Topografia: Ondulato Inglese
Testa, Collo e Spalle, fusi insieme a formare un blocco superiore massiccio e compatto, linea dorsale pressochè diritta dalla nuca alla punta della coda; il petto elegantemente arrotondato, si unisce alla linea inferiore gradevolmente incurvata fino alla zona anale.
Torace ampio e profondo che da ogni angolo di visuale deve presentarsi pieno e largo.
Il collo, corto e massiccio, deve raccordare la testa alle spalle in modo tale da formare un unico blocco compatto.
L'impressione generale deve essere di possenza.
Coda portata ben diritta in prolungamento dell'asse del corpo, liscia e completamene sviluppata.
Becco il più piccolo possibile, ben inserito nella faccia.
La mascella deve coprire completamente, nascondendola, la mandibola.
Occhi fieri e brillanti, situati, secondo l'immagine ideale, a buona distanza dalla fronte, dal vertice e dalla nuca; parzialmente coperti dalle sopracciglia.
Piumaggio integro, completo e compatto, il più folto possibile.
Zampe forti e diritte tenute abbastanza serrate, due dita rivolte in avanti e due dita all'indietro con le unghie arcuate (Tipiche degli arrampicatori) in eguale misura, che stringono saldamente il posatoio.
Taglia di cm.24 misurata dall'apice della testa all'estremità della coda.
Condizione: E' essenziale. I soggetti che non si presentano in buone condizioni vanno esclusi dalla valutazione.
Armonia: E' data dall'insieme di misure e proporzioni delle parti del corpo che debbono corrispondere a quella che è l'immagine ideale.
N.B. L'immagine qui su riportata è stata realizzata da me al pc, modificando un immagine standard già presente in rete.
Ondulati, Orientamento dei soggetti da comprare
Ondulati Inglesi, Iniziare un allevamento
Magari chi vorrebbe iniziare ad allevare Ondulati inglesi, si starà ponendo molte domande, tra cui certamente "Dove posso e sopratutto da chi acquistare una coppia?".
Beh solitamente gli Ondulati inglesi in Italia ormai sono abbastanza diffusi, in lungo ed in largo, ci si può informare presso l'associazione ornitologica della propria città per avere notizie dell'allevatore più vicino casa, o meglio ancora recarsi nel periodo autunnale a delle mostre per prendere direttamente i dovuti contatti.
C'è da dire però, che molti saranno indirizzati ad andare in uccellerìa, ecco a questo proposito dedicherò qualche rigo, onde evitare di far buttare tempo e denaro ad alcuni di voi:
Dovete porvi qualche domanda, del tipo " voglio dei soggetti di buona qualità per intraprendere magari un futuro allevamento?" o vi accontentate dei possibili (probabilmente) maggiorati, e scarti che troverete in uccellerìa?
Spezziamo a questo punto una lancia a favore degli allevatori, dovete sapere che nelle uccellerìe arrivano gli scarti degli scarti, ovviamente molto commerciali perchè molto economici (soggetti non idonei alla cova, con tare evidenti o nascoste, etc.).
La domanda a questo punto, sorge spontanea,; vale la pena lavorare su soggetti così scarsi?
Essi potrebbero portare geneticamente troppe tare ereditate da incauti accoppiamenti o magari non proverranno da accoppiamenti di consanguineità, atti certamente a fissare le caratteristiche ricercate.
Non vale la pena, specie se si ambisce a ricreare in casa un allevamento ai fini sportivi; consideriamo anche che gli Ondulati Inglesi sono anche meno prolifici delle cocorite a causa delle medesime selezioni.
Se vi accontenterete dei maggiorati o soggetti di scarto, sappiate che sono molto più simili alle cocorite e meno prolifici, ma non hanno la reale bellezza che contraddistingue gli Ondulati Inglesi, sia per la forma e per la taglia (piumaggio etc.).
Dall'altra parte pensare di accoppiare un ondulato inglese doc con un maggiorato non farebbe altro che rovinare la selezione del soggetto in questione, regredendo così di diverse decine d'anni in dietro.
Non a caso ci sono voluti molti più di 100 anni di dure selezioni per portare l'Ondulato a questi livelli!
