15 Conference of the Parties

E' stata definita la data e locazione della prossima 15 Conference of the Parties, ovvero l'incontro tra tutti i membri della cites dove si discutono / approvano le possibili modifiche agli allegati I e II.

Si terrà a Doha (Qatar), 16-28 Gennaio 2010

Il documento http://www.cites.org/eng/notif/2008/E056.pdf cita che le proposte di modifica delle appendici potranno essere inoltrate da parte degli stati membri fino al 19 Agosto 2009.

Chi fosse interessato, consulti la pagina http://www.cites.org/eng/cop/index.shtml

Seguiranno aggiornamenti.

Grazie mille per le informazioni, Riccardo.

Consultando i link però non ho trovato ancura alcuna proposta di passaggio da App. I a II e viceversa, o magari il depennamento di qualche specie di psittacidi dal CITES.
Non si sa ancora nulla di eventuali proposte da parte degli stati partecipanti alla conferenza?

Di solito le proposte arrivano all'ultimo momento.
Mi viene da pensare che verranno riproposte, chiaramente oltre a quelle nuove, alcune inclusioni bocciate in precedenza.
Sicuramente il Messico tornerà alla carica con il Papa della Luisiana, poi vedremo.

Mi fanno specie l'Olanda ed il Belgio: con tutte le centinaia di parrocchetti australiani che allevano e riproducono in cattività ogni anno, non propongono mai di depennare i più comuni come Roselle, Barnardius, Polytelis, Neophema, Alisterus ecc. ? Che tra l'altro in Australia non sono affatto in pericolo di estinzione, tutt'altro (li abbattono...).
Oppure Olanda e Belgio contano poco nella Conferenza delle Parti?

Non funziona proprio come dite voi.

Le proposte devono avere a corredo studi sul campo, statistiche sul commercio e tutto quello necessario per far capire agli altri membri che la protezione CITES non sia più necessaria.

Non so se ci sono attualmente studi internazionali in merito.
Inoltre il peso politico del proponenete è fondamentale. L'italia?!

La mia speranza è che, all'ultimo minuto, ci sia un paese credibile che faccia le giuste proposte (che non sono l'anellino obbligatorio, o togliere il registro! perché dipendono da altre "cose"), per finalmente sgravare gli allevatori da inutili adempimenti burocratici.

X roberto giani.

Hai mai pensato a cosa si riduce l'adempimento cites per gli allevatori dei paesi che hai citato?

Anello senza soluzione di continuità.

Sai qual'è la condizione necessaria perché il pappagallo abbia la possibilità di essere ceduto senza altri adempimenti e libera circolazione in quasi tutti i paesi UE?

Anello senza soluzione di continuità

Quindi agli allevatori da te citati, cosa cambierebbe se togliessero gli animali da loro allevati dagli allegati CITES? Niente.
Sarebbe solo uno spreco di soldi pubblico/privati per avere una cosa che a loro non cambierebbe niente.

La prossima CoP si doveva tenere in Qatar nel Gennaio 2010, ma il 23/02/09 è stata spostata a data da definirsi. Si veda http://www.cites.org/eng/news/sundry...ostponed.shtml

Consultando il sito della CITES è stata definita la nuova data per la 15a Conference of the Parties: Doha (Qatar), 13-25 Marzo 2010 (da confermare).

Restiamo in attesa della pubblicazione dei documenti che saranno discussi.

Ottimo lavoro Ricky!
ora speriamo in buone nuove...

::-°°-
Sul sito della CITES è disponibile la prima lista di modifiche agli allegati.
Potete consultare la pagina http://www.cites.org/eng/cop/15/raw_props.shtml

Grazie per le informazioni, Riccardo.
Da quel che vedo nessuna nuova per i pappagalli.

Vedo invece che si propone di passare il Tonno in App.I, quindi quando andremo al supermercato per comperarlo in scatola, ci dovremo portare dietro il Registro di carico/scarico--==°°

Attenzione Roberto è la prima bozza, i documenti dovevano essere presentati entro il 15/10/2009, hanno tempo fino a Marzo 2010 a pubblicarli tutti. Potrebbero esserci anche delle sorprese prossimamente.

