Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: canarino London

  1. #11
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    London Fancy

    Ciao , faro' delle ricerche appena avro' un po di tempo.

  2. #12
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    London

    ciao a tutti amanti dei canarini di forma e posizione
    sul numero natalizio dell'Ornicoltore Prealpino organo dell'AssoPrealpina uscirà
    un corposo articolo sul London,
    Vi prometto che non appena il numero sarà distribuio agli iscritti della Prealpina, inserirò qualche pezzo interessante dell'articolo di J. Cross per fare un pò di chiareza su questo magnifico canarino, il primo che fu presentato nel 1800 alle mostre Inglesi

    Salutoni a tutti
    Marco Cotti FEO 0004





    http://digilander.libero.it/cocoricoland/index.htm

    http://tarantamyblog.blogspot.com/

    Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
    Ippolito Nievo

  3. #13
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    London Fancy

    Ciao Marco, grazie. Mi puo dare qualche informazione sul Signor J. Cross. E' inglese o Americano. J sta per quale nome ?. Per caso non sai dirmi di quale anno e' l'articolo.
    Ti ringrazio in anticipo.

  4. #14
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    Ok...grazie. John tienici aggiornati con i risultati delle tue ricerche...::-°°-
    Leo



    Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...

  5. #15
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    per John

    Cross è inglese le ricerche sugli articoli riportano alla fine degli anni '80, ma prima verso l' inizio del 1970 Odorico Mannelli ne citava, in Italiano, in un libro edito dalla Safe Edizoo di Giuseppe Zamparo, origini, storia e tentativi di riportarlo alle mostre, pertanto è una storia quella della rinascita del London che è molto antica e che affascina ancora adesso.

    Comunque London e Lizard andarono di pari passo sino a tutto il Milleottocento, alla nascita i pulcini non si distinguevano erano tutti come i lizard ma dopo lo svezzamento e al cambio della prima muta giovanile si vedeva la differenza.

    Cosa molto importante non tutti i London erano giallo oro intenso con le remiganti scure, la maggior parte erano pezzati in un incrocio tra lizard e un canarino giallo, solo i perfetti giallo e scuro al posto giusto venivano esposti alle mostre, quindi pochissimi


    ciao e a presto

    PS. vi rimando se volete all'Ornicoltore Prealpino l'adesione alla Prealpina è solo di 5 euro e vi da diritto a riceve in PDF 6 numeri della rivista
    Marco Cotti FEO 0004





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    Ippolito Nievo

  6. #16
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    London Fancy

    Grazie Marco, nel mio intervento ho citato l'autore da cui derivai quella informazione. Ma di sicuro ci sono altre scuole di pensiero su questo tema. Oggi sono sceso nella mia piccola libreria e ho trovato che dice Dodwall sulla materia. Per lui infatti nel primo piumaggio il London Fancy e il Lizard erano quasi indentici ma poi dopo la prima muta le due razze assujmevano la miglior forma da esebizione. Per oggi non posso scrivere di piu' perche' ho degli impegni da sbrigare. Molte volte un'articolista puo scegliere di adderire a una scuola di pensiero o ad una altra. Si deve precisare che gli scrittore dell'ottocento probabilmente non conoscessero Mendel. Marco, ti ringrazio un'altra volta per il tuo intervento e provero' a leggere l'articolo del Cross.

  7. #17

  8. #18
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    Grazie dei link e di aver riaperto questa discussione...ci sono novità? E' poi uscito l'articolo sull'Ornicultore Prealpino?
    Leo



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  9. #19
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    nel secondo link vedo che ci stano lavorando su per crearlo di nuovo il London , pero il soggeto della foto non mi piace perche non ha le caratteristiche come il bel London.


  10. #20
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    London & Lizard - J.Cross

    L’iglese J.S. Cross è un noto allevatore di Gloster, l’ultima perla, o l’«infante» - secondo lui - dell’allevamento inglese, ma è soprattutto uno studioso di canaricoltura e collaboratore di «Gage and Aviary Birds».
    Con altri esperti ha, qualche anno fa, costituito la »Old Varieties Canary Association» che si propone lo scopo ambizioso di ricostruire vecchie e gloriose razze scomparse come la London, Lancashire e Scotch.