Se sceglierete gli Inglesi quindi, allora l'unico modo per acquistarli è appunto contattare un allevatore serio, nel caso avrà dei soggetti da togliere, sarà ben felice di trasmettervi la sua passione dandovi innumerevoli consigli, non abbiate paura di chiedere gli allevatori in realtà non aspettano altro!!
Prima però di affrontare qualsiasi spesa, informatevi bene sulle loro abitudini di vita, documentandovi il più possibile sulla loro alimentazione e sopratutto sulla routine di cure (igiene, profilassi, alimentazione etc.)
Iniziare ad allevare Ondulati Inglesi ai fini sportivi
Scrivo queste quattro righe, per cercare di aiutare coloro che iniziano, o stanno pensando di iniziare ad entrare nel fantastico mondo dell'allevamento dell'Ondulato, un mondo sicuramente pieno di gioie e soddisfazioni, ma purtroppo anche con qualche dispiacere, impariamo quindi ad evitarli, bruciando qualche tappa iniziale e cercando di fare chiarezza indirizzando verso la strada giusta.
Quando si ha una certa esperienza, viene facile capire dove iniziare e sopratutto come iniziare, mi rendo conto però che per un principiante agli esordi che vorrebbe intraprendere l'allevamento di questo bellissimo psittaccide, non sempre è facile, in quanto la mancanza di informazione esperienza e tutto il resto, limitano la sua visione mettendolo in una posizione scomoda che chiamo ironicamente fase di Caos; Quindi trovare inizialmente la strada "spianata" da dei buoni e sinceri consigli, aiutera' ad apprendere le nozioni base e ad irrobustirsi le spalle.
Cosa bisogna fare per evitare passi falsi, e sopratutto per evitare i primi errori che possono portare alla rovina di un ceppo?
Innanzitutto è bene inizialmente, farsi le ossa con qualche coppia di cocorite, questo perchè ci permetteranno di avere delle covate che difficilmente ci daranno delusioni e lavorare con piu' serenita', spesso infatti i principianti delusi da continui fallimenti, abbandonano quest'Hobby anche perchè non si sentono molto aiutati e da soli non ce la fanno.
In questo periodo in cui ci faremo le ossa allevando cocorite, studiamone i comportamenti osservandole attentamente, impariamo il linguaggio del loro corpo, per capirli meglio.
Acquistate qualche libro "buono", non di quelli che parlano di cocorite come animali da affezione, ma di quelli che realmente parlano dell'ondulato e delle effettive cure che bisogna dargli in allevamento; per iniziare, il libro di Stan e Barbara Moizer è assolutamente consigliato, all'interno vi sono molte informazioni che faranno felice il neofita affamato di sapere.
Non sottovalutate l'importanza dei locali e attrezzature d'allevamento, con annessa igiene, luce, ricambio d'aria, temperatura ed umidità.
Studiate un'alimentazione ricca, di qualita' e varia che sia formata da tutti i principi nutritivi di cui l'Ondulato ha bisogno giornalmente.
Nel frattempo (periodo permettendo), possiamo girare le mostre piu' importanti, sono lì che gli allevatori di Ondulati piu' IN si danno Battaglia, andare in mostre secondarie purtroppo in Italia è deleterio al momento, almeno finchè la diffusione di quest'animale non si estenderà come in Inghilterra e gli altri paesi Europei, in Italia (purtroppo) la sua diffusione seppure ha fatto passi da giganti nell'ultimo ventennio non è ancora omogenea, svantaggiando leggermente gli allevatori del Mezzogiorno.
Girare tra le gabbie di esposizione possibilmente in compagnia di qualche persona esperta, o chiedere qualora ci fosse un soggetto che ci ha colpiti, in segreteria per quanto riguarda le informazioni sull'allevatore, per contattarlo e porgli delle domande che sicuramente non vi mancheranno se avrete davvero voglia di imparare.
Prendete il loro contatto e impegnatevi a visitare il loro allevamento, lì vedrete nell'insieme i loro ondulati, e vi accorgerete se hanno degli animali buoni in linea di massima osservando una certa "omegeneita'", chiedete sopratutto se alleva in consanguineita' e da chi si rifornisce, non per scavalcarlo, ma per conoscere la linea genetica di provenienza, avere un pedigree è molto importante per lavorare bene nel tempo.
