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Discussione: Lo Spinus notatus - S.Lucarini

  1. #1
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    Lo Spinus notatus - S.Lucarini

    LO SPINUS NOTATUS

    SERGIO LUCARINI

    Per i cultori di Indigeni Esotici ed Ibridi c'è un genere di volatili che emano un fascino irresistibile, gli Spinus; uccelli piuttosto rari e venduti a prezzi non sempre accessibili.
    Spesso vengono impiegati nelle ibridazioni, ma la cosa migliore sarebbe sforzarci di riprodurli in purezza ogni volta se ne presenti l'occasione.

    Sappiamo tutti a che livello qualitativo e quantitativo è arrivata la presenza sul mercato del Cardinalmo del Venezuela, lo stesso è augurabile si verifichi, in un non lontano futuro anche con altri Spinus.

    Le voliere dell'amico Coacci

    Recentemente sono stato in visita dal mio amico Settimio Coacci, vera miniera di consigli pratici e d'esperienze!
    Sapendo che ho un debole per le ibridazioni mi ha accompagnato senza indugio nei pressi di una delle sue ampie voliere.
    Qui è bene aprire una parentesi e descrivere queste voliere.
    Come dimensioni siamo intorno ai m 2 X 3 X 2, protette su tre lati da plastica, munite di doppia porta a scanso di fughe e riempite, nella parte alta, con molte frasche e cespugli fitti di ginestra; un bell'intrigo che protegge gli uccelli e i nidi da occhi indiscreti.

    Gli inquilini delle voliere di Coacci

    Siamo entrati all'interno ed il mio amico è passato alla descrizione degli inquilini.
    Per prima cosa mi ha mostrato un quintetto formato da un Canarino satiné e 4 Cardelline: ogni cardellina aveva il suo nido con 3-4 piccoli incardellati, tra questi diverse 9 9 satiné. Il canarino era fisicamente a pezzi, comunque l'amico Settimio mi ha assicurato che era un marito imparziale e un buon padre per tutti quei figli.
    Tra l'altro si univa alla brigata reclamando l'imbeccata anche un piccolo Organetto abbandonato troppo precocemente dai suoi genitori.
    A proposito di questi Organetti c'è da dire che contrariamente agli altri uccelli preferivano costruirsi il nido di sana pianta senza usare i molti cestini di vimini messi tra le frasche. Altra famiglia era formata da papà Himalaya, mamma Verdona e 4 piccoli ancora implumi.

    Lo Spinus notatus

    E poi c'erano loro, gli Spinus, una coppia di Lucherini petto nero (Spinus notatus), tre giovani svezzati della prima covata e in un nido non troppo occultato altri 3 di pochi giorni.

    Questo uccello, originario dell'America centrale, è quello che fisicamente, a parte il colore, assomiglia di più al nostro Cardellino: le zampe sono abbastanza chiare, il becco ha la stessa forma ed è carnicino con il vertice scuro come quello dlel'indigeno, anche la forma del corpo è molto simile.
    Come taglia è un po' più grande di un Cardinalino (circa 12 cm), il nero della testa scende fino all'alto petto a formare una V ben netta, schiena giallo verdastra con infiltrazioni di nero, ali nere con banda gialla, coda nera con parti laterali gialle, petto, ventre e sottocoda giallo intenso senza ombra di melanina.



    L'acclimazione degli Spinus

    Una particolarità che li contraddistingue da tutti gli altri Spinus è che il dimorfismo non è molto evidente, tanto è vero che molti importatori, all'arrivo di questi animali, sono convinti di ricevere tutti maschi.
    In effetti le 9 9 hanno colori leggermente più sbiaditi e la banda gialla delle ali meno estesa.
    Coacci li fa svernare in gabbioncini in ambiente chiuso, non riscaldato, alimentati con scagliola e a parte canapa, niger, lattuga e radicchio; quando il tempo si mette sul bello li trasferisce nelle voliere esterne sopradescritte, infrascate con cespugli verdi e freschi.





    Largo impiego di piante e semi prativi

    A questo punto fermo restando il recipiente con la scagliola e quello con gli altri semi inizia a fornire erbe prative in grosse quantità, in pratica riempie quasi il fondo dell'aviario.
    Comincia con il centocchio e altre erbe precoci, poi rapidamente passa al radicchio in fiore, ai capolini della lattuga e, via via che sono disponibili, molte altre verdure; non ha problemi per l'approvvigionamento in quanto oltre alle campagne circostanti può disporre di un bell'orto coltivato quasi esclusivamente per i bisogno degli uccelli.

    A metà aprile pronti alla riproduzione

    Con questo trattamento i Notatus a metà Aprile sono pronti a deporre. Per dargli una mano Settimio gli mette a disposizione uova sode spaccate a metà con tutto il guscio, ma non è che i pennuti facciano salti di gioia, sono molto più contenenti quando hanno a disposizione rami infestati da afidi sui quali si buttano a capofitto specialmente quando hanno i piccoli nei nidi.

    Questa integrazione di proteine animali mi sembra un po' saltuaria e quando lo faccio notare al mio amico questi mi rivela un segreto, il classico tocco del maestro che io, da buona lavandaia, qui divulgo.

    Una dei segreti di Coacci

    Alla sera, prima che gli uccelli vadano a dormire, Settimio prende un pezzetto di parmigiano, gli dà una masticatina e con questo concentrato di proteine fa il giro di tutti i nidi e ingozza tutti i piccoli fino all'orlo.

    Geniale no? Mentre durante il giorno i genitori li nutrono in preponderanza con semi immaturi, durante la notte si digeriscono con calma il parmigiano, alimento ricchissimo di proteine nobili e sali minerali.

    Svezzamento e muta

    Tutto qui, come il tempo peggiora con l'arrivo dell'autunno giovani e adulti ritornano nei gabbioncini al chiuso dove finiscono di mutare, in questo periodo vengono, come dicevo, alimentati solo con semi secchi e saltuariamente con poca frutta e verdura. A disposizione: grit, osso di seppia, terra e acqua fresca senza uso di vitamine sintetitche.

    S.L.


  2. #2
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    pierre

    questo metodo di allevamento dei pulli è incredibile.pensavo di averle sentite tutte e invece....

  3. #3
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    sarà anche incredibile ma a me non è che convinca più di tanto..
    Christian

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