Spero proprio che passi la proposta per il tonno rosso, altrimenti nel giro di qualche decina di anni potebbe scomparire del tutto...
P.S.: Roberto non ti preoccupare, il tonno che si vende al supermercato è in genere tonno a pinne gialle...!///;;

Leggo solo sra questo post e volevo spezzare una lancia a favore dell'inserimento in appendice I del tonno rosso e del pinne Blu che il mercato della ristorazione sta decimando. Fino a 5\6 anni fa andando per mercati del pesce a comprare all'ingrosso e seguendo le aste si riuscivano a vedere tonni di misure molto impressionanti ( 70-80-100 Kg) cosa che ora non si vede quasi più.Questo pesce è diventato troppo di moda e le compagnie che vi guadagnano sulla vendita attuano una politica di pesca altamente distruttiva e non selettiva per la spece. La comunità mondiale sta attuando delle sanzioni nel confronto dell'Italia per la pasca indiscriminata ai fini commerciali

Quote:

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Originariamente inviata da conny

Leggo solo sra questo post e volevo spezzare una lancia a favore dell'inserimento in appendice I del tonno rosso e del pinne Blu che il mercato della ristorazione sta decimando. Fino a 5\6 anni fa andando per mercati del pesce a comprare all'ingrosso e seguendo le aste si riuscivano a vedere tonni di misure molto impressionanti ( 70-80-100 Kg) cosa che ora non si vede quasi più.Questo pesce è diventato troppo di moda e le compagnie che vi guadagnano sulla vendita attuano una politica di pesca altamente distruttiva e non selettiva per la spece. La comunità mondiale sta attuando delle sanzioni nel confronto dell'Italia per la pasca indiscriminata ai fini commerciali

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Speriamo che i Giapponesi, forti consumatori del pinna rossa, non li peschino per scopi "scientifici " come le balene...--^^---

Già...[[////] Enzo, non esiste il tonno pinna rossa...è il tonno rosso o il pinne blu...///;;[[[]]]

Ciao a tutti,oggi fino al 25 Marzo,a Doha(Qatar),inizia la 15 Conference of the Parties..........speriamo bene.#°°))

Quote:

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Originariamente inviata da Pierluigi d'Amore

Ciao a tutti,oggi fino al 25 Marzo,a Doha(Qatar),inizia la 15 Conferce of the Parties..........speriamo bene.#°°))

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Speriamo bene ! salvaguardare le specie minacciate è importante, ma è anche importante salvaguardare gli allevatori che sono "specie in pericolo" pure loro, basterebbe ci fossero leggi più adeguate per incentivare l'allevamento delle specie domestiche, fermo restando sul divieto di importazione e prelievo delle specie selvatiche

Quote:

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Originariamente inviata da Pierluigi d'Amore

Ciao a tutti,oggi fino al 25 Marzo,a Doha(Qatar),inizia la 15 Conference of the Parties..........speriamo bene.#°°))

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Se la 15 Conference of the Parties si è svolta, non è giunta voce di alcun clamoroso cambiamento (tipo cenerini o nigrigenis da App.II ad App.I...).
Chi ne sa di più?

In rete vi è un Summar in PDF in inglese che
riporto per la vostra lettura
le specie che passano da I a II e viceversa sono comprensibili anche
in inglese