Comprare degli Ondulati Inglesi, non è un'operazione che va presa alla leggera, da essa infatti butterete giu' le basi del vostro futuro allevamento stabilendo le prime linee di sangue base; In questo frangente è fondamentale comprare i vostri animali da due allevatori massimo, onde evitare di fare cocktail genetici sicuramente soddisfacenti all'inizio, ma che col tempo non vi porteranno da nessuna parte.
Non spendete oltre i 50 euro a soggetto, se vi propinassero dei soggetti a prezzi piu' alti, credetemi non acquistateli, fatevi bene prima le ossa con soggetti medi e lavorate su quelli applicandovi nel migliorarli facendo attenzione e studiando attentamente i soggetti "Standard".
Tutti sappiamo riconoscere un bell'animale quando lo vediamo, ma non tutti riusciamo a capire i suoi difetti, pertanto un'immagine dello standard, e visitare gli allevamenti degli allevatori piu' quotati alle mostre, aiuterà ad aprirci ulteriormente la strada.
Lo stesso allevatore da cui abbiamo acquistato i primi soggetti dunque, sarà disponibile ad aiutarvi ad efettuare i primi accoppiamenti, non sentitevi in imbarazzo, se c'è educazione nessuno si scoccerà a darvi una mano in questo, cercate di capire come organizzare questi ultimi formando così le coppie e annotando il tutto in un "registro cove".
Man mano che farete esperienza, i vostri occhi inizieranno a vedere oltre, e quando credevate di aver visto e capito tutto, vi ricrederete, in quanto non si vede mai abbastanza; come in tutte le cose il tempo, l'applicazione, la costanza e certamente le buone intuizioni seguite anche da un pizzico di fortuna vi faranno avere sempre un quadro piu' completo.
Leggendo tra le varie scartoffie che avevo cumulato da parte, ed alcuni scritti anche regalati da carissimi amici (Andrea Vastola), ho trovato un testo interessante per chi si avvicina a questo allevamento che certamente farà comodo a tutti come "memorandum", lo inserisco in questo mio post come un addon, di cui sono certo non dispiacerà ne a chi l'ha scritta (Santangelo Giuseppe) ne a voi che andrete sicuramente a beneficiarne:
Consigli da un vecchio allevatore
Maggio, mese di meditazione; è passata una stagione e come tutti siamo soddisfatti dei risultati.
I novizi non debbono abbattersi per non aver avuto i risultati voluti, l'importante è aver appreso qualche accorgimento che ha migliorato la percentuale di novelli prodotti.
Riguardo a una stagione regolare si devono produrre tre novelli per gabbia cove ottima oltre i quattro novelli.
Questo è il mese dove ogni allevatore deve decidere i programmi per la prossima stagione.
Quali sono le regole?
1) Non cedere nessun soggetto delle linee basi, l'esubero di dette linee deve essere ceduto in Ottobre.
2) Se possibile acquistare gia' dei soggetti che si vogliono inserire.
3) Scegliere i probabili soggetti che si desidera presentare alle mostre.
4) Iniziare i trattamenti preventivi per affrontare con tranquillita' la muta ed i mesi caldi. I trattamenti importanti sono contro i vermi, la ccocidiose e salmonellosi ed eventuali funghi intestinali.
per la scelta dei medicinalil da usare farsi consigliare da un buon allevatore (o da un veterinario aviare).
Cio' che piu' di frequente assilla gli allevamenti in questo periodo è:
1) Eventuali occlusioni dell'ano (è sufficiente rimuovere il tappo che si è formato, ammorbidendo con acqua calda).
2) Eventuali gonfiori alle zampe dovute a forma di coccidiosi o zanzare (usare pomate adeguate, se non si dovesse risolvere, togliere l'anello).
3)Indebolimento dovuto a impossibilita' di alimentarsi regolarmente per una forma di timidezza (va sistemato il soggetto in un'altra gabbia, dove non verrà disturbato).
4) Eventuali infezioni agli occhi che si cureranno con pomate oftalmiche per uso umano.