Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: nessuno tocchi Caino (il piccione)

  1. #1
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    nessuno tocchi Caino (il piccione)

    Nonostante il sempre maggior interesse per le varie specie di volatili, noto con un tantino di disappunto che i piccioni rappresentano sempre oggetto di discussione negativa.E' vero che i piccioni(, Columbia livia forma domestica ),rappresentano una costante nei centri urbani, dove essi trovano le condizioni ideali per il proprio sostantamento e la loro riproduzione. La città fornisce infatti , ai colombi un ambiente assai più idoneo di quello silvestre alla loro proliferazione e pullulazione da fonti di cibo costanti e abbondanti , ad escursioni termiche più ridotte fra estate e inverno, rese comunque più sopportabili da una migliore protezione dal vento;dalla larga disponibilità di sedi di riparo e di nidificazione più sicure;all'allungamento del fotoperiodo, legato all'illuminazione artificiale intensae protratta della città; all'assenza di predatori naturali (rapaci etc.) Tutti questi fattori favoriscono la riproduzione e riducono la selezione naturale operata dall'ambiente, permettendo alla specie tassi di accrescimento impensabili in ambiente agro silvestre. Tutto ciò ha portato la gente comune che non ha a cuore tale problematica a ritanere i colombi un aspetto da reprimere in maniera troppe volte feroce e deprecaabile. Questo mio intervento vuole essere un invito per tutti coloro che amano la natura in tutte le sue sfaccettature a impegnarsi anche con le Amministrazioni Pubbliche locali affinchè i colombi non vengano visti come un problema da reprimere , ma come un fattore da arginare con intelligenza, preparazione, e voglia di agire. Non si può pensare di avvelenare intere colonie di colombi come metodo d'intervento , come purtroppo accade di sovente in molte città della nostra Italietta, ma si deve iniziare a ragionare in termini di controllo delle nascite utilizzando prodotti idonei a tale scopo. Ci sono diverse città d'Italia che stanno eseguendo da alcuni anni il controllo delle nascite mediante uso di Nicarbazina, con un impatto economico assai modesto( se rapportato ai costi di pulizia di monumenti o semplicemente delle strade dagli escrementi dei colombi ) e inoltre le sperimentazioni effettuate secondo le linee guida europee non hanno evidenziato effetti sistemici indesiderati sugli animali e sui loro eventuali predatori. Ciao......
    CIAO DONY
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  2. #2
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    Ottimo intervento...i torraioli non devono essere solo un problema, ma quasi un'ornamento per le città (in passato piccole colonie erano alloggiate dai comuni stessi in apposite colombaie proprio per questo motivo), ovviamente devono essere tenuti sotto controllo numerico, ma non certamente avvelenandoli...
    Leo



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  3. #3
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    QUOTO Dea
    A me i torraioli piacciono molto!
    Ne ho diverse coppie nella mia piccinaia
    Carlo
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  4. #4
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    Pardon!! PICCIONAIA heheheh
    Carlo
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  5. #5
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    Condivido al 100%, come al solito, l'uomo cerca di rimediare sempre in maniera violenta gli ecosistemi che non funzionano, per fortuna la natura sà come sistemare le cose da sola, ma a volte ci vuole anche il nostro aiuto per far si che questo possa accadere, invece di mettere il veleno, con relativa scomparsa dei pochi predatori naturali che possono tenere sotto controllo la specie, si dovrebbero costruire i nidi per i falchi ad esempio, evitare di accumulare rifiuti a cielo aperto dove spesso trovano fonti di alimentazione contaminate con relativi focolai di malattie, come dice Dea, controllare le nascite e così via, ma mai usare veleni di nessun genere!

  6. #6
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    INVECE io vorrei proprio sapere che cosa potrei usare per renderli sterili, in modo da controllare i miei!

  7. #7
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    Puoi usare Ovistop( che è il nome commerciale ), contatta l'azienda e il dottor Pellizzari e ti darà tutte le indicazioni per l'utilizzo che varia, col variare del clima. in bocca al lupo .Ciao
    CIAO DONY
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  8. #8
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    Gli stormi di piccioni sono belli da vedere ... ma non sempre da subire !!! Nonostante ami gli animali in modo sproporzionato questi uccelli hanno intaccato la mia pazienza e la mia indole di natura più che calma. Qualche anno fa’ ho avuto grossi problemi con i piccioni che nidificavano nelle pareti di tufo di casa mia. Da maggio a settembre quando le finestre rimanevano aperte per il caldo, iniziava per me e per i bambini il calvario dell'asma bronchiale allergica dovuta alle polveri del guano. Una domenica mattina del 2009 trovo due insetti “strani” attaccati alle pareti - mi assale un dubbio - li porto dal veterinario vicino casa e subito mi dice che si tratta di Argas Reflexus, zecca del piccione, lì è iniziato il mio calvario. Avevo casa piena di questi insetti, più volte durante la notte vagavo con una torcia in mano per le due camere da letto allo scopo di catturarne il più possibile; quest'operazione andava fatta di notte in quanto preferendo ambienti saturi di anidride carbonica uscivano quando noi dormivamo. Controllavo i bambini per ogni cm quadrato di cute almeno una volta al giorno. Ho dovuto disinfestare tutta la casa e intonacare le pareti esterne per una modica spesa di quasi 8 milioni delle vecchie lire (nel 2000). Nonostante questo non mi è mai balenata l'idea di avvelenarli o comunque fargli del male, ma certamente trovare il modo di limitarne il numero (anche con sistemi naturali) questo sì. Ho dovuto lottare con alcuni condomini di palazzi adiacenti che gli fornivano lauti pasti (sul mio terrazzo un giorno ho trovato due interi pezzi di pane ammorbiditi in acqua+granturco) e alla fine un po' ci sono riuscito. Ad oggi, nonostante che il numero di piccioni è drasticamente diminuito, ispeziono settimanalmente i posti nevralgici e puntualmente ogni mese scopro uno o due esemplari. La paura che possano attaccare i miei figli fa rimanere sempre alto il livello di attenzione e di controllo. Durante il Campionato Italiano 2009 ho visto esposti esemplari di colombo stupendi, ma come dicevo, sono belli da vedere … non da subire.
    SAX

  9. #9
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    Bè, sicuramente nel tuo caso la situazione è degenerata...il controllo numerico si basa anche sul controllo delle fonti alimentari, che sono le principali responsabili dell'esplosione demografica di questi uccelli...già limitando queste la situazione si normalizza parecchio..
    Leo



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