ciao

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CITES CoP15 Summary
The 15th CITES Conference of the Parties (CoP) meeting took place March 13 – 25,
2010 in Doha, Qatar and was attended by 1,500 Participants representing more
than 170 governments, intergovernmental and non‐governmental organizations
including IUCN. IUCN’s delegation had a number of SSC representatives including:
o Yvonne Sadovy Chair of the Groupers and Wrasses Specialist Group
o Holly Dublin and Diane Skinner, Chair and Programme Officer of the African
Elephant Specialist Group
o Sonja Fordham and Sarah Fowler of the Shark Specialist Group (SSG)
o Tom Dacey of the Crocodile Specialist Group
o Richard Emslie of the African Rhinoceros Specialist Group
o Peter Paul van Dijk of the Tortoises and Freshwater Turtles Specialist Group
The purpose of CITES CoP15 was to discuss a variety of agenda items focusing on
species such as Asian big cats, elephants, rhinoceroses, Humphead wrasse and
bigleaf mahogany as well as forty two proposals submitted by the Parties to put
species on either Appendix 1, where the species is threatened by trade so
international trade activities are ceased, or Appendix 2, where international trade
can continue but is more intensely regulated. IUCN and TRAFFIC again produced
the Analyses of the Proposals to Amend the Appendices (as they have done for
past CoPs) which is a publication that objectively assesses whether the proposals
meet the biological and trade criteria to be placed on one of the Appendices (or
moved between them).
Discussions at CITES CoP15 were intense, particularly because a number of
species that were on the agenda are commercially important, most notably the
Atlantic Bluefin Tuna. Monaco had submitted a proposal to place this species of
tuna on Appendix I because of concerns for the decreasing population and the
high level of trade. Both the FAO Panel of Experts and the IUCN / TRAFFIC Analysis
concluded that the tuna species met the biological and trade criteria for inclusion
on at least Appendix II but the proposal was rejected by a vote during the
meeting. The primary argument by Parties was that the species should be
managed by Regional Fisheries Management Organizations (RFMOs) such as the
International Commission for the Conservation of Atlantic Tuna (ICCAT) rather
than CITES although ICCAT has had problems in previous years with assigning high
quotas in spite of decreasing populations.
Four species of shark were proposed for inclusion in CITES Appendix II and Sonja
Fordham, Deputy Chair of the IUCN Shark Specialist Group provided technical
information to the delegates, highlighting the fact that IUCN analyses show that
all shark species meet the criteria for such listing. The proposal to add the
Porbeagle shark to Appendix II was the only one of the four shark listing proposals
to be adopted in Committee. That decision was, however, reconsidered and
reversed in the final Plenary session. The other shark species proposed but
denied listing were the Hammerheads, Spiny Dogfish, and Oceanic Whitetip shark.
The failure of the shark proposals at CITES puts the focus back on the pressing
need to improve shark fisheries management at national and regional levels. The
IUCN SSG remains committed to full implementation of the United Nations
International Plan of Action for Sharks. Specifically, the SSG network of experts
will continue to assist country officials around the world to establish national
shark action plans which include programs for species identification, data
collection, assessment, and fisheries management. With those tools, countries
may well feel more comfortable with their ability to implement CITES listings for
sharks by the time of the next Conference of the Parties in three years.

Other proposals that were rejected included those to place Corallidae on
Appendix II, transfer the African Elephant in Tanzania and Zambia from Appendix I
to Appendix II, and move the Polar Bear from Appendix II to Appendix I. Many of
the votes for these species were very close, with a simple majority in favor of the
proposals (e.g. for sharks and Corallidae), but a two‐thirds majority vote is
required for accepting proposals at CoP meetings.


Proposals that were accepted included:
o transfer of the populations of Morelet’s crocodile in Mexico, Belize and
Guatemala from Appendix I to Appendix II with a zero quota for wild
specimens (though the Guatemala population was rejected)
o transfer the Egyptian population of the Nile crocodile from Appendix I to
Appendix II for ranching purposes
o list three iguana species endemic to the Honduras on CITES Appendix II
o list five species of tree frogs on Appendix II
o list the unicorn beetle on Appendix II
o include rosewood in Appendix II
o list Bulnesia sarmentoi (a South American tree) on Appendix II
o list seven plant species in Madagascar on Appendix II (though originally 12
species were proposed)
o transfer Kaiser’s spotted newt to Appendix I.


Other positive outcomes of the meeting include the discussion that took place on
Humphead Wrasse which granted additional measures to combat Illegal,
Unreported and Unregulated (IUU) fishing of the species. There were also
productive discussions on rhinoceros species ‐ the US proposed a draft decision at
the meeting calling for bilateral meetings to address poaching and this was
accepted by Parties. Parties also agreed on a decision and Resolution that focused
on increasing bilateral exchanges between key rhinoceros range and horn
consumer states, further investigating poaching incidences and examining illegal
trade in countries such as Vietnam.
For more information on the outcomes of the CITES CoP15 meeting, see:
http://www.cites.org/ or http://www.iisd.ca/cites/cop15/. IUCN will also be
developing a summary report which it will circulate within the next month or so.

Grazie Marco, sei sempre "sul pezzo"!

Da un breve sguardo, non mi sembra che nelle modifiche siano stati contemplati uccelli e tantomeno pappagalli.