Esperienza riproduttiva sul Crociere
Da qualche anno il Crociere sta riscuotendo, da parte degli allevatori, parecchio interesse. Le ragioni di tale gradimento sono sicuramente da attribuire al carattere confidente che gli uccelli manifestano nonché alla particolare forma del becco che lo rende accattivante, inoltre va anche considerata la relativa predisposizione della specie nel riprodursi in ambiente domestico. In ibridazione poi la femmina è considerata una compagna ideale per qualsiasi fringillide sia esso indigeno che esotico indistintamente che presenti il lipocromo rosso o giallo (in quest’ultimo caso gli ibridi non vanno colorati artificialmente). Ciò si evince nelle esposizioni ornitologiche dove ad aggiudicarsi le prime posizioni sono spesso gli ibridi generati dal Crociere. I loxia trasmettono agli ibridi una forma inconfondibile e nei migliori soggetti si intravede anche il becco incrociato.
Ormai è da qualche anno che allevo questi uccelli e ogni giorno che passa ne resto sempre più ammaliato. I soggetti sono collocati in giardino e ospitati in gabbie da 120 cm all’interno delle quali non faccio mai mancare dei rametti di pino con le relative pigne; ed è uno spettacolo vederli indaffarati ad aprirle per estrarne il contenuto. Gli uccelli sono alimentati con una miscela di semi costituita da: scagliola, perilla bianca, canapuccia, girasole nero, abete rosso, larice e in dosi minori cartamo, avena e lino (nel periodo estivo la miscela viene resa più leggera, diminuendo le percentuali dei semi grassi); il pastone è del tipo secco tagliato, in eguale misura, con quello morbido nel quale vengono sbriciolati diversi pinoli per renderlo più appetibile. Non faccio mai mancare il grit mischiato ai sali minerali in polvere e l’osso di seppia; inoltre fornisco a giorni alterni mela e lattuga e una volta alla settimana un po’ d’uovo sodo unito a del pastone di tipo secco per il giusto apporto di proteine nobili. Ultimamente nell’acqua da bere, sempre una volta alla settimana, aggiungo dell’aceto di mele che, essendo un acidificante, riduce il PH e combatte la formazione di batteri all’interno dell’intestino.
I Crocieri sono uccelli molto robusti, amano fare il bagno anche nel periodo invernale non soffrendo minimamente le basse temperature; inoltre, rispetto ai nostri Verdoni europei, non sono soggetti alle turbe intestinali o a problemi respiratori che spesso colpiscono, invece , Ciuffolotti e Carpodachi asiatici. Chi decidesse di intraprendere il loro allevamento, dovrà ricordare di non tenerli in luoghi eccessivamente caldi; questa specie non sopporta troppo l’afa estiva, pertanto, soprattutto in questo periodo, andranno aiutati fornendo loro vaschette per le abluzioni. Ad avvalorare quanto scritto sopra, quest’estate e precisamente ad agosto in Sicilia, si è riversato, per circa una settimana, un caldissimo vento di Scirocco che ha causato la morte di diversi soggetti sia adulti che novelli. In allevamento non ho mai somministrato antibiotici ad uso “preventivo”, anche perché sono dell’idea che se un uccello sta bene non ha significato utilizzare dei medicinali per prevenire non so cosa rischiando inutilmente di indebolire le sue barriere immunitarie assuefatte all’uso di questi prodotti.
I miei Crocieri già nel periodo di gennaio iniziano ad andare in estro ma per ragioni di fotoperiodo, considerato che allevo all’aperto, preferisco metterli in riproduzione da marzo in poi (onde usufruire di un paio di ore di luce in più).
Il nido utilizzato è quello interno con diametro di 12 cm. Solitamente se la femmina è perfettamente in estro inserisco quello in vimini; in caso contrario è consigliabile quello in metallo (onde evitare un’immediata distruzione). Lo stesso viene collocato nell’angolo alto destro del frontale preventivamente infrascato con dei rami sintetici di abete.
Ho spesso letto nei libri che il maschio di Crociere non palesa l’estro sessuale limitandosi a emettere un canto sommesso; al contrario i miei soggetti (non tutti) mi costringono, per l’eccessiva irruenza, a separarli (tramite divisorio) dalle loro compagne che hanno ultimato la deposizione a salvaguardia del buon esito della covata. Il discorso cambia se si alleva in voliere abbastanza ampie dove gli uccelli possono “scaricare” la propria tensione con il volo.
Il materiale per la rifinitura del nido è costituito da juta, cotone, pelo animale ecc… e della sua realizzazione se ne occupa esclusivamente la femmina, anche se alle volte si potrà notare il maschio svolazzare per la gabbia con della juta tra il becco.
Le uova deposte sono mediamente quattro (a volte tre ma anche cinque) di colore bianco gessoso con macchioline marrone sul polo maggiore, e già verso il quinto giorno è possibile effettuare la speratura per la quale solitamente mi avvalgo di una torcetta che mi consente di verificarne la fecondità senza prendere in mano le uova: basta infatti, indirizzare il fascio luminoso su di esse e, qualora fossero feconde, si noterà un intreccio di vasi sanguigni nonché l’embrione stesso; inoltre ad una più attenta osservazione si potranno scrutare le contrazioni del muscolo cardiaco. Questa operazione va effettuata in penombra. L’incubazione dura 13-14 giorni (solitamente la femmina inizia la cova a partire dal rilascio del primo uovo) a seconda della sottospecie ma anche della temperatura ambientale, nonché di una cova scomposta o svogliata da parte della femmina che ne rallenta quindi la schiusa. Alla nascita i pullus sono avvolti da un fitto piumino grigiastro e presentano il becco conico, che col passare dei giorni, assume una forma ricurva, per lasciare spazio successivamente alla classica forma che noi tutti conosciamo, ovvero quella incrociata. Per facilitare l’imbecco da parte dei genitori fornisco agli stessi della canapuccia bollita, dell’uovo sodo mischiato a del pastone secco (per la prima settimana), dei dadini di semola (che sostituiranno in seguito l’uovo sodo), della mela, della lattuga e dei pinoli sgusciati. I piccoli Crocieri sono inanellati al quinto giorno e segnatamente con anello C, preventivamente mascherato con del cerotto adesivo. Quando gli uccellini hanno raggiunto l’indipendenza, solitamente intorno al trentesimo giorno, li inserisco in numero non superiore a quattro in volierette da 120 cm per permettergli di effettuare una muta tranquilla. Il dimorfismo sessuale, in questo periodo, è già evidente e solitamente i maschi evidenziano sul petto e sulla gola delle tinte giallicce che sono assenti nelle femmine. La miscela di semi fornita è la stessa somministrata agli adulti con la sola differenza che la percentuale di scagliola viene aumentata, inoltre in una vaschetta a parte lascio sempre a disposizione della perilla bianca.
Essendo il Crociere a fattore rosso per chi volesse partecipare alle esposizioni ornitologiche dovrà fornire ai propri soggetti (a partire dal quarantesimo) giorno del mangime colorante sia naturale (cartamo, carota ecc…) che artificiale.
Francesco Giacalone.
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