la voliera o la gabbia x il cardellino?

salve a tutti sembra che ci sia una tendenza di molti ad abbandonare la gabbia per allevare in voliera,io non discrimino chi lo fa,anzi e un buon metodo per allevare uccelli piu robusti volando spensierati nelle volierette,meno manutenzione a livello di pulizia,ma ci sono pregi e difetti come le gabbie naturalmente,io pero la cosa che non capisco facendo un esempio con un mio carissimo amico che fino l'anno scorso a fatto una selezione x allevare in purezza in gabbia poi di colpo li alloggiati in volieretta ma dopo anni di selezione in gabbia sotto mio parere a fatto un passo indietro,i cardellini nati in voliera in esperienze passate acquistati messe nelle gabbie tendenzialmente e piu forastico,se e un giovane si abituera facilmente alla gabbia ed li o riprodotti con successo,ma se parliamo avvolte di cardelline che si sono riprodotte in voliera piu difficilmente fara il suo dovere in gabbia e capitato di vederle fare il nido e di vedere uova a terra,che recuperate subite messe a balia,ma il problema se era in voliera che faceva le uova al di fuori del nido non possono essere recuperate,e piu difficile stabiliere la salute e specie le feci di notare lil colore,vorrei sapere quanti di voi allevano in gabbia e chi alleva in voliera,il mio parere personale la selezione del cardellino deve essere fatta in gabbia per ottenere soggetti piu docili ed con piu anticorpi essendo selezionati in gabbia vorrei sapere che opinioni avete,se chi alleva in gabbia compra o non compra uccelli di voliera

Ciao Vincenzo, anche io penso che i cardellini nati in gabbie siano più docili di quelli nati in voliera e quindi più facili a riprodursi in gabbie. Nei limiti del possibile cerco di comprare soggetti riprodotti in gabbia e non in voliera.

le gabbie da 120 a mio parere son0 un buon compromesso gabbia/voliera, oltretutto, lo ritengo "il minimo" indispensabile per una coppia (ma io sono strano...).
Quindi, nulla contro chi alleva in 120, anche se per me la voliera di dimensioni almeno triple alla "classica" 120 siano la scelta migliore.
Per la forasticità, ricordatevi che è anch'essa una componente delle caratteristiche del cardellino, comunque un uccelletto di per se "pimpante".
Quello che conta, è l'imprinting verso l'uomo, cosa che non ha nulla a che vedere con gli spazi dove vive o dove viene spostato in sencondo tempo. Una cosa invece che ho notato, da qualche anno tra l'altro, di cui mi piacerebbe affrontare una discussione prima o poi, sta nel fatto dell'infrascatura. E' vero che a ricreare un "angolo" protetto o un mini habitat, c'è tutto di guadagnato, ma credo anche che, se tali accorgimenti siano fatti in maniera più "soft", avremo sicuramente soggetti meno forastici e molto meno diffidenti nei confronti dell'uomo. Stare a contatto continuamente con una femmna in cova, stare a contatto con i pulli, senza protezioni/schermature visive, credo che contribuisca di gran lunga, a forgiare il carattere dei soggetti già dalla nascita.
Quest'idea o sensazione, l'ho avuta quando ho provato (senza rendermi conto) tecniche diverse da quelle che la stragrande maggioranza di noi, usa abitualmente riguardo all'infrascatura/copertura...
Come la vedete? Buone feste a tutti.

Anche io sono solito schermare con foglie finte, plastica o cartone, il lato frontale della gabbia dove è posto il nido.
Quando il ciclo riproduttivo di una coppia non viene portato a termine riscontrando deposizione fuori dal nido, mancata costruzione dello stesso, mancata cova o mancato imbecco della prole, la causa va ricercata fra la scarsa sicurezza della femmina, la poca attitudine alle cure parentali e l'alimentazione non corretta (malesseri e malattie a parte, ovviamente).

