volatile della propoli in campo medico.
La frazione volatile della propoli ha dimostrato, rispetto alla frazione estrattiva, assunta per via orale, innanzitutto una esaltazione dell'azione probiotica generale.
Questa esaltazione dell'azione probiotica e conseguente maggior benessere psicofisico, è probabilmente dovuta al fatto che l'assunzione della frazione volatile avviene, oltre che attraverso la via respiratoria e per cutanea, anche ed essenzialmente attraverso i nervi olfattori, che si sfioccano nella mucosa nasale.
E' attraverso questa via che la frazione volatile giunge direttamente ai centri cerebrali del rinencefalo e da qui all'intero organismo.
L’assunzione della frazione volatile attraverso la via olfattoria giustifica un'azione di riequilibrio del sistema nervoso centrale e di stimolo delle funzioni psichiche e quindi un'azione utile negli stati di stress e depressione.
Dovrebbe infine essere dimostrata la possibilità che i componenti di questa frazione volatile si depositino nei tessuti, innanzi tutto nervoso e lipidico e nelle membrane cellulari, esercitando un'azione protettiva antiossidante e quindi di difesa contro i radicali liberi.

Risultati clinici in campo pratico.
Da un punto di vista pratico, già Fabretto e Gambolò avevano ottenuto risultati positivi in casi di affezioni delle vie respiratorie (tracheite, bronchite, asma bronchiale) e in casi di influenza.
Si sarebbe inoltre ottenuta una accelerazione della guarigione in casi di epatite.
Posso senz'altro confermare, che i migliori risultati si ottengono nei confronti della patologia ambientale e in particolare in quella da raffreddamento dell'apparato respiratorio.
La ricerca personale in quest'ultima patologia è stata condotta su 200 soggetti con forme ricorrenti di tipo influenzale, con rinite, faringite, con frequente complicanza catarrale (tosse) e bronchiale, talora di tipo asmatico.
In tutti i casi si è ottenuta una riduzione della sintomatologia, un miglioramento del decorso della malattia e una minor durata, con abbassamento, di vario grado dell'ipertemia.
Si è evitata nel 90% dei casi la complicanza di tipo bronchitico con focolai, che avrebbe richiesto un intervento con antibiotici.
Per evitare la complicanza di tipo bronchitico a focolai è però necessario utilizzare il Diffusore xxx fin dal primo inizio della rinite, faringite e della forma influenzale. Se si interviene tardivamente il processo segue inevitabilmente il suo corso.
I risultati sono stati particolarmente validi e significativi nei bambini con forme ricorrenti di faringite e tonsillite da streptococco betaemolitico con aumento del titolo antistreptolisinico.
Nel 70% dei casi, tanto più quando il titolo non è elevato, la riduzione è stata abbastanza rapida. Nel restante 30%, con elevati valori del titolo antistreptolisinico, è stato necessario continuare l'uso del Diffusore anche per almeno un mese.
Va precisato che, nei casi di tonsillite con streptococco betaemolitico l'uso del diffusore va continuato anche dopo la scomparsa della tonsillite, fino alla normalizzazione del titolo antistreptolisinico.
In un 25% dei casi con titolo particolarmente elevato (1250-2500) ed ipertemia persistente è parso opportuno affiancare all’'uso del Diffusore xxx un trattamento con antibiotici. In questi casi è stato però possibile ridurre la durata del trattamento con antibiotici, continuando poi col diffusore.
A questo punto è necessaria una precisazione. Solitamente la piccola patologia infiammatoria dell'apparato respiratorio (forme influenzali, rinite, faringite, tonsillite, bronchite), dell'apparato intestinale (stato diarroico, colite ecc.) e delle vie urinarie (cistite) ha carattere ricorrente. Infatti in alcuni soggetti e in particolare nei bambini, questa patologia si ripete con frequenza nel corso dell’anno.
In questi casi la propoli in generale e il Diffusore xxx in particolare dovrebbero essere utilizzati proprio per evitare il ripetersi di episodi ricorrenti, più che impegnarsi a curare una manifestazione acuta, ormai in atto, per la cui risoluzione è forse necessario ricorrere a trattamenti convenzionali, compresi gli antibiotici.
Sarebbe un errore pensare che usando la sola propoli si possono risolvere tutte quelle forme morbose per le quali, tanto più nella fase iniziale della malattia, viene suggerito un trattamento con propoli.
A questo proposito ha una importanza fondamentale intervenire sulla qualità dell'alimentazione, innanzitutto per eliminare i fatti fermentativi intestinali, dovuti a flora batterica fermentativa.
Questa flora batterica può essere suscitata e sostenuta da un eccessivo consumo di bevande fermentate e cibi fermentabili (frutta, marmellata, zucchero, e alimenti dolcificati).
Durante il decorso di una malattia infiammatoria questi alimenti andrebbero eliminati, o almeno ridotti al minimo.
E' per questo che i migliori risultati si ottengono se l’'uso della propoli si inserisce in una medicina naturale e in particolare in una medicina naturale eubiotica che, con fondamento scientifico, è da anni presente nella cultura medica italiana e nei Trattati di Medicina, in particolare nel "Manuale Medico di Diagnostica e Terapia" di A. Spartaco Roversi.
Tratto da : “Biotecnologie” PP. 2-4 Anno 1995
* NOTA - Il Prof. Dott. Luciano Pecchiai è Primario Patologo Emerito dell'Ospedale dei bambini "Vittore Buzzi" di Milano.

