Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Lotta al bracconaggio...

  1. #1
    Consigliere Nazionale FEO
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    La bandiera di Luca Anniballi

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    Lotta al bracconaggio...

    Tutti i giorni, si compiono atti di bracconaggio sul nostro territorio, e molto spesso vediamo impegnati organi di polizia, carabinieri, corpo forestale dello stato... ecc....
    Tale fenomeno, è una conseguenza di un mercato illegale che si muove indisturbato, e dal mio punto di vista, la sua forza stà nel fatto che la detenzione e cessione di fauna autoctona indigena è molto complicata per una persona che non comprende i seri metodi d'allevamento, ma si vuole avvicinare al meraviglioso mondo degli uccelli.
    Detto questo, bisogna fare una netta differenza tra un uccello che nasce , vive, si riproduce in ambiente domestico, con uno selvatico, i due hanni in comune solo il nome e la specie d'appartenenza.
    Tutto il resto, anticorpi compresi sono diversi.....
    Non dimentichiamoci mai, che i successi ottenuti negli allevamenti, sono successi dati da ceppi evoluti in cattività, quindi che hanno sviluppato nel tempo delle caratteristiche di adattamento in funzione ai loro bisogni biologici.
    Cari amici miei, i prezzi di tali soggetti, purtroppo sono molto alti al momento(specialmente se mutati), ma quando ci imbattiamo in soggetti di cattura, dobbiamo stare alla larga, non solo per l'illegalità che questo comporti, ma con la consapevolezza che detenere tali soggetti porti solo un contributo alla distruzione che il nostro ecosistema già stà subendo......
    Un giorno, mi trovavo nei pressi di un autogrill, vicino Napoli, stavo tornando in sicilia in auto.
    Mentre mi stiracchiavo, udì un'inconfondibile richiamo, quello di un cardellino.
    Lo cercai con gli occhi, ma non riuscivo a vederlo.
    Dopo pochi minuti, si avvicinò un ragazzino, un rom sicuramente, che aveva quattro cardellini dentro una gabbietta di costruzione artigianale, chiedendomi se fossi interessato all'acquisto.
    Lo guardai negli occhi, dicendo di chiamare i carabinieri, e lui, con quella faccina triste mi disse che se non li vendeva non mangiava.
    Chiesi il prezzo, avevo solo i soldi contati per il ritorno, e mi chiese 80 Euro.
    Allora, gli feci la proposta che se li avrebbe fatti volare, gliene davo 50 più un deliziosimmo panino con frittata e una bibita frizzante.....e accettò!!!
    Morale della favola,(pagai il traghetto Reggio C.-Messina per C...), però, con l'orgoglio di aver fatto una cosa giusta nella mia vita piena di cose sbagliate.
    Cari amici miei, i migliori soggetti, sono quelli che si allevano in gabbia, dove ci sono documenti che lo confermano e dove i risultati non mancano....
    Un caloroso saluto a tutti voi....
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  2. #2
    Renato Bonaldo
    Guest

    GRAZIE LUCA, bella storia dolce fine per tutti in special modo per i cardellini ed il ragazzino ROM, sono veramente commosso...è la seconda volta che mi succede, la prima leggendo il libro...
    Allegato 125
    ...a non dimentichiamoci che hai risparmiato 30 euro.
    ::-°°-

  3. #3
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    La bandiera di Dempit

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    Tale fenomeno, è una conseguenza di un mercato illegale che si muove indisturbato, e dal mio punto di vista, la sua forza stà nel fatto che la detenzione e cessione di fauna autoctona indigena è molto complicata per una persona che non comprende i seri metodi d'allevamento, ma si vuole avvicinare al meraviglioso mondo degli uccelli.
    Detto questo, bisogna fare una netta differenza tra un uccello che nasce , vive, si riproduce in ambiente domestico, con uno selvatico
    Confermo quanto da te sopra esposto, come si può eliminare questo fenomeno ?viste le numerose complicanze, incongruenze e differenziazioni delle varie legiferazioni regionali che pongono notevoli difficoltà , che inoltre reputo anticostituzionali....... Perchè nessun organo, associazione federazioni o altro non si muovono per eliminare queste differenze, perchè non si concede la libera detenzione di fauna autocnona ai avri allevatori iscritti ad una federazione controllandone le quantita detenute o altro eliminando la paura di non aver effettuato o dimenticato le numerose pratiche burocratiche per la registrazione di una nascita, nascita, cessione o altro.....


    Per questo ed altre motivazioni alle quali neanche le autorità competenti danno chiare risposte ho deciso di allevare SOLO E SOLAMENTE FAUNA MUTATAAAA..

    P.S: Dimenticavo siamo in It....a UN MODO DI CARTA E DI solo FUMO.....
    "Nulla si distrugge, tutto si trasforma"

  4. #4
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    La bandiera di Gian Giacomo Fanelli


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    Mi dispiace ma dovrò essere ripetitivo:
    Tutti i disagi legati alla detenzione di fauna autoctona, tipicamente italici, sono ricondicibili ad una federazione, la FOI, che non si è interessata minimamente alla questione.
    A che cosa serve uassociazione di categoria che non tutela i soci (soci che pagano 60,00 euro l'anno per essere tutelati) ??????????????
    Altre associazioni, come quella dell'aracnofilia, hanno collaborato con il ministero per la stesura dell'attuale legge, perchè la FOI no??????????????????
    Potrei continuare per un bel pò, tante sono le negligenze targate FOI, ma è come sparare alla crocerossa.