    Gli intendimenti e le ricerche dell’OVCA

    Gli sforzi finora fatti dalla OV CA possano essere notevoli, ma i risultati non sano ancora visibili e quindi valutabili.
    Del resto, chi sa casa significhi ricreare una razza - quando ancora esistono i mezzi o il materiale che consentono di farlo - si rende conto che acquisizioni concrete in questo settore richiedono anni di ricerche e tentativi solo per imboccare la strada giusta e possibile, e tanti altri per ottenere qualche risultato apprezzabile. Quale fosse lo stadio delle ricerche relative alla ricostruzione del London e del Lancashire, da parte dell’OVCA quattro anni fa, si desume da un articolo, pubblicato dal Cross in «Cage and Aviary Birds» in occasione della «Nazionale» del 2002, di cui stralciamo le cose essenziali relative al London che interessano vivamente gli allevatori odierni del Lizard, sempre preoccupati della tendenza naturale del canarino a perdere, dopo la prima muta completa l’intensità del suo stupendo disegno melanico del resto, alle ipotesi della comune origine di London e Lizard e alla teoria, della ricostruzione del primo mediante un’inversione dell’indirizzo selettivo del Lizard, confessiamo di credere molto meno.

    Letteratura e illustrazioni del passato

    Benché il mio principale interesse in canaricoltura sia il Gloster - scriveva il Cross - ho studiato a fondo le razze scomparse London e Lancashire, raccogliendo molti lavori ed illustrazioni del tempo in cui erano popolari, con l’intendimento di ricreare due razze secondo me magnifiche.
    Molte mie idee si basano su mere congetture non avendo mai visto un solo esemplare vivente dei due canarini. Tuttavia nel corso delle mie ricerche m’è sembrato di conversare con enterambe le razze come fossero fiorenti ancor oggi.
    Mi sono astenuto dal prendere in considerazione le conclusioni degli articoli più recenti, anche quando gli autori affermavano di aver visto i canarini o raccontavano di parenti o di amici che li allevavano, non essendo essi stati capaci di allarmare i contemporanei sul declino e la possibile scomparsa delle due razze o non avessero essi stessi tentato di evitarlo con sistemi di conduzione migliori.
    La London è la prima razza di canarini riconosciuta.
    Per scrivere il presente articolo mi sono principalmente rifatto alla letteratura pubblicata dal 1850 agli inizi del 1900, quando le due razze erano copiosamente rappresentate alle mostre.
    Spero che queste informazioni, aggiunte alle conoscenze che ho acquisito sulle razze moderne, seminino nuovo interesse in chi crede che le due razze scomparse abbiano qualche possibilità di ritorno.
    La London Fancy fu, con tutta probabilità, la prima razza di canarini riconosciuta ufficialmente.
    E’ inscritta in un registro del 18° secolo come razza fissata stabilmente ed allevata secondo definite caratteristiche: ciò oltre 100 anni fa.
    Benché le sue origini siano sconosciute, permangono pochi dubbi che non siano strettamente legate a quelle del Lizard.



    Due forme della stessa razza strettamente
    imparentate


    Personalmente sono giunto alla conclusione che le due razze sono tanto strettamente imparentate da poter essere paragonate a due corsi d’acqua che partono dalla stessa sorgente.
    Le due «varietà» avevano molte caratteristiche comuni: un piumaggio da nido identico che si evolveva in forme distinte dopo la prima muta.
    Una volta indossata la livrea di adulti i due canarini commciavano a rassomigliarsi di nuovo fina a confondersi e a diventare quasi indistinguibili in vecchiaia.
    «E’ mia opinione - scriveva esattamente Cross - che il vecchio London e il moderno Lizard sono, o furono in un preciso momento della loro storia, due individui della stessa razza di cui il Lizard rappresentava la forma melanica e il London la forma lipocromica».

    Il London da esposizione

    Cercherò ara di spiegare come sia pervenuto a questa conclusione e di sostenere la mia ipotesi coll’esposizione dei fatti di cui sono venuto a conoscenza nel corso delle mie indagini. Il London fu, nella forma più specializzata, un canarino chiaro, giallo brillante, bordato d’ arancio nei migliori soggetti, colla sola coda e 18 remiganti di un ricco nero blu.
    Nei soggetti più vicini allo standard anche le piumette dell’ala spuria erano nere, ma il fatto che fossero chiare non costituiva un deprezzamento se tutto il resto era conforme le regole.
    Queste, naturalmente, erano le caratteristiche del canarino novello, che non aveva ancora mutato timoniere e remiganti in quanto esponibile soltanto a quell’età e con quel piumaggio.