Pamela Muzzi
27-08-08, 11: 14
Ho fatto una ricerca perche' sono mollto interessata all' argomento e propensa all' acquisto del prodotto!!!!
[[==/]

gianluca cenerelli
27-08-08, 11: 16
sicuramente interessante il discorso della diffusione di propoli in aria. Ma secondo me è meglio fornirla direttamente. Poi se allevi all'esterno è impossibile usare il diffusore perchè il prodotto si disperderebbe totalmente.
Saluti

Pamela Muzzi
27-08-08, 11: 25
aggiornamenti sui benefici del diffusore di propoli?
Ovviamente per chi alleva all'esterno è inutile? Avete suggerimenti in proposito?


Ciao hermanni, in effetti la mia risposta era in relazione alla domanda che era concentrata sull' utilizzo della propoli tramite diffusore, sicuramente adatto unicamente per chi alleva al chiuso...//[[]]
Qualcuno magari lo somministra per via orale, aspettiamo suggerimenti in merito!
Buona giornata
Pam

gianluca cenerelli
27-08-08, 11: 33
Ciao hermanni, in effetti la mia risposta era in relazione alla domanda che era concentrata sull' utilizzo della propoli tramite diffusore, sicuramente adatto unicamente per chi alleva al chiuso...//[[]]
Qualcuno magari lo somministra per via orale, aspettiamo suggerimenti in merito!
Buona giornata
Pam

Avevo capito. Comunque secondo me per verificare gli effettivi benefici bisognerebbe provare. Come si fa quando si vuole testare il beneficio di un alimento rispetto ad un altro. Mettere magari due gruppi di soggetti in due locali separati, in cui in uno far diffondere il propoli e nell'altro no. Poi magari dopo un certo periodo verificare gli effetti sortiti.
Saluti.

marcongiu
27-08-08, 11: 50
Non servono queste prove, esistono già diversi studi e molti scritti sull'argomento che provano i benefici della propoli.

Un amico lo utilizzava e i benefici erano evidenti, non di poco conto un profumo che rendeva piacevole restare all'interno dell'allevamento.

Lo strumento è un po' caro e le ricariche sono di nonfacile reperimento, però credo si possano anche ricaricare in autonomia.

gianluca cenerelli
27-08-08, 12: 36
Non servono queste prove, esistono già diversi studi e molti scritti sull'argomento che provano i benefici della propoli.

Un amico lo utilizzava e i benefici erano evidenti, non di poco conto un profumo che rendeva piacevole restare all'interno dell'allevamento.

Lo strumento è un po' caro e le ricariche sono di nonfacile reperimento, però credo si possano anche ricaricare in autonomia.

per il diffusore ho visto che alcuni usano quello per profumare l'ambiente e impiegano propoli soluzione.
Vi metto il link:
http://www.ilclubdelcardellino.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2205&SearchTerms=,propoli

Saluti.

permikcel
20-11-08, 14: 03
dalle mie parti c'è un apicoltore. qualcuno di voi mi sa dire come utilizzare la propoli grezza presa presso questa persona? grazie