Fortunatamente, su tutte e tre le componenti, l'allevatore può porre rimedio. L'infrascatura, ha proprio lo scopo di garantire una certa privacy e di riflesso una sicurezza maggiore alle femmine intente a covare o a nutrire i pulli, constatando personalmente, che dopo una prima covata portata a termine con successo e di conseguenza una maggiore fiducia nei nostri confronti, la femmina nelle covate successive accetta senza timore anche l'angolo privo di schermatura.
Detto questo, non di rado mi sono capitate femmine che trasformandosi in rapaci durante la cova e lo svezzamento dei pulli, rendono alquanto ardua anche la semplice ispezione del nido o l'inanellamento dei pulli; armandosi di coraggio e probabilmente grazie alla piena "fiducia", si scagliano sulla mano senza alcun timore finanche ivi attaccarsi per impedire il prelievo del nido.
Inutile dire che tali femmine sono le migliori riproduttrici.

per il fatto della infrascatura a dire il vero io infrasco poiche la gabbie sono piccoline,l'anno scorso provai a mettere un nido interno senza infrascare ed le cardellini giocavano a buttare qualche filo nel nido,come infrascai per bene tutti i nidi il giorno seguente trovai tutti i nidi fatti,poi dipende tutto dala grandezza della gabbia dal ceppo,se li teniamo molto alti,sono tutti fattori che poi ti fanno ragionare se infrascare oppure no,ma per avere successo con la deposizione nel nido infrascando si anno piu probabilita,poi dipende

Sono daccordo con Luca, la 120 è un buon compromesso (io ho anche 2 gabbie da 180 x 2 coppie di mayor) i soggetti in voliera stanno bene e riproducono, ma regrediscono dal punto di vista della domsticità, poi chiaramente dipende da mille fattori e cambia da soggetto a soggetto, ma ad esempio i cardellini mayor nati nelle voliere sono abituati a volare dal fondo al frontale della voliera, quindi una volta messi in 120 volano male e spesso (almeno i primni 6 mesi stanno aggrappati alle sbarre della 120 come soggetti di cattura; i soggetti che nascono nelle 120 si abituano a volare da destra a sinistra e quindi sono sempère armonici in gabbia.
Troppe frasche danno sicurezza ma a me non permettono di godere della vista dei miei animali, allora io faccio così: infrasco almeno il 50% del frontale dove ospito nuovi soggetti o soggetti che hanno mutato nelle mie voliere esterne, poi piano piano riduco le frasche, metodo ottimo è quello di infrascare con rami di conifere, ponendoli all'inetrno delle gabbie, man mano che gli aghi seccano e cadono la visuale aumenta, ma in modo graduale e naturale.
Altra cosa, appena entro in allevamento fornisco una linguetta di leccornie, sempre nello stesso punto dopo mesi i soggetti anzichè scappare alla mia vista si mettono davanti alla linguetta vuota e cinguettano quasi protestando per l'attesa.

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Originariamente inviata da vincenzo postiglione

per il fatto della infrascatura a dire il vero io infrasco poiche la gabbie sono piccoline,

Vincenzo per curiosità cosa intendi per gabbie piccole...?Che dimensioni usi per riprodurre i tuoi gioiellini?

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Originariamente inviata da AndreaDD

Vincenzo per curiosità cosa intendi per gabbie piccole...?Che dimensioni usi per riprodurre i tuoi gioiellini?

wedi aprendo il link ci sono tre gabbie uso quella di mezzo lunga 71 ecco che intendo gabbie piccole

http://www.domusmolinari.it/wCAT0809/74.jpg

Grazie Perfetto...chiedevo perchè proprio l'ultimo spazio rimasto l'ho riempito con tre razziere bruma 67*32*41h purtroppo non potevo andare oltre perchè la parete è finita!
Così ora il mio "allevamento" è composto da:
-N°5 90 cm
-N°10 50 cm
-N°3 67 cm
purtroppo non tutti hanno la possibilità di avere ampi spazi ed è quindi rassicurante sapere che si raggiungono risultati anche in spazzi "ridotti"