    Un London da una coppia di Lizard

    Nel piumaggio da nido il London assomigliava strettamente al Lizard.
    I piccoli di entrambe le razze uscivano dal nido vestiti delle stesse piume verdescure, testa chiara, coda e ali nere. In più, scriveva il Cross, voglio dare altro peso alla mia teoria ricordando che nel 1888 J. Green di Leigh, nel Lancashire, allevò un perfetto London Fancy da una coppia di Lizard.
    E questo canarino era così buono che quando nel febbraio del 1889 fu esposto al Crystal Palace (la «Nazionale» d’oggi) non soltanto vinse la sua classe ma divenne l’oggetto di conversazione e di discussione dei canaricoltori londinesi per molti mesi.
    Se facciamo attenzione alla naturale evoluzione che subisce il canarino in prigionia, si constata che le condizioni di domesticità trasformano il piumaggio verde-scuro nel piumaggio chiaro giallo-bruno.
    E poiché il proposito di tutti gli allevatori di Lizard è di conservare nei loro canarini il piumaggio melanico più scuro possibile ed il colore di fondo più carico, è comprensibile che essi evitino ogni possibile causa di schiarimento. A questo fine non trattengono e non sfruttano per la riproduzione i soggetti con callotta larga, con faccia nuda, con piume chiare nel corpo.
    E, di fatto, neanche i soggetti con scaglie e le rigature confuse, poco nitide e schiarite. E’ la linea selettiva di ogni buon allevatore di Lizard.



    E se rovesciassimo l’indirizzo selettivo del Lizard?
    « Dovrei meravigliarmi dei risultati - osservava J.S. Cross - se gli entusiasti del Lizard rovesciassero questo indirizzo selettivo, trattenessero e sfruttassero negli accoppiamenti soltanto i soggetti tendenti ad uno schiarimento del piumaggio?
    Ci vorrebbero molti anni prima dell’apparizione di un canarino somigliante al vecchio London»?
    Cross si dice sorpreso di constatare che, dopo tanti anni di rigida selezione, esista ancora nel Lizard questo pregiudizio nei riguardi dello schiarimento della livrea, quasi che l’allevatore tentasse di tenere premuto il coperchio su qualche sconosciuta forza che minaccia di fuggire un po’ per volta.

    Il London aveva tendenza a picchiettare di scuro le parti chiare del corpo

    I pubblicisti che più recentemente hanno scritto sul London si limitano a descrivere il suo più desiderabile e perfetto piumaggio da esposizione senza precisare che di fatto esisteva tutto un insieme di deviazioni
    e di tolleranze Piccole scaglie picchiettature scure sul dorso erano limitatamente tollerate, ma la callotta - come nel Lizard di quei tempi - doveva essere interamente chiara. Al riguarda bisogna sener presente che solo in anni recenti la callotta interrotta o spezzata
    (variegata) non fu considerata di pregiudizio ai fini dell’esposizione del Lizard.
    «Se il London - si chiedeva Cross - era incline a manifestare nel piumaggio queste macchioline, avrebbero potuti i vecchi allevatori, attraverso un allevamento selettivo, ottenere il Lizard sfruttando razionalmente questa tendenza? Se le cose fossero andate in questo modo vi sarebbe una ben scarsa probabilità invertendo il processo, di vedere riapparire il London anche in forma malto rudimentale».
    In altre parole egli sostiene che mentre sarebbe impossibile od arduo ricostruire un melanico da un lípocromico, non è affatto difficile ottenere un lipocromico da un melanico
    Benché il London chiaro sia stato il canarino che tutti gli allevatori aspiravano a produrre, il Cross ha potuto constatare, attraverso le sue indagini, come il soggetto dal piumaggio perfetto sia sempre stato piuttosto raro. La tendenza del London a ritenere nel corpo qualche piuma scura dopo la piccola muta, è documentata da una lettera che il sig. Brodrick, allevatore di Chudleigh nel Devon, aveva diretto all’esperto W.A Blackston in cui scriveva: «Nel 1842 non ci fu un solo London Fancy privo di macchioline o scaglie». Ventinove anni più tardi, dopo un’attenta selezione, il Brodrick, era in grado, di produrre London senza macchie.

    continua....
    Marco Cotti FEO 0004





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