Consiglio costruzione voliere per Lori

Saluti, dopo molta fatica, sono riuscito a riprodurre la mia coppia di tricoglossi e ora mi piacerebbe tenere i piccoli per formare due nuove coppie.
Possiedo una voliera di 3x1.50 m di base, che pensavo di dividere in 3 dove alloggiare le tre coppie che verranno formate (figli con compagni + la coppia di genitori). Secondo voi sarebbe meglio avere delle voliere da 3mx0.50, oppure da 1x1.50 (stiamo sempre parlando della base). Teoricamente ho sempre sentito dire che è meglio una lunghezza maggiore, ma non saprei se 50 cm di larghezza sia troppo poco.
Inoltre, pensate che separare le coppie solamente con una rete metallica sia troppo poco? Avevo pensato ad un divisorio a doppia rete, ma così dovrei rubare ulteriore spazio agli animali.
Anche utilizzando dei divisori oscuranti, si rischia che la voliera centrale diventi molto buia...
Ultimo aspetto: l'alloggio in questione (anche a causa delle dimensioni) poggia sul terreno senza una griglia di fondo: pensate che per i lori sia indispensabile usare le voliere sospese? Oppure potrei anche lasciare la voliera a terra, occupandomi di pulirla frequentemente e spargendo sul fondo una lettiera assorbente?
Grazie in anticipo per i consigli.
Attualmente la mia coppia riproduttrice è alloggiata in un 120x70x80h, e mi sembra troppo poco!

Ciao Pino,
Durante la progettazione degli alloggi, occorre mantenere la lunghezza come priorità principale; larghezza e altezza saranno proporzionate di conseguenza, in funzione dell'apertura alare e della taglia caratteristica del volatile che desideriamo allevare.
Il solo dimensionamento orizzontale, infatti, permette di sviluppare un'adeguata muscolatura e garantisce agli animali spazio sufficiente per le proprie esigenze fisiologiche.
Considerando che tutte le specie del genere trichoglossus presentano un'apertura alare inferiore ai 30 cm, una voliera dai 50 cm di profondità e tre metri di lunghezza mi pare adeguatamente spaziosa per ospitare una coppia riproduttiva.

La separazione degli alloggi con doppia rete mi sembra sicuramente la più indicata; tuttavia, per evitare di ridurre il volume della voliera, sarà sufficiente distanziare le due grate divisorie di una misura non superiore al centimetro.
Analicamente, lo spazio sfruttato risulterà pressoché millimetrico, ma - in contemporanea - il contatto fisico tra le coppie si dimostrerà alquanto limitato.

I trichoglossi, come tutti gli Psittacidi frugivori e nettivori, richiedono necessariamente una voliera sospesa dal terreno, soprattutto se di ristrette dimensioni, a causa di un'alimentazione particolarmente umida e fresca che contribuisce alla produzione di escrementi notoriamente liquidi e maleodoranti.
L'utilizzo di alloggi rialzati dal suolo, pertanto, rappresenta una premessa imprescindibile per garantire igiene e salubrità negli ambienti d'allevamento.
Di fatto, una radicale pulizia giornaliera potrebbe rivelarsi inetta e oltretutto eccessivamente invasiva durante il periodo riproduttivo.
In caso di impossibilità di sopraelevare l'intera struttura, potresti sacrificare una parte dello spazio in altezza per evitare il contatto con terreno e facilitare le operazioni di manutenzione.

Capito, grazie mille per tutti i consigli, allora vorrà dire che siccome la mia voliera è alta 2,10 m, sacrifichero 50 cm per sospenderla dal suolo. Una curiosità perche su Wikipedia indica l'apertura alare dei lori come 17 cm? non è troppo poco?

A quale specie ti riferisci?
Se hai consultato la pagina del Tricoglosso nuca verde, in tal caso l'informazione riportata su Wikipedia è evidentemente di un'estrema fallacia: non è plausibile che un qualsiasi Psittacide presenti un'apertura alare massima di poco superiore alla metà della stazza.
Non prossiamo sapere se si tratti di un fraintendimento o di un'errore di battitura, tuttavia è accertato come tutte le sottospecie del T. haematodus presentino un'apertura alare attestata intorno ai 27 e i 30 cm .

E per i nidi? Meglio interni o esterni?
Per quest'anno li ho usati esterni, ma con voliere abbastanza ampie come sarebbe meglio?

Come appare ovvio, il nido interno rappresenta una migliore garanzia di riparo e sicurezza per la coppia di riproduttori.
Se le dimensioni della voliera lo permettono, tale sistemazione sarebbe quindi da prediligere, ricordando di munire la cassetta di un pratico sportello d'ispezione accessibile dall'esterno, che permetta di monitorare lo svolgersi della cova senza arrecare eccessivo disturbo ai soggetti.