Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Pagina 1 di 6
1 2 3 4 5 ... ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 1 a 10 su 56

Discussione: Geni difettosi

  1. #1
    Consigliere Nazionale FEO
    Nazionalità:
    La bandiera di Luca Anniballi

    L'avatar di Luca Anniballi
    Registrato dal
    14-07-07
    residenza
    Siracusa
    Messaggi
    3,375

    Geni difettosi

    In genetica, per mutazione s'intende l'alterazione del patrimonio genetico.
    Noi uccellari, siamo interessati a mutazioni genetiche che trattano soltanto il fenotipo, agendo sui pigmenti del mantello.
    Distinguiamo queste mutazioni tra legate agli autosomi(cromosomi non sessuali) e legate ai cromosomi(sessuali), e poi assoggettiamo alla potenza di manifestarsi in fenotipo tra Recessiva e Dominante.
    Su quest'ultima vorrei aprire una discussione.
    Prendiamo per esempio il Cardellino.
    Esistono fin ora conosciute due m. aut. dominanti;
    La perlata e la giallo.
    In natura, esiste la mutazione giallo, (posso confermarlo, anche se ho cambiato il telefonino con cui l'avevo fotografato, parola d'onore).
    Questo soggetto, affetto da tale mutazione, si riproduce normalmente, dando vita a prole affetta anchessa da mutazione, o portatrice della stessa, che in questo caso, essendo dominante appare anch'essa mutata.
    La mia domanda è:
    Perchè in natura, si vedono forse una sola volta nella vita soggetti affetti da una mutazione dominante?
    A questo punto, dopo l'apparizione di questo gene, non dovrebbero esserci in giro tanti cardellini gialli?
    A voi le considerazioni!""-
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  2. #2
    Master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di RenatoGala


    Registrato dal
    11-07-07
    residenza
    a casa
    Messaggi
    728

    Il fatto che le mutazioni di piumaggio siano piuttosto rare in natura è dato dalla bassa percentuale di mutati sull'intera popolazione selvatica. A questo si aggiunga che i parziali spostamenti o le vere e proprie migrazioni finiscono per disperdere ulteriormente i soggetti interessati dalla variazione genetica ed impedendo spesso la condizione di omozigosi necessaria a buona parte delle mutazioni conosciute (recessive).
    Se in cattività la selezione è guidata dall'allevatore a fini estetici in natura invece la selezione segue altre regole per lo più tese a garantire la continuità della specie.
    Probabilmente al già basso numero di soggetti mutati realizzati in natura si aggiungono i tassi di mortalità statistica (predatori, malattie e conseguente morte dei più deboli) tipici per ogni specie. Questa selezione porta alla stagione riproduttiva solo i soggetti più robusti tra i quali probabilmente arriveranno anche i mutati ma in numero statisticamente ridotto.
    Questo meccanismo di controllo naturale lascia per così "stabile" la quota di mutati sull'intera popolazione.
    Tutto questo senza considerare l'incidenza umana su gran parte della popolazione di selvatici... quella oltre ai mutati riduce anche i "normali".
    Saluti a tutti
    Renato Gala

  3. #3
    Consigliere Nazionale FEO
    Nazionalità:
    La bandiera di Luca Anniballi

    L'avatar di Luca Anniballi
    Registrato dal
    14-07-07
    residenza
    Siracusa
    Messaggi
    3,375

    Bella Risposta Renato!!!!!!

    Molto significativa la tua risposta, ma il vero charmesse dell'allevatore serio, lo fai sentire soprattutto nell'ultima frase, che condivido a pieno!!
    Il mio piccolo cruccio, non nasce dal punto che in natura, l'apparizioni di mutazioni, sono già rare, e ancor più raro che due soggetti che fanno capo alla "stessa mutazione" s'incontrino.
    Tant'è vero che essendoci per lo più mutazioni legate al sesso e recessive, è raro trovare una femmina mutata, ma RARISSIMO un maschio!!
    Il fatto di avere mutazioni autosomiche dominanti, quindi di avere l'apparizione in fenotipo anche in eterozigosi, e su entrambi i sessi, non pensi che tra non molto, (non parlo di qualche anno), avremo(statisticamente) la fortuna di ammirare soggetti affetti da tali mutazioni?
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  4. #4
    Master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di RenatoGala


    Registrato dal
    11-07-07
    residenza
    a casa
    Messaggi
    728

    E' sempre l'eccezione che conferma la regola!!!!

