Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: gabbie cardellini

  1. #11
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    La bandiera di MarioCorte

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    ciao fabio non so se hi visto il messaggio ma spero di mettermi in contatto con te per accuisire un po di esperienza prima di spendere soldi inutilmente a presto

  2. #12
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    La bandiera di alberto rossi


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    ciao fabio anch'io di roma allevo canarini harz e cardellini volevo sapere se hai una coppia di cardellini non consaguinei da cedere o se vuoi da scambiare 338 9959367 marco

  3. #13
    Silver Magister Forum
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    Scusate se mi inserisco in questa discussione ma volevo sottoporre agli esperti allevatori di cardellini un problema che mi assilla da diversi anni:come allevamento ho a disposizione un locale a piano terra di dimensioni 8mq circa,con un impianto alba-tramonto con neon a spettro solare e una porta finestra vetrata con piccola finestrella con zanzariera.In questo piccolo locale , in gabbie da 120cm,negli anni ho allevato un pò di tutto,con discreto successo.mi sono dedicato all'ibridazione,e in purezza ho allevato verdoni,fanelli,lucherini,spinus sudamericani(cardinalini,lucherini .tn),serinus africani,verdoni asiatici,ed ora mi sono specializzato in ciuffolotti europei,che allevo da 5 anni con buon successo.L'unica specie che non mi riesce proprio di allevare è proprio il cardellino.ho provato x diversi anni,sia major che tsuschii e mezze taglie,ma con risultati assolutamente negativi ,mortalità elevata,mancate riproduzioni ,al punto che ,pur essendo molto attratto dalla bellezza e dal canto di questo fringillide,a malincuore ne ho abbandonato l'allevamento.Modestamente ho già una certa esperienza con variespecie di fringillidi indigeni ed esotici,ma questa specie,che considero "il re dei fringillidi",è un pò il mio tallone d'achille e vorrei capire cosa c'è che non va nel mio allevamento ,visto che con altre specie non ho mai avuto questi problemi.Forse è dovuto al fatto che non riceve x tutto l'anno irradiazione solare?pulizia e igiene sono molto curati,le gabbie hanno tutte la griglia sul fondo,uso miscele di semi selezionate(greg) in cui prevalgono semi chiari(scagliola,perilla,lattuga),erbe prative a volontà a seconda della disponibilità annuale,frutta e verdura stagionali,non uso antibiotici.qualcuno può darmi dei suggerimenti?

  4. #14
    Consigliere Nazionale FEO
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    La bandiera di Luca Anniballi

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    Ciao Pier, quanto detto da te sulla gestione non fa una piega e, tu stesso hai fatto una considerazione acuta non di poco conto, i raggi solari.
    Questo è un elemento quasi fondamentale per l'estro, almeno per avere grandi successi. Ho avuto modo di devere le differenze(sostanziali) tra l'allevamento con raggi diretti(anche in locale interno) e l'allevamento con luce completamente artificiale. Posso garantirti in base all'esperienza acquisita nel tempo, che il detto degli amici napoletani è completamente fondato, cioè la definizione di augiello dò soll(mi scuso per come scritto ma si pronuncia così) è alquanto azzeccato. Per ovviare questo problema comunque, puoi usare dei tubi ai raggi uv di tipo a e b che trovi in commercio,(ho provato gli arcadia e sono ottimi) comunque usa sempre i tipi specifici per uccelli prestando attenzione ai tipi per rettili e anfibi, o piante che come ben capirai, hanno percentuali di componenti uva-uvb diversi.
    Un atro problema che dovresti accertarne la presenza, dev'essere il monitoraggio quasi maniacale del tasso di umidità. Per il resto, non posso che non consigliarti di provare ancora, sono come da te descritti meravigliosi e aggiungo che sono ottimi esemplari che si prestano in modo davvero impeccabile alle cure parentali.
    I miei migliori auguri per il tuo proseguo
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  5. #15
    Silver Magister Forum
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    La bandiera di pierre


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    grazie x i consigli,ne farò tesoro.l'unico dubbio:i raggi solari sono importanti solo x i cardellini,xchè con le altre specie,a parità di condizioni ambientali,come dicevo ,non ho mai avuto grossi problemi di allevamento.ad es i ciuffolotti si riproducono e crescono che è una bellezza,con mortalità veramente minime sia di novelli che adulti.Ho già postato alcune foto dei miei soggetti ,e a fine muta vi farò vedere gli altri, nella sezione apposita.che ne pensi?

  6. #16
    Consigliere Nazionale FEO
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    La bandiera di Luca Anniballi

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    Penso che tutto quello che può arricchire in modo costruttivo il forum, come stai facendo e proponendo, è da considerare impeccabile, bravo!
    Tornando alla domanda(quella seria...hahaha) allevando parecchi indigeni e spinus vari, il cardellino(in particolare la tschusii e balcanica) rendono al top, quando hanno a disposizione raggi solari per quanto più possibile, oltretutto, sono quelli che continuano ad allevare anche ad agosto inoltrato, con ali non aderenti e becco aperto per abbassare la temperatura corporea, ma, basta dare alimenti freschi e idratanti, continuano ad imbeccare che è una meraviglia. Con altre speci, mi è capitato di veder abbandonare i nidi, far morire pulli ecc...
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  7. #17
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    Penso che tutto quello che può arricchire in modo costruttivo il forum, come stai facendo e proponendo, è da considerare impeccabile, bravo!
    Tornando alla domanda(quella seria...hahaha) allevando parecchi indigeni e spinus vari, il cardellino(in particolare la tschusii e balcanica) rendono al top, quando hanno a disposizione raggi solari per quanto più possibile, oltretutto, sono quelli che continuano ad allevare anche ad agosto inoltrato, con ali non aderenti e becco aperto per abbassare la temperatura corporea, ma, basta dare alimenti freschi e idratanti, continuano ad imbeccare che è una meraviglia. Con altre speci, mi è capitato di veder abbandonare i nidi, far morire pulli ecc...
    quoto Luca, anche se non ho una motivazione scientifica ma è così, tanti uccelli sono poi da bosco fitto, il cardellino in natura è sempre sul ramo più alto a cantre più vicino al sole possibile.
    io sono anni che provo nelle gabbie da 120, perfette, infrascate alimenti ottimi, ma niente, o meglio i maschi vanno assolutamente in calore, coprono e cantano, ma sono le femmine che raramente raggiungono la condizione ottimale, magari fanno anche il nido, depongono e covano, ma poi non alimentano.
    Quest'anno per motivi famigliari ho dovuto smettere di allevare a fine giugno, ho messo tutti gli uccelli in grandi voliere di comunità dove passeranno l'estate accudite da un signore amico, non sarà la condizione ottimale ma non ne ho di migliori, non ho ancora trovato qualcuno disponibile a curarli, coppia per coppia come faccio io.
    Bene, metto una coppia di adulti per specie per ogni voliera, per veitare liti e poi immetto novelli fino ad un massimo di 20 uccelli per ogni voliera ( 2x 2x 1) non è il massimo ma fanno comunque ottime mute.
    Le voliere sono esposte in pieno sole, èprotette da ondulina e rampicanti, ma tanto sole, alla mia partenza 3 cardelline, dal carattere schivo nelle 120 interne, covavano tranquillamente nel casino del traffico di quelle voliere, difficilmente porteranno avanti i novelli che schiuderanno e comunque saranno un problema perchè saranno senza anelli, ma questa è la realtà, se potessi allevare anche giugno liuglio usando voliere esposte al sole sono sicuro che avrei maggiorsucceso.
    Pietro

  8. #18
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    ciao luca visto che ti sono simpatici inapoletani io sono napoletano trapiantato aroma da 30 anni e mi sono portato la grande passione per i cardellini adesso ho buttato le gabbie piccole ho messo delle 90 inglesi allevo in esterno mi dai qualche dritta per il prossimo anno ciao
    p s sembra che sei uno dei piu forti che abbia conosciuto o forse fortunato' ',

  9. #19
    Consigliere Nazionale FEO
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    ne forte ne fortunato.
    Le gabbie da te menzionate, a parer mio sono ottime, meglio ancora il fatto che siano schermate lateralmente dando maggiore tranquillità ai soggetti alloggiati all'interno, che siano cardellini o altro.
    Personalmente, prediligo l'allevamento all'esterno, ma devo ammettere che, purtroppo, non è quello che da maggiori risultati soprattutto quando queste ormai stagioni iniziano a sfarfallare....
    Sicuramente all'esterno, i soggetti si preparano in modo diverso, più naturale, sentono il cambiamento delle stagioni e, cosa molto importante, si stressano di meno.
    Per non parlare dei patogeni che difficilmente dimezzano allevamenti alloggiati in ambienti esterni.
    La dritta che posso darti, se me lo permetti, è quella di fare tanta tanta tanta osservazione, solo così capirai da solo quale siano le scelte migliori da fare. Le basi valgono tutte, ambiente salubre e alimentazione di prim'ordine!
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  10. #20
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    Quote Originariamente inviata da Luca Anniballi Visualizza il messaggio
    Ciao Pier, quanto detto da te sulla gestione non fa una piega e, tu stesso hai fatto una considerazione acuta non di poco conto, i raggi solari.
    Questo è un elemento quasi fondamentale per l'estro, almeno per avere grandi successi. Ho avuto modo di devere le differenze(sostanziali) tra l'allevamento con raggi diretti(anche in locale interno) e l'allevamento con luce completamente artificiale. Posso garantirti in base all'esperienza acquisita nel tempo, che il detto degli amici napoletani è completamente fondato, cioè la definizione di augiello dò soll(mi scuso per come scritto ma si pronuncia così) è alquanto azzeccato. Per ovviare questo problema comunque, puoi usare dei tubi ai raggi uv di tipo a e b che trovi in commercio,(ho provato gli arcadia e sono ottimi) comunque usa sempre i tipi specifici per uccelli prestando attenzione ai tipi per rettili e anfibi, o piante che come ben capirai, hanno percentuali di componenti uva-uvb diversi.
    Un atro problema che dovresti accertarne la presenza, dev'essere il monitoraggio quasi maniacale del tasso di umidità. Per il resto, non posso che non consigliarti di provare ancora, sono come da te descritti meravigliosi e aggiungo che sono ottimi esemplari che si prestano in modo davvero impeccabile alle cure parentali.
    I miei migliori auguri per il tuo proseguo
    Chi meglio di Luca conosce i cardellini nostrani? Luca , secondo me è uno dei maggiori esperti di cardellini su questo forum , perciò i suoi consigli sono sempre azzeccati!! Comunque anche io volevo rassicurare Mario che secondo me non è la gabbia la causa degli insuccessi ma sicuramente una combinazione di fattori ha influito negativamente sulla stagione riproduttiva . Anche io sono di Roma e l' altr' anno ho riprodotto i nostrani nelle gabbie da 60 senza grossi problemi . L' unico forse era l' irruenza dei maschi che andavano separati se troppo focosi . Quest' anno per mia soddisfazione ho lasciato le coppie in 120 così non ho dovuto neanche separarli e lo spettacolo vero era quello di vedere i maschi aiutare lle efmmine in tutte le fasi della riproduzione. Ciao

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