Originariamente inviata da
Francesco Giacalone
Riporto una mia esperienza.
Per diversi anni ho allevato Verdoni, i soggetti erano alloggiati in gabbioni (da 90 e 120 cm) all'aperto, come alimentazione fornivo una miscela per indigeni con una elevata percentuale di perilla. Ogni anno (durante il periodo della muta) dei soggetti svezzati ne moriva al massimo uno e non li trattavo con alcun farmaco (nè preventivo nè curativo).
Tutto il mio ceppo qualche anno dopo fu "girato" ad un mio fraterno amico che li collocò in una stanza di 3m x 5m in dei gabbioni da 120cm.
Quell'anno riprodusse diversi Verdoni che immancabilmente in fase di muta vide perire a causa della coccidiosi.
Sinceramente sono propenso a pensare che difficilmente per selezione si possa stabilizzare un ceppo di Verdoni resistenti ai coccidi, tutto dipende dall'ambiente dove essi vengono riprodotti.
In ultimo non credo che bisogna colpevolizzare (e comunque qui nessuno l'ha fatto) qualcuno in base ai propri metodi di mantenimento; ognuno di noi perfeziona un suo metodo in rapporto alle personali esperienze e all'ambiente in cui alleva e che per alcuni può apparire sbagliato e per altri corretto. Alla fine credo che conti più di tutto il benessere dei nostri uccelli a prescindere dai trattamenti curativi e preventivi che possiamo loro riservare.
Un saluto a tutti