Ciao Nicola,
fare una disanima sugli standard delle mutazioni del Verdone su un forum è un po’ complesso ma comunque ci provo cercando di essere il più chiaro possibile.
La premessa mi pare d’obbligo. Il Verdone (Carduelis chloris) è una specie che comprende molte sottospecie (circa 6/7) e che differiscono dalla nominale per taglia e per colori. In allevamento dobbiamo fare riferimento al Carduelis chloris chloris ovvero a quei soggetti che presentano una taglia non superiore ai 15 cm (la coda è 1/3 del corpo). In fase di giudizio dei Verdoni gioca un ruolo fondamentale la struttura (punti assegnati 30), i soggetti al di là delle mutazioni devono avere un corpo tozzo e massiccio al contempo elegante e fiero in una forma più armoniosa possibile. La testa guardandola lateralmente deve risultare tondeggiante sulla nuca ed appiattita sulla fronte inoltre vista dall’alto deve essere larga a formare con il becco un cuneo quasi perfetto. Il collo deve essere corto e massiccio, deve dare l’impressione che la testa risulti attaccata direttamente al tronco. Il becco deve essere massiccio di forma conica, largo alla base con le due parti che si congiungono perfettamente.
Il petto deve presentarsi largo così come le spalle e il dorso pieno e non insellato (grave difetto).
Questi sono in linea di massima gli aspetti essenziali che un buon soggetto deve presentare.
Tornando al discorso mutazioni ti garantisco che i soggetti migliori (bruni, agata, isabella ecc) sono quelli che presentano la massima saturazione dei pigmenti. Un buon Verdone bruno deve palesare una buona ossidazione, i colori devo essere uniformi e ben ripartiti in poche parole la carica di bruno (in entrambi i sessi) deve essere massima.
Dei buoni soggetti nascono dall’accoppiamento di Bruno x Bruno o da Bruno x Ancestrale (adatti all’uopo sono quei soggetti con una apprezzabile carica feomelaninica).
Gli Isabella sono un po’ più difficili da selezionare rispetto ai Bruni e questo perché la mutazione in oggetto deriva dall’interazione della mut. Bruno con l’Agata.
Di conseguenza la selezione di siffatti soggetti dovrà mirare alla forte riduzione della feomelanina infatti il disegno del dorso (soprattutto nelle femmine) e quello dei mustacchi dovrà risaltare su un colore di fondo molto chiaro. Anche in questa mutazione si deve prestare attenzione all’uniformità del colore. In ultimo aggiungo che dei buoni Isabella si ottengono dall’accoppiamento tra Isabella x Isabella ma anche tra Isabella x Satinè visto che i soggetti che ne derivano (Isabella/Satinè) risultano rispetto agli Isabella omozigoti più puliti di feo.
Un saluto, Francesco Giacalone.