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Discussione: Il CALCIO nella riproduzione degli uccelli - L.Brocchi

  1. #1
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    Il CALCIO nella riproduzione degli uccelli - L.Brocchi

    IL CALCIO
    NELLA RIPRODUZIONE DEGLI UCCELLI


    di LUIGI BROCCHI

    Tutti gli allevatori sanno quanto sia importante il calcio nella dieta degli uccelli durante la riproduzione. E' utile tuttavia conoscere in che modo il calcio ingerito viene utilizzato per la formazione del guscio.
    Il metabolismo del calcio
    Negli uccelli esiste un vero e proprio appetito per il calcio, che raggiunge il culmine dopo qualche ora dall'ovulazione.
    Supposto che l'uccello ingerisca un'adeguata quantità di calcio, il suo assorbimento è regolato dall' intestino, che non lo assorbe in un rapporto costante, ma mostra vari tipi di attività in questo senso. Un tipo di adattamento intestinale si attua durante i periodi di impoverimento del calcio da parte dell'organismo; un altro tipo durante la formazione del guscio.
    La vitamina D stimola la formazione della mucosa intestinale di una particolare proteina, (CaBP) che lega a sé il calcio e lo trasporta; oltre a ciò aumenta la permeabilità intestinale al calcio, fatto molto importante allorché avviene la formazione del guscio.

    II regolamento del tasso nel sangue esercitato dagli ormoni

    Una volta che il calcio entra nella circolazione sanguigna, soggiace a un sistema di regolazione ormonale sostenuto dalle ghiandole paratiroidi e dalla ghiandola ultimobranchiale.
    L'ormone delle paratiroidi, detto paratormone, entra in azione quando il livello del calcio nel sangue è basso; l'ormone della ghiandola ultimobranchiale, detto calcitonina, entra in azione quando il livello è troppo alto; se la dieta è troppo ricca di calcio la ghiandola ultimobranchiale si ingrossa e diventa ipertrofica. Esagerate quantità di calcio nel sangue possono essere provocate da dosi di vitamina D troppo forti.

    L'«osso midollare» è il grande serbatoio di calcio della femmina

    Un particolare tessuto, detto «osso midollare» contribuisce in maniera essenziale alla grande domanda di calcio quando la femmina deve deporre le uova. Tale tessuto, regolato dagli ormoni sessuali, è caratteristico solo della femmina. Questo «osso midollare» si forma e sparisce con grande rapidità, e costituisce un vero e proprio serbatoio di calcio: è chiaro infatti che la dieta, anche se ricchissima di calcio, non potrebbe mai sopperire al grande fabbisogno giornaliero dovuto alla deposizione; per fare un esempio, la «ghiandola del guscio» della gallina può produrre ben 5 grammi di calcio in 20 ore. L'osso midollare» si trova nelle ossa lunghe, come ad esempio il femore.

    Il guscio si forma nella «camera calcagna»

    Il calcio circolante nel sangue serve, come si sà, per la costruzione delle ossa e del guscio: a noi in questa sede interessa la formazione del guscio. Nel periodo precedente alla formazione dell'uovo, come dicevo, il calcio circolante, ingerito con la dieta, e regolato dal paratormone e dalla calcitonina, va a formare l'«osso midollare», sotto la mediazione dell'estrogeno, ormone femminile. Nell'ovidotto una particolare ghiandola, detta ghiandola del guscio, immette ioni calcio nella «camera calcigena» ove si forma il guscio; ciò si risolve in una diminuzione della quantità di calcio circolante nel sangue, per cui si fa sentire 1' azione del paratormone che requisisce calcio dall' osso midollare per ristabilire l'equilibrio. Alla fine della deposizione l'osso midollare si esaurisce, per poi rigenerarsi progressivamente all'avvicinarsi della successiva covata.

    Il guscio fornisce calcio all'embrione

    E' interessante notare che il guscio serve da serbatoio di calcio per l'embrione, tanto che man mano che si avvicina la schiusa si assottiglia sempre di più divenendo molle e fragile. Nel guscio il calcio si trova sottoforma di carbonato di calcio, derivato dal calcio circolante e dall'anidride carbonica metabolica che, reagendo con l'acqua, forma il carbonato.
    Come si vede gli uccelli hanno un complesso e perfetto meccanismo metabolico per il calcio, dovuto soprattutto alla necessità di disporre in poco tempo di grandi quantità dell'elemento per la deposizione.

    L'uccello immagazzina il calcio

    Esiste s'è detto un «appetito per il calcio» e la possibilità reale di immagazzinarlo. Da ciò si deduce che è assai difficile che un uccello si trovi senza materiale per costruire il guscio: basta che disponga di sostanze calcaree, come grit e osso di seppia, e di una quantità adeguata di vitamina D, che del resto difficilmente manca in una dieta contenente sostanze di origine animale, come uovo e latte in polvere, ricco anche di calcio. Un eccesso di minerali può provocare una iper-calcemia, cioè un aumento del calcio circolante nel sangue, con reali possibilità di danni all'organismo. Anche un eccesso di vitamina D, che si può verificare con un'esagerata integrazione vitaminica, può provocare gravi danni. Niente quindi eccessi di «sali minerali», di olio di fegato o di altri preparati.
    Dimensione delle uova e spessore del guscio Assai importante è a mio avviso la forma dell'uovo; supposto che la quantità di calcio disponibile per la formazione del guscio di un uovo sia co
    stante, ne risulta che se l'uovo è piccolo il guscio sarà troppo grosso, se l'uovo è grande il guscio sarà troppo sottile: di qua il concetto che la misura ideale dell'uovo, nell'ambito di una specie, è quella media.
    Nelle uova troppo piccole, oltre allo spessore del guscio, interviene in senso negativo anche la deficienza di sostanze nutritive, tanto che la mortalità prima della schiusa è alta.

    Non utilizzare per l'allevamento i soggetti che depongono uova malformate

    Nelle uova troppo grosse, eventualità invero piuttosto rara ma certamente reale, come ho potuto sperimentare personalmente, la sottigliezza del guscio, tenuto conto oltretutto che essa aumenta man mano che l'embrione, crescendo, sottrae calcio, provoca un'eccessiva evaporazione dell'acqua, con disidratazione letale del contenuto dell'uovo. La forma e la struttura patologiche delle uova sono strettamente legate a caratteristiche individuali dell'uccello, e l'unica cosa da fare è scartare nei limiti del possibile questi soggetti. Anche stimoli ambientali eccessivi o eccessivo sfruttamento possono portare a squilibri influenzanti la struttura dell'uovo.

    Pericoloso un eccesso di vitamina D
    Accenniamo -brevemente alla vitamina D; essa si trova in due forme fondamentali: la Vit. DZ e la
    Vit. D3.
    La Vit. D2 deriva dall'irradiazione dell'ergosterolo, sostanza contenuta nei vegetali, tanto che il fieno essiccato al sole è una buona sorgente di Vit. DZ; questa è però scarsamente efficace nei volatili, ma meglio di niente.
    La Vit. D3 deriva dall'irradiazione del 7-dezdrocolesterolo, prettamente di origine animale, che si rinviene nel latte, nell'olio di fegato di pesci, in numerose altre sostanze antirachitiche. E' la Vitamina D per eccellenza, adatta ai volatili. Probablimente il canarino si accontenta della Vit. D2, di origine vegetale; e meglio andar cauti con le integrazioni, poiché la Vitamina D è pra• ticamente la vitamina più tossica e pericolosa
    solo la Vit. A può dare ipervitaminosi di analoga gravità.
    La Vitamina D sembra che non entri nél trasporto del calcio dal guscio all'embrione, soggiacendo questo ad altri meccanismi biologici.
    Non sconsigliabile una leggera integrazione di vitamina D;
    Non è comunque sconsigliabile una leggera integrazione di vitamina D, contenuta del resto in molti polivitaminici, per i nidiacei di tutte le specie allevate; è opportuno che si. tratti di Vit. D3, assorbita e utilizzata dal volatili.
    Non v'è alcuna prova che la ghiandola uropigiale entri in qualche modo nell'approvvigionamento della Vit D da parte dei passeriformi: fringillidi tenuti allo scuro o privati della ghiandola uropigiale non hanno mostrato segni di carenza di calcio.
    I danni connessi ad un eccesso di calcio e di Vitamina D consistono principalmente nella formazione di depositi di calcio nelle arterie, nei tessuti molli e soprattutto nei reni, con diminuzione della loro funzione. Si ha anche mobilzza-zione di calcio dalle ossa, con osteoporosi. Frequente la diarrea.
    Psicosi di rachitismo in Inghilterra
    Sono molto dannose dosi prolungate di Vit. D, anche se relativamente piccole, mentre un forte eccesso per poco tempo non arreca danno. Danni dovuti a troppo calcio possono derivare da diete a base di latte, sia fresco che in polvere, quando questo sia somministrato senza criterio, latte esposto al sole si arricchisce in maniera notevole di Vit. D3, tetrendo oltretutto conto che è già di per sé ricco di calcio.
    Alla fine della seconda Guerra mondiale si creò in Inghilterra la psicosí del rachitismo, per cui molti neonati dovettero soccombere a esagerati dosaggi di concentrato di Vit. D, la cui carenza si fa sentire in un Paesi così poco soleggiato. Tale psicosi sembra essere rimasta negli allevatori inglesi, molti dei quali continuano ad ungere i semi con olio di fegato di merluzzo.

    L.Brocchi


  2. #2
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    Marco scusa se sono ripetitivo,
    +++[[[grazie per tutti i post che metti,sia sugli animali che in generale[[[]]]
    Cristian R.A.E. 52

  3. #3
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    Calcio

    Ciao Marco, articolo molto utile e interessante. Io uso anche calcio liquido che si mette nell'acqua, specialemte durante il periodo pre cove.

  4. #4
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    Grazie Marco, i post che inserisci sono sempre all'altezza di questa Associazione ed grande utilità per gli iscritti. Io uso del calcio liquido ( nell'acqua dei beverini) specialmente per il periodo della riproduzione.
    Carlo Avoledo
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