Caro Roberto, ti avevo pregato di scusarmi delle semplificazioni da me utilizzate. Ti assicuro che ho ben chiaro (probabilmente non quanto te perché il settore in cui opero è un altro) che cosa significhi "associazione non riconosciuta" ed "associazione legalmente riconosciuta", penso comunque che la tua breve dissertazione possa essere stata utile a chi non è addentro alla materia. Tuttavia l'interrogativo che - forse - non hai colto (per quanto concerne la "rappresentatività") e sul quale probabilmente non sono stato sufficientemente chiaro è un altro. I dubbi che ho esternato non sono di tipo giuridico ma soltanto di metodo, modo e maniera.
Provo a ripetermi: la COM chiede di avere un unico interlocutore a livello di singolo paese. In Italia è stata costituita la COM Italia che dovrebbe rappresentare quel soggetto. Alla COM Italia dovrebbero “partecipare” tutte le federazioni nazionali. Per chiedere l’affiliazione alla COM Italia mi sembra indispensabile conoscere le regole che la “governano”. Per conoscere le regole credo sia normale rivolgere una richiesta alla COM Italia. Perchè questa non dovrebbe rispondere? Probabilmente perché, come tu supponi, non ha alcun obbligo in tal senso. Ma se non ha alcun obbligo vuol dire che, senza dover sottostare a precetti preventivi, può scegliere a priori chi far affiliare o non far affiliare. Se ci sono delle regole perché non farle conoscere? E se regole non ci sono, che rappresentatività (non formale ma sostanziale) può avere tale entità?
Sono d’accordissimo che con varie investigazioni potremo mettere mano al suo statuto (lo faremo, lo faremo), qualche dubbio permane sulla possibilità di verificare se tutte le incombenze previste per legge siano state rispettate, ma che cos’è che impedisce di rendere visibili almeno le norme costitutive? È una richiesta capziosa? O c’è qualcosa da nascondere?
In realtà ho molti dubbi sulla liceità della costituzione di una confederazione che autolegittima la propria unicità di rappresentanza in sede di un organismo sovranazionale … però, senza carte, è inutile aprire un discorso dal quale rischiamo di non uscire più.
La COM Italia esiste, diamo per scontato che operi correttamente, chiediamo di “conoscerla” carte alla mano e non soltanto per sentito dire: questo è possibile o non è possibile? Deve essere necessario – perdonami la battuta – il ricorso ad un investigatore privato per sapere se è possibile affiliarsi, quali sono le eventuali procedure o gli oneri?
Adire direttamente alla COM si può, anzi è prevista una strada percorribile proprio nel caso in cui non si addivenga ad un gentlemen agreement fra federazioni presenti all’interno di uno Stato … ma come è possibile raggiungere o non raggiungere un accordo se colui con il quale dovresti (o vorresti) interloquire neppure ti fa sapere su quali termini è necessario accordarsi?
Non credo sia la FEO a doversi giustificare per non avere sufficientemente ricercato la possibilità di un colloquio e questo, probabilmente, dovrà pur contare qualcosa (almeno a livello morale … e non è poco!).
Buona “luna di miele”!
Alberto