    Guarda Gianluca che questa fortuna già ce l'abbiamo.... anche in natura esistono i mutati.... rivestono però una eccezione nell'arco di una popolazione di individui "geneticamente" programmati secondo un certo disegno evoluzionistico. Eventuali "alterazioni genetiche" laddove fossero premiate dalla selezione naturale impiegano comunque tempi lunghissimi prima di diventare il nuovo modello evolutivo. Tempi di cui un essere umano non può avere percezione.
    Al contrario la velocità con cui l'uomo modifica l'ambiente impedisce alla gran parte degli esseri viventi di adeguarsi ai nuovi cambiamenti col risultato di portare all'estinzione definitiva o alla estrema rarefazione degli habitat capaci di assicurare la vita (nicchie ecologiche).
    Saluti
    Renato Gala

  5. #5
    Master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Gianfranco Rigo


    Registrato dal
    16-07-07
    residenza
    Padova
    Messaggi
    989

    scusate ,ma come può una mutazione in prima apparizione essere DOMINANTE ?
    La dominanza è riferita sempre e solo ai sottotipi,mai ai superiori nella scala selettiva,tantomeno agli ancestrali.

    Le mutazioni in natura sono sempre recessive nei confronti degli ancestrali e xkè si possano manifestare nuovamente è necessario che i loro geni si ritrovino nuovamente, quasi esclusivamente in consanguineità,il che non sarebbe improbabile,se non intervenisse la selezione naturale,non dimentichiamoci che gli uccelli che noi alleviamo sono delle prede,nel ciclo evolutivo della specie il primo a soccombere è il soggetto più debole o il soggetto che per "qualche motivo misterioso" ha perso la sua caratteristica mimetica, ciò fa si che i soggetti mutati in natura siano i primi ad essere cacciati ed abbiano così una piccola sporadica possibilità di far proseguire la propria discendenza,cosa che invece succede negli ambienti strettamente protetti dall'uomo.
    Non serve a niente tormentarsi per il passato
    il passato non cambia
    quindi guarda avanti o rischi di rimanere indietro


    Se vuoi capire quello che dico,non ragionare con la tua testa

    NESSUNO può ergersi ad essere in possesso della verità assoluta
    al massimo si possono portare argomenti PRATICI e SEMPLICI
    in modo che TUTTI siano in grado di fare una propria valutazione logica.

  6. #6
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Alessandro Ascheri

    L'avatar di Alessandro Ascheri
    Registrato dal
    23-07-07
    residenza
    Ciampino
    Messaggi
    3,862

    Concordo con Gianfranco. In più bisogna anche considerare che mutazioni di livrea possono rendere meno attraenti i soggetti per i loro consimili, impedendo di fatto la possibilità di trovarsi un partner disposto ad accoppiarsi.


    askerix@outlook.com
    RAE FEO 0027
    ex-RNA AOB SV300

    ex-RNA FOI 76FE

  7. #7
    Consigliere Nazionale FEO
    Nazionalità:
    La bandiera di Luca Anniballi

    L'avatar di Luca Anniballi
    Registrato dal
    14-07-07
    residenza
    Siracusa
    Messaggi
    3,375

    Scusate.........

    Tornando alla mutazione "giallo" del CARDELLINO presa in campione, chi l'ha studiata e lo fa ancora, conferma la regola della dominanza sui caratteri ancestrali.
    Oltre tutto, suddetta mutazione, non fa capo ne alla linea dei diluiti, ne a riduzione e tantomeno a ossidazione.
    E' l'unica mutazione, dettata da un gene che al posto di "ossidare,ridurre , o diluire cioè diminuire o non polimerizzare, che invece "aggiunge", delle infiltrazioni, in questo caso lipocromo giallo, dove c'è il bianco(che nel cardellino è di fondo).
    Ritornando al discorso di mutazioni in natura, i grandi confermano, oltre alla dominanza del carattere, anche che i primi soggetti affetti da tale(i vecchi)mutazione provenivano dalla natura.
    Il mio pensiero personale, si associa a quello di Renato, in quanto l'evoluzione stabilirà quello che vuole la natura.
    Per approfondire, c'è un'altra mut. autosomica dominante, questa sì che è nuova(quindi non si parla di soggetti prelevati da ambiente naturale), definita PERLATA.
    Stabilito anche qui, il fenomeno di dominanza, sempre dai grandi del settore mondiale, quindi con prove fatte, rifatte e dimostrate!!!
    In natura, un soggetto, apparente diverso dagli altri ha problemi a riprodursi e sopravvivere, è vero, ma questo accade con mutazioni sconvolgenti(l'albinismo ne è un esempio) o lo stesso acianismo.
    La mia considerazione su queste due conosciute(giallo e perlato/a), è la seguente;
    Analizziamo tutte le altre.
    Ci troviamo soggetti molto diversi dagli ancestrali.
    Analizziamo queste due.
    Non esiste una netta differenza fenotipica con l'ancestrale.
    Gli animali usano più di noi, il linguaggio del corpo, con movimenti ed espressioni di colori.
    Le due mutazioni, secondo me sono dominanti, anche per questo, perchè non intaccano colori definiti importanti nel soggetto ancestrale, quindi SONO PER L'EVOLUZIONE!
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  8. #8
    Master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di RenatoGala


