sarebbe ora di toglierlo anche ai Fisher. Mi pareva di aver sentito che ciò verrebbe attuato dall'anno prossimo, qualcuno sa qualcosa in merito?
[=^||]]][=^||]]]ciao ha tutti penso che sia ora che tolgono il cites hai personatus personatus visto che in giro cene sono molti voi cosa ne pensate?
sarebbe ora di toglierlo anche ai Fisher. Mi pareva di aver sentito che ciò verrebbe attuato dall'anno prossimo, qualcuno sa qualcosa in merito?
Saluti
Luca RNA 33HZ
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allevo
Agapornis roseicollis, Verdoni, Carpodachi messicani e Canarini del Mozambico
Non è così semplice come sembra.
E' una cosa che deve essere decisa nelle sedi adatte e sostenuta da stati membri CITES credibili e forti politicamente nella Conferenza delle Parti (l'Italia non è tra questi!).
Una soluzione percorribile, a mio modesto parere, sarebbe l'obbligo di marcaggio. Questo potrebbe avvenire o con inserimento di microchip, o con anello inamovibile di diametro adatto.
Ora si pone un altro problema, gli anelli e i microchip chi li dovrà fornire e a che prezzo? Chi non espone non è "controllabile"! Il problema è serio. Qualcuno dovrà farsene carico prima o poi.
Altra soluzione sarebbe applicare la Convenzione esclusivamente agli esemplari fenotipicamente ancestrali (wild type).
Insomma ai posteri l'ardua sentenza!
un saluto, Sara - RAE 0033 - SV401
Adelante por los sueños que aún nos quedan
adelante por aquellos que están por venir
Il meeting C.I.T.E.S. sulle specie animali si terrà tra un mese a Ginevra.
Visto l’immobilismo,( almeno così sembra visto da fuori), delle varie Associazioni/Federazioni italiche di canaricoltori , perché gli allevatori di psittacidi , magari appoggiandosi all’A.I.F.A.O. ( senz’altro l’associazione nazionale che ha più interesse ai cambiamenti in ambito C.I.T.E.S.) non creano un gruppo di lavoro, che possa produrre una serie di dati, REALI e INCONFUTABILI, sulla qualità, quantità, mutazioni fenotipiche ,ecc. ecc. delle specie inserite nelle famigerate appendici, in modo che i delegati italiani che parteciperanno alle prossime riunioni C.I.T.E.S. possano esporre informazioni che, per una volta, siano a favore degli allevatori amatoriali.
Saluti
Un mese è troppo poco per preparare il materiale.
Raccogliere informazioni, tenere contatti con il CFS e chiedere loro dati sulle denunce di nascita in cattività, stilare relazioni ecc. ecc., non può essere gestito in modo individuale.
E alla conferenza di Ginevra poi chi si presenta? E a che titolo? Dicendo: siamo un gruppo di pappagallari italiani?
Se non si muove la più grande Federazione italiana di allevatori, ossia la FOI, (e poi nutro seri dubbi sull'eventuale successo dell'iniziativa, dato che come ricorda Marco Congiu l'Italia nel CITES conta come il due di coppe quando comanda bastoni) figuriamoci che successo può avere un'iniziativa privata.
La triste realtà e che non siamo tutelati da nessuno.
Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)