Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Catture Illegali

  1. #41
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    La bandiera di Francesco Giacalone

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    Quote Originariamente inviata da Bernardini Alessandro Visualizza il messaggio
    Si pero' non dimentichiamo una cosa, ma tutti i capostipite dei nostri fringillidi, quali sono stati, un abbraccio.

    Ciao Alessandro,
    così com'è avvenuto per il Canarino domestico anche nel Verdone, nell'Organetto, nel Cardellino ecc... si sta verificando (se non si è già verificato) lo stesso processo di addomesticazione che rende tali specie idonee a vivere in ambiente controllato.
    Per ottenere una specie domestica bisogna (purtroppo) passare per gli uccelli selvatici. Alla luce di ciò, nel mio precedente post, non condanno l'allevatore che negli anni (anche la legge lo permetteva) ha usufruito di tali soggetti per crearsi un proprio ceppo ma chi ai giorni nostri, allevando ad esempio cardellini nati in cattività da generazioni, introduce nel proprio allevamento soggetti di cattura generando, al proprio ceppo, tutta una serie di scompesi già precedentemente esposti.

  2. #42
    Paride
    Guest

    E' sempre lui

    Ho trovato questo nuovo articolo: penso che si tratti sempre della stessa persona.
    ---------

    S. Lxxxxx., allevatore e venditore ambulante di 44 anni, è accusato di furto aggravato, dopo che i Carabinieri di Aosta, assieme ad alcuni agenti del 'Nucleo Operativo Antibracconaggio' della 'LIDA - Lega Italiana dei Diritti dell'Animale', sono entrati nel magazzino in regione Amérique a Quart ed hanno trovato gabbie in cui erano stipati centinaia di uccelli vivi e morti. Lxxxxx è regolarmente iscritto alla 'Federazione Ornicoltori Italiani' e partecipa a concorsi ornitologici, facendosi apprezzare, ad esempio, per i suoi esemplari di ciuffolotto. Sulla porta del magazzino sono ancora ben chiari i dati della sua attività ed i recapiti ma, anche se si trova comunque in libertà, l'allevatore ha subito provveduto a rendersi non rintracciabile al telefono.

    Le segnalazioni dell'operazione denominata 'Flying free', liberi di volare, sono arrivate da Asti, Ivrea, Cuneo alla 'LIDA' nell'ambito di una indagine su bracconaggio e commercio di uccelli: «sospettavamo un traffico di fauna selvatica spacciata come da allevamento - commenta G. P, presidente della LIDA - ma non immaginavamo un giro così vasto. Il titolare del deposito è personaggio noto alle Autorità per essergli già stata sequestrata, circa un anno fa, nei pressi di Bolzano, l'auto con un centinaio di nidi di tordi nel baule. Ciò che sconcerta è che si tratta di un allevatore aderente alla Federazione Ornicoltori Italiani e pluripremiato nei concorsi ornitologici».
    Un abitante del caseggiato vicino al magazzino ha seguito le operazioni, che si sono svolte su mandato della Procura di Torino tra il 16 e il 18 febbraio: «già il giovedì ho visto un'auto che si è appostata nella discesa che porta ai laboratori - racconta - sono anche venuti da me a fare domande, forse perché sul balcone teniamo alcune vecchie gabbie per canarini. Domenica, poi, c'è stato un grande andare e venire, hanno portato via tantissime gabbie piene di uccelli».
    «Nel magazzino - spiega il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Aosta, il maggiore F.S. - abbiamo trovato circa 560 volatili vivi e 350 morti, molti dei quali appartenevano a specie protette. C'erano inoltre reti e attrezzature per il bracconaggio». Gli esemplari, di cui non è stato possibile stabilire se erano nati in cattività, sono stati lasciati in custodia all'allevatore e si trovano ancora nelle gabbie, mentre di altri 140 si è occupato il 'Centro di recupero degli animali selvatici' del Villair de Quart che, basandosi sui dati registrati sull'anellino, che gli osservatori ornitologici applicano alla zampa degli uccelli selvatici per studiarne spostamenti e migrazioni, ha liberato gli esemplari che probabilmente erano stati catturati di recente proprio in Valle d'Aosta.

    Al 'Centro' del Villair sono ancora ospiti alcuni 'verdoni' e uno 'zigolo', che non essendo partito a suo tempo per le migrazioni autunnali potrebbe patire le temperature invernali. Altri esemplari, seppur liberi, sono rimasti nei dintorni, facendosi vedere a più riprese per ricevere cibo. Secondo quanto diffuso dalla LIDA, che ha sul territorio diversi nuclei antibracconaggio che intervengono per accertamenti amministrativi su segnalazione e si appoggiano alle forze dell'ordine della zona per gli altri interventi, tra gli animali di specie protette trovati nel corso dell'operazione 'Flying free' c'erano anche upupe, cardellini, picchi, trampolieri ed i rarissimi Cavalieri d'Italia. Sono stati trovati anche un frigorifero ed un freezer colmi di lepri, fagiani e carne di cinghiale.
    La 'Federazione Ornicoltori Italiani', ente ambientalista che raggruppa tutti gli appassionati ornicoltori e gli allevatori di uccelli, con lo scopo di promuovere lo studio, il miglioramento, lo sviluppo e la conservazione del patrimonio ornitologico e di propagandare l'amore e la conoscenza degli uccelli, il rispetto e la salvaguardia del loro habitat, e, per il tramite dei suoi associati, di diffondere i sistemi del loro corretto allevamento sia a scopo ornamentale che espositivo, ha specificato «di aver precedentemente già provveduto alla sospensione del signor Lxxxxx» evidenziando che «nei suoi confronti è in corso da vari mesi un procedimento di espulsione» e che l'allevatore aostano «risulta essere una 'persona non gradita' all’interno della Federazione stessa».

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