    P.S.
    se di tutela della fauna non se ne occupa un'associazione ONLUS, chi se ne deve occupare?????????
    ma sopratutto, di che cosa si sono occupati ???????????????????????????

  5. #5
    Renato Bonaldo
    Guest

    Quote Originariamente inviata da Gian Giacomo Fanelli Visualizza il messaggio
    Mi dispiace ma dovrò essere ripetitivo:
    Tutti i disagi legati alla detenzione di fauna autoctona, tipicamente italici, sono ricondicibili ad una federazione, la FOI, che non si è interessata minimamente alla questione.
    A che cosa serve uassociazione di categoria che non tutela i soci (soci che pagano 60,00 euro l'anno per essere tutelati) ??????????????
    Altre associazioni, come quella dell'aracnofilia, hanno collaborato con il ministero per la stesura dell'attuale legge, perchè la FOI no??????????????????Potrei continuare per un bel pò, tante sono le negligenze targate FOI, ma è come sparare alla crocerossa.

    P.S.
    se di tutela della fauna non se ne occupa un'associazione ONLUS, chi se ne deve occupare?????????
    ma sopratutto, di che cosa si sono occupati ???????????????????????????
    PRIORITA' AI MUSEI o MAUSOLEI e .............................................
    E' una Federazione che ha a cuore più i fini che non i mezzi.
    ::-°°-

  6. #6
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    dare magari l'esempio....

    Io credo che uno dei compiti che avrà nei prossimi mesi l'AOE sarà quella di poter lavorare in questa direzione per dare , magari, un esempio...
    vedrete, di questo ne sono pienamente convinto, che se l'AOE si muoverà per collaborare con il Ministero competente... qualcuno come è solito fare... cercherà di farlo anche LUI....

    Per poter però contare e fare sentire il proprio peso l'AOE deve crescere ed è compito di tutti i simpatizzanti e di tutti gli iscritti, cercarlo di fare...

    ciao e buona giornata a tutti
    .-.-1++
    Marco Cotti FEO 0004





    http://digilander.libero.it/cocoricoland/index.htm

    http://tarantamyblog.blogspot.com/

    Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
    Ippolito Nievo

  7. #7

    Sulla farraginosita' della burocrazia per gli indigeni non posso che accodarmi, nella mia provincia (Salerno) TUTTI gli indigeni, MUTATI e ANCESTRALI devono essere iscritti sul registro, accompagnati da documenti di cessione ecc...anche i Cardellini major sono accorpati al gruppo! Inoltre sulla documentazione di acquisto e cessione e sulla autorizzazione è richiestol'RNA FOI e non quello di alcuna altra assiciazione. Ma in Lazio credo siano messi ancora peggio globalmente a livello regionale...

  8. #8
    Presidente Onorario F.E.O.
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    XMarco Peluso

    Riesci a rimediare una copia del regolamento della tua regione?? Non credo proprio le cose stiano in questo modo e se te lo ha detto qualcuno a voce chiedigli di dimostrarlo. Noi stiamo già lavorando in questa direzione ed abbiamo contattato un drigente dell'istituto dell'avifauna autoctona Italiana per avere un colloquio. L'obbiettivo è il riconoscimento dell'anellino come documento di accompagnamento dell'animale come accade nel resto d'Europa. Per far questo però dobbiamo avere i "numeri" per poter ottenere qualcosa.
    Marco Novelli
    www.ciuffolotto.it

  9. #9

    X Marco Novelli: La richiesta del numero di R.N.A. è esplicitamente scritta sul modulo prestampato di richiesta di autorizzazione all'allevamento. Inoltre nel dati di consegna del registro poi rilasciato, dopo nome cognome residenza ecc...a fianco al numero di autorizzazione, data di rilascio della stessa e n.ro di protocollo è scritto R.N.A...
    .Leggendo poi con attenzione il dettaglio della autorizzazione parla di allevamento ed ibridazione di Fringillidi, Passeridi, Emberizidi e Fasianidi (oltre che nelle note precedenti di tutt'altri animali che per brevità non cito).
    Sono totalmente incapace di postare questa documentazione, se mi dai un numero di fax te la mando volentieri; in alternativa qualche amico allevatore di indigeni nella provincia di Salerno più bravo di me (cosa facilissima..O))) col computer potrebbe trasmettere la sua modulistica

  10. #10
    Presidente Onorario F.E.O.
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    La bandiera di marco novelli

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    Era proprio questo che volevo sapere! Grazie. Non esiste nessuno protocollo in cui viene richiesto l'anellino FOI. Nel tuo\vostro caso si richiede un RNA non l'rna foi per cui come avviene nella mia regione è sufficiente avere un numero di matricola tracciabile. Appena riesco voglio inserire tutta la documentazione riguardante la regolamentazione dei permessi per l'allevamento ed in nessun caso viene richiesto l'anellino FOI. Le richieste riguardano solo: amovibilità,numero progressivo,data e tracciabilità. Ciao
    Marco Novelli
    www.ciuffolotto.it

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