E IL COMUNE ITALIANO?


« Oggi ben poco, per non dire niente, si f a per il nostro canarino quasi mai appare ad una mostra e ben raramente le Associazioni gli riservano qualche premio. Non mi sembra giusto trascurare un canarino veramente italiano, che possiede pregi e caratteristiche (robustezza, linea, piumaggio e soprattutto canto - N.d.R.) non inferiori a quelli di altre razze.
« Giorni fa osservavo in una abitazione una coppia di comuni italiani che per la loro bellezza avevano attratto la mia attenzione Il maschio era di un chiaro intensivo di un vivo giallo-oro, vivacissimo, che con piacevoli gorgheggi e trilli animava tutto l'ambiente: la purezza delle sue linee era perfetta.
« La femmina era una brinata chiara, tutta intenta nella cura di quattro robusti piccoli prossimi al volo. Pensai che un accoppiamento così ortodosso e soggetti così belli fossero allevati da un canaricoltore di una certa esperienza, cosciente delle regole della canaricoltura.
« Il proprietario mi rivelò invece che aveva allevato fin da ragazzo canarini, ma non sapeva distinguere un tipo di piumaggio da un altro, non conosceva altre razze ed accoppiava brinati per intensivi istintivamente.
« Dopo aver visto questi canarini mi domandai appunto perché in Italia non esiste un modello del canarino comune e perché non si crea uno standard con l'accurata descrizione di ogni caratteristica.
« Esistono anche molti variegati uniformi di questa razza che si potrebbe selezionare e con accorti accoppiamenti si potrebbero produrre dei marcati regolari e dei simmetrici ed anche introdurre il fattore bruno ».


Olindo Mannelli (da « 1 canarini di razza inglese »)