    Registrato dal
    11-07-07
    residenza
    a casa
    Messaggi
    728

    Scusate Gianfranco e Askerix ma Gianluca ha ragione quando parla del giallo e della perlata come mutazioni dominanti sull'ancestrale (almeno nel cardellino).
    Accoppiamenti in cattività hanno dimostrato che è proprio questo il meccanismo di trasmissione ereditario. Esattamente come il fattore di diluizione nei lucherini.
    Certo questo non incrementa più di tanto l'incidenza percentuale del numero di mutati in natura rispetto all'intera popolazione di selvatici ma neanche pregiudica necessariamente la possibilità di procreare progenie mutata in grado di riprodursi a sua volta.
    Non credo infatti che la semplice differenza di colore riduca così drasticamente la possibilità di reperire un partner altrimenti anche in cattività ci sarebbero analoghi problemi.
    Altro discorso è invece trovare in natura soggetti mutati omozigoti (sia per le mutazioni dominanti che per le recessive autosomiche) mentre è molto più probabile riscontrare soggetti mutati (eterozigoti per mutazioni dominanti) e femmine mutate (per le mutazioni recessive sessolegate).
    Non è un caso che tutte le mutazioni base (e quindi non le sovrapposizioni come l'isabella) apparse nei fringillidi di più recente allevamento (dunque non il canarino) sono state fissate partendo da presicci mutati.
    Saluti a tutti
    Renatio Gala

  9. #9
    Master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Gianfranco Rigo


    Registrato dal
    16-07-07
    residenza
    Padova
    Messaggi
    989

    Premetto che non è mia intenzione contraddire quello che affermate,anzi sono anche per la maggior parte d'accordo con quello che dite,solo che chiacchierando così piano piano si approfondisce.

    Nel filo "logico" però, c'è qualcosa di strano,
    la mutazione gialla e perlata del cardellino, se sono dominante lo si può dimostrare facilmente,basta accoppiare un giallo o perlato con un ancestrale e se nascono tutti gialli o perlati si può affermare con certezza che queste mutazioni sono dominanti,se qualcuno"di questo forum" ha fatto questo esperimento lo dica così toglieremo tutti i dubbi,scusa Gianluca ,ma con gli anni ho imparato che "i Grandi" spesso dicono delle fesserie.

    Se queste mutazioni sono dominanti ,si dovrebbe assistere ad un forte e veloce incremento di tali soggetti ,sia in natura e sopratutto in cattività,non avendo la necessità di trovare il partner portatore dello stesso gene.

    Non c'è alcun dubbio che le mutazioni (tranne il canarino) di TUTTE le varie specie di uccelli derivino da presicci in natura,questo non significa che debbano essere dominanti,molto più probabile che siano recessivi legati al sesso,tanto più che la maggior parte sono femmine.
    Proprio anche questa ricerca spasmodica dei mutati in natura da parte dell'uomo aiuta Madre Natura ad eliminare i mutati dal regno animale,tanto è vero che non esistono colonie di mutati ma solo qualche singolo esemplare.
    Non serve a niente tormentarsi per il passato
    il passato non cambia
    quindi guarda avanti o rischi di rimanere indietro


    Se vuoi capire quello che dico,non ragionare con la tua testa

    NESSUNO può ergersi ad essere in possesso della verità assoluta
    al massimo si possono portare argomenti PRATICI e SEMPLICI
    in modo che TUTTI siano in grado di fare una propria valutazione logica.

  10. #10
    Master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di RenatoGala


    Registrato dal
    11-07-07
    residenza
    a casa
    Messaggi
    728

    E' proprio così Gianfranco....
    Accoppiando un giallo eterozigote (maschio o femmina che sia e per di più non puro omozigote per il fattore giallo) con un ancestrale (figlio di ancestrali purissimi) ottieni prole sia ancestrale (e solo ancestrale per cui non portatrice) che gialla (e dunque mutata e portatrice stessa della mutazione) in entrambi i sessi.
    Quanto all'aumento smisurato di questi mutati in natura è logico che questo non possa avvenire per così dire a vista d'occhio.... e un pò come se decidessi di "ripopolare" l'Italia intera con miei figli e loro discendenti.... anche se le forze mi sorreggono sarebbe un tantino presuntuoso no?
    Saluti a tutti
    Renato Gala

    ps
    Non mi ritengo assolutamente un grande e non è mia abitudine dire fesserie... se non conosco l'argomento preferisco tacere ed ascoltare... un paio di "cosette" sulla genetica però le mastico anche io.

+ Rispondi
Pagina 1 di 6
1 2 3 4 5 ... ultimoultimo

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi