Ma dov'è il link con il problema degli animali di cattura???
Roberto, hai ragione, ho ritrovato il post da te indicato e che nella sequenza mi era sfuggito.
Confesso, tuttavia, di non riuscire ancora a capire il senso di alcuni interventi ed il link con il problema degli animali di cattura, anche se ora mi appare chiara la pertinenza in generale all'argomento della sezione.
A presto
Roberto
RNA 68NR
RAE 0162
Ma dov'è il link con il problema degli animali di cattura???
Miguel, ho utilizzato la parola "link" in luogo di "collegamento", e non per riferirmi ad un link "web" vero e proprio
A presto
Roberto
RNA 68NR
RAE 0162
Ahahah ok scusami ma non avevo capito
La cosa che appare molto strana, è il fatto che le due persone che hanno scritto post che NESSUNO in questa piattaforma condivide, hanno inserito un messaggio a testa, quasi come presentazione!
Poi, quella frase che cita "non mi va di lasciarli nelle mani di africani che rivendono ai bianchi...."
Non trovo assolutamente un senso se non quello di cercare di accendere polemiche e arrivare a post assurdi per creare scompiglio.
Non importa cosa facciamo....
è come lo facciamo che realmente conta.
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GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370
Ciao Roberto,
Mio cognato vive in america latina, prima in Venezuela , da un anno in Colombia. Si occupa delle costruzioni di ferrovie, dighe, ecc.
vive in posti dove è difficile arrivare , proprio dove vivono i nostri amati animali. é da quelle parti che vive "l'uomo pappagallo", è cosi che è chiamato un signore che vende Ara, amazzoni e altri pappagalli a pochi dollari, da un dollaro in su. se ci riesco metterò delle foto.
Io per esempio mi sono fatto portare due uova di Giacinto e due Guaruba e adesso ho due piccoli di giacinto in giro per casa.
SSSScherzo, anzi.... se fosse possibile mi piacerebbe reintrodurre in natura alcuni miei soggetti , magari una parte dei piccoli che mi nascono, perchè qualche “Pezzo grosso” che ha le possibilità nella vostra associazione non vede se è possibile un programma del genere?. Sicuramente sarebbe impegnativo e costoso, io nel mio piccolo contribuirei volentieri. Rivolgo il messaggio per esempio a Pierpaolo Pallozzo, sarebbe una bella iniziativa, dell’ associazione. Ci sono coppie di cenerini di cattura che dopo tanti anni non si sono ambientati, o proprietari di animali che non possono piu tenerli , ma che sarebbero contenti di reintrodurli in natura. Purtroppo il problema principale è l'habitat,per molti animali sta sparendo, anche per questo si potrebbe fare qualcosa.
Il proprietario del Loro Parque, ha acquistato molta terra in america latina, proprio per questo motivo, anche il WWF sta facendo la stessa cosa.
Mirko,
è impossibile reintrodurre in natura dei pappagalli nati in cattività. L'unico modo per farlo è cercare di abituarli nella foresta dentro grosse voliere che gli permettono di imparare dagli altri soggetti selvatici, ma è una cosa molto molto complessa. Ultimamente il WPT ha liberato delle ara macao allevate in loco, altro progetto invece, è la reintroduzione dell'amazzone vittata a porto rico. Questi animali però sono stati tutti allevati li nella foresta e soprattutto sono controllatissimi a livello sanitario perchè rilasciare in natura un soggetto nato qui in europa può causare il diffondersi di patologie in natura che andrebbero a decimare le popolazioni.
Una volta arrivati in cattività non si torna indietro...
Ciao Simone,quello che dici è in parte vero, e dico in parte e non totalmente perchè come vedi con quello che hai scritto è finita la discussione. é vero esistono mille difficoltà, ma quanti siamo in Italia ad allevare, per non parlare in Europa e nel mondo, spendiamo MILIARDI DI EURO per comprare animali costosissimi, Are, Cacatua, ecc.. e non possiamo pensare ad un pur piccolo proggetto di salvaguardia e ripopolamento?. A Roma è pieno di parrocchetti dal collare, a Miami negli USA è pieno di pappagalli di ogni genere,scappati da vari allevamenti e oramai diventati autoctoni, basta digitare Telegraph Hill su google e si vedono gli aratinga Erythrogenys( che cerco da anni) che oramai sono come i piccioni. Vogliamo dire che se non ci pensiamo noi ci pensano loro? . é vero potrebbero morire molti degli animali reintrodotti, ma quanti ne muoiono negli allevamenti e nelle case dei privati?!. Pierpaolo Pallozzo cosa si prefigge di fare l'associazione per la salvaguardia dei nostri amati animali? è possibile che esiste solo il WPT ? Scusami Simone tu hai ragione , ma nel mio cuore sento che non si fa abbastanza, anzi niente. Perchè almeno non facciamo un congresso una volta all'anno dove affrontare varie tematiche che vanno dal benessere degli animali allevati in cattività a quelli in natura? magari con la partecipazione del WPT. UTOPIA?
Mirko,
non è un'utopia fare un congresso che parli di certe tematiche.
Il wpt sta aiutando molto i pappagalli in natura, ma le reintroduzioni non possono essere fatte dai nostri allevamenti. Semmai da progetti che stabiliscono come installare delle strutture direttamente in natura dove allevare dei pappagalli che saranno reintrodotti. Piacerebbe molto anche a me ma ripeto, da qui in europa nessun animale può andare ad aiutare le popolazioni in natura. Credo che per noi l'unico modo sia aiutare le organizzazioni che lo fanno attraverso dei contributi di natura economica: turismo sostenibile, donazioni, acquisti di prodotti che lasciano parte del ricavato ai progetti ecc...
sulle colonie libere in europa e a miami, posso dirti che stanno causando tanti danni alla fauna locale: da noi i monaci tolgono risorse ai fringillidi, e i collari in inghilterra vengono abbattuti dalle autorità perchè causano guasti alle linee telefoniche. In America, causano altri problemi: una specie messa al di fuori della sua nicchia ecologica causa quasi sempre dei guai a qualche altra...
Ultima modifica di Simone Durigon; 30-09-11 a 01: 36
Mirko,
apprezzo la tua volontà di proporre delle iniziative, che sicuramente non possono che giovare alla reintroduzione in natura di soggetti a rischio di estinzione,
Simone ha spiegato perfettamente le problematiche connesse ad una reintroduzione in natura di soggetti nati in cattività...
Comunque i mezzi ci sono, ad esempio la Fondazione del Loro Parque va sostenuta in questo, proprio ieri, scambiando qualche e-mail con la delegata della Fondazione, dopo aver iscritto sia me che mia moglie alla stessa Fondazione per l'anno venturo, in vista tra l'altro di una nostra visita al Parco, ho ricevuto questo messaggio che tengo a postare:
...I am afraid that the visit to the Breeding Center is one of the rights of LPF members...
...quando si potrebbe, per abitudine, rinnovare ogni anno l'iscrizione, al fine di finanziare i loro progetti, a prescindere dal fatto che si vada o meno in visita al parco...ed io fino a ieri ero